A Rocchetta Sant’Antonio (Fg) riportato alla luce un tratto della via Appia dall’indagine archeologica condotta dall’università di Foggia nell’ambito dei programmi previsti dal Mic per la candidatura Unesco della “Regina Viarum”

Il tratto della Via Appia riportato alla luce a Rocchetta Sant’Antonio (Fg) (foto unifg)
Riportato alla luce un tratto della via Appia nel territorio di Rocchetta Sant’Antonio, in provincia di Foggia, grazie all’indagine archeologica – conclusasi all’inizio di gennaio 2024 – portata avanti dall’università di Foggia nell’ambito dei programmi previsti dal ministero della Cultura per l’avvio dell’Iter di candidatura della “Regina Viarum” per l’iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. L’obiettivo era infatti quello di individuare il percorso della strada presso il passaggio sull’Ofanto indicato dagli Itinerari antichi. Gli scavi archeologici sono stati commissionati alla società Archeologica srl e condotti dagli archeologi Andrea D’Ardes, Gianna Ferrara e Vincenzo Danese; le indagini di ricognizione da Grazia Savino, Antonella Frangiosa, Nicola Guglielmi e Giovanni Forte.

L’indagine archeologica condotta a Rocchetta Sant’Antonio (Fg) dove è stato riportato alla luce un tratto della Via Appia (foto unifg)
“Grazie alla lettura delle foto aeree e alle ricognizioni topografiche curate da Angelo Valentino Romano, dell’università di Foggia”, spiegano al dipartimento di Studi umanistici dell’ateneo pugliese, “sono state condotte indagini geofisiche da Laura Cerri di Diagnostica archeologica di Pesaro che hanno evidenziato tracce della strada e di alcuni edifici contigui. I successivi scavi archeologici hanno evidenziato un tratto della strada glareata e numerosi reperti che documentano la frequentazione dell’area da età repubblicana fino a età tardoantica. Si è potuto confermare, così, che il Pons Aufidi si identifica nel Ponte Santa Venere”.



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