San Pietroburgo. Nuovo appuntamento dal museo Ermitage a sostegno dell’Italia dedicato alla pittura veneta nel Rinascimento da Cima da Conegliano a Giorgione e Tiziano con Irina Artemieva
Si rinnova l’impegno del museo Ermitage nel raccontare la grande arte italiana custodita nel museo russo di San Pietroburgo. Tra le numerose opere italiane conservate all’Ermitage un nucleo straordinariamente importante è quello dedicato alla pittura del Rinascimento veneto, che rappresenta un fenomeno originale e indipendente del Rinascimento italiano. È una scuola particolare e diversa dal resto dell’Italia. Questo grazie alle condizioni storiche ed allo sviluppo autonomo di Venezia, capitale della ricchissima Repubblica di San Marco che raggiunse il suo apice verso la metà del XV secolo. A partire da questo momento lo studio dei Bellini diventa un punto di riferimento per la nuova cultura Veneziana educando molti pittori di talento ed influenzando tutti i maestri dell’arte contemporanea. Dai dipinti di Bartolomeo Vivarini e Cima da Conegliano ai quadri di Giorgione e Tiziano: in soli dieci anni la Scuola Venete ne fece di strada. Partendo dai quadri veneziani Irina Artemieva, curatrice del Dipartimento della Pittura Veneta della Sezione Arte Figurativa dell’Europa Occidentale all’Ermitage, e condirettore di Ermitage Italia, presenta una selezione dei maggiori capolavori veneti del periodo.
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Graziano Tavan, giornalista professionista, per quasi trent’anni caposervizio de Il Gazzettino di Venezia, per il quale ho curato centinaia di reportage, servizi e approfondimenti per le Pagine della Cultura su archeologia, storia e arte antica, ricerche di università e soprintendenze, mostre. Ho collaborato e/o collaboro con riviste specializzate come Archeologia Viva, Archeo, Pharaos, Veneto Archeologico. Curo l’archeoblog “archeologiavocidalpassato. News, curiosità, ricerche, luoghi, persone e personaggi” (con testi in italiano)
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