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Roma. Per il ciclo di conferenze “The Clash. Libri e discussioni sul Patrimonio Culturale” dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte (INASA) presentazione del libro “Archeologia e potere. L’altra faccia della propaganda. Dialoghi intorno alla catastrofe pompeiana (2014-2020 d.C.)” a cura di Helga Di Giuseppe

roma_inasa_the-clash_libro-archeologia-e-potere_presentazione_locandinaAll’Istituto nazionale di Archeologia e Storia dell’arte (INASA) di Roma nuovo incontro del ciclo “The Clash 2024”, discussioni sul Patrimonio culturale. Appuntamento martedì 21 maggio 2024, alle 16.30, nella sede dell’INASA, in piazza San Marco 49 a Roma, per la presentazione del libro “Archeologia e potere. L’altra faccia della propaganda. Dialoghi intorno alla catastrofe pompeiana (2014-2020 d.C.)” a cura di Helga Di Giuseppe. Gino Famiglietti e Maria Luisa Nava dialogano con gli autori Margherita Corrado, Manlio Lilli, Carlo Pavolini, Luigi Malnati, Rita Paris, Carmelina Ariosto, Alessio De Cristofaro, Mariella Vitale, Gemma Guerrini, Marco Di Branco, Filippo Coarelli, Marina De Franceschini, Helga Di Giuseppe. Modera Massimo Pomponi. L’incontro può essere seguito in streaming sulla piattaforma Zoom al link https://us02web.zoom.us/j/82005228436… ID riunione: 820 0522 8436 Codice d’accesso: 729513.

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Copertina del libro “Archeologia e potere” a cura di Helga Di Giuseppe

Archeologia e potere. “Un’immersione perigliosa nella Grande Bellezza tra commedia dell’arte, cavalieri sanza armatura, sanza paura, sanza calzari, sanza denari, resistenze, sconfitte, messe al bando, codici bavaglio, estorsioni, cacciate dal paradiso, pizze e altre prossimità, propaganda mediatica e politica, albizucche e zucocche, sonni che generano mostre. Vi condurremo in un vero e proprio girone dantesco dei beni culturali, ricco di sorprese e colpi di scena. Il pianto e il riso sono assicurati … ancora una volta!”.

 

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale presentazione del libro “Casi freddi. La “scure letterata” e le sue peregrinazioni: dalla Calabria al British Museum” di Gino Famiglietti

reggio-calabria_archeologico_libro-la-scure-letterata-e-le-sue-peregrinazioni-dalla-calabria-al-british-museum_presentazione_locandinaPatrimonio culturale violato, depredato, occultato, trafugato. La storia dell’archeologia italiana è ricca di casi irrisolti. Giovedì 9 maggio 2024, alle 17, nella sala conferenze del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria presentazione del libro “Casi freddi. La “scure letterata” e le sue peregrinazioni: dalla Calabria al British Museum” di Gino Famiglietti. Introduce Fabrizio Sudano, direttore del MArRC. Interviene Gino Famiglietti, già direttore generale del Mibac. Dialoga con l’autore Massimo Cultraro, direttore di ricerca dell’Ispc-Cnr di Catania. Ingresso gratuito fino all’esaurimento dei posti.

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Copertina del libro “Casi freddi. La “scure letterata” e le sue peregrinazioni: dalla Calabria al British Museum” di Gino Famiglietti

Casi freddi. La “scure letterata” e le sue peregrinazioni: dalla Calabria al British Museum. Intorno alla metà dell’800 una “scure di bronzo, con greca iscrizione” viene rinvenuta in Calabria. L’importanza del reperto è notevole: addirittura, la sua restituzione grafica, pubblicata, insieme ad una dettagliata scheda di catalogo, su una nota rivista scientifica, è realizzata dal Primo disegnatore dei Reali Scavi di Pompei. In ragione del suo “merito”, la scure è quindi uno di quegli oggetti di cui, secondo le leggi dell’epoca, è proibita l’esportazione “fuori del regno”. E tuttavia, nel 1884, la scure viene venduta in asta a Parigi e viene acquistata da un emissario del British Museum. Ma come è arrivata la scure a Parigi? Fra i documenti ufficiali che la riguardano non c’è traccia di un eventuale permesso che ne abbia potuto consentire la legittima uscita dal territorio italiano. Eppure, l’indifferenza degli apparati amministrativi rispetto alla strana vicenda perdura nel tempo, nonostante le ripetute richieste di chiarimenti che, in merito all’accaduto, vengono rivolte, da parlamentari di ogni estrazione politica, appartenenti tanto alle forze di maggioranza quanto a quelle di opposizione, ai governi di volta in volta in carica. Un frastornante silenzio, che dura da troppo tempo. Ci sarà un modo per trarre la vicenda dall’oblio in cui è stata confinata?