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Bologna. A Palazzo Marescalchi, sede Sabap, per GEP 2025, “Dialoghi con il territorio. Scavi e ricerche delle Soprintendenze di Bologna e di Modena Reggio Emilia e Ferrara”: i risultati dei più recenti interventi di scavo e ricerca condotti sulle province di competenza

Nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2025 la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le provincie di Modena Reggio Emilia e Ferrara organizzano un incontro con i funzionari archeologi referenti per il territorio e con professionisti e studiosi esterni, nel corso del quale verranno presentati i risultati dei più recenti interventi di scavo e ricerca condotti sulle province di competenza: “Dialoghi con il territorio. Scavi e ricerche delle Soprintendenze di Bologna e di Modena, Reggio Emilia e Ferrara”. Appuntamento venerdì 26 Settembre, alle 16, nel Salone d’Onore di Palazzo Marescalchi, sede Sabap-Bo, in via IV Novembre 5 a Bologna. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Dopo i saluti istituzionali di Francesca Tomba, soprintendente ABAP per la Città metropolitana di Bologna, e di Eugenia Valacchi, soprintendente ABAP per le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, introduce e modera Valentina Manzelli, archeologa SABAP e referente area funzionale Educazione e Ricerca. Intervengono Sara Campagnari, Monica Miari (archeologhe SABAP), Angelo Di Michele (Coop. Archeologia), su “Bologna, Villa Cassarini: indagini ai margini dell’abitato protostorico”; Vanessa Poli (archeologa SABAP), Paola Poli (libera professionista), Valentina Santi (SAP Società Archeologica S.r.l.), su “Valsamoggia (BO), il sito pluristratificato di via Chiesaccia”; Carolina Ascari Raccagni (Archeologa SABAP), Nicola Cassone (GEA), Flavia Amato, Marco Bruni (liberi professionisti), su “Ca’ Bianca Nuova e il copparese in epoca romana”; Valentina Di Stefano (archeologa SABAP), Laura Cerri (libera professionista), su “Nuova campagna di prospezioni geofisiche nel sito di Maccaretolo a San Pietro in Casale (BO): analisi preliminari e prospettive di ricerca”; Annalisa Capurso (archeologa SABAP), Nicoletta Raggi, Cristian Tassinari (TECNE S.r.l.), su “Il rustico di via Elsa Morante a Villanova di Castenaso (BO): scavo e valorizzazione di un sito ad orientamento anomalo lungo la via San Vitale”.

Bologna. A Palazzo Marescalchi, sede Sabap, presentazione del libro “Racconti dalla città. Trasformazioni urbane e mutamenti sociali nella Bologna preromana. I. L’abitato villanoviano e orientalizzante di Felsina” a cura di Jacopo Ortalli, Renata Curina, Tiziano Trocchi, ottavo volume dei Quaderni di Archeologia dell’Emilia-Romagna

Venerdì 20 giugno 2025, alle 16, nella sede SABAP-BO di Palazzo Marescalchi, in via IV Novembre 5 a Bologna, presentazione del libro “Racconti dalla città. Trasformazioni urbane e mutamenti sociali nella Bologna preromana. I. L’abitato villanoviano e orientalizzante di Felsina” a cura di Jacopo Ortalli, Renata Curina, Tiziano Trocchi (BUP, Bologna, 2024), volume n. 8 della collana monografica ‘Quaderni di Archeologia dell’Emilia-Romagna, Nuova Serie’. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Dopo i saluti di Francesca Tomba, soprintendente ABAP di Bologna, introduce Sara Campagnari, responsabile area funzionale Patrimonio archeologico soprintendenza ABAP di Bologna. Intervengono Giovanna Gambacurta, professoressa associata dipartimento di Studi umanistici, università Ca’ Foscari Venezia; Luigi Malnati, già direttore generale MiBAC. Saranno presenti i curatori Jacopo Ortalli, già professore associato dipartimento di Studi umanistici, sez. di Storia e Scienze dell’Antichità, università di Ferrara; Renata Curina, già funzionaria archeologa soprintendenza ABAP di Bologna; Tiziano Trocchi, Musei nazionali di Bologna, direzione regionale Musei nazionali Emilia Romagna – Musei nazionali di Ferrara. direttore del museo Archeologico nazionale di Ferrara.

Copertina del libro “Racconti dalla città. Trasformazioni urbane e mutamenti sociali nella Bologna preromana. I. L’abitato villanoviano e orientalizzante di Felsina” a cura di Jacopo Ortalli, Renata Curina, Tiziano Trocchi

Racconti dalla città. Frutto di un progetto scientifico finalizzato allo studio dei dati scaturiti dalle indagini archeologiche eseguite nell’ultimo quarantennio dalla soprintendenza ABAP di Bologna e realizzato grazie a un finanziamento del MiC, il libro a cura di Jacopo Ortalli, Renata Curina e Tiziano Trocchi intende offrire un aggiornamento sui principali risultati di alcune delle più recenti e significative attività di scavo su contesti abitativi dell’insediamento etrusco di Felsina, con particolare riferimento alle fasi più antiche. In particolare vengono riportati i dati emersi dagli interventi archeologici effettuati soprattutto nel comparto settentrionale del moderno centro urbano, cui si aggiunge un’analisi di alcuni contesti distribuiti in un settore cittadino più centrale e nell’immediato suburbio. Gli ambiti di interesse non si limitano alla più tradizionale documentazione archeologica con l’analisi di siti o classi di materiali, ma comprendono anche sintesi di più ampio orizzonte storico, sociale e ambientale per rappresentare l’evoluzione della città felsinea, le trasformazioni in essa verificatesi e il rapporto con il territorio circostante tra VIII e VI sec. a.C.

Castelfranco Emilia (Mo). In sala polivalente la conferenza “Nuove scoperte archeologiche nel territorio di Castelfranco Emilia” promossa dalla soprintendenza con le imprese archeologiche e il museo “Simonini” sui risultati degli scavi e delle indagini archeologiche condotti in occasione della realizzazione di nuove infrastrutture o costruzioni negli ultimi cinque anni

castelfranco-emilia_archeologico_conferenza-Nuove-scoperte-archeologiche-nel-territorio-di-Castelfranco-Emilia_locandina“Nuove scoperte archeologiche nel territorio di Castelfranco Emilia” è il titolo della conferenza di presentazione delle scoperte archeologiche effettuate nel territorio di Castelfranco Emilia nel corso degli ultimi 5 anni, promossa dalla soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara, in stretta sinergia con le imprese archeologiche che hanno condotto i lavori sul campo, e in stretta collaborazione con il museo civico Archeologico “A.C. Simonini” di Castelfranco Emilia. Sabato 1° febbraio 2025, alle 16, in sala polivalente di Santa Maria Assunta in via Crespellani 7 a Castelfranco Emilia (Mo). Evento gratuito con ingresso libero. Verranno illustrati i risultati degli scavi e delle indagini archeologiche condotti in occasione della realizzazione di nuove infrastrutture o costruzioni, sia pubbliche sia private, che hanno dato l’opportunità di approfondire la conoscenza della storia e dell’archeologia di Castelfranco Emilia.

PROGRAMMA. Alle 16, saluti delle autorità: Giovanni Gargano, sindaco della Città di Castelfranco Emilia; Silvia Cantoni, assessore alla Cultura della Città di Castelfranco Emilia; Francesca Tomba, soprintendente ABAP per la Città Metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara. Apertura dei lavori: Diana Neri, direttrice del museo civico Archeologico “A.C. Simonini”. Introduzione: Sara Campagnari, funzionaria archeologa della soprintendenza ABAP per la Città Metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara. Intervengono: Cristiana Margherita, archeologa Phoenix Archeologia, “Lo scavo di via Buco: nuovi dati sulla centuriazione romana di Castelfranco Emilia”; Chiara Baraldi e Massimo Zanfini, archeologi Semper, “Lo scavo di via Carracci: dall’insediamento romano all’età medievale”; Daniela Rigato, università di Bologna, “L’iscrizione romana dello scavo di via Carracci”; Daniele Mazzitelli, archeologo Phoenix Archeologia, “Via Ripa Inferiore: nuovi dati sulle mura del Borgo Franco”; Enrico Sartini, archeologo AdArte, “Lo scavo archeologico del Forte Urbano”; Riccardo Vanzini, archeologo, “L’archeologia di Castelfranco Emilia nel Web GIS dell’Emilia-Romagna”. Conclusioni: Valentina Di Stefano, funzionaria archeologa della soprintendenza ABAP per la Città Metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara. Alle 18, al museo civico Archeologico, omaggio ai partecipanti del lingottino in cioccolato (produzione M. Tognarelli).

GEP 2024. Ecco il ricco programma proposto dalla soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara: da Crovara a Guastalla, da Modena a Granarolo

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024 la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara propone un ricco programma nelle giornate di sabato 28 e domenica 29 settembre 2024.

crovara_archeologico_nuovi-allestimenti_locandinaInaugurazione del Centro di Documentazione di Crovara di Vetto (RE) e del nuovo allestimento delle vetrine, alla presenza delle autorità che hanno promosso il recupero e la valorizzazione dell’antico borgo. Appuntamento in via Crovara 1, sabato 28 settembre, ore 10-13.30. Programma. Dalle 10.15 alle 12.15, interventi: amministrazione del Comune di Vetto; Valerio Fioravanti, direttore ente Parchi Emilia Centrale; Francesca Tomba e Annalisa Capurso, soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara; Marcello Capucci, responsabile area Territorio, Città, Paesaggio Regione Emilia Romagna – DGCTA Settore Governo e Qualità del Territorio; Angelo Dallasta, area tecnica Beni Culturali, Diocesi di Reggio Emilia – Guastalla; Giuliano Cervi, Anna Losi, Massimo Gigante, curatori degli allestimenti; Luca Bussolati, APS Val Tassobbio. Alle 12.30, taglio del nastro e visita al Centro di Documentazione; alle 13.30, rinfresco a buffet c/o “Ristorante Liva e i suoi sapori”.

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La vita (im)mortale dei libri. Interventi di restauro in corso – Ciclo di incontri divulgativi: cantiere aperto di restauro di libri e documenti antichi. Appuntamento alla Biblioteca Maldotti, in corso Garibaldi 54 a Guastalla (RE), sabato 28 settembre, ore 10-16. Evento gratuito. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Progetto ideato e condotto a cura di Maria Grazia Gattari (funzionario restauratore della soprintendenza ABAP di Bologna, R.U.P. e direzione lavori su finanziamento MiC – Programmazione triennale 2022/2024), in collaborazione con lo studio di restauro Re.Li.C di Giovanni Pagani (restauratore specializzato in materiali cartacei). Sabato 28: ore 10-12.30 e 16-18.30; domenica 29: ore 10-12.30 e 16-18.30.

modena_palazzo-musei_atti-del-convegno-santuari-e-luoghi-di-culto_presentazionePresentazione del volume dagli Atti del Convegno “Santuari e luoghi di culto dell’Italia settentrionale e centrale nella fase della romanizzazione” a cura di F.M. Riso (Presses universitaires de Louvain, Louvain-la-Neuve (BE), 2024). Appuntamento a Palazzo dei Musei in viale Vittorio Veneto 9 a Modena, sabato 28 settembre, ore 17-19. La pubblicazione degli Atti del Convegno “Santuari e luoghi di culto dell’Italia settentrionale e centrale nella fase della romanizzazione”, tenutosi a Modena nel maggio 2022, si inserisce nel quadro di un più ampio progetto di ricerca denominato “Santuari lungo la via Emilia: architetture, apparati e tracce di acculturazione nella fase di romanizzazione della pianura a sud del Po. Il caso dell’area di Cittanova a Modena”, curato dall’Université catholique de Louvain e dalla soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Bologna e promosso dal Museo Civico, che ha ospitato la giornata di studio e sostenuto la pubblicazione.

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“Tra storia e leggenda, in bici nelle terre da scoprire: il deposito archeologico di Granarolo dell’Emilia”: appuntamento a Borgo dei Servizi in via San Donato 74 a Granarolo dell’Emilia (Bo), domenica 29 settembre, alle 9. Partecipazione gratuita. I minori devono essere accompagnati da un adulto. Prenotazione consigliata: Tel. 051 6004310 – E-mail biblioteca@comune.granarolo-dell’emilia.bo.it. Maggiori informazioni sul sito https://www.comune.granarolo-dellemilia.bo.it/. La città di Granarolo dell’Emilia propone due biciclettate che, partendo dal capoluogo, accompagneranno i partecipanti alla scoperta dei percorsi e dei principali punti di interesse mappati sul territorio, arricchite da letture animate per i bambini e approfondimenti con esperti. In particolare, in apertura dell’iniziativa prevista per domenica 29 settembre alle 9 presso il Borgo dei Servizi – punto di ritrovo e partenza della biciclettata – la funzionaria archeologa della soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara Annalisa Capurso parlerà delle scoperte legate al territorio e dei materiali archeologici conservati nel Deposito inaugurato nel 2020.

Bologna. Per GEP 2024 a Palazzo Dall’Armi Marescalchi l’incontro “Dialoghi col territorio. L’archeologia racconta: scavi e ricerche della Soprintendenza ABAP di Bologna”. Ecco il programma

bologna_gep-2024_dialoghi-col-territorio_l-archeologia-racconta_locandinaNell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2024 la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara organizza un incontro con i funzionari archeologi della soprintendenza e professionisti e studiosi esterni, nel quale verranno presentati i risultati dei più recenti interventi di scavo e ricerca condotti sul territorio. Appuntamento venerdì 27 settembre 2024, alle 16, a Palazzo Dall’Armi Marescalchi, sede Sabap-Bo, in via IV Novembre 5 a Bologna con l’incontro “Dialoghi col territorio. L’archeologia racconta: scavi e ricerche della Soprintendenza ABAP di Bologna”. Evento gratuito. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Programma. Saluti istituzionali di Francesca Tomba, soprintendente ABAP per la Città metropolitana di Bologna e le province di MO-RE-FE. Interventi: Sara Campagnari e Monica Miari (soprintendenza ABAP di Bologna), e Arianna Cocilova (Tecne Srl) su “Insediamenti nel tempo lungo la via Emilia. Lo scavo archeologico in via Elio Bragaglia a Bologna”; Valentina Manzelli (soprintendenza ABAP di Bologna) e Marco Palmieri (Phoenix Archeologia Srl) su “Lo scavo archeologico dell’ex fonderia SABIEM a Bologna”; Valentina Di Stefano (soprintendenza ABAP di Bologna), Marika Delli Pizzi e Laura Cerri (Tecne Srl) su “San Pietro in Casale, Ex Casone del Partigiano: dati preliminari su un nuovo edificio rustico romano”; Annalisa Capurso (soprintendenza ABAP di Bologna) e Michele Bassetti (CORA Srl) su “Archeologia preventiva: dallo scavo alla valorizzazione del sito pluristratificato presso l’Arcispedale Santa Maria Nuova a Reggio Emilia”; Carolina Ascari Raccagni (soprintendenza ABAP di Bologna) e Michelangelo Monti (Akanthos Srl) su “La ; produzione laterizia nell’antico territorio di Ostellato: la scoperta di una nuova fornace”; Vanessa Poli (soprintendenza ABAP di Bologna) e ArcheoModena (ass. prof.le Benassi Guandalini Scaruffi) su “I ritrovamenti archeologici di epoca medievale nella Loggia dei Pico durante i lavori di restauro post-sisma del Palazzo Comunale di piazza della Costituente di Mirandola”.

Comacchio (Fe). Per GEA 2024, “Ritorno alla Pieve: inaugurazione del nuovo percorso di visita all’area archeologica di Santa Maria in Padovetere”: speciali visite guidate all’area archeologica normalmente non accessibile al pubblico

comacchio_gea-2024_ritorno-alla-pieve_generale_locandinaIn occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia 2024 “Ritorno alla Pieve: inaugurazione del nuovo percorso di visita all’area archeologica di Santa Maria in Padovetere”: speciali visite guidate all’area archeologica di Santa Maria in Padovetere, in strada Fiume snc a Comacchio (Fe), normalmente non accessibile al pubblico. L’evento è promosso dalla soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara e del Comune di Comacchio per inaugurare insieme il nuovo percorso di visita all’interno del sito archeologico.

comacchio_gea-2024_ritorno-alla-pieve_venerdì_locandinaVenerdì 14 giugno 2024, alle 10.30, all’area archeologica di Santa Maria in Padovetere, inaugurazione del nuovo percorso di visita e racconto delle scelte progettuali. A seguire visita guidata all’area archeologica. Programma. Saluti istituzionali: Francesca Tomba, soprintendente ABAP BO-MO-RE-FE; Pierluigi Negri, sindaco Comune di Comacchio; Aida Morelli, presidente Parco Delta del Po Emilia-Romagna. Intervengono: Mattia Bonassisa, Sara Campagnari (soprintendenza ABAP BO-MO-RE-FE); Marco Bruni, direttore museo Delta Antico di Comacchio; Roberto Vitali, presidente Village for All V4A. Visita guidata con Carolina Ascari Raccagni (soprintendenza ABAP BO-MO-RE-FE). Evento gratuito con ingresso libero. Iniziativa all’aperto, si consiglia un abbigliamento comodo e un cappello per il sole. Per info: Museo Delta Antico di Comacchio Tel. 0533 311316  https://journees-archeologie.eu/c-2024/lg-it/Italia/fiche-initiative/20672/Area-archeologica-di-Santa-Maria-in-Padovetere

comacchio_gea-2024_ritorno-alla-pieve_sabato_locandinaSabato 15 e domenica 16 giugno 2024, ore 10, 11, 17, 18: all’area archeologica di Santa Maria in Padovetere. Ciclo di visite guidate in occasione dell’inaugurazione del nuovo percorso di visita all’area archeologica di Santa Maria in Padovetere. Visite per un massimo 30 partecipanti per turno. Evento gratuito con prenotazione obbligatoria. Iniziativa all’aperto, si consiglia un abbigliamento comodo e un cappello per il sole. Per prenotazioni e info: Museo Delta Antico di Comacchio Tel. 0533 311316, https://journees-archeologie.eu/c-2024/lg-it/Italia/fiche-initiative/20491/Area-archeologica-di-Santa-Maria-in-Padovetere

Bologna. A Palazzo Marescalchi, sede Sabap, in occasione della Giornata del Paesaggio, la giornata di studi “La rupe di Canossa (RE) e la Cava Zavattona a Pavullo nel Frignano (Mo)”

bologna_sabap_giornata-del-paesaggio_rupe-di-canossa-e-cava-zavattona_giornata-di-studi_locandinaIn occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio 2024 la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena Reggio Emilia e Ferrara promuove la giornata di studi “La rupe di Canossa (RE) e la Cava Zavattona a Pavullo nel Frignano (Mo)”. Appuntamento giovedì 14 marzo 2024, alle 15.30, nella sede Sabap-Bo, a Palazzo Marescalchi in via IV Novembre 5 a Bologna. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Modera la giornata Marco Pretelli, professore ordinario di Restauro dell’architettura, ALMA Mater università di Bologna. Alle 15.30, apertura giornata di studi: saluti istituzionali di Francesca Tomba, soprintendente SABAP-BO; introduzione di Barbara Marangoni, funzionario architetto e RAF Paesaggio SABAP-BO. Alle 16, “Il sentiero del borgo antico ai piedi del castello di Canossa (RE)”. Annalisa Capurso, funzionario architetto e RAF Patrimonio demoetnoantropologico SABAP-BO, “Genesi e sviluppo del progetto”; Mattia Bonassisa, funzionario architetto SABAP-BO e Paolo Soragni, Studio Arteas, “Il progetto e la sua esecuzione”; Giuliano Cervi, ex presidente comitato scientifico nazionale CAI, “La manutenzione e fruizione del sito”. Alle 17, “Il paesaggio e i segni dell’uomo: alla scoperta dei massi incisi di Gaianello a Pavullo nel Frignano (Mo). La cava La Zavattona”. Francesca Tomba, soprintendente SABAP-BO, “La Cava Zavattona: le ragioni della tutela”; Sara Campagnari e Valentina Di Stefano, funzionarie archeologhe SABAP-BO, “Pietre e paesaggi incisi: i massi di Gaianello a Pavullo nel Frignano tra tutela e valorizzazione”; Davide Venturelli, sindaco di Pavullo nel Frignano (Mo), “Il sito dei massi di Gaianello e la valorizzazione turistica del territorio”; Carla Ferrari, progettista dell’intervento del nuovo paesaggio, “Ripristino paesaggistico della Cava Zavattona e valorizzazione del sito dei massi di Gaianello”. Alle 18, dibattito e conclusioni.

Bologna. A Palazzo Marescalchi, sede della soprintendenza, presentazione della collana MADLab-ER. Lezioni dal Sisma del 2012. In presenza e on line

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Il Castello di Galeazza Pepoli a Crevalcore (Bo) (foto archivio sabap-bo)

Collana MADLab-ER. Lezioni dal Sisma del 2012: presentazione, in presenza e on line (collegandosi a questo link), venerdì 1° marzo 2024, alle 16, a Palazzo Marescalchi, sede della Sabap-Bo, in via IV Novembre 5, a Bologna. La collana MADLab-ER – nata da una collaborazione tra l’agenzia regionale Ricostruzioni dell’Emilia Romagna e i gruppi di ricerca delle Università della Regione che, a vario titolo, si occupano di costruito – si propone di raccogliere e diffondere i risultati raggiunti sui temi del restauro dei beni culturali e del loro consolidamento, ospitando volumi di taglio saggistico, monografie o miscellanee, dedicati allo studio del costruito finalizzato alla sua “conservazione consapevole”. Ogni sisma, e con esso il passaggio delicato che avviene subito dopo – la ricostruzione di un patrimonio diffuso, massicciamente e massivamente distrutto in un tempo limitato – rappresenta infatti un’occasione di conoscenza e approfondimento per chi si occupi di patrimonio culturale e della sua “gestione”; sia questa strutturale, scientifica, tecnica ed economica. Il percorso intrapreso con il processo di ricostruzione dopo il sisma che ha coinvolto l’Emilia Romagna nel 2012 ha evidenziato l’esigenza di consolidare tale esperienza, rendendo disponibile ad accademici, tecnici ed operatori coinvolti a vario titolo nel percorso di restauro e ricostruzione del patrimonio, il bagaglio di esperienze maturate, con l’obiettivo di diffondere le buone pratiche e utilizzare la conoscenza acquisita in futuri processi di governance, gestione e superamento dell’emergenza.

Programma. Coordina la giornata: Marco Pretelli, ALMA Mater università di Bologna. Alle 16, saluti istituzionali: Francesca Tomba, soprintendente Sabap Bo, Fe, Mo e RE; Enrico Cocchi, direttore agenzia regionale Ricostruzioni dell’Emilia-Romagna; Eva Coïsson, SIRA – società italiana per il Restauro dell’Architettura. Alle 16.20, PRESENTAZIONE COLLANA EDITORIALE. Carla Di Francesco, già segretario generale Mibact: “Il sisma, dall’emergenza alla programmazione”; Francesco Doglioni, già professore di Restauro Iuav: “Rielaborare l’esperienza. Gli edifici storici tra danno e restauro”; Federica Ottoni, direttore della collana: “La collana MADLab-ER: scopi e programmazione”.

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Copertina del libro “Fortezze fragili” di Elena Zanazzi

Alle 17.15, PRESENTAZIONE VOLUME “FORTEZZE FRAGILI” di E. Zanazzi con Andrea Ugolini, professore di Restauro ALMA Mater università di Bologna, e Antonino Libro, agenzia regionale Ricostruzioni dell’Emilia-Romagna. Alle 17.45, SISMA E UNIVERSITÀ. UNIPR – Daniele Ferretti, professore di Tecnica della Costruzioni: “Alcune esperienze sul comportamento sismico dei castelli”; UNIBO – Giovanni Castellazzi, professore di Scienza della Costruzioni: “Dal dato alla modellazione. Il caso della Rocca di San Felice sul Panaro”; UNIFE – Rita Fabbri, professore di Restauro: “Sperimentazioni didattiche e ricerca applicata dopo gli eventi sismici in risposta alle necessità del territorio”; UNIMORE – Alessandro Capra, professore di Geomatica: “Rilievo e monitoraggio per l’analisi dell’ambiente e delle strutture storiche nel post-evento sismico nel territorio modenese”. Alle 18.45, CHIUSURA DELLA GIORNATA con Enrico Cocchi, direttore agenzia regionale Ricostruzioni dell’Emilia-Romagna, e Marco Pretelli, professore di Restauro, ALMA Mater università di Bologna.

Bologna. In Sabap l’incontro “Carsismo e Grotte nelle Evaporiti dell’Appennino Settentrionale. Un patrimonio e un percorso da condividere tra tutela e fruizione” per presentare il sito seriale UNESCO EKCNA

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Ingresso grotta dei gessi (foto Francesco Grazioli)

bologna_sabap_carsismo-e-grotte-appennino-settentrionale_patrimonio-unesco_locandinaL’UNESCO World Heritage Committee, riunito per la sua 45ma sessione a Riyad in Arabia Saudita, il 19 settembre 2023 ha iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale il Carsismo e Grotte nelle Evaporiti dell’Appennino Settentrionale (Evaporitic Karst and Caves of Northern Apennines) come sito naturale. Martedì 21 novembre 2023, dalle 15 alle 18, a Palazzo Dall’Armi Marescalchi, sede Sabap, in via IV Novembre 5 a Bologna, la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e la Regione Emilia Romagna promuove l’incontro “Carsismo e Grotte nelle Evaporiti dell’Appennino Settentrionale. Un patrimonio e un percorso da condividere tra tutela e fruizione” per presentare il sito seriale UNESCO EKCNA (Evaporitic Karst and Caves of Northern Apennines) in territorio emiliano. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Si tratta di un sito seriale, ovvero articolato in più componenti separate fisicamente, che interessa la regione Emilia Romagna, estendendosi sulle province di Reggio Emilia, Bologna, Rimini e Ravenna. In questo incontro si intendono illustrare i principali valori, naturali, ambientali, paesaggisti e storico-archeologici presenti nei territori di competenza della Soprintendenza ABAP di Bologna e porre l’attenzione sull’importanza di un percorso condiviso per la tutela e la fruizione di questo patrimonio. Introduce Francesca Tomba, soprintendente Archeologia Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Bologna e le Province di Modena Reggio Emilia e Ferrara. Intervengono: Barbara Lori, assessore alla Programmazione territoriale e paesaggistica, parchi, forestazione e UNESCO – Regione Emilia Romagna; Piero Lucci, Massimo Ercolani (Federazione Speleologica dell’Emilia-Romagna) “Soprintendenza e Federazione Speleologica Regionale: una collaborazione molto proficua”. PRIMA PARTE: I valori naturali. Stefano Lugli (università di Modena e Reggio Emilia) “Gli intonaci rosa di Cologno (RE), un patrimonio da conservare”; Massimiliano Costa (Ente di Gestione per i Parchi e la Bioversità – Delta del Po) “I valori biologici dei Gessi dell’Emilia-Romagna”. SECONDA PARTE: I valori paesaggistici. Loredana Ponticelli (A²studio) “Il riconoscimento UNESCO: la protezione di un bene naturale attraverso i vincoli paesaggistici”; Barbara Marangoni (soprintendenza ABAP Bologna) “Riconoscimento dei valori e opportunità delle tutele paesaggistiche ex art. 136 del D. Lgs. 42/2004) “I gessi e l’uomo”; Chiara Guarnieri, Monica Miari (soprintendenza ABAP Bologna) “Gessi e archeologia. Dalla frequentazione delle grotte in età preistorica al Lapis specularis”; Stefano Piastra (università di Bologna) “I gessi emiliani tra natura e cultura”. Modera Annalisa Capurso (soprintendenza ABAP Bologna).

Bologna. Al museo civico Medievale la mostra “Gli Assiri all’ombra delle Due Torri. Un mattone iscritto della ziggurat di Kalkhu in Iraq e gli scavi della Missione Archeologica Iracheno-Italiana a Ninive” a cura di Nicolò Marchetti, aperta in occasione della restituzione all’Iraq del reperto mesopotamico sequestrato dai Carabinieri del TPC

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Mattone cotto con iscrizione cuneiforme del re assiro Salmanassar III (858-824 a.C.) che ne attesta la provenienza dalla ziqqurat di Kalkhu (moderna Nimrud, Iraq settentrionale) (foto musei bologna)

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Museo civico Medievale di Bologna: l’ingresso alla mostra “Gli Assiri all’ombra delle Due Torri. Un mattone iscritto della ziggurat di Kalkhu in Iraq e gli scavi della Missione Archeologica Iracheno-Italiana a Ninive” (foto musei bologna)

Un mattone cotto in Mesopotamia quasi 2900 anni fa e giunto in Europa col traffico illegale di reperti archeologici. È stato sequestrato in Italia dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna con la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara. Attorno alla restituzione ufficiale alle autorità irachene di questo mattone cotto del re assiro Salmanassar III (858-824 a.C.) con un’iscrizione cuneiforme che ne rivela la sicura provenienza dalla ziggurat (tempio-torre a gradoni) dell’antica Kalkhu (moderna Nimrud), la prima capitale dell’impero neoassiro, distrutta nel 2016 dall’iconoclastia dell’ISIS, è nato il progetto della mostra “Gli Assiri all’ombra delle Due Torri. Un mattone iscritto della ziggurat di Kalkhu in Iraq e gli scavi della Missione Archeologica Iracheno-Italiana a Ninive”, nella Sala del Lapidario del museo civico Medievale di Bologna, dal 14 giugno al 17 settembre 2023. La mostra, a cura di Nicolò Marchetti, è promossa da Settore Musei Civici Bologna – Musei Civici d’Arte Antica, King Abdulaziz Chair for Islamic Studies, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e Missione Archeologica Iracheno-Italiana a Ninive, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica dell’Iraq, con il patrocinio di ministero della Cultura, ambasciata dell’Iraq in Italia, ambasciata d’Italia in Iraq e Iraqi State Board of Antiquities and Heritage.

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Museo civico Medievale di Bologna: allestimento della mostra “Gli Assiri all’ombra delle Due Torri. Un mattone iscritto della ziggurat di Kalkhu in Iraq e gli scavi della Missione Archeologica Iracheno-Italiana a Ninive” (foto musei bologna)

Il reperto è stato riconsegnato ufficialmente martedì 13 giugno 2023 alla presenza di S.E. il Presidente della Repubblica dell’Iraq, Abdul Latif Rashid, che ha inaugurato la mostra in forma strettamente riservata alle 17.30, in occasione della Visita di Stato in Italia che tocca le città di Roma e Bologna, con l’intervento di Matteo Lepore, sindaco di Bologna; Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana; Vittorio Sgarbi, sottosegretario al ministero della Cultura; Eva Degl’Innocenti, direttrice Settore Musei Civici Bologna; Nicolò Marchetti, professore ordinario università Bologna e curatore della mostra; Giuseppe De Gori, comandante Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale Bologna; Piera Bossi, giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Busto Arsizio; Massimo De Filippo, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio; Francesca Tomba, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Alle 19 è poi seguita l’inaugurazione aperta al pubblico.

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Riproduzione 3D del mattone cotto con iscrizione reale di Salmanassar III dalla ziggurat di Kalkhu (moderna Nimrud) (foto musei bologna)

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Mostra “Gli assiri all’ombra delle due torri”: amuleto in bronzo raffigurante la testa del demone Pazuzu da una residenza neo-assira in prossimità della porta di Adad, Ninive, VII sec. a.C. (foto musei bologna)

Il progetto è stato concepito con una nuova formula di mostra sostenibile con l’obiettivo di comunicare al pubblico contenuti storici relativi all’impero neoassiro (Mesopotamia, IX-VII secolo a.C.) attraverso modelli digitali stampati in 3D, raccontando alcune specificità e sfide della collaborazione scientifica e cooperazione italiane con la Repubblica dell’Iraq e con la città di Mosul in particolare. Dopo la liberazione della metropoli, nel giugno 2017, dall’occupazione da parte dell’ISIS che durava sin dal 2014, la Missione Archeologica Iracheno-Italiana è stata chiamata a dare un contributo all’esplorazione e alla protezione del settore orientale corrispondente all’antica Ninive, leggendaria capitale dell’Assiria ormai gravemente minacciata dall’espansione urbana, tanto che oggi oltre un terzo del sito può dirsi pressoché perduto per l’esplorazione archeologica. Tra il 2019 e il 2022 sono state condotte quattro campagne annuali congiunte tra università di Bologna e Iraqi State Board of Antiquities and Heritage, dirette da Nicolò Marchetti, con il sostegno del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, oltre che della Volkswagen Foundation, con il progetto KALAM, e del J. M. Kaplan Fund nell’ambito di progetti di restauro e formazione di personale locale.

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Mostra “Gli assiri all’ombra delle due torri”: tre tavolette cuneiformi con transazioni finanziarie da una ricca residenza neo-assira nella città bassa di Ninive, VII sec. a.C. (foto musei bologna)

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Mostra “Gli assiri all’ombra delle due Torri”: “Memory” (2018), ceramica di Qassim Alsaedy (foto musei bologna)

In mostra 36 repliche al vero di sigilli e cretule neoassiri e di testi cuneiformi provenienti dal progetto di scavo nel mega-sito di Ninive, che si estende su 750 ettari con 12 km di mura, sono state scelte per raccontare storie antiche e moderne. Tra queste è presente la riproduzione del mattone del re assiro Salmanassar III proveniente dalla ziggurat dell’antica Kalkhu sequestrato dai Carabinieri. Esso apparteneva a un monumento distrutto nel 2016 dai bulldozer dell’ISIS, pertanto il ritorno all’Iraq di un elemento architettonico di una struttura andata perduta rappresenta un elemento importante anche sul piano simbolico. Sono inoltre esposti anche due frammenti di rilievi palatini della metà del VII sec. a.C. scoperti dalla missione italiana nel 2022 nel Palazzo Nord di Assurbanipal e un ulteriore frammento dalle collezioni del museo Archeologico nazionale di Venezia, pressoché identico agli altri due e anch’esso proveniente dall’acropoli di Ninive. Il percorso espositivo si completa con l’allestimento nella Sala delle Arche, all’interno della collezione permanente del museo, di tre sculture realizzate dagli artisti contemporanei di origine irachena Baldin Ahmad, Resmi Al Kafaji e Qassim Alsaedy, che da oltre quarant’anni vivono in esilio in Europa e hanno unito le loro ricerche e comuni vicende biografiche nel progetto espositivo itinerante Two Shores (Due Sponde).