Calabria. Elena Trunfio confermata direttrice dei musei e dei parchi archeologici di Locri Epizefiri e Bova Marina: “Lieta di potere proseguire il lavoro già avviato a Locri Epizefiri e a Bova Marina”
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Elena Trunfio confermata direttrice dei musei e dei parchi archeologici di Locri Epizefiri e Bova Marina (foto drm-calabria)
Elena Trunfio è stata confermata direttrice delle sedi museali e dei parchi archeologici di Locri Epizefiri e Bova Marina – afferenti alla direzione regionale Musei Calabria – per un ulteriore mandato, nel triennio 2024-2027. Ciò avviene in seguito alle procedure concorsuali avviate dal ministero della Cultura nel mese di maggio e ai successivi lavori della Commissione di valutazione. Elena Trunfio, architetto e dottore di ricerca in Storia dell’architettura all’università di Palermo, è funzionario del ministero della Cultura dal 2018 e direttore di musei dal 2021. All’attività professionale affianca quella della ricerca scientifica, occupandosi in prevalenza di architettura tardo antica e medievale in ambito mediterraneo, con particolare interesse verso le strutture sacre e fortificate. Ha all’attivo una monografia e numerosi saggi e contributi specialistici, ha curato diversi volumi, seminari e convegni, nonché ideato e coordinato svariati progetti di valorizzazione in luoghi della cultura statali e non.
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Al museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri la direttrice Elena Trunfio, il direttore generale Musei Massimo Osanna, e il direttore regionale Musei Filippo Demma (foto drm-calabria)
“Sono molto lieta di potere proseguire il lavoro già avviato a Locri Epizefiri e a Bova Marina e ringrazio il direttore della direzione regionale Musei Calabria Filippo Demma per questa rinnovata fiducia”, ha commentato la direttrice Trunfio. “Il triennio appena concluso è stato intenso e ci ha dato modo di avviare importanti cambiamenti in entrambi i siti archeologici. Il bilancio del primo mandato ritengo sia positivo e devo ringraziare le Amministrazioni locali, la comunità, le associazioni e tutte le realtà che hanno collaborato con noi condividendo un’idea diversa di gestione e valorizzazione. La continuità servirà a mettere in campo progetti ancora più ambizioni e a concludere le procedure avviate, mostrando i risultati di un lavoro complesso e costante che ha come obiettivo il miglioramento dell’accessibilità sia fisica che cognitiva di due luoghi così significativi per la storia della nostra regione”.
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Il teatro greco romano di Locri Epizefiri nel parco archeologico nazionale di Locri (foto drm-calabria)
Dal 2021, anno del primo insediamento della direzione Trunfio, tanti i cambiamenti tangibili: l’apertura massima nei confronti delle comunità di riferimento, un’intensa attività di valorizzazione diversificata, significativi interventi strutturali mirati al miglioramento dell’accessibilità e un progressivo aumento di presenze di visitatori, con differenti target di età. E ancora collaborazioni e convenzioni con enti di ricerca, con i Comuni del territorio e le Università, un’intensa attività di divulgazione scientifica, un’attenzione massima al pubblico scolare e ai temi dell’educazione e, soprattutto, l’accreditamento al Sistema Museale Nazionale di entrambe le sedi museali che ha certificato il possesso degli standard di qualità imposti dal ministero della Cultura.
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Elena Trunfio, direttrice del museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri (foto drm-calabria)
“Siamo in cammino, ci sono diversi processi in corso e saranno sicuramente anni complessi, in particolare per la realizzazione di importanti cantieri che cambieranno il volto dei parchi archeologici di Locri Epizefiri e Bova Marina. Il mio impegno”, ha concluso la direttrice Trunfio, “sarà massimo, come sempre, e sono certa del sostegno della comunità, delle Amministrazioni e di tutto il personale delle due sedi museali. Proprio a quest’ultimo va il mio ringraziamento per il costante supporto avuto finora e l’augurio di buon lavoro per i futuri anni che ci aspettano insieme”.
Locri (RC). Visite guidate, scavi archeologici, incontri, GEA: ecco il ricco programma di eventi nel mese di giugno al museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri
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La sede del museo Archeologico nazionale di Locri (foto drm-calabria)
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Gli studenti delle classi III e IV D dell’indirizzo Turismo dell’Istituto “G. Marconi” di Siderno, qui con la professoressa Margherita Milanesio, saranno guide d’eccezione alla scoperta del parco archeologico di Locri (foto drm-calabria)
Si prospetta intenso il mese di giugno 2024 al parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri che oltre alla consueta visita agli scavi archeologici, al complesso museale del Casino Macrì e al museo del territorio di Palazzo Nieddu proporrà per tutto il mese una serie di attività diversificate, per abbracciare target di pubblici differenti e coinvolgere visitatori con interessi diversi. Si parte con l’offerta di un servizio che si ripete annualmente: dall’11 al 15 giugno 2024, dalle 9 alle 14, gli studenti delle classi III e IV D dell’indirizzo Turismo dell’istituto “G. Marconi” di Siderno saranno guide d’eccezione alla scoperta del parco archeologico. L’iniziativa è svolta nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PTCO) e della Convenzione che il Museo di Locri ha attivato già da qualche anno con l’istituto. La visita guidata è gratuita, ferma restando l’ordinaria bigliettazione di ingresso.
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Missione archeologica dell’università di Torino a Locri: la campagna 2023 (foto drm-calabria)
Dal 13 giugno al 28 luglio 2024 avrà luogo l’annuale missione archeologica dell’università di Torino, guidata dai professori Diego Elia e Valeria Meirano che, insieme a studenti, dottorandi e studiosi, porteranno avanti attività di ricerca in collaborazione con la direzione del Parco.
Il 15 e 16 giugno 2024 ricorrono invece le “Giornate Europee dell’Archeologia”, evento continentale che vuole avvicinare il pubblico alla ricerca scientifica e nella scoperta del patrimonio archeologico europeo. Due gli appuntamenti in programma. Nel pomeriggio del 15 giugno, dalle ore 17, il laboratorio per bambini “Archeologi per un giorno” in cui i partecipanti saranno coinvolti nella simulazione di uno scavo archeologico. L’attività è rivolta a bambini dagli 8 ai 12 anni, è gratuita e la prenotazione è obbligatoria. Il 16 giugno, dalle 9 alle 19.30, l’offerta del parco archeologico si arricchirà con l’apertura straordinaria del Teatro Greco Romano in contrada Pirèttina, nel Comune di Portigliola, con ingresso gratuito.
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Al museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri la direttrice Elena Trunfio, il direttore generale Musei Massimo Osanna, e il direttore regionale Musei Filippo Demma (foto drm-calabria)
Il 21 giugno 2024, l’atteso evento dal titolo “Il Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri. Per una nuova visione di futuro” che avrà lo scopo di illustrare alla comunità il progetto di riqualificazione dell’intera area archeologica che si appresta a cambiare completamente volto. Dalle 17.30 al museo Archeologico, il gruppo di progettazione, presieduto dal direttore della direzione regionale Musei Calabria Filippo Demma e dalla direttrice di Locri Epizefiri Elena Trunfio, illustrerà nel dettaglio gli interventi previsti nel primo lotto del progetto, che porterà al miglioramento dell’accessibilità fisica e cognitiva del Parco.
La programmazione del mese si chiuderà giovedì 27 giugno 2024, dalle 17.30, con il consueto appuntamento con “Un caffè…storicamente corretto – I giovedì del Circolo di Studi Storici Le Calabrie al museo Archeologico di Locri”. Nel primo degli appuntamenti estivi, Bianca Stranieri dell’università della Campania “L. Vanvitelli” relazionerà sul tema “Un fil di seta tra la Calabria e Napoli”.
Locri (Rc). Al museo Archeologico nazionale, “La chitarra del Novecento”, concerto solistico di chitarra con il M° Domenico Carere, nell’ambito di “Mou&Mouσ | Musica e Museo”, prima stagione concertistica nei Musei e Parchi archeologici della Calabria
Venerdì 24 maggio 2024, alle 17.30, museo e parco Archeologico di Locri Epizefiri (Rc) , diretto da Elena Trunfio, “La chitarra del Novecento”, concerto solistico di chitarra con il M° Domenico Carere, nell’ambito di “Mou&Mouσ | Musica e Museo”, prima stagione concertistica nei Musei e Parchi archeologici della Calabria promossa dalla direzione regionale Musei della Calabria diretta da Filippo Demma e ideata dall’associazione culturale Animula con la direzione artistica di Claudio Fittante. L’ingresso è gratuito. Per informazioni: animula.ass.cult@gmail.com.
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Domenico Carere, chitarrista, docente e imprenditore di successo nel settore musicale (foto animula)
Protagonista della serata sarà Domenico Carere, chitarrista, docente e imprenditore di successo nel settore musicale. Nasce a Reggio Calabria nel 1971 e si avvicina alla chitarra all’età di 9 anni studiando dapprima nella città natale e successivamente a Roma dove, nel 1992, consegue il diploma in chitarra classica al Conservatorio S. Cecilia. Intraprende subito un’intensa vita artistica che spazia dall’attività didattica al concertismo, dalla divulgazione al coaching e che lo vede protagonista di originali progetti musicali tra cui: Pedros Traum (2007, album), Blue Suite (2010, trimestrale di musica e lifestyle), Doc Trio – Acoustic Experience (2016, show), atmosfere pop in accordatura aurea) Intense Life (2017, serata emozionale), Guitar Workout – sprigiona il tuo vero talento (2018, libro e live seminar), La chitarra magica (2019, favola musicale). Nel 2004 ha fondato La Bottega della Musica e dal 2013 dirige la sua Scuola di chitarra che, tra l’altro, ospita il suo celebre programma didattico “… in 8 lezioni!” (metodo rivoluzionario che ha avvicinato alla chitarra pop ed all’ukulele centinaia di allievi). Dal 2020, dopo aver conseguito il diploma con il massimo dei voti al prestigioso London College of Music, è entrato a far parte del Registry of Guitars Tutor, la più grande organizzazione mondiale di insegnanti di chitarra. Suona una chitarra Vincenzo De Bonis del 1985 ed una chitarra Lâg HyVibe CHV30E.
Locri (RC). Al museo Archeologico nazionale giornata di studi “Archeologia e Paesaggio. Esplorazione di nuove frontiere per la valorizzazione e fruizione contemporanea dei parchi archeologici” con firma dell’accordo per la formazione, la valorizzazione, la gestione e la manutenzione delle componenti vegetali e paesaggistiche del parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri
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Elena Trunfio, direttrice del museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri (foto drm-calabria)
Giornata di studi sul tema “Archeologia e Paesaggio. Esplorazione di nuove frontiere per la valorizzazione e fruizione contemporanea dei parchi archeologici” con un obiettivo preciso: passare dalle ricorrenze ai fatti e, soprattutto, all’azione. Sarà un approfondimento tecnico-scientifico sui possibili scenari futuri dei parchi archeologici in Italia curato da Elena Trunfio e Michelangelo Pugliese quello in programma al museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri sabato 6 aprile 2024, alle 15. La giornata di studi è promossa da direzione regionale Musei Calabria, guidata dal direttore Filippo Demma; Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori; Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della Provincia di Reggio Calabria; col patrocinio di soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria, università Mediterranea di Reggio Calabria, Regione Calabria, AIAPP – associazione italiana architettura del paesaggio, Biennale dello Stretto e Federazione regionale dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della Calabria, Comune di Locri e Città metropolitana di Reggio Calabria. Oltre alla riflessione teorica, in questo primo incontro sarà presentato il progetto generale, gli obiettivi fissati e si procederà con la sottoscrizione ufficiale dell’accordo di valorizzazione per la formazione, la valorizzazione, la gestione e la manutenzione delle componenti vegetali e paesaggistiche del parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri. A firmarlo saranno i referenti e i responsabili: il direttore Demma per conto della direzione regionale Musei Calabria, l’architetto Ilario Tassone per l’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Reggio Calabria e il dottor Antonino Sgrò per l’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali della provincia di Reggio Calabria. Le parti si impegnano a collaborare in attività culturali, di ricerca, di formazione e divulgazione rivolte alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico del museo e del parco archeologico nazionale di Locri. A tal scopo concordano di condividere iniziative indirizzate allo sviluppo di nuovi progetti nel campo della ricerca, della promozione di studi e ricerche, di percorsi di formazione professionale.
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Il teatro greco romano di Locri Epizefiri nel parco archeologico nazionale di Locri (foto drm-calabria)
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Filippo Demma. direttore del parco archeologico di Sibari (foto drm-calabria)
“La direzione regionale Musei Calabria”, commenta il direttore Demma, “si apre così alle collaborazioni con gli ordini professionali, ragionando sui possibili scenari futuri dei parchi archeologici in Italia, attraverso i contributi di studiosi, enti e tecnici del settore che praticano e sostengono le attività di ricerca nell’ambito del progetto di tutela, innovazione e gestione della componente paesaggistica all’interno dei parchi”. E il presidente Ilario Tassone: “Il protocollo d’intesa tra gli ordini professionali e il museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri sancisce l’avvio di un percorso formativo e culturale di alto profilo, tra più istituzioni, con declinazioni non solo di carattere locale. Non si tratta di condividere le buone pratiche che singolarmente e quotidianamente mettiamo in atto, si tratta di creare nuove interazioni multidisciplinari e connessioni tra i diversi saperi. Un percorso ben definito che ha l’ambizione di essere concreto e virtuoso. L’obiettivo è di mettere in scena il “paesaggio archeologico” tramite nuovi modelli di fruizione e valorizzazione con ricadute formative oltre che sui nostri professionisti anche e soprattutto sull’intera società civile e sulle nuove generazioni”. “I Parchi Archeologici, il Paesaggio, così come il verde urbano”, commenta, infine, il presidente Sgrò, “diventano metafora dell’etica pubblica, con una necessaria rivisitazione delle pratiche di cura e gestione, nonché di progettazione, verso una maggiore consapevolezza morale ed inclusività, che mettono in rete competenze specifiche e multidisciplinarità sinergiche. I Professionisti, Agronomi e Forestali così come gli Architetti e Paesaggisti, nello svolgimento delle loro mansioni, sono i principali interpreti di tali cambiamenti e riconoscono una fondamentale evoluzione e responsabilità degli impegni umani verso la salvaguardia degli ecosistemi e di tutti gli esseri viventi. La sottoscrizione della convenzione impegna le nostre categorie professionali a rivolgere, costantemente e coerentemente con le nostre competenze ed il nostro ruolo istituzionale, un supporto alla valorizzazione, gestione e manutenzione delle componenti vegetali e paesaggistiche del parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri”.
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La sede del museo Archeologico nazionale di Locri (foto drm-calabria)
IL PROGRAMMA. Alle 15, “Dall’idea al progetto”. Relazione introduttiva di Elena Trunfio, direttrice del museo e parco archeologico di Locri Epizefiri, su “Dagli scavi ai parchi archeologici: tutela, gestione e valorizzazione”. Alle 15.15, “Il punto di vista delle istituzioni”. Intervengono: Giuseppina Princi, sezione Cultura della Regione Calabria; Giovanni Calabrese, assessore alle Politiche del lavoro della Regione Calabria; Stefano Poeta, presidente ente di previdenza; Giuseppe Zimbalatti, magnifico rettore università Mediterranea di RC; Roberta Filocamo, soprintendenza ABAP RC-VV; Ilaria Tassone, presidente Ordine Architetti di RC; Giuseppe Fontana, sindaco di Locri. Alle 16.15, “Il paesaggio come progetto”. Introduce Michelangelo Pugliese, architetto e paesaggista dell’università “Federico II” di Napoli, su “La costruzione del Paesaggio”. Intervengono: Andrea Maria Gennaro, archeologo SABAP RC-VV, su “Disco verde. Archeologia e patrimonio arboreo”; Michele Valenzise, agronomo, su “Progettazione di interventi volti alla gestione e valorizzazione del Patrimonio verde: caratteristiche, patologie, cure”; Ignazio Ferro, architetto, su “Riqualificazione e valorizzazione funzionale del parco archeologico di Segesta”. Segue dibattito. Alle 18, conclusioni con Filippo Demma, direttore regionale Musei Calabria.
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