Venezia. A Palazzo Ducale, sede Sabap, presentazione del libro “Le aree archeologiche del Veneto. Un quadro in evoluzione verso il piano paesaggistico regionale”: focus sulle aree archeologiche con potenziale interesse di tutela paesaggistica e di pubblica fruizione. Ecco il programma
Giovedì 10 aprile 2025, alle 15, nella sede della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e laguna a Palazzo Ducale, in piazza San Marco a Venezia, presentazione del libro “Le aree archeologiche del Veneto. Un quadro in evoluzione verso il piano paesaggistico regionale”. Il volume, edito dall’Istituto Poligrafico dello Stato per conto della Regione Veneto e del ministero della Cultura, presenta le aree archeologiche del Veneto con potenziale interesse di tutela paesaggistica e di pubblica fruizione. Si tratta dei siti archeologici più importanti del territorio regionale, candidati ad essere confermati o individuati dal redigendo Piano Paesaggistico Regionale come vere e proprie zone archeologiche (ai sensi dell’art. 142, 1, m) del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e ad essere oggetto di particolare attenzione negli strumenti urbanistici dei Comuni ospitanti. L’esperienza veneta sul tema archeologico-paesaggistico sarà messa a confronto con quella delle regioni del Nord Italia che hanno già approvato o stanno elaborando i piani paesaggistici. Evento gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito di Eventbrite raggiungibile al seguente link: http://bit.ly/3YaH3yv fino ad esaurimento posti.
Dopo i saluti di Luigi La Rocca, Capo Dipartimento Tutela del ministero della Cultura; Salvina Sist, direttore Pianificazione Territoriale della Regione del Veneto; Marta Mazza, segretario regionale per il Veneto del ministero della Cultura; Fabrizio Magani, soprintendente ABAP per il Comune di Venezia e Laguna; Andrea Rosignoli, soprintendente ABAP per province di Verona Rovigo e Vicenza; intervengono: Vincenzo Tiné, Brunella Bruno, Chiara D’Incà, Sara Bini (soprintendenze ABAP del Veneto), “Le zone archeologiche del Veneto”; Andrea Pessina, Valentina Minosi, Paola Ventura, Roberto Micheli (segretariato regionale MiC e soprintendenza ABAP Friuli V.G.), “Le zone archeologiche del Friuli Venezia Giulia”; Corrado Azzolini, Francesca Restano, Stefania Ratto (segretario regionale MiC Piemonte e soprintendenza ABAP di Torino), “Le zone archeologiche del Piemonte”; Federico Barello, Stefano Costa, Marta Conventi (soprintendenza ABAP di Savona e Imperia), “Le zone archeologiche della Liguria”; Ilaria Di Cocco (segretariato regionale MiC Emilia Romagna), “Le zone archeologiche dell’Emilia Romagna”. Conclusioni: Ugo Soragni, consulente esperto della Regione del Veneto per il PPR (già direttore regionale del MiC per il Veneto).
Torino. Al museo Egizio lectio magistralis del prof. Filippo Carlà-Uhink (Universität Potsdam) su “Numismatica comportamentale. Riflessioni per un nuovo approccio allo studio della monetazione antica”
Gli studi di economia antica quasi sempre si basano sul modello dell’homo oeconomicus, ovvero sull’assunto, tipico della scuola economica neoclassica, che ogni individuo tende attraverso scelte razionali e informate alla massimizzazione del profitto e alla minimizzazione della perdita. Tale assunto è però da alcuni decenni sotto attacco – e lo sviluppo dell’Economia Comportamentale ha contributo con particolare successo a confutarne le premesse. “Numismatica comportamentale. Riflessioni per un nuovo approccio allo studio della monetazione antica” è il titolo della lectio magistralis che Filippo Carlà (Universität Potsdam) tiene mercoledì 20 marzo 2024, alle 18, in sala conferenze del museo Egizio di Torino. Introduce Federico Poole. Modera Federico Barello, archeologo della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Torino. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria su Eventbrite al link https://www.eventbrite.it/…/numismatica-comportamentale…. Questo incontro intende quindi mostrare, nello specifico campo della storia monetaria antica – e soprattutto romana – quali interpretazioni, stabilite e ricorrenti, poggino su tale postulato, e proporre invece approcci diversi allo studio della monetazione romana antica e del suo uso nei secoli dell’impero e in particolare della tarda antichità: quali erano i meccanismi “irrazionali” e “emotivi” che intervenivano nel quotidiano quando le monete venivano prese in mano, guardate, usate, scambiate? E come interveniva l’autorità emittente per controllare questi fenomeni – o addirittura per utilizzarli ai propri fini?

Il prof. Filippo Carlà-Uhink dell’università di Potsdam (foto kaya neutzer)
Filippo Carlà-Uhink è professore ordinario di Storia antica all’università di Potsdam in Germania. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere classiche all’università di Torino (2003) e il dottorato di ricerca in Scienze dell’Antichità all’università di Udine (2007), ha insegnato e fatto ricerca nelle università di Heidelberg, Mainz, Exeter, Tübingen e all’università dell’Educazione di Heidelberg prima di essere chiamato nel 2018 alla cattedra di storia antica a Potsdam. La sua ricerca si concentra, tra gli altri temi, sulla storia economica e sociale del (tardo) impero romano, sulla corruzione nel mondo antico, sull’oratoria giuridica attica e sulla ricezione dell’antico nella cultura popolare moderna e contemporanea. È autore di “L’oro nella tarda antichità: aspetti economici e sociali” (Torino, Zamorani 2009), di “The Birth of Italy: The Institutionalization of Italy as a Region – 3rd-1st Century BCE” (Berlin / Boston, de Gruyter 2017), di “Diocleziano”(Bologna, Il Mulino 2019) e di “Representations of Classical Greece in Theme Parks” (London / New York, Bloomsbury 2020) e coautore, tra altri titoli, di “Questioni tardoantiche. Storia e mito della “svolta costantiniana” (con Maria G. Castello: Roma, Arachne 2010), di “Economia e finanza a Roma” (con Arnaldo Marcone: Bologna, Il Mulino 2011) e di “Monsieur le Professeur… Correspondances italiennes 1853-1888. Theodor Mommsen, Carlo, Domenico, Vincenzo Promis” (con Silvia Giorcelli Bersani: Paris, Académie des Inscriptions et des Belles Lettres 2018).
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CHI SIAMO
Graziano Tavan, giornalista professionista, per quasi trent’anni caposervizio de Il Gazzettino di Venezia, per il quale ho curato centinaia di reportage, servizi e approfondimenti per le Pagine della Cultura su archeologia, storia e arte antica, ricerche di università e soprintendenze, mostre. Ho collaborato e/o collaboro con riviste specializzate come Archeologia Viva, Archeo, Pharaos, Veneto Archeologico. Curo l’archeoblog “archeologiavocidalpassato. News, curiosità, ricerche, luoghi, persone e personaggi” (con testi in italiano)

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