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Porto Torres. In presenza e on line, il convegno internazionale “Navigium Isidis: i culti orientali a Turris Libisonis tra portualità e scambi culturali”: due giorni di incontri, dibattiti e momenti formativi, con oltre trenta studiosi tra esperti dei culti egizi e orientali, epigrafisti, archeologi

Alla fine dell’età Repubblicana e per tutta la durata dell’Impero, si assiste in tutte le province alla diffusione dei culti orientali, fra i quali quello di Iside (con Serapide e Arpocrate) proveniente dall’Egitto tolemaico o quello mitraico ben più distante di origine persiana. Fautori della diffusione di tali culti sono, in primis, i mercatores e navicularii responsabili del commercio nel Mediterraneo e i legionari impegnati nelle frequenti campagne di conquista in Oriente. L’impatto culturale dell’Egitto tolemaico a Roma e nelle province fu rilevante e ben testimoniato dalla presenza di numerosi isei e serapei nei maggiori centri abitati e, soprattutto, nei principali porti e approdi del Mediterraneo. In questo scenario, l’importante Colonia Iulia Turris Libisonis (l’odierna Porto Torres, in provincia di Sassari) custodisce testimonianze di tale fenomeno culturale, fra cui due arae, una di Iside e una di Bastet; si tratta di reperti che innescano utili riflessioni e dibattiti sul ruolo politico e culturale della città, a fronte di nuove indagini e scoperte in situ atte a delineare gradualmente la sua estensione urbanistica. Il Convegno quindi si propone di affrontare la tematica del culto di Iside e dei culti orientali a Turris Libisonis, ma con il precipuo intento di fornire un utile aggiornamento sulle ricerche di ambito archeologico, museale e di navigazione antica che coinvolgono il sito e la Sardegna settentrionale.

porto-torres_convegno-navigium-isidis_locandinaMartedì 5 e mercoledì 6 marzo 2024, in sala “Filippo Canu” a Porto Torres è in programma il convegno internazionale “Navigium Isidis: i culti orientali a Turris Libisonis tra portualità e scambi culturali”. Il Comune di Porto Torres – assessorato alla Cultura e il Centro Studi di Egittologia e Civiltà Copta “J.F.Champollion” con sede a Genova e il Cairo hanno organizzato l’evento in collaborazione con la direzione regionale Musei Sardegna e la soprintendenza ABAP per le Province di Sassari e Nuoro con l’obiettivo di promuovere e valorizzare lo studio della Colonia Iulia Turris Libisonis e dei suoi rapporti con l’Egitto e il Mediterraneo Orientale, evidenziando il ruolo chiave dell’antica città di Porto Torres nel commercio e nella diffusione dei culti orientali durante l’epoca imperiale. All’intensa due giorni di incontri, dibattiti e momenti formativi, ospitati nella sala congressi “Filippo Canu”, in corso Vittorio Emanuele II, prenderanno parte oltre trenta studiosi tra esperti dei culti egizi e orientali, epigrafisti, funzionari archeologi della soprintendenza e docenti universitari provenienti da tutta la Sardegna e dal resto d’Italia. Il congresso, che potrà essere seguito in diretta sulla pagina Youtube del Comune di Porto Torres,  sarà articolato in quattro sezioni: “Culto isiaco e i culti orientali”, martedì 5 dalle 10.30 alle 13.20; “Archeologia, urbanistica e storia del sito”, martedì 5 dalle 14.30 alle 17.30; “Rotte, Commerci, Navigazione e Relitti”, mercoledì 6 dalle 10 alle 13; “Museologia, reperti e monumenti”, mercoledì dalle 14.30 alle 17.40.

porto-torres_convegno-navigium-isidis_locandina.bisL’appuntamento, oltre a delineare un quadro completo delle prerogative che ruotano intorno ai culti orientali, costituirà un’importante occasione per apprendere i risultati dei più recenti studi che coinvolgono il sito di Turris Libisonis e la Sardegna settentrionale. Il convegno è aperto al pubblico e, per l’occasione, l’Antiquarium Turritano di via Ponte Romano, il pomeriggio del 5 marzo 2024, inviterà tutti i partecipanti a prendere parte a visite guidate nel museo e nell’area termale del complesso archeologico limitrofo. Per i più piccoli, inoltre, sono state pensate iniziative apposite. Dalle 17 alle 18.30 si svolgeranno i due laboratori riservati a 30 bambine e bambini dai 5 ai 10 anni: “Coloriamo le maschere romane” a cura di Alessandra Carrieri e “Giochiamo con gli amuleti egizi” curato da Angela Demontis. La richiesta di partecipazione è stata massiccia tanto che in poche ore è stato raggiunto il numero massimo dei partecipanti ammessi. L’evento sottolinea ancora una volta la centralità del territorio turritano nella grande area del Mediterraneo che unisce popoli, culture e tradizioni. Un legame che ha portato il Comune di Porto Torres ad aderire al circuito internazionale de “La Rotta dei Fenici”, uno dei quarantasette itinerari culturali internazionali riconosciuti dal Programma del Consiglio d’Europa grazie al quale i luoghi di antica origine diventano le tappe di un viaggio lungo tutto il Mediterraneo attraverso il quale scambiare conoscenze ed esperienze e valorizzare, in chiave turistica e sostenibile, i patrimoni culturali, naturalistici e archeologici dei Paesi aderenti alla Rotta.

PROGRAMMA MARTEDÌ 5 MARZO 2024. Alle 9.30, saluti istituzionali: Massimo Mulas, sindaco del Comune di Porto Torres; Bruno Billeci, soprintendente ABAP per le province di Sassari e Nuoro; Francesco Muscolino, direttore regionale Musei della Sardegna; Gavino Mariotti, magnifico rettore dell’università di Sassari. PRIMA SEZIONE: “Culto isiaco e i culti orientali”, presiede Giacomo Cavillier. Alle 10.30, breve introduzione del presidente; 10.40, Stefano Giuliani, “Il Pantheon di Turris Libisonis”; Alberto Gavini, “Culti orientali a Porto Torres”; Enrico Dirminti, “L’iconografia di Iside su sigilli egiziani ed egittizzanti dai contesti fenici e punici di Sardegna”; 11.40, pausa caffè; 12, Gianluigi Marras, “Regina Coeli: Iside e Maria”; Rubens D’Oriano, “Sincretismo e tolleranza religiosa nell’antichità mediterranea: una lezione di saggezza del passato”; Giacomo Cavillier, Rosanna Volpe, “Il Progetto “Iside” e le origini del culto nell’Egitto faraonico e tolemaico”; 13, discussione; 13.20, pausa pranzo. SECONDA SEZIONE: “Archeologia, urbanistica e storia del sito”, presiede Gabriella Gasperetti. Alle 14.30, breve introduzione del presidente; 14.40, Gianluigi Marras, “Turris Libisonis e il suo territorio: nuove acquisizioni e prospettive”; Nadia Canu, Antonio Ibba, “Il foro della Colonia Iulia Turris Libisonis: status quaestionis, suggestioni, prospettive della ricerca”; Patrizia Tomassetti, Gabriella Gasperetti, Antonella Pandolfi, Daniela Deriu, “Porto Torres. Ponte Romano: gli scavi della carreggiata, i materiali ritrovati e il progetto di restauro”; 15.40, pausa caffè; 16, Gabriella Gasperetti, Alessandra La Fragola, Patrizia Tomassetti, “Le scoperte e i nuovi progetti nel settore occidentale di Turris Libisonis”; Rossella Colombi, “Trent’anni di indagini nel territorio di Turris: un bilancio”; Enrico Petruzzi, “Porto Torres. Archeologia urbana, digitalizzazione dei dati e pianificazione urbanistica”; 17, discussione e conclusione dei lavori.

PROGRAMMA MERCOLEDÌ 6 MARZO 2024. TERZA SEZIONE: “Rotte, Commerci, Navigazione e Relitti”, presiede Rubens D’Oriano. Alle 10, breve introduzione del presidente; 10.10, Pascal Arnaud, “Tra fiume e mare: appunti sui porti fluvio-marittimi”; Gabriella Gasperetti, “Tracce della navigazione antica nel golfo dell’Asinara”; Paola Ruggeri, “Un Navigium Isidis nel mare di Tibula, nel Golfo dell’Isola di Ercole? Lu Romasinu e la Cencrea del Golfo di Salamina secondo Apuleio, con un’incursione a Sabratha”; 11.10, pausa caffè; 11.30, Nadia Canu, Luca Sanna, “Nuove acquisizioni sul fronte del Riu Mannu: gli scavi preventivi del PIT fluviale al Ponte Romano di Porto Torres”; Alessandra La Fragola, “Iside e ‘gli altri’ in età romana: nuove riflessioni su vecchi ritrovamenti nelle acque del nord Sardegna”; Giovanni Meloni, Alessandro Porqueddu, “Archeologia subacquea nelle Bocche di Bonifacio: le prospettive di ricerca nell’Arcipelago della Maddalena”; 12.30, discussione; 13, pausa pranzo. QUARTA SEZIONE: “Museologia, reperti e monumenti”, presiede Stefano Giuliani. Alle 14.30, breve introduzione del presidente; 14.40, Alessandro Teatini, “I sarcofagi decorati della colonia di Turris Libisonis”; Vincenzo di Giovanni, “Un Adriano portatore di pace da Turris Libisonis?”; Federica Doria, Manuela Puddu, “Le raffigurazioni di Bes al Museo Archeologico di Cagliari”; 15.40, pausa caffè; 16, Elisabetta Grassi, “Verso un museo per tutti. Esperienze di accessibilità al Museo Sanna di Sassari”; Pietro Alfonso, “Analisi e riflessioni su un frammento di statua di tipo demetriaco dal Museo di Alghero”; Antonio Cosseddu, “Comunicare l’archeologia. Linguaggi e strumenti nei musei sardi”; Alessandra D.T. Carrieri, “Dal recupero alla musealizzazione: problemi conservativi dei legni imbibiti”; 17.20, discussione; 17.40, conclusione dei lavori e saluti finali del Comune di Porto Torres e del Centro Studi Champollion.

Oristano. “Lord Vernon e la città di Tharros”: convegno internazionale, in presenza e on line, all’Auditorium dell’Hospitalis Sancti Antoni e mostra all’Antiquarium Arborense dedicata a George John Warren, quinto barone di Vernon, che a Tharros scoprì quattordici tombe cartaginesi intatte, ricche di oreficerie, e alla storia della corsa all’oro nella necropoli di Tharros dopo le sue scoperte

oristano_archeologico_convegno-lord-vernon-e-la-città-di-tharros_locandinaIl 28 settembre 2023, dalle 10, nell’Auditorium dell’Hospitalis Sancti Antoni a Oristano, il convegno internazionale di studi “Lord Vernon e la città di Tharros” narrerà la storia della corsa all’oro nella necropoli di Tharros, suscitata dallo scavo del 1851 del Barone Vernon. I lavori saranno a ingresso libero e aperti al pubblico. Il convegno si potrà seguire in diretta sulla pagina Facebook del museo Archeologico e Storico artistico Antiquarium Arborense di Oristano. L’iniziativa è dell’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, della Fondazione Oristano e dell’Antiquarium Arborense, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura della Regione Sardegna, le università di Cagliari e Sassari e la Fondazione Mont’e Prama: oltre al convegno internazionale all’Hospitalis Sancti Antoni, in programma anche l’inaugurazione della mostra “Lord Vernon nella piccola California di Tharros” alle 19 all’Antiquarium arborense. La giornata di studio è dunque dedicata a George John Warren, quinto barone di Vernon, lo studioso inglese che a Tharros fu autore della scoperta di quattordici tombe cartaginesi intatte, ricche di oreficerie, e alla storia delle sue scoperte nell’antica città di Tharros. Nel corso della giornata, il sindaco Massimiliano Sanna e il direttore del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia Valentino Nizzo firmeranno la convenzione “Tular Rasnal” che intende valorizzare su tutto il territorio italiano le culture dell’Italia preromana e in particolare quella etrusca e incentivare interventi di grande respiro tra i quali, prioritaria nell’ottica del consolidamento del Sistema Museale Nazionale, la costruzione di un circuito virtuoso di apertura alla fruizione e al godimento del patrimonio culturale. Valentino Nizzo sarà anche uno dei protagonisti principali del convegno internazionale con la Lezione inaugurale dal titolo “Lord Vernon e l’archeologia della necropoli di Cuma di fase protocorinzia”. La giornata si incentra sulla figura di Lord Vernon che nel 1851 scoprì quattordici tombe a camera cartaginesi trovando un vero e proprio tesoro di corredi funerari, composti di oreficerie, scarabei, bronzi e prezioso vasellame. Gli scavi del Lord Inglese, furono causa della corsa all’oro a Tharros. Infatti nell’aprile 1851 dopo la notizia degli scavi gli abitanti dei villaggi vicini effettuarono il vandalico scavo di cento tombe a camera distruggendo per il futuro la nostra conoscenza dei contesti. La storia racconta di più di 500 uomini divisi in società che per più di tre settimane giorno e notte furono occupati a depredare Tharros dei suoi tesori che erano tanto ricchi da procurarle il titolo di “Piccola California”.

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L’area archeologica di Tharros (foto drm-sardegna)

IL PROGRAMMA. Auditorium Hospitalis Sancti Antoni, alle 10, saluti delle autorità: Massimiliano Sanna, sindaco di Oristano; Luca Faedda, assessore alla Cultura di Oristano; Carlo Cuccu, presidente della fondazione Oristano; Anthony Muroni, presidente fondazione Mont’e Prama. Firma della convenzione “Tular Rasnal” tra il direttore del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia e il sindaco di Oristano. Modera Anna Paola Delogu, Antiquarium Arborense. Alle 10.30, lezione inaugurale: Valentino Nizzo (museo nazionale Etrusco di Villa Giulia) “Lord Vernon e l’archeologia della necropoli di Cuma di fase protocorinzia”; 11, Raimondo Zucca (università di Sassari) e Anna Paola Delogu (Antiquarium Arborense) “Lord Vernon tra Oristano e Tharros nel 1851”; 11.30, Anna Chiara Fariselli (università di Bologna) “La necropoli meridionale di Tharros: proposte di lettura del paesaggio funerario alla luce dei recenti scavi”; 12, Carla Del Vais (università di Cagliari) “La necropoli settentrionale di Tharros: nuovi dati”; 12.30, discussione sulle relazioni del mattino; 15.30, ripresa dei lavori: Michele Guirguis (università di Sassari) ed Enrico Dirminti (soprintendenza ABAP per le province di Sassari e Nuoro) “Aigyptiakà di Tharros: status quaestionis e spunti di riflessioni alla luce delle recenti ricerche in Sardegna”; 16, Pier Giorgio Spanu (università di Sassari) e Raimondo Zucca (università di Sassari) “Storia e archeologia di Tharros in età romana, vandalica e bizantina”; 16.30, Pascal Arnaud (professeur emérite Université Lumière – Lyon 29) “Tharros dans les routes de la navigation antique” (Tharros nelle rotte della navigazione antica); 17, discussione sulle relazioni del pomeriggio; 17.20, proclamazione del vincitore della prima edizione del premio nazionale “Il Romanzo dell’Archeologia”. Alle 17.40, visita al museo diocesano Arborense e alla sua collezione di antichità tharrensi; 18.40, visita all’Antiquarium Arborense. Alle 19, all’Antiquarium Arborense inaugurazione della mostra “Lord Vernon nella Piccola California di Tharros”.