Archivio tag | Edipuglia

Un libro al giorno. “Principi imperatori vescovi. La ricerca disegna città e territorio a Canosa” di Raffaella Cassano e Giuliano Volpe: aggiornamento delle conoscenze su Canosa e il suo territorio nelle fasi pre-protostorica, daunia, romana, tardoantica e medievale

Copertina del libro “Principi imperatori vescovi. La ricerca disegna città e territorio a Canosa” di Raffaella Cassano e Giuliano Volpe

È uscito per i tipi di Edipuglia, disponibile anche in open access, il libro “Principi imperatori vescovi. La ricerca disegna città e territorio a Canosa” di Raffaella Cassano e Giuliano Volpe. Nel 1992 si tenne a Bari nel complesso di Santa Scolastica la mostra “Principi imperatori vescovi. Duemila anni di storia a Canosa” e fu pubblicato un corposo catalogo (Marsilio, Venezia). A distanza di oltre trent’anni questo volume presenta un’ampia sintesi dei risultati conseguiti dalle ricerche più recenti e un aggiornamento delle conoscenze su Canosa e il suo territorio nelle fasi pre-protostorica, daunia, romana, tardoantica e medievale, grazie anche all’apporto di nuovi filoni d’indagine, alle attività di tutela e valorizzazione degli istituti territoriali del ministero della Cultura e ai progetti di ricerca sistematica condotti dalle équipe archeologiche delle università di Bari e di Foggia, di altri atenei e istituti di ricerca italiani e stranieri. Quella presentata in questo libro è “una straordinaria microstoria che contribuisce a ripercorrere secoli di vicende e di uomini che hanno segnato l’Italia meridionale, e non solo, e la cui memoria deve essere conservata e trasmessa, perché strumento per prendere consapevolezza di una identità complessa” (dalla Premessa di Angela Pontrandolfo). “Merita di essere sottolineata l’importanza che in questo contesto rivela la città di Canosa, il cui patrimonio storico, archeologico e paesistico si presta ad essere protagonista di un progetto organico e multivocale proprio in virtù della quantità e della qualità delle ricerche che lo hanno contraddistinto in questa ultima generazione” (dalla Prefazione di Daniele Manacorda).

Un libro al giorno. “Patrimonio culturale e comunità in trasformazione” a cura di Velia Polito e Giuliano Volpe: una selezione di esperienze significative, in corso in Italia, che guardano al patrimonio in chiave interculturale

Copertina del libro “Patrimonio culturale e comunità in trasformazione” a cura di Velia Polito e Giuliano Volpe

È uscito per i tipi di Edipuglia il libro “Patrimonio culturale e comunità in trasformazione” a cura di Velia Polito e Giuliano Volpe. Quando usiamo le parole ‘patrimonio’ e ‘comunità’ richiamiamo, anche senza volerlo, il legame profondo con le nostre origini e presunte identità. Sappiamo bene che il patrimonio culturale appartiene a tutti, ma allo stesso tempo sentiamo di poterlo definire ‘nostro’, senza saper esplicitare fino in fondo a chi spetti identificare quel ‘nostro’. Il patrimonio richiama un complesso di risorse che ereditiamo dal passato, nel presente e per il futuro. Ma cosa significa, oggi, essere eredi, in un mondo globalizzato in cui le migrazioni sono sistemiche e le società sempre meno omogenee? Come si configura il patrimonio culturale per le comunità di oggi, dinamiche, caleidoscopiche, composite, e per quelle di domani che possiamo solo immaginare? Cosa può fare oggi il Patrimonio per favorire un dialogo fra culture differenti e per ridefinirsi nella società contemporanea? Guidato da domande e dalla volontà di capire e mettere in discussione più che di fornire risposte, il volume propone una selezione di esperienze significative, in corso in Italia, che guardano al patrimonio in chiave interculturale, con particolare riferimento all’ambito archeologico: se il confronto è sempre necessario, in questo caso diventa assolutamente indispensabile.

Roma. Al Mausoleo di Sant’Elena – Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro presentazione del libro “L’arte che parla. Radio e podcast per la valorizzazione dei beni culturali” a cura di Cinzia Dal Maso e Patrizia Dragoni per la rassegna “Letture al Mausoleo”

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Il mausoleo di Sant’Elena a Roma (foto ssabap roma)

“Letture al Mausoleo” torna come evento extra “Il Maggio dei libri”. Appuntamento al Mausoleo di Sant’Elena – Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro mercoledì 12 giugno 2024, alle 17.30, promosso dalla soprintendenza speciale di Roma. Audioguide narrative, radio, podcast, playlist, installazioni sonore: parole e suono sono sempre più in connessione con le pratiche museali. È questo il tema affrontato dal libro “L’arte che parla. Radio e podcast per la valorizzazione dei beni culturali” a cura di Cinzia Dal Maso e Patrizia Dragoni. Ne parleranno la curatrice Cinzia Dal Maso, gli autori Silvia Andreozzi, Federico Longo, Maria Onori con Barbara Rossi responsabile del Servizio educativo della Soprintendenza Speciale. Introduzione a cura di Rocco Bochicchio.

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Copertina del libro “L’arte che parla. Radio e podcast per la valorizzazione dei beni culturali” (Edipuglia)

L’arte che parla (Edipuglia). “Far vedere” l’arte con suoni e parole. Oggi lo facciamo sempre più, con radio e podcast ma anche audioguide narrative, ambientazioni sonore, LogoSound. Inventiamo modalità sempre diverse e nuove perché sappiamo che il suono emoziona, è immersivo, crea intimità e fiducia. Finalmente anche i professionisti dell’arte e dei musei sono stati travolti da quell’universo in evoluzione vorticosa che scommette sempre più nella comunicazione audio, e dove oramai nessuno può fare a meno di un’identità sonora, oltre a quella grafica. Oggi anche arte e musei devono avere la propria voce. In L’arte che parla grandi professionisti del sonoro indagano i molti modi in cui oggi si modulano suoni e voci per raccontare l’arte e i luoghi d’arte. Presentano progetti consolidati ed esperimenti arditi. Riflettono su ostacoli e potenzialità. Si parte dalla tradizionale radio per capire quanto la sua capacità di raggiungere tutti in ogni momento della giornata sia di aiuto alla comunicazione dell’arte. Si passa poi al fenomeno podcast cercando di cogliere le peculiarità del suo recente successo anche nel mondo dell’arte. E di capire come e quanto questo figlio ibrido dell’ancestrale racconto orale, della potenza del mezzo radiofonico e della fruibilità del contenuto digitale on demand, sappia ‘dare voce’ all’arte e promuovere le istituzioni culturali al loro esterno. Così da espandere l’esperienza di visita potenzialmente all’infinito, e renderla memorabile. Si racconta quindi il making of di alcune audioguide originali e innovative, nella convinzione che questi strumenti ‘tradizionali’ siano ancora oggi ideali per accompagnare la visita a un museo o monumento, purché non siano concepiti in modo didascalico ma narrativo, così da creare coinvolgimento e un rapporto intimo tra voce narrante e ascoltatore. L’udito è però anche un alleato potente per ciechi e ipovedenti, se la narrazione è sufficientemente chiara ed esaustiva da trasmettere la realtà dell’arte e l’emozione che suscita. Non a caso Slash Radio, la radio dell’Unione italiana ciechi, propone da anni una trasmissione sull’arte, e cominciano a diffondersi le proposte audio per le visite ai musei. La conclusione è affidata al Sound Design, cioè alla musica per l’arte. Musica che dà vita ad ambientazioni sonore capaci di creare l’immersione perfetta nel mondo delle opere e dei luoghi d’arte. Ma anche a LogoSound, cioè a quelle successioni di suoni in armonia tra loro che esprimono, al pari di un logo grafico, l’identità e i valori di un luogo d’arte: strumenti di branding di cui presto nessun museo potrà fare a meno. In un mondo finalmente consapevole che l’esperienza artistica va vissuta con tutti i cinque sensi, L’arte che parla valuta il ruolo e l’importanza dell’udito e ne analizza le potenzialità. È un libro necessario che avvia una riflessione sul metodo in un campo finora poco coltivato dai professionisti dei musei. Un sasso gettato negli stagni sonori del futuro.

Il libro “Il tesoro di Dorak. Archeo inchiesta” di Enrico Giannichedda (Edipuglia) affronta uno dei misteri dell’archeologia: un tesoro simile agli ori di Troia. Scomparso se mai esistito

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Copertina del libro “Il tesoro di Dorak. Archeo inchiesta” di Enrico Giannichedda (Edipuglia)

Quasi un giallo. O, per alcuni, il più grande mistero dell’archeologia. Per altri una vicenda da dimenticare e di cui meno si parla, o si scrive, meglio è. Pochi i fatti certi. È del 1959 la notizia del rinvenimento, in Turchia, di un tesoro simile agli ori di Troia, ma di cui James Mellaart, un importante archeologo inglese, fornì solo alcuni disegni. I reperti, se mai esistiti, sono scomparsi. A seguire, le autorità turche iniziano una caccia al tesoro prolungata e senza esito. Nel 1964 Mellaart viene cacciato dalla Turchia: carriera stroncata e solo in parte compensata da un posto all’università di Londra. Ovviamente, a insegnare Archeologia anatolica. Secondo i giornali dell’epoca fu “la polemica più selvaggia nel vendicativo mondo dell’archeologia internazionale” (Horizon 1967) e, anche per questo, la caccia al tesoro è ancora aperta. È ora disponibile in libreria per i tipi di Edipuglia il libro “Il tesoro di Dorak. Archeo inchiesta” di Enrico Giannichedda. Quella del tesoro di Dorak è la storia di un tesoro disegnato e mai fotografato, forse esposto e poi nascosto in qualche museo, sicuramente mai studiato in modo rigoroso. Una vicenda, misteriosa ma reale, in cui il non detto inquieta ancora coloro che hanno sempre nascosto una parte importante della storia dell’archeologia colonialista. Protagonisti della storia sono un archeologo inglese e i giornalisti che raccontarono lo scandalo del tesoro scomparso, senza dimenticare una donna, bellissima e misteriosa, che viaggiava in treno indossando gioielli preistorici, poi scomparsa come in un sogno. Condurre un’inchiesta sessant’anni dopo, senza neppure la certezza di dove fosse il luogo del delitto, è, ovviamente e a pieno titolo, Archeologia. Significa ripartire dai documenti, dalle lettere e dalle dichiarazioni alla stampa e confrontarli con i disegni originali dei reperti, ragionare dell’affidabilità di alcuni fra i più grandi nomi dell’archeologia novecentesca e attuale. Significa recuperare alla storia della disciplina e a quella dei popoli anatolici almeno quella parte di verità che sembra incontrovertibile. Senza preconcetti e pregiudizi, ma anche senza timori reverenziali di fronte a chi, la storia del tesoro scomparso, avrebbe dovuto raccontarla per tempo e in prima persona.

Parco archeologico dell’Appia Antica. Con settembre riprendono gli “Incontri di Archeologia alle Tombe della via Latina” con visita guidata alla restaurata Tomba dei Valerii. Ecco i primi tre appuntamenti

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Visite guidate alle Tombe della Via Latina nel parco archeologico dell’Appia Antica (foto parco appia antica)

Con settembre riprendono in autunno gli “Incontri di Archeologia alle Tombe della via Latina”, un appuntamento partecipato e ormai atteso da molti al parco archeologico dell’Appia Antica. I primi tre appuntamenti sono in calendario il 9 e 24 settembre e il 14 ottobre 2022. Come di consueto, agli incontri saranno presenti il direttore del parco archeologico dell’Appia Antica, Simone Quilici, e il responsabile del sito, Alessandro Cugno, che al termine della presentazione accompagnerà i partecipanti in una visita straordinaria della camera sepolcrale della Tomba dei Valerii, recentemente oggetto di un integrale intervento di restauro.

appia-antica_parco_incontri-archeologia-alle-tombe_cucuzza_locandinaVenerdì 9 settembre 2022, alle 16, presentazione del libro “Arthur Evans. Un archeologo inglese in Italia e Sicilia alla fine dell’Ottocento” di Nicola Cucuzza (Gangemi 2022). Interverranno la prof.ssa Paola Pelagatti, accademico dei Lincei, il prof. Massimo Cultraro, dirigente di ricerca CNR-ISPC Catania, e il prof. Nicola Cucuzza, docente di Archeologia classica – università di Genova e autore del libro.

appia-antica_parco_incontri-archeologia-alle-tombe_giannichedda_locandinaSabato 24 settembre 2022, alle 10.30, presentazione del libro “Fulmini e spazzatura. Classificare in Archeologia” (Edipuglia 2021). Intervengono Valeria Di Cola, università Roma Tre e ass. Appia Primo Miglio, e lo stesso autore, Enrico Giannichedda, Istituto di Storia della cultura materiale di Genova.

appia-antica_parco_incontri-archeologia-alle-tombe_manacorda_locandinaVenerdì 14 ottobre 2022, alle 16, presentazione del libro “Posgarù. Dialoghi diagonali sul patrimonio culturale e dintorni” di Daniele Manacorda​. Intervengono Valeria Di Cola, università Roma Tre e ass. Appia Primo Miglio, e lo stesso autore, Daniele Manacorda, docente di Archeologia università Roma Tre, Istituto di Storia della cultura materiale di Genova. Verrà proposta la lettura di quattro dialoghi tratti dal libro (Valeria Di Cola e Fabrizio Sommaini).

Roma. Per “Dialoghi in Curia”, in occasione del Natale di Roma, presentazione in presenza e on line presentazione del volume “Che fine ha fatto Romolo?” di Sergio Fontana, un meraviglioso viaggio nel tempo e nel sottosuolo della Città Eterna

In occasione del Natale di Roma, nuovo appuntamento del ciclo “Dialoghi in Curia” in presenza e on line: giovedì 21 aprile 2022, alle 16.30, la Curia Iulia ospita la presentazione del volume “Che fine ha fatto Romolo?” di Sergio Fontana, edito da Edipuglia, un meraviglioso viaggio nel tempo e nel sottosuolo della Città Eterna. Introduce Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. Paolo Carafa (Sapienza università di Roma), Valeria Di Cola (università di Roma Tre), Miguel Gotor, (assessore alla Cultura di Roma Capitale e storico) e Giuliano Volpe (università di Bari Aldo Moro) presentano il romanzo di Sergio Fontana che si svolge in scenari diversi dal punto di vista cronologico ma geograficamente uguali, che diventano il punto di partenza per un viaggio straordinario, stratigrafico e stupefacente, nella memoria stessa della città. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti (max 100) su eventbrite.it/e/311025203757. Ingresso da largo della Salara Vecchia, 5. All’ingresso del PArCo sarà richiesto di esibire, oltre all’invito, il certificato verde e di indossare la mascherina. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming dalla Curia Iulia sulla pagina Facebook del PArCo: https://www.facebook.com/parcocolosseo.

Copertina del libro “Che fine ha fatto Romolo” di Sergio Fontana

Che fine ha fatto Romolo? Roma, aprile 2018. Nei pressi di Via del Corso avviene un fatto straordinario anche se nessuno, o quasi, sembra essersene accorto: Romolo è riemerso dalle viscere della terra e, per alcuni giorni, è tornato nel tempo presente. Tra le strade di Roma cerca di ritrovare i luoghi della sua giovinezza, dove si svolsero i fatti straordinari che portarono alla nascita della città. I romani di oggi non possono né vederlo né ascoltarlo, ma lo notano altri fantasmi di epoche diverse; tra questi uno strano personaggio, morto da circa 180 anni, che comincerà a seguirlo per scoprire la sua identità e risolvere un antico mistero su cui ha cominciato a interrogarsi da ragazzo: come mai il fondatore, all’età di 54 anni, scomparve improvvisamente da una riunione che lui stesso aveva convocato presso la palude della Capra? Che fine ha fatto Romolo? Il romanzo si svolge in scenari cronologicamente diversi: l’ottavo secolo avanti Cristo, la prima metà dell’Ottocento e la Roma contemporanea. I luoghi geografici restano gli stessi ma diventano il punto di partenza per un viaggio straordinario, stratigrafico e stupefacente, nella memoria stessa della città.

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Sergio Fontana, archeologo e scrittore

Sergio Fontana, archeologo, scrittore e autore multimediale. Ha pubblicato numerosi studi scientifici sulla ceramica di età romana, sulle antichità dell’Africa del Nord e la stratificazione archeologica della città di Roma. Dopo aver lavorato per molti anni nell’ambito della ricerca sul campo si occupa di prodotti multimediali per la divulgazione del mondo antico e del patrimonio culturale. Ha realizzato le applicazioni Colonna Traiana (Mondadori Electa 2013), Imperial Fora (2015), Mostri Mitologici (2017). È autore dell’iBook Colonna Traiana (Mondadori Electa 2013) e del libro per ragazzi Mostri Mitologici (Scienze e Lettere 2017). Ha scritto i romanzi H. Memorie di Eracle (Edipuglia 2019), Fibula. Confidenze di un oggetto parlante (Edipuglia 2020), Che fine ha fatto Romolo? (Edipuglia 2022).