Torre Annunziata (Na). A Palazzo Criscuolo la conferenza “Sulla rotta delle sirene. Partenope e le altre” del prof. Salvatore Ciro Nappo e l’inaugurazione della mostra foto-grafico-pittorica “Ri-scopriamo Torre”, proposte da Archeoclub di Torre Annunziata “Mario Prosperi” e Forum dei giovani
Giovedì 11 dicembre 2025, appuntamento alle 17 a Palazzo Criscuolo di Torre Annunziata (Na) per la conferenza “Sulla rotta delle sirene. Partenope e le altre” del prof. Salvatore Ciro Nappo, un viaggio tra mito, storia e identità culturale proposto da Archeoclub di Torre Annunziata “Mario Prosperi” e Forum dei giovani per coinvolgere la comunità in un processo di riscoperta e valorizzazione delle proprie radici. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Corrado Cuccurullo e dell’assessore alla Cultura Carmela Nappo, la conferenza del professore Salvatore Ciro Nappo, dedicata al fascino millenario delle sirene e alla loro presenza nei racconti del Mediterraneo, con un’attenzione particolare al legame con la storia del territorio oplontino. Quindi sarà inaugurata la mostra foto-grafico-pittorica “Ri-scopriamo Torre”, un percorso visivo pensato per valorizzare scorci, monumenti e identità storiche della città, che si può visitare nei giorni di apertura del Comune.
Torre Annunziata (Na). Lo Spolettificio borbonico diventerà museo e deposiro di Oplontis e scuola di formazione del restauro. Firmato il Protocollo d’Intesa tra il ministro della Difesa Crosetto e il ministro della Cultura Sangiuliano

Il ministro della Difesa Guido Crosetto e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano firmano il Protocollo d’Intesa per l’utilizzo dell Spolettificio borbonico di Torre Annunziata a centro museale (foto parco archeologico pompei)
Da Fabbrica d’Armi a dimora dell’arte. Lo “Spolettificio” di Torre Annunziata (Na) diventerà un rilevante sito museale dell’antica Oplontis capace di raccogliere le meraviglie archeologiche della zona. Venerdì 14 aprile 2023 a Torre Annunziata, nello Stabilimento Militare Spolette (Unità Produttiva dell’Agenzia Industrie Difesa), alla presenza del ministro della Difesa, Guido Crosetto, e del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, del direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, e del commissario straordinario di Torre Annunziata, Enrico Caterino. è stato firmato il Protocollo d’Intesa tra i due Ministeri, l’Agenzia del Demanio e il Comune di Torre Annunziata, per la razionalizzazione e la valorizzazione di immobili militari presenti nel territorio cittadino. Presenti il direttore del parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel e il direttore generale Musei Massimo Osanna. Il protocollo prevede il passaggio in gestione al Parco di alcuni immobili che saranno destinati a museo e deposito dei reperti del territorio, oltre al progetto di una scuola di formazione del restauro e al recupero di un’area parcheggio per il sito di Oplontis. “Questo protocollo”, ha affermato il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, “è un esempio di come i beni dello Stato possono essere valorizzati, reimpiegati, mantenere in parte la funzione che hanno, in questo caso, da centinaia di anni. I beni dello Stato vanno custoditi, da chi li amministra pro tempore, come se fossero i propri. Beni che possono essere riutilizzati sia pensando alla cultura, che di un territorio come questo rappresenta un motore fondamentale, sia pensando alle esigenze di sicurezza e legalità del territorio sia aprendosi, nel contempo, alla voglia di futuro e al bisogno di lavoro della collettività. Ma soprattutto, il protocollo di oggi, è l’esempio di quanto sia importante abbattere le barriere che esistono tra pezzi dello Stato. Uno Stato che si riconosce come organismo unico, in cui ognuno fa la sua parte e che viene prima di qualunque Governo o partito o persona che ne fa parte. Un patrimonio collettivo che riesca a far emergere le potenzialità del nostro Paese superando tutti gli steccati che ci dividono. Anche così possiamo riscoprire quanto la nostra grandezza dipende dalla capacità di operare, lavorare e stare insieme”.

La delegazione interministeriale alla villa di Poppea a Oplontis: da sinistra, il procuratore Nunzio Fragliasso, il direttore Gabriel Zchtriegel, il direttore generale Massimo Osanna, il generale dei carabinieri Tullio Del Sette, il ministro Gennaro Sangiuliano (foto parco archeologico pompei)
“Questo è un bellissimo esempio di collaborazione istituzionale, perché l’Italia deve essere un sistema della Nazione”, ha sottolineato il ministro Sangiuliano. “Oltre ad ospitare spazi ricettivi e di accoglienza per i visitatori del vicino sito di Oplontis, qui verrà insediata una scuola di restauro per la formazione professionale necessaria alla manutenzione del patrimonio, un deposito per le opere da restaurare e uno spazio espositivo. Lo spolettificio borbonico assume una funzione centrale all’interno di una delle aree archeologiche più importanti al mondo”. E ha continuato: “L’Italia vanta insediamenti militari di grande valore storico che, ove dismessi dalla Difesa, possono avere una validissima fruizione culturale. La Real Fabbrica d’Armi di Torre Annunziata è uno di questi. Il protocollo sottoscritto offre enormi opportunità per il territorio, perché permette di recuperare e riutilizzare degli ambienti storici collocati in un’area densamente ricca di reperti”. E il direttore Zuchtriegel: “Sarà un polo culturale che cambierà il volto del centro urbano di Torre Annunziata. Prevediamo di usarlo come spazio museale ma anche per attività che coinvolgano i giovani. La nostra ambizione è di mostrare che la cultura può cambiare un territorio”. “La firma di oggi”, ha infine dichiarato il direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, “è il primo passo per il recupero di un importante pezzo della nostra memoria storica e culturale, rivitalizzando un luogo che è stato strategico in passato e che può tornare ad esserlo ancora oggi, non solo per il suo valore testimoniale all’interno del più vasto ambito di valorizzazione del sito archeologico di Oplonti, ma anche come leva per il rilancio socio-economico-culturale di tutto il territorio. Per l’Agenzia del Demanio questo si traduce nell’impegno a trovare soluzioni che coniughino la Storia, la memoria, la bellezza dei luoghi con l’innovazione e la sostenibilità. Si tratta di una operazione win win, che mette d’accordo tutte le parti coinvolte dove il vero beneficiario è la cittadinanza che trarrà i vantaggi della rigenerazione anche in termini di sicurezza”.

Lo Spolettificio di Torre Annunziata già Real Fabbrica d’Armi (foto parco archeologivco
La cooperazione istituzionale tra i firmatari ha come obiettivo la riqualificazione dello “Stabilimento militare Spolette”, un’ampia struttura industriale di circa 80 mila metri quadri fondata nel 1758 per volontà di Carlo di Borbone, e che ai tempi rappresentava la più importante fabbrica per la fornitura militare di armi bianche e da fuoco di tutto il Regno delle Due Sicilie. Dopo l’unificazione italiana lo Stabilimento è stato adibito progressivamente a Spolettificio, e allo stato attuale è per la gran parte in uso all’Agenzia Industrie Difesa e al suo interno ospita il Museo delle Armi. Grazie alla proficua collaborazione tra gli attori coinvolti nell’intesa e un’articolata attività di razionalizzazione degli spazi interni alla struttura, sarà infatti possibile avviare un percorso virtuoso di riqualificazione dell’intero Stabilimento che ha tra gli obiettivi la realizzazione di un innovativo sistema storico-archeologico-ambientale nel centro storico di Torre Annunziata. L’accordo prevede infatti di annettere al sito archeologico di Oplonti, che include due beni dall’importante valore storico artistico, una villa d’otium chiamata “di Poppea” e una villa rustica detta “B” o “di Lucius Crassius Tertius”, alcune porzioni dello Spolettificio non più utili alle attività amministrative del ministero della Difesa. Sarà così possibile realizzare strutture dedicate all’accoglienza dei visitatori, con nuovi spazi espositivi e aree di parcheggio. Gli edifici settecenteschi attraverso differenti destinazioni d’uso saranno destinati ai servizi culturali, con una scuola di restauro e ampi depositi per i rinvenimenti archeologici, sale espositive e nuove aree per le attività ricettive e di promozione locale.

Lo Spolettificio di Torre Annunziata diventerà centro culturale e servizi a disposizione del territorio (foto parco archeologico pompei)
Un altro importante obiettivo dell’intesa è quello di avviare interventi di riqualificazione urbana che rigenerino il territorio e incentivino la mobilità sostenibile per garantire una maggior fruizione degli spazi da parte della cittadinanza. Sarà infatti realizzato un nuovo collegamento pedonale fra il Rione Provolera ed il Rione Murattiano mediante il sottopasso che taglia longitudinalmente lo stabilimento militare, agevolando così il raggiungimento dei diversi edifici scolastici collocati sul territorio. Inoltre, per rafforzare il presidio di sicurezza del Comune di Torre Annunziata, attraverso la rifunzionalizzazione di una consistente area dello Spolettificio di circa 10.000 mq più altre superfici scoperte, saranno realizzati dei nuovi spazi da destinare alla Guardia di Finanza e al Comando Compagnia dell’Arma dei Carabinieri.

Delegazione interministeriale con il ministro Sangiuliano e il direttore Zuchtriegel in visita alla villa di Poppea a Oplontis (foto parco archeologico pompei)
Al termine dell’incontro, la delegazione del Ministero e dell’Agenzia del Demanio si è spostata in visita alla Villa di Poppea a Oplontis, dove da poco è stato realizzato un importante progetto di musealizzazione diffusa, con la ricollocazione in situ di 15 reperti provenienti dalla Villa e precedentemente in mostra presso il Palazzo Criscuolo di Torre Annunziata, e in parte provenienti dai depositi del Parco archeologico di Pompei (vedi Torre Annunziata. Alla Villa di Poppea (villa A di Oplontis) tornano in situ statue e reperti conservate a Palazzo Criscuolo: nasce un museo diffuso per raccontare, conservare e valorizzare il patrimonio statuario di Oplontis | archeologiavocidalpassato).
Oplontis, i venerdì di luglio e agosto apre, per la prima volta al pubblico, la Villa B (o Villa di Lucius Crassius Tertius) grazie a un accordo tra il parco archeologico di Pompei e il Comune di Torre Annunziata. Visite guidate e tematiche con l’Archeoclub

Da venerdì 16 luglio 2021 apre la cosiddetta Villa B di Oplontis, nota anche come Villa di Lucius Crassius Tertius, finora mai stata aperta al pubblico. Il complesso, grazie a un’operazione in sinergia tra il parco archeologico di Pompei, diretto da Gabriel Zuchtriegel, e il Comune di Torre Annunziata, sindaco Vincenzo Ascione, è stato reso accessibile al piano terra, da cui è possibile ammirare l’antico complesso architettonico, al fine di rendere fruibile una parte della struttura con visite contingentate, in attesa dell’avvio di un più ampio progetto di restauro e valorizzazione. Ogni venerdì di luglio e agosto 2021, dalle 16 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.30) sarà possibile accedere all’edificio accompagnati dall’Archeoclub di Torre Annunziata, nell’ambito di una convenzione tra l’associazione e il parco archeologico di Pompei. L’ingresso è compreso nel biglietto della Villa A “di Poppea” (5 euro) per un massimo di 10 persone ogni 30 minuti. La prenotazione non è obbligatoria, ma consigliata ai seguente numeri +39 333 307 8635 e +39 081.8612704 o mail: mirella.azzurro@gmail.com. Da tenere presente che dal 16 luglio 2021 l’ultimo ingresso alla Villa di Poppea sarà spostato alle 18.30 (chiusura alle 19) al fine di estendere gli orari di visita al sito. Inoltre, tutti i venerdì e sabato fino al 31 luglio 2021, sono in corso alla Villa di Poppea le aperture serali dalle 20 alle 23 (ultimo ingresso 22). Prenotazioni consigliate sul sito http://www.ticketone.it (costo prenotazione on-line 1,50 euro). In alcune giornate sono previsti anche i seguenti itinerari tematici a cura dell’Archeoclub di Torre Annunziata: 17 luglio, Giochi e giocattoli dei piccoli oplontini; 24 luglio, Musica e strumenti musicali degli antichi Romani; 31 luglio, Miti e cibi nelle pitture oplontine. Gruppi di max 10 persone. Prenotazione consigliata ai seguenti numeri: +39 333 307 8635 e +39 081.8612704 o via mail: mirella.azzurro@gmail.com.


Il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione e il direttore del parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel negli scavi di Oplontis (foto parco archeologico di Pompei)
“Il parco archeologico di Pompei sta mettendo in atto una serie di azioni al fine di ampliare il più possibile l’offerta di visita in tutti i siti, con aperture straordinarie e visite serali, compatibilmente con le attività in ripresa post pandemia”, dichiara il direttore Gabriel Zuchtriegel. “Ci stiamo impegnando a migliorare gli itinerari e a promuovere anche percorsi inediti nell’ottica della massima fruizione e partecipazione alle attività del Parco. Il sito di Oplontis, come gli altri siti periferici, merita una grande attenzione e investiremo in tal senso con progetti di valorizzazione della vicina struttura dello Spolettificio e con interventi di ampliamento e scavo della Villa di Poppea. I progetti futuri prevedranno il miglioramento dell’accessibilità e l’ampliamento della fruizione dei due complessi di Oplontis con l’apertura permanente anche della cosiddetta Villa B. Iniziamo con piccoli passi. In tale direzione abbiamo tutto il supporto dell’amministrazione di Torre Annunziata con la quale stiamo proficuamente lavorando a iniziative comuni di rilancio del sito”.

Più che una villa, in base ai materiali rinvenuti e alla funzione degli ambienti, è probabile che si trattasse di un’azienda dedita alla lavorazione di prodotti agricoli e all’imbottigliamento e del commercio del vino, dotata di un quartiere residenziale al piano superiore. All’interno del complesso, che risale alla fine del II sec. a.C., è stato rinvenuto un anello sigillo di Lucius Crassius Tertius, probabilmente il proprietario dell’edificio. Il nucleo centrale della struttura è costituito da un porticato a due ordini di colonne doriche in tufo grigio di Nocera, intorno al quale si dispongono diversi ambienti di servizio e ad uso produttivo. Sul lato nord si estende una serie di abitazioni su due livelli, separate da una strada in terra battuta.

Nel periodo tra il 1984 e il 1991, gli scavi della cosiddetta Villa B di Oplontis si concentrarono nell’area orientata verso Sud, dove si trovavano otto ambienti voltati affacciati su un portico colonnato, all’epoca rivolto verso il mare, di cui rimane visibile soltanto un breve tratto. I materiali scoperti al loro interno – contenitori di vario tipo e dimensione, suppellettili contenenti resti organici, pesi in marmo e terracotta, attrezzi ed oggetti in metallo, oltre a una grande quantità di melograni inframezzati da strati di fieno – documentano che questi ambienti erano rimasti in uso come magazzini e luoghi di deposito fino al momento dell’eruzione del 79 d.C. Uno di essi, l’ambiente 10, diventò la tomba di un gruppo di persone le quali, nel tentativo di sfuggire all’eruzione, cercarono riparo al suo interno. Alcuni degli individui avevano con sé oggetti preziosi quali gioielli, ornamenti in osso ed avorio, monete d’oro e d’argento, suppellettili in bronzo. La maggior parte degli oggetti preziosi fu trovata accanto ai corpi, evidentemente avvolti nelle vesti o racchiusi in appositi contenitori di cuoio, stoffa o corda, ma in altri casi si rinvennero direttamente indosso al proprietario.

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