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Napoli. Giulierini: “Il mio mandato termina improrogabilmente il 14 novembre. Grazie al Mann e a Napoli, nella speranza di tornare”. E venerdì presenta il “Rapporto annuale 2022-2023” e il libro “Otto anni alla guida del Mann”

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Paolo Giulierini, direttore del Mann, nei depositi sotterranei delle Cavaiole (foto graziano tavan)

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Una immagine curiosa di Paolo Giulierini con una statuetta del presepe napoletano che lo riproduce (foto mann)

Non ci sarà la proroga alla proroga. Martedì 14 novembre 2023, per Paolo Giulierini, come per gli altri direttori in scadenza, sarà l’ultimo giorno alla direzione del museo Archeologico nazionale di Napoli. Lo ha comunicato lui stesso martedì 7 novembre 2023: “Ieri ho avuto il riscontro ufficiale del termine della mia prorogatio al giorno 14 novembre 2023. Con il cuore pensavo che questa data non dovesse mai arrivare, ma razionalmente ne ero consapevole. Sono stati 8 anni fantastici vissuti con colleghi e cittadini fuori dal comune. Posso solo dire grazie al Mann e a Napoli, nella speranza di poter tornare. Vi ho voluto e vi voglio bene. Tutto quello che potevo fare l’ho fatto”. E a tifare per la sua riconferma non ci sono solo gli amici e i colleghi più vicini, ma anche moltissimi napoletani (che lo hanno “adottato”, un po’ come era successo per Maradona) e moltissimi visitatori che hanno toccato con mano come il museo Archeologico nazionale di Napoli è cambiato sotto la sua direzione.

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Il direttore Paolo Giulierini saluta il ministro Gennaro Sangiuliano al suo arrivo al Mann (foto mann)

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2015: Paolo Giulierini, direttore all’Archeologico di Napoli, proveniente dal museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona (foto maec)

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I direttori Paolo Giulierini (Mann) e Michail Piotrovsky (Ermitage) a San Pietroburgo nel 2018 (foto mann)

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Il direttore Paolo Giulierini con il gioco “Monopoly MANN” (foto valentina cosentino)

Paolo Giulierini è stato nominato direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli il 1° ottobre 2015 per un primo mandato quadriennale, rinnovato poi fino al 2023. Come direttore del Mann, ha progettato e curato la riapertura delle sezioni Egizia, Epigrafica, Magna Grecia e Preistoria. Durante il suo primo mandato, sono state realizzate numerose mostre di materia archeologica e di arte contemporanea al Mann; molteplici i prestiti internazionali con cui sono state progettate importanti esposizioni all’estero. Ha curato, tra l’altro, la stipula dei protocolli d’intesa con l’Ermitage di San Pietroburgo, il J.P. Getty di Los Angeles, il parco archeologico del Colosseo e la Regione Siciliana. Ha favorito una nuova comunicazione del brand museale, tramite la realizzazione del primo videogioco archeologico (“Father and son”) e il programma universitario di disseminazione culturale “Obvia”. Nel 2017, Art Tribune ha riconosciuto il MANN come miglior museo d’Italia per l’innovazione; nel 2018, sempre Art Tribune ha insignito Giulierini come miglior direttore d’Italia.

napoli_mann_rapporto-annuale_libro-otto-anni-alla-guida-del-mann_invito-locandinaSe Giulierini non verrà confermato alla direzione del Mann, ora divenuto museo di prima fascia, venerdì 10 novembre 2023, sarà la sua ultima uscita ufficiale importante alla guida dell’Archeologico. Alle 10.30, all’auditorium del Mann, sarà in programma una doppia presentazione: seguendo il percorso tracciato da due volumi, si partirà dal “Rapporto annuale 2022/2023” del Mann, a cura di Ludovico Solima (Electa), per poi effettuare un bilancio degli otto anni di mandato del direttore dell’Istituto, Paolo Giulierini, col libro “Otto anni alla guida del Mann” a cura di Serena Venditto: conversazione tra Paolo Giulierini e Ludovico Solima.

Napoli. Al museo Archeologico nazionale attivata la nuova App “ArtWare Caronte”, gratuita e inclusiva: oltre 90 tra video e audio, interazione e raccolta dati. Si va alla scoperta delle collezioni, dei capolavori, delle storie che le opere esposte sanno raccontare

L’hanno chiamata Caronte, come il traghettatore dell’Ade. È la nuova app del Mann che “traghetta” i visitatori del museo Archeologico nazionale di Napoli alla scoperta delle collezioni, dei capolavori, delle storie che le opere esposte sanno raccontare. È stata presentata nei giorni scorsi la nuova App del Mann, gratuita e inclusiva, “ArtWare Caronte”, scaricabile con tutti i tipi di smartphone inquadrando un QR Code (segnalato all’interno del museo) o attraverso app-store: oltre 90 contenuti tra video e audio, in italiano e in inglese. Tra le novità della App la possibilità per l’utente di interagire commentando in tempo reale l’esperienza di visita. Finanziata con fondi PON Cultura e Sviluppo FESR 2014-2020, ideata da ArtWare, start-up campana operante nel settore dell’intrattenimento culturale, la App risponde con un alto contenuto d’innovazione e tanta semplicità d’utilizzo alle nuove sfide di fruibilità degli ambienti espositivi, in un contesto sempre più proteso all’integrazione con il digitale. E al Museo, grazie alla collegata WebApp “Archimede”, saranno forniti costantemente dati sulla segmentazione del pubblico e indicazioni sul gradimento rilevato. “Dopo una prima fase sperimentale, presentiamo un nuovo servizio a disposizione del pubblico in un museo che da anni offre copertura free wi-fi in ogni sua area e per primo ha prodotto due videogames di successo come Father and Son, per comunicare il suo patrimonio alle giovani generazioni”, sottolinea il direttore Paolo Giulierini. “Questa nuova App, con contenuti digitali di grande qualità e attenta cura scientifica, vuole essere anche un modo per entrare nel mondo del Mann, nelle sue suggestioni e nella sua storia, scoprendo con una narrazione coinvolgente la passione di chi ci lavora. Grazie ad una innovativa tecnologia il Museo potrà raccogliere informazioni importanti per conoscere sempre più il pubblico. E il 19 giugno dedicheremo una giornata a tutti i progetti digitali del Mann”.

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Una schermata della nuova App del Mann (foto mann)

ArtWare Caronte rende disponibili, solo all’interno del museo, produzioni audiovisive anche inedite nel segno dell’inclusività, compresi, ad esempio, contenuti realizzati nella lingua italiana e internazionale dei segni. La App consente ai visitatori di orientarsi attraverso la funzionalità delle mappe e dei Point of Interest. Ecco i primi contenuti disponibili, che a breve saranno ulteriormente implementati anche in collaborazione con Coopculture: le collezioni del Mann- Podcast; Mann Stories; il Gran Mosaico; GENS. Intrighi Di Famiglia – Tales of Emperors; E.LIS.A Enjoy LIS art- Video-guida in LIS.

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Schermata della sezione Collezioni della nuova App del MANN (foto mann)

Le collezioni del Mann. Podcast e testi in italiano e in inglese. Attraverso la voce di speaker professionisti i podcast introducono i visitatori al patrimonio del Museo, facendo scoprire loro la storia della formazione di ciascuna collezione, le vicende più significative degli allestimenti, i contesti di provenienza dei reperti, percorsi tematici e opere più rappresentative.

Mann Stories. Oltre 40 videoguide, sottotitolate in inglese, narrate con passione da chi lavora al Museo e lo vive tutti i giorni: il racconto è incentrato sugli highlights, dal mosaico di Alessandro ai bronzi della Villa dei Papiri, dagli affreschi agli oggetti della vita quotidiana delle città vesuviane, dalle sculture della Collezione Farnese ai reperti delle Sezioni Preistoria e Protostoria, Egizia e Magna Grecia. Firmate dal regista Mauro Fermariello, le Mann Stories sono state realizzate nell’ambito del progetto universitario Obvia- Out of boundaries viral art dissemination coordinato da Daniela Savy (università di Napoli “Federico II”)

Il Gran Mosaico. Video di approfondimento sul Mosaico di Alessandro con sottotitoli in italiano e in inglese. Il progetto nasce dalla collaborazione dei Servizi Educativi del Mann con la Protom Group spa.

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Agrippina è la protagonista della prima GENS Intrighi di Famiglia, miniserie disponibili sulla nuova App del MANN (foto mann)

GENS. Intrighi Di Famiglia – Tales of Emperors. Miniserie con sottotitoli in italiano e in inglese dedicata alle vicende della dinastia Giulio-Claudia, ispirata dalle sculture esposte nella sezione Campania Romana. La serie nasce come progetto di ricerca scientifica per il Design, utilizzando l’Intelligenza Artificiale, realizzato nell’ambito della convenzione tra il Mann e il dipartimento di Architettura e Disegno industriale dell’università della Campania Luigi Vanvitelli. Primo episodio inserito nella App: Agrippina

E.LIS.A Enjoy LIS art- Video-guida in LIS (Lingua Italiana dei Segni) con sottotitoli in italiano, e Video-guida in IS (Lingua Internazionale dei Segni) con sottotitoli in inglese. La video-guida del Mann introduce i visitatori sordi e ipo-udenti alla storia del Museo e alle sue principali collezioni. Il percorso si sviluppa in 26 video-guide che descrivono singole opere o gruppi di opere. Il progetto è promosso dalla Regione Campania – assessorato alla Scuola, alle Politiche sociali e alle Politiche giovanili.

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Schermata di Archimede, la Web App dedicata alla visualizzazione dei dati elaborati da ArtWare (foto mann)

Ulteriore elemento di innovazione di questo sistema è rappresentato da Archimede, la Web App dedicata alla visualizzazione dei dati elaborati da ArtWare mediante modelli di Data Science e Machine Learning. Questi dati sono comunicati regolarmente al Museo, fornendo così importanti indicazioni che possono essere tradotte in scelte operative. Attraverso gli algoritmi proprietari, Archimede sviluppa infatti analisi descrittive, predittive e prescrittive per misurare la performance delle istituzioni. Una maggiore comprensione dell’audience permetterà di adattare la programmazione agli interessi dei visitatori, basandosi su un sistema di predizione della domanda. In particolare, Archimede dispone delle seguenti funzionalità. Sezione demografia: dalla piattaforma di ArtWare si ottengono informazioni storiche ed analisi su età, nazionalità e sesso dei visitatori, con la possibilità di poter anche filtrare i segmenti temporali d’interesse. Sezione Biglietti: inserendo le informazioni storiche relative ai biglietti emessi, si possono effettuare delle proiezioni sul numero di visitatori attesi. Sezione visite e comportamento: è possibile ottenere analisi sui contenuti multimediali di maggior interesse, anche filtrando specifici segmenti temporali. Sezione stanze: permette di visualizzare le sale maggiormente visitate. Sezione NLP: contiene diversi indicatori chiave di performance (KPI), che permettono di verificare il grado di fidelizzazione e soddisfazione dei visitatori.

Napoli. Paolo Giulierini, direttore dal 2015 del museo Archeologico nazionale, traccia un bilancio di quasi 8 anni di lavori e annuncia nuove tappe per un Mann “come non si è mai visto prima”

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La sezione scultura campana al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Era il 1° ottobre 2015 quando Paolo Giulierini assumeva la direzione del museo Archeologico nazionale di Napoli, non senza suscitare polemiche e critiche per un archeologo (etruscologo) che fino a quel momento poteva vantare “solo” la direzione del museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona. Sono passati sette anni e mezzo dalla sua nomina e chi visita il Mann (e si ricorda come era prima) può toccare con mano il lavoro portato avanti sotto la sua direzione i cui risultati hanno smentito qualsiasi detrattore di turno.

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La sezione scultura campana al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

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Paolo Giulierini, direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli, davanti al presepe continuum 2022 (foto graziano tavan)

A sorpresa un bilancio – seppur sommario – del suo mandato lo ha fatto lo stesso Giulierini e lo ha postato nei giorni scorsi sul suo profilo Fb. “Tutto finito – esordisce – per la sezione di scultura campana: 7 milioni di fondi PON spesi correttamente fino all’ultimo euro, un museo che non sarà più lo stesso perché, essendo raddoppiato, sarà uno dei più importanti al mondo per l’archeologia classica. Dal 2015 abbiamo riallestito, perché chiuse o dismesse, la sezione egizia; la sezione epigrafica; la sezione Magna Grecia; la sezione Preistoria; i tre giardini. È stato aperto un bar; rifatti i tetti e completamente sostituiti gli infissi. È stato organizzato un allestimento permanente con 100 capolavori di Pompei da Sing Sing; ed è stato ristrutturato il Braccio Nuovo, fermo da decenni, con un auditorium da 300 posti, il settore restauro, la didattica e, tra pochi mesi, apriranno un ristorante e una sezione tecnologica pompeiana”.

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Attività di diagnostica sul mosaico di Alessandro al Mann (foto Pedicini Fotografi)

Ma la macchina del Mann non si ferma. “A marzo – continua Giulierini – partono i lavori per 11 milioni di euro nei sotterranei del Mann (già appaltati) per nuovi servizi e spazi espositivi; e tra 15 giorni parte il cantiere per la seconda fase del restauro del mosaico di Alessandro”. Con una sottolineatura polemica: “Nessuno aveva voluto affrontare il problema”.

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Statuette esposte nella sezione Egizia del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto Studio Guicciardini e Magni)

Poi qualche scadenza. “Giusto per rassicurare tutti, entro Pasqua: riapre la sezione egizia (erano necessari lavori di manutenzione dopo 8 anni); torna da Milano la tazza farnese; entro la prima settimana di maggio: tornano tutti gli affreschi dalla superba mostra di Bologna. Entro giugno: tornano l’Atlante farnese e la Venere callipigia; si completa l’entrata nel mondo digitale del Mann (app con contenuti e open data)”.

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L’allestimento della mostra “Fuga dal museo” di Dario Assisi e Riccardo Maria Cipolla nella galleria Principe di Napoli (foto Mann)

“Il Museo a quel punto sarà NON completo in ogni sua parte – conclude Giulierini -, ma come NON si è mai visto. Naturalmente abbiamo già le risorse e le progettualità per riaprire le sezioni di Neapolis, Cuma, Orientale, Storia del Museo, raddoppio pompeiane e copertura della Meridiana, sezione Mediterraneo. Siamo partner di importanti azioni di rigenerazione urbana per la Galleria Principe, Palazzo Fuga e Istituto Colosimo. Sono stati spesi complessivamente oltre 50 milioni di euro di fondi europei. Siamo in tutta Italia e in quattro continenti nel mondo con mostre straordinarie”.

Locri. Al museo Archeologico nazionale apre la mostra “Nostos. Tesori locresi tornano a casa”: due opere dal museo Archeologico nazionale di Napoli

locri_archeologico_mostra-nostos-tesori-locresi-tornano-a-casa_locandinaQuasi un anno fa, all’inaugurazione del museo Archeologico nazionale di Locri, il direttore della direzione regionale Musei della Calabria, Filippo Demma, annunciava l’avvio dell’iter per il rientro di alcuni reperti locresi, diffusi nelle collezioni dei musei italiani. La promessa è mantenuta. Il primo passo venerdì 10 febbraio 2023, alle 17.30, si inaugura la mostra “Nostos. Tesori locresi tornano a casa” che rimarrà aperta al museo Archeologico nazionale di Locri fino al 10 aprile 2023. Dopo i saluti di Filippo Demma, direttore ad interim della direzione regionale Musei Calabria, interverranno i curatori Elena Trunfio, direttrice del museo e parco archeologico di Locri, e Maurizio Cannatà, direttore del museo Archeologico nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia. Quindi l’archeologa Daniela Costanzo, del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, parlerà di “Tante sublimi cose che ritrovai a Locri: studi e scoperte prima dell’Unità”. Posti limitati. La mostra riaccende la memoria sulla stagione di ricerche nell’Italia preunitaria con la formazione del Real Museo Borbonico di Napoli, nel quale confluivano le principali scoperte archeologiche di tutto il Meridione. Grazie alla sinergia attuata tra la direzione regionale Musei Calabria e il museo Archeologico nazionale di Napoli, erede del museo borbonico, nell’ambito della mostra “Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario”, due tesori locresi appartenenti alla collezione “Magna Grecia” del museo partenopeo potranno essere visti nello stesso luogo in cui furono rinvenuti. “È una grande gioia annunciare questa esposizione, piccola ma molto significativa per Locri Epizefiri”, scrive la direttrice Elena Trunfio. “Grazie al direttore Filippo Demma per avere avviato l’iter che ci porterà a rivedere a Locri reperti che sono custoditi nei depositi di altri musei italiani. Grazie a Maurizio Cannatà per avere contribuito in maniera determinante al ritorno a Locri dei pezzi che vi presenteremo venerdì e per la co-curatela dell’esposizione. Grazie a Daniela Costanzo per avere accettato il nostro invito a raccontarci di un’interessante stagione dell’archeologia dell’Italia preunitaria e di Locri Epizefiri. Grazie sempre a tutti i miei super colleghi del museo e parco archeologico nazionale di Locri”.

Nella Notte europea dei Musei al museo Archeologico nazionale di Napoli si visita la mostra “Gladiatori” con la sezione “Gladiatorimania”. Focus sulla Collezione Magna Grecia, con visite contingentate. Nel Giardino delle Fontane, spettacolo “Leggendo leggende napoletane”

La Sala della Meridiana al museo Archeologico nazionale di Napoli ospita la mostra “Gladiatori” (foto valentina cosentino)

Arte per una serata da trascorrere in serenità e sicurezza. Sabato 3 luglio 2021 torna l’atteso appuntamento con la diciassettesima edizione della Notte europea dei Musei: il museo Archeologico nazionale di Napoli apre le sue porte dalle 19.30, con ticket simbolico al costo di 1 euro, salvo le gratuità di legge; l’ultima emissione di biglietto è prevista alle 22. Sarà possibile visitare la splendida mostra “Gladiatori”, che presenta nel Salone della Meridiana centosessanta reperti dedicati a storia, fortuna e mito degli antichi combattenti delle arene; aperta, nel Braccio Nuovo del Museo, anche la Sezione “Gladiatorimania” ​che, tra didattica e divulgazione, è dedicata ai più piccoli ed alle loro famiglie. Sabato 3 luglio, il Mann condividerà sui propri social scatti della serata, utilizzando gli hashtag della manifestazione #museitaliani, #NotteDeiMusei, #NuitDesMusées. 

Il cratere di Altamura, uno dei capolavori della collezione Magna Grecia del Mann (foto Graziano Tavan)

In occasione della Notte Europea dei Musei, focus sulla Collezione Magna Grecia, uno dei più suggestivi allestimenti del Mann: gruppi di venti persone ogni trenta minuti cammineranno, rigorosamente con copriscarpe (al prezzo aggiuntivo di 1.5 euro), sui pavimenti musivi della Collezione Magna Grecia; il personale del Mann e alcuni esponenti della Comunità Ellenica di Napoli e Campania risponderanno alle curiosità del pubblico presente nelle sale.

Al Mann, Francesca Muoio e Luca Trezza in “Leggendo leggende napoletane” (foto mann)

Nel Giardino delle Fontane, a partire dalle 20.30, in programma lo spettacolo teatrale “Leggendo leggende napoletane”: Francesca Muoio e Luca Trezza daranno voce e corpo a testi di Giovan Battista Basile, Matilde Serao, Anna Maria Ortese, Annibale Ruccello, Enzo Moscato e tanti altri. I due attori, diplomati presso l’Accademia d’Arte drammatica Silvio D’Amico, tracceranno un percorso allegorico alla scoperta della cultura napoletana, tra passione e speranza, contraddizione ed ansia di riscatto: uno straccio sarà il simbolo della performance, per sottolineare la volontà degli interpreti di viaggiare tra le pagine della letteratura e del teatro, facendone “pezzo pezzo” e cogliendone la semplicità tipica della natura partenopea. Per partecipare allo spettacolo, obbligatoria la prenotazione, scrivendo a man-na.ufficiostampa@beniculturali.it

Il TG2 Dossier sabato fa tappa al Mann con la puntata “Museo Archeologico Nazionale, scrigno di civiltà” curata da Laura Pintus, in replica domenica

Una bambina con maglioncino giallo apre le porte della Collezione Magna Grecia: forse da qui inizia, simbolicamente, il viaggio del Tg2 Dossier, che fa tappa al Mann nella puntata “Museo Archeologico Nazionale di Napoli, scrigno di civiltà”, in onda su Rai 2 sabato 17 aprile 2021 alle 23.30 e in replica domenica 18 aprile 2021 alle 10.10. La puntata sarà disponibile su Rai Play. Quarantacinque minuti di bellezza per raccontare l’istituto di Napoli ed i legami che si intrecciano tra i capolavori del Sud Italia: l’attento ed efficace percorso, curato da Laura Pintus, rappresenta il Mann a trecentosessanta gradi, tra collezioni permanenti, esposizioni temporanee e grandi progetti di ricerca.

Il direttore Paolo Giulierini e la giornalista Laura Pintus nel backstage al Mann della puntata di TG2 Dossier “Museo Archeologico Nazionale di Napoli, scrigno di civiltà” (foto mann)
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Gli elmi della mostra “I Gladiatori” nel laboratorio di restauro del Mann nel backstage della puntata di TG2 Dossier “Museo Archeologico Nazionale di Napoli, scrigno di civiltà” (foto mann)

Trait d’union del programma è il dialogo con i protagonisti della vita del Museo: dal direttore Paolo Giulierini, che guida la giornalista alla scoperta dei tesori museali, agli archeologi, ai restauratori, agli addetti alla custodia dei tesori dischiusi dai depositi. Non mancano, naturalmente, incursioni nel backstage della mostra “Gladiatori”: nel laboratorio di restauro dell’Archeologico, infatti, sono state curate “le ferite” degli splendidi elmi bronzei, esposti oggi nel Salone della Meridiana per il grande allestimento. E poi spazio agli interventi per restaurare il Mosaico di Alessandro, ai programmi di valorizzazione per i più piccoli con le pubblicazioni a fumetti, alla storia dei capolavori della statuaria Farnese: un percorso ricchissimo, che svela un volto inedito del Museo.

L’antro della sibilla a Cuma (foto Jazz and Conversation)

Dal Mann ai legami con il territorio: il Tg2 Dossier traccia un itinerario suggestivo tra passato e presente, ritrovando usi e costumi in cui rispecchiarsi ancor di più oggi, in tempi di pandemia. La puntata si sofferma anche su tante eccellenze del territorio, per definirne la matrice identitaria, pur nelle differenze storico-artistiche:  da Cuma a Palazzo Reale, da Santa Maria Capua Vetere a Ercolano, un inno alla bellezza che, all’epoca del Covid e del lockdown degli istituti culturali, infonde speranza per il futuro.

Dopo Venezia 77, il film di Doriana Monaco “Agalma”, vita al museo Archeologico nazionale di Napoli, in prima visione su Sky Arte e on demand su NOW TV

Poster del film “Agalma” di Doriana Monaco in prima visione su Sky Arte e on demand su NOW TV

Un vortice di attività ci conduce nel museo Archeologico nazionale di Napoli attraverso un racconto intimo in cui le opere d’arte del mondo antico si rivelano come materia viva. Il luogo dove l’umanità che ha creato un patrimonio inestimabile incontra l’umanità impegnata a preservarlo. È il film “Agalma”, vita al museo Archeologico nazionale di Napoli, film documentario scritto e diretto da Doriana Monaco con le voci di Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni: già selezionato alle 17esima edizione delle Giornate degli Autori di Venezia 77 (vedi Il film documentario di Doriana Monaco “Agalma”, vita al museo Archeologico nazionale di Napoli, in anteprima nella sala “Notti Veneziane – L’Isola degli Autori” alla 17.ma edizione delle Giornate degli Autori di Venezia 77 | archeologiavocidalpassato), sarà trasmesso in prima visione domenica 28 febbraio 2021 su Sky Arte (Canali 120 e 400) alle 22.15 e in streaming su NOW TV, dal 1° marzo 2021 disponibile on demand.

Doriano Monaco regista del film documentario “Agalma” (foto Angelo Antolino)

Prodotto da Antonella Di Nocera (Parallelo 41 Produzioni) e Lorenzo Cioffi (Ladoc) con il museo Archeologico nazionale di Napoli diretto da Paolo Giulierini, produzione esecutiva di Lorenzo Cioffi e Armando Andria, con il contributo di Regione Campania e la collaborazione di Film Commission Regione Campania, il film è frutto di tre anni di lavoro sulla quotidianità  di uno dei più importanti musei del mondo, che ha aperto le porte alla giovane regista allieva di FilmaP – Atelier di cinema del reale di Ponticelli.  Agalma è anche un omaggio al classico Viaggio in Italia di Roberto Rossellini: al centro del racconto c’è il rapporto segreto e sempre nuovo che nasce tra i visitatori e le meraviglie dell’antichità greco-romana, ma anche il respiro appassionato di chi pianifica ogni giorno la vita del Museo. Tutto fa emergere il Mann come un grande organismo produttivo, che rivela la sua natura di cantiere materiale e intellettuale. In squadra con la regista Doriana Monaco, i fonici Filippo Puglia e Rosalia Cecere, il compositore Adriano Tenore, gli aiuti regia Marie Audiffren ed Ennio Donato e per la post produzione la montatrice Enrica Gatto e la colorist Simona Infante. Il film ha ricevuto la menzione speciale al Perso Lab 2019. 

Sinossi: “Agalma” (dal greco “statua”, “immagine”) coglie la bellezza del museo Archeologico nazionale di Napoli non solo nell’evidenza dei suoi incantevoli tesori di arte classica, ma anche nelle relazioni intime e invisibili che si realizzano al suo interno. Nell’illusoria immobilità del grande edificio borbonico che ospita il Museo, un vortice di attività offre nuovo respiro a statue, affreschi, mosaici e reperti di varia natura. Il film osserva ciò che accade ogni giorno negli ambienti del Museo, soffermandosi sulla quotidianità dei lavoratori, alle prese con interventi delicatissimi che necessitano di cura e tempo, e manutenzione costante. Le opere che vivono e vibrano da secoli sono monitorate come corpi viventi. Tutto ciò accade mentre giungono visitatori, sotto l’occhio apparentemente impassibile delle opere che sono protagoniste e spettatrici a loro volta del grande lavorio umano. 

Sul set del film documentario “Agalma” sul Mann di Doriana Monaco (foto di Angelo Antolino)

“Dopo tanti documentari prodotti in questi 20 anni di attività”, spiegano i produttori Antonella Di Nocera e Lorenzo Cioffi, “siamo molto felici che sia un’opera prima realizzata da una donna e da una equipe di giovani talenti a raggiungere una visibilità importante e una diffusione nazionale su Sky Arte. È ancora più importante per noi perché l’autrice, Doriana Monaco, è stata scoperta nell’ambito di un percorso formativo, la FilmaP – Atelier di cinema del reale. Agalma è un documentario di osservazione e creazione che rivela la vita del museo nel suo farsi, applicando un rigore estetico non comune nel cinema documentario. Il progetto rappresenta un cerchio che si chiude perché unisce due compagini produttive, espressione del territorio e di un coerente lavoro sul documentario, ma con forti legami internazionali, il contributo della Legge cinema regionale, la crescita dei giovani e la valorizzazione di un luogo fiore all’occhiello del patrimonio culturale campano”.

Il direttore Paolo Giulierini sul set del film “Agalma” di Doriana Monaco (foto Angelo Antolino)

“Il progetto Agalma è stato realizzato nell’ambito del nostro piano di digitalizzazione, poco prima della chiusura dei musei imposta dalla pandemia nel 2020”, interviene Paolo Giulierini, direttore Mann. “Abbiamo voluto raccontare il museo Archeologico nazionale di Napoli, custode delle meraviglie di Pompei ed Ercolano, della collezione Farnese, delle armi dei Gladiatori, dei tesori della Magna Grecia, come una comunità viva nel cuore della città, una vera e propria fabbrica della cultura. Realizzato con immensa passione da Doriana Monaco, impreziosito dalle voci importanti di Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni, Agalma può rappresentare idealmente il grande lavoro di tutti musei italiani, invitandoci a riflettere sul loro ruolo centrale nella ripartenza del Paese”.

Napoli. “Aperti per voi. Racconti dalle Collezioni”: il Mann, chiuso sabato e domenica, propone un tour virtuale alla scoperta di dieci reperti (meno noti) per altrettante collezioni del museo Archeologico nazionale

Affresco dai Praedia di Giulia Felice a Pompei con elementi del mondo dionisiaco, conservato nella Sala Affreschi del Mann (foto Giorgio Albano)

Meno noti, ma per questo non meno importanti: sono i reperti scelti dal museo Archeologico nazionale di Napoli per la campagna social “Aperti per voi. Racconti dalle Collezioni”, dieci reperti per altrettante collezioni del Mann, chiuso nel fine settimana secondo le disposizioni anti Covid. Sabato 10 e domenica 31 gennaio 2021 vengono presentati in un tour virtuale da compiere, fotografia dopo fotografia, sulle pagine Facebook e sul canale Instagram dell’Archeologico. Volutamente in ordine sparso, senza assecondare la dislocazione fisica delle collezioni perché il viaggio digitale permette di spaziare con la fantasia da una sala all’altra, i fan e follower delle piattaforme social potranno ammirare, grazie alle tecnologie digitali, alcuni capolavori dell’Istituto.

Uno dei due dioscuri proveniente dal Tempio di Venere a Baia, e conservato al Mann (foto Giorgio Albano)

Si parte sabato 30 gennaio alle 8.30 con post su una delle sculture dei Dioscuri (metà del II sec. d.C.), proveniente dal cosiddetto Tempio di Venere a Baia ed ospitata nell’Atrio del Mann. Tra i mosaici, scelto lo splendido corteo di Nettuno e Anfitrite (I sec. a.C., da Pompei, casa del Granduca di Toscana), mentre il candido marmo del busto di Claudio (presumibilmente da Roma, I sec. d. C.) “rappresenterà” online, per questo fine settimana, la statuaria Farnese. 

Il busto femminile, forse la regina Berenice o la dea Artemide, conservato nella sala della Villa dei Papiri al Mann (foto Luigi Spina)

Per la Villa dei Papiri, comunicherà fascino e mistero, anche in rete, il busto femminile identificato prima con la regina tolemaica Berenice, poi con la dea Artemide. 

La statuetta di Iside/Fortuna nella rinnovata sezione della vita quotidiana nelle città vesuviane al Mann (foto Giorgio Albano)

Tra gli allestimenti di recente rinnovati, una statuetta di Iside/Fortuna, vero e proprio gioiello di artigianato artistico in epoca romana, sarà “condivisa” su Facebook per raccontare il pregio delle suppellettili nella Collezione degli oggetti della vita quotidiana nelle città vesuviane.

Terracotta di recumbente da Taranto conservata nella collezione Magna Grecia del Mann (foto Luigi Spina)

Pur non potendo passeggiare fisicamente (e rigorosamente con i copri-scarpe) sui pavimenti musivi della Collezione Magna Grecia, gli internauti troveranno, nella terracotta di recumbente da Taranto, l’eco di culti e tradizioni nell’Italia Meridionale dell’ultimo quarto del VI sec. a.C. 

Elmo bronzeo da Locri (V sec. a.C.) conservato nella sezione Epigrafica del Mann (foto Salvatore Granata)

Un reperto “inaspettato” narrerà la Sezione Epigrafica: si tratta di un elmo bronzeo (da Locri, primo quarto del V sec. a. C.), su cui figura un’iscrizione dedicata alla dea Persefone dal soldato Xenainetos. ​Passando nelle vicine sale dedicate alla civiltà egizia, un dettaglio della stele funeraria dello scriba Hui rappresenterà, anche nell’oltretomba, il legame tra il defunto, il padre Pah e la madre Sattie. 

Coppa in ceramica d’impasto da Capua conservata nella sezione Preistoria e Protostoria del Mann (foto Giorgio Albano)

In un apparente gioco di contrasti, concluderanno questo itinerario online due splendidi reperti, che sintetizzano, nella loro diversità, la ricchezza e la varietà del patrimonio del Mann: per la Sezione Preistoria e Protostoria, una coppa di ceramica di impasto dell’età del Ferro da Capua. Per le rinnovate Sale degli Affreschi, ultimo e colorato post della campagna con un frammento ritrovato nei Praedia di Iulia Felix. In questa pittura pompeiana, su una piccola gradinata sono esposti una serie di elementi che rimandano al mondo di Dioniso, dio dell’ebrezza e della vitalità. 

Sotto l’albero di Natale del museo Archeologico nazionale di Napoli un regalo per i ragazzi: il volume “Missione Magna Grecia” che racconta ai giovani visitatori la bellezza della Collezione Magna Grecia. È la prima delle guide a fumetti, edite da Electa, dedicate al patrimonio del Mann

La copertina della guida a fumetti “Missione Magna Grecia (Electa Editore) del museo Archeologico nazionale di Napoli

Sotto l’albero di Natale del museo Archeologico nazionale di Napoli, anche in queste festività chiuso per l’emergenza sanitaria, un regalo per i ragazzi, presentato sui canali social del museo proprio la vigilia di Natale: è il volume “Missione Magna Grecia” (Electa Editore) che il Mann ha realizzato in rete con la Scuola Italiana di Comix per raccontare ai giovani visitatori la bellezza della Collezione Magna Grecia riaperta nel luglio del 2019. “Missione Magna Grecia” nasce proprio dalla rinnovata collaborazione dei Servizi Educativi del Museo con la Scuola Italiana di Comix: l’iniziativa è promossa nell’ambito del progetto Obvia- Out of Boundaries Viral Art Dissemination, che mira alla valorizzazione del brand museale tramite i diversi linguaggi della creatività. Il volume, edito da Electa editore ed acquistabile online, mette a sistema alcuni capisaldi della programmazione culturale dell’Istituto: la vera e propria “traduzione” dei temi archeologici in un codice comunicativo destinato al pubblico più giovane e inserito nell’offerta “MANN for kids”; il ricorso al fumetto come strategia per promuovere la conoscenza del patrimonio culturale; l’abbinamento, per ogni sezione, di un itinerario costruito appositamente per i piccoli visitatori.

La sala rotonda della Collezione Magna Grecia al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto Giorgio Albano)
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Una tavola della guida a fumetti “Missione Magna Grecia” (Electa) del Mann

Il libro include un percorso di scoperta, un tour per immagini e parole, un racconto rivolto a bambini, ragazzi e adulti. Due le “anime” di questo interessante lavoro per ragazzi ed appassionati del fumetto: la guida kids, infatti, comprende un colorato ed avventuroso excursus storico, per delineare le antichissime radici magno-greche dell’Italia meridionale; il culto del simposio, la religione, l’osmosi artistica tra aree interne e costiere del Sud della nostra penisola sono i temi ripercorsi dalla voce narrante della protagonista, Medusa. A conclusione del tour, spazio al linguaggio creativo del fumetto, interpretato con lo stile inconfondibile della Scuola Italiana di Comix: Linda ed il gatto Cesare viaggiano in un simbolico “Metamondo”, per strappare all’oblio, in un messaggio da trasmettere alle nuove generazioni, la consapevolezza dell’importanza delle nostre tradizioni culturali.

Nell’impossibilità di effettuare un evento in presenza per descrivere temi e contenuti del lavoro, il Mann ha scelto di proporre un breve tour digitale in collezione, con la “guida” simbolica dei protagonisti e dei personaggi delle nostre storie per bambini. Il video, girato nelle sale della collezione del Mann con la regia di Ars Invicta, metterà in dialogo le pagine del libro con i capolavori che ne costituiscono fonte d’ispirazione: alla presentazione online interverranno Paolo Giulierini (direttore del Museo), Lucia Emilio (responsabile Servizi Educativi del Museo), Daniela Savy (docente universitaria all’Ateneo Federiciano e referente del progetto Obvia), Mario Punzo (direttore della Scuola Italiana di Comix), Rosa Tiziana Bruno (autrice dei testi della guida, scrittrice e formatrice), Chiara Macor (sceneggiatrice/ Scuola Italiana di Comix), Carmelo Zagaria (disegnatore del fumetto) e Raffaella Martino (archeologa e curatrice della sezione game che completa il testo). Il coordinamento scientifico della pubblicazione è di Marialucia Giacco. Anche nella presentazione digitale, un focus sarà dedicato alle modalità per imparare divertendosi: nell’appendice del volume, giochi e schede di approfondimento hanno la finalità di fissare i contenuti appresi con la lettura.

Giornata mondiale per le persone con disabilità. Il museo Archeologico nazionale di Napoli posta sui canali social podcast audio sull’Ermes a riposo e foto-racconto sui percorsi tattili nella Collezione Magna Grecia

Bassorilievo tattile del Vaso di Dario conservato nella Collezione Magna Grecia del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto Mann)

Giovedì social nel segno dell’inclusione al museo Archeologico nazionale di Napoli per la Giornata mondiale per le persone con disabilità. L’accessibilità al patrimonio culturale è ancor più una priorità nei giorni di chiusura dei Musei a causa dell’emergenza Coronavirus: per questo, la Giornata Mondiale per le persone con disabilità, il 3 dicembre 2020, assume un particolare significato. Sulle piattaforme Facebook ed Instagram del Mann saranno condivisi post, che rappresenteranno non soltanto una sintesi di quanto fatto sinora, ma anche una proiezione verso le iniziative da realizzare in futuro.

L’Ermes a riposo, bronzo da Ercolano, conservato nella Collezione della Villa dei Papiri al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto Luigi Spina)

Si parte alle 9 del 3 dicembre 2020 con un podcast audio, destinato, in primis, alle persone cieche ed ipovedenti: l’iniziativa è frutto della collaborazione tra i Servizi Educativi del Mann e la rete “Campania tra le mani”, coordinata dal Servizio di Ateneo per Attività di studenti con Disabilità (SAAD) dell’università Suor Orsola Benincasa di Napoli. La narrazione si concentra sulla collezione della Villa dei Papiri: tra i celebri capolavori del Museo è stata selezionata, per il primo e breve podcast, la celebre scultura dell’Ermes a riposo; l’opera, ritrovata ad Ercolano, è ritenuta una copia romana di un originale greco  (IV sec. a.C.)  attribuito a Lisippo.

Bassorilievo tattile delle Danzatrici di Ruvo nella Collezione Magna Grecia del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto Mann)

In prospettiva, saranno previsti approfondimenti sui reperti della Napoli antica e sulle opere rappresentative delle collezioni museali. Per rendere i contenuti fruibili da tutti, il testo – disponibile on-line – è stato curato in collaborazione con l’associazione FIADDA onlus Campania (Famiglie Italiane Associate in difesa dei diritti degli Audiolesi), mentre l’audio è stato realizzato dal Centro Nazionale del Libro Parlato “F. Fratta” dell’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti ha realizzato l’audio; immagini di Luigi Spina e Giorgio Albano arricchiranno il contenuto multimediale. Durante la giornata sarà postato anche un foto-racconto dei percorsi tattili realizzati nella Collezione Magna Grecia del Mann, progettata proprio per essere accessibile a tutti i visitatori; infine, condivise online anche le video-guide in LIS, incluse nel progetto “Conoscere per crescere”.