Albinea (RE). Al via le conferenze di archeologia organizzate dal Gruppo Archeologico Albinetano: tre giovedì con focus sulle ultime novità reggiane nel campo dell’archeologia e della storia
Tre giovedì ad Albinea (RE) con le conferenze di archeologia organizzate dal Gruppo Archeologico Albinetano a ingresso libero, sempre alle 21, nella sala civica “Adriano Corradini” in via Morandi 9 ad Albinea. Gli argomenti trattati quest’anno riguarderanno le ultime novità reggiane nel campo dell’archeologia e della storia. Si inizia giovedì 16 marzo 2023, con Claudio Cavazzuti su “Cosa ci raccontano i nostri antenati. Studi di antropologici di alcune antiche necropoli reggiane”. Saranno presentati i risultati dello scavo promosso dal Gruppo Archeologico Albinetano nel 2019 vicino alla chiesa di San Giovanni Battista al Castello di Borzano dove sono state scoperte nuove sepolture antropomorfe ricavate nella roccia di gesso. I resti recuperati sono stati analizzati da Cavazzuti e Viola Cecconi. Cavazzuti metterà al corrente i partecipanti all’incontro anche degli ultimi studi da lui eseguiti in due importanti necropoli preistoriche reggiane. Secondo appuntamento giovedì 23 marzo 2023, su “Nobiltà reggiana nel Rinascimento: Bebbi Scaioli e Manfredi” con Michela Rivetti. La relatrice, che di recente ha compiuto accurate ricerca d’archivio consultando i documenti delle famiglie nobili reggiane dei Bebbi e degli Scaioli, racconterà quanto ha ricavato in termini di approfondimento delle vicende che li hanno riguardati e dei legami intrattenuti con altre famiglie importanti del rinascimento reggiano fra cui i Manfredi. Terzo appuntamento giovedì 30 marzo 2023, su “La chiesa scomparsa. Le ricerche archeologiche a Ca’ Bertacchi” con le archeologhe Monica Miari, ispettrice della soprintendenza ABAP-BO, e Anna Losi, che illustreranno le ricerche compiute nel 2022 a Ca’ Bertacchi di Regnano dove è stata documentata l’antica chiesa di Regnano di cui si era persa l’ubicazione. Lo scavo è stato promosso dal Comitato Scientifico del CAI di Reggio Emilia ed eseguito dai volontari del CAI e della Società Reggiana di Archeologia con la collaborazione del Gruppo Archeologico Albinetano.
Bologna. Nella sede Sabap il pomeriggio di studi “POST MORTEM. Casi di manipolazione di resti umani”: un’occasione per riflettere sullo studio del rituale funerario e, in generale, del trattamento dei resti umani in ambito di ricerca archeologica
“POST MORTEM. Casi di manipolazione di resti umani” è l’interessante titolo del pomeriggio di studi promosso dalla soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara. Appuntamento venerdì 16 dicembre 2022, dalle 15.30 alle 18.30, nel salone d’onore di Palazzo dall’Armi Marescalchi, sede della Sabap, in via IV Novembre 5 a Bologna. Evento gratuito senza necessità di prenotazione, ingresso consentito fino ad esaurimento posti. Per info: siriana.zucchini@cultura.gov.it; annalisa.capurso@cultura.gov.it. Sarà un’occasione per riflettere sullo studio del rituale funerario e, in generale, del trattamento dei resti umani in ambito di ricerca archeologica. Gli interventi in programma affrontano il tema in senso diacronico, attraverso un approccio multidisciplinare, tenendo conto sia del dato archeologico sia di quello relativo alle evidenze “biologiche”.

Gli scavi archeologici al cimitero ebraico medievale di Bologna hanno rinvenuto 408 sepolture (foto Cooperativa Archeologia)
Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione all’incontro da parte di Monica Miari (SABAP BO, Funzionario delegato) e di Annalisa Capurso (SABAP BO), intervengono: Valeria Acconcia (ICA Istituto Centrale per l’Archeologia) e Paola Francesca Rossi (parco archeologico Ostia Antica – ICCD Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) su “Introduzione alle Linee Guida ICA-ICCD I resti scheletrici umani: dallo scavo, al laboratorio, al museo, 2022”. La pubblicazione è scaricabile sul sito dell’ICA: https://bit.ly/3PsP5gC. Monica Miari (SABAP BO) e Maria Giovanna Belcastro e Teresa Nicolosi (Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, BiGeA – UNIBO) su “Elementi di ritualità nella manipolazione dei resti umani in età preistorica”; Vanessa Poli (SABAP BO) e Claudio Cavazzuti (Dipartimento di Storie Culture Civiltà, DiSCi – UNIBO) su “Alcuni rituali nelle necropoli ad incinerazione dell’età del Bronzo in Italia settentrionale”; Sara Campagnari (SABAP BO), Lisa Manzoli (archeologa e collaboratrice SABAP BO) e Michael Allen Beck De Lotto (Dipartimento Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e Sanità Pubblica – UNIPD) su “Analisi preliminare dei rituali del sepolcreto di fase orientalizzante di Via Montello a Bologna”; Annalisa Capurso (SABAP BO) e Mirko Mattia e Marta Mondellini (Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense, Labanof – UNIMI) su “Una sepoltura multipla presso la chiesa di sant’Apollonio sulla rupe di Canossa”; Valentina Di Stefano (SABAP BO) e Maria Giovanna Belcastro (Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, BiGeA – UNIBO) su “Restituzione dei resti umani e ricomposizione della memoria di una comunità: il caso del cimitero ebraico medievale di Bologna”.
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