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Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia la conferenza “Pittori di miti. Vasi, racconti e ritorni” di Claudia Lucchese con visita alla mostra “Miti greci per principi dauni” apre la terza edizione di “Chi (Ri)cerca Trova. I professionisti si raccontano al Museo”, dieci incontri tra gennaio e dicembre

roma_villa-giulia_chi-ricerca-trova_2025_17-gennaio_locandinaCon la conferenza “Pittori di miti. Vasi,

racconti e ritorni” di Claudia Lucchese si apre il nuovo ciclo di incontri di “Chi (Ri)cerca Trova” che torna per il terzo anno a presentare la ricerca scientifica e i progetti di studio che coinvolgono il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Appuntamento venerdì 17 gennaio 2025, alle 16, in Sala Fortuna con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Prenotazioni all’indirizzo mn-etru.didattica@cultura.gov.it. Claudia Lucchese parlerà di “Pittori di miti. Vasi, racconti e ritorni”, illustrando la mostra “Miti greci per principi dauni” in corso nelle sale del Museo, al piano nobile di Villa Giulia (vedi Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia la mostra “Miti greci per principi dauni”: 25 reperti trafugati, importante gruppo di vasi apuli e attici a figure rosse, recuperati dai Carabinieri del Tpc e provenienti dall’Altes Museum di Berlino. Destinazione finale il costruendo museo della Legalità a Foggia | archeologiavocidalpassato).

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Rientrati dall’Altes Museum di Berlino lo scorso giugno, a seguito di una complessa operazione di diplomazia culturale, i preziosi vasi a figure rosse decorati con scene mitologiche e di vita quotidiana tratteggiano uno degli aspetti più importanti dell’immaginario delle popolazioni apule del IV secolo a.C. Esposti durante il funerale e deposti poi nel corredo funebre, questi vasi monumentali erano scelti per la loro capacità narrativa e simbolica. La conferenza mira a far conoscere una delle più importanti operazioni di rimpatrio condotte dal ministero della Cultura e dai Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale, grazie alla quale questo importante nucleo di reperti è stato riportato in Italia per tornare definitivamente nel territorio di provenienza. L’incontro si concluderà nella sale espositive dove potremo ammirare gli interessanti miti greci, scelti da alcuni dei più importanti pittori apuli, come i celebri Pittori di Dario e dell’Oltretomba, per decorare i grandi vasi e accompagnare i ricchi defunti della Daunia, la regione settentrionale della Puglia, nel viaggio verso l’aldilà.

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L’archeologa Claudia Lucchese (drm-puglia)

Claudia Lucchese, archeologa classica, è funzionaria archeologa alla direzione regionale Musei nazionali Puglia. Si occupa, fin dagli studi accademici, di ceramica apula a figure rosse, in particolare del significato che le immagini e le scene dipinte potevano rivestire per antichi utenti dei vasi. Dal 2018 è direttrice del museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia.

CHI (RI)CERCA TROVA. I professionisti si raccontano al Museo, il ciclo di incontri a cura dei Servizi Educativi anche nel 2025 apre il mondo della ricerca alla conoscenza e alla fruizione del grande pubblico. Un ciclo di appuntamenti di approfondimento sugli studi condotti intorno al museo di Villa Giulia: ci occuperemo dei vasi apuli rientrati dalla Germania, di Veio, Agro Falisco, Cerveteri e Tarquinia, di tutela e conservazione delle pitture etrusche, di novità emerse dagli studi d’archivio e di molto altro ancora. Da gennaio a dicembre 2025, 10 conferenze più un appuntamento speciale extra calendario con esperti e studiosi di diverse discipline che presentano la loro ricerca scientifica e i progetti di studio che vedono il Museo e Villa Giulia grandi protagonisti. Esperienze, indagini, approfondimenti che rendono la ricerca condivisa, partecipata, quindi utile, a beneficio del pubblico di curiosi, studenti e specialisti.

roma_villa-giulia_chi-ricerca-trova_2025_locandinaCALENDARIO 2025. Venerdì 17 gennaio, ore 16: Claudia Lucchese “Pittori di miti. Vasi, racconti e ritorni”; venerdì 21 febbraio, ore 16: Luca Mazzocco “Lucio Mariani e Villa Giulia: storie di persone e di capolavori”; venerdì 28 marzo, ore 16: Laura Michetti “Veio Lost City? Ricerche in corso su una città che riemerge”; venerdì 18 aprile, ore 16: Maria Cristina Tomassetti “Tecnica e conservazione della pittura funeraria etrusca nel Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia”; venerdì 16 maggio, ore 16: Carla Tulini “Donare agli dei: le terrecotte votive da Veio. Storie di dispersione e nuove domande di ricerca”; venerdì 20 giugno, ore 16: Claudia Carlucci “Sul tetto e non solo: dei ed eroi nei templi di Veio e Falerii”; venerdì 19 settembre, ore 16: Chiara Mottolese “Tornando a Nepi, centro di confine: nuovi dati dalla necropoli di S. Paolo”; venerdì 17 ottobre, ore 16: Manuela Bonadies “Morire bambini. Testimonianze dall’Agro Falisco”; venerdì 21 novembre, ore 16: Fernando Gilotta, Martin Benz, Alessandra Coen, Marina Micozzi “Il cantiere della necropoli di Monte Abatone a Cerveteri. Quattro Università al lavoro”; venerdì 19 dicembre, ore 16: Antonietta Simonelli “Fuori dell’ordinario. Scoperte e ricerche negli archivi di Villa Giulia”. APPUNTAMENTO SPECIALE: venerdì 3 ottobre, ore 16, John N. Hopkins “Nuovi approfondimenti sull’ecologia creativa di terrecotte in Italia centrale: “Antefixa Project” a Villa Giulia”.

Roma. Al Collegio Romano (e in diretta su YouTube) il convegno “Allestire l’archeologia. Progetti in corso e nuove proposte per i musei e i parchi archeologici nazionali”: in due giornate illustrati e discussi circa 40 progetti con oltre 100 esperti tra archeologi, architetti, ingegneri, docenti universitari, museologi e museografi

roma_mic_convegno-allestire-l-archeologia_locandinaOltre 100 esperti tra archeologi, architetti, ingegneri, docenti universitari, museologi e museografi si riuniscono il 26 e il 27 febbraio 2024 a Roma, al ministero della Cultura, al Collegio Romano, per il convegno organizzato dalla direzione generale Musei “Allestire l’archeologia. Progetti in corso e nuove proposte per i musei e i parchi archeologici nazionali”. Nel corso delle due giornate verranno illustrati e discussi circa 40 progetti, studiati per realizzare ex novo o per rinnovare gli allestimenti di altrettanti musei e parchi archeologici nazionali di tutta Italia. I lavori si concluderanno con una tavola rotonda, coordinata da alcune tra le personalità attualmente più competenti per animare il dibattito intorno all’intreccio tra ricerca, comunicazione e musei. Diretta sul canale YouTube del Ministero della Cultura ai seguenti link: 26 febbraio https://www.youtube.com/watch?v=tXYIwEtPCUo ; 27 febbraio https://youtube.com/live/MT5Q9kEkrkY. Finanziati con gli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (M1C3 Cultura 4.0), talora messi a sistema con altri finanziamenti del ministero della Cultura, i nuovi allestimenti dovranno saper rispondere a molteplici esigenze: la chiarezza, per veicolare nitidamente informazioni selezionate, con il ricorso, secondo opportunità, anche a supporti digitali; l’accessibilità, per includere ogni persona che intraprenda la visita; la sostenibilità, per inserirsi nel ciclo di conservazione e rigenerazione delle risorse del pianeta; la flessibilità e la praticità, per agevolare la rotazione delle collezioni esposte e la continuità della ricerca; l’estetica, per contribuire al benessere durante la permanenza; l’originalità, per permettere a ciascun contesto di emergere nella sua specificità e diversità. I contenuti scientifici e storici relativi al patrimonio archeologico trovano un decisivo canale di espressione negli allestimenti permanenti dei musei e dei parchi archeologici, attraverso i quali in pochi anni cambieranno l’impatto, l’attrattività e l’efficacia della comunicazione archeologica in Italia.

LUNEDÌ 26 FEBBRAIO 2024. Sala Spadolini: alle 9.30, saluti istituzionali. SESSIONE MATTUTINA “Paradigmi per il cambiamento”, presiede Alfonsina Russo. Alle 10, Andrea Viliani, “Museo delle Civiltà, il museo antropologico contemporaneo come ecosistema: nuovi allestimenti per esperienze accessibili e plurali, multidisciplinari e interspecie”; 10.15, Filippo Demma, Serena Guidone, Camilla Brivio, “#sibarinprogress: per una museologia del provvisorio”; 10.30, Andrea Bruciati, “Variae, Multiplices et Multiformes: le VILLÆ”; 10.45, Lorenza Campanella, Santino Alessandro Cugno, “MUVI Appia: il museo virtuale del Parco archeologico dell’Appia Antica. Opportunità e prospettive attraverso l’esempio offerto dal contesto delle tombe della via Latina”; 11, pausa.

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Nuovo allestimento del museo nazionale del Paleolitico di Isernia (foto mic)

“Nuovi allestimenti per la Preistoria”: alle 11.30, Pierangelo Izzo, Annarosa Di Nucci, Carlo Peretto, “Il riallestimento del Museo nazionale del Paleolitico di Isernia: tra archeologia, architettura, arte e design”; 11.45, Mari Hirose, Verena Frignani, Alessandro Sartori, “Un nuovo progetto di allestimento per il Museo archeologico nazionale di Mantova”. “Magna Grecia accessibile”: alle 12, Tiziana D’Angelo, Antonella Manzo, Teresa Marino, “Musei per tutti: nuovi progetti di allestimento, fruizione e accessibilità a Paestum”; 12.15, Fabrizio Sudano, Giuseppina Cassalia, Antonino Giordano, Elena Nicolò, Claudia Ventura, “Spazi inclusivi al MArRC: percorsi e strumenti narrativi per l’eliminazione delle barriere all’accessibilità culturale del patrimonio archeologico”; 12.30, dibattito; 13, pausa. SESSIONE POMERIDIANA “Terre etrusche”, presiede Simone Verde. Alle 14, Denise Tamborrino, Patrizia Cirino, Federica Timossi, Fabio Fornasari, “Patrimonio vivo: contemporaneità ed inclusione. Il nuovo riallestimento del Museo nazionale etrusco di Marzabotto”; 14.15, Giorgio Rocca, Alessandro Nocentini, “Verso la valorizzazione del patrimonio etrusco a Orvieto: dalla Necropoli al Museo”; 14.30, Alessandra Gobbi, Gabriella Musto, Daniela Borgese, “Percorsi veienti”; 14.45, Maria Cristina Tomassetti, Vincenzo Bellelli, Agostino Caterina, Melania Bisegna, “Il Museo archeologico nazionale di Tarquinia: work in progress”; 15, Lara Anniboletti, Giorgio Pala, Paolo Monesi, “Il progetto di riqualificazione e riallestimento del Museo archeologico nazionale di Civitavecchia”; 15.15, Mario Iozzo, Barbara Arbeid, “Il progetto di riallestimento del Museo archeologico nazionale di Firenze: 67 anni dopo l’alluvione del 1966”; 15.30, pausa.

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L’edificio che ospita il museo delle Navi romane di Nemi (foto mic)

“Emersi dall’acqua”: alle 16, Daniela De Angelis, Andrea Mandara, “Il nuovo allestimento del Museo delle Navi Romane di Nemi. Passato, presente e futuro”; 16.15, Andreina Contessa, Marta Novello, Francesca Condò, “Il nuovo Museo nazionale di Archeologia subacquea dell’Alto Adriatico di Grado (GO)”; 16.30, Daniele Ferrara, Maria Letizia Pulcini, Giulia Passante, Annunziata Genchi, “Da Hospitale a Museo. La nascita del nuovo Museo archeologico nazionale della Laguna di Venezia”; “Oltre l’Antico”: alle 16.45, Angela Borzacconi, “Il Museo archeologico nazionale di Cividale del Friuli: nuove forme per consolidate identità. Rigenerazione di uno spazio espositivo che racconta le radici dell’Europa altomedievale”; 17, Alessandra Mongelli, Claudia Lucchese, “Alla corte del tempo. Costruire nuovi percorsi di visita al Castello Svevo di Bari fra esperienze immersive e allestimenti archeologici”; 17.15, dibattito.

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Il suggestivo allestimento della mostra “Gli Dei ritornano. I bronzi di San Casciano” al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto graziano tavan)

MARTEDÌ 27 FEBBRAIO 2024. Sala della Crociera: SESSIONE MATTUTINA “Sinergie moltiplicatrici”, presiede Francesca Cappelletti. Alle 9.30, Gabriele Nannetti, Ada Salvi, Federico Salvini, Jacopo Tabolli, Guglielmo Malizia, Roberto Vannata, “Dall’acqua al Museo: oltre la scoperta del santuario di Bagno Grande. Progetti e prospettive per il futuro Museo archeologico nazionale di San Casciano dei Bagni”; 9.45, Valeria Acconcia, Lara Anniboletti, Claudio Borgognoni, Alessandra Gobbi, Daniela Quadrino, Ursula Piccone, “Antichi popoli italici: dalla mostra temporanea al Museo archeologico nazionale di Veroli”; 10, Pietro Copani, Vincenzo Corrado, Anita Rocco, “Il nuovo Museo archeologico nazionale di Canosa di Puglia nell’edificio scolastico Mazzini”; 10.15, Massimo Osanna, Luigi La Rocca, Paolo Desideri, “Il Museo pompeiano al Real Albergo dei Poveri a Napoli”; 10.30, pausa. “Allestire l’archeologia in situ”: alle 11, Alfonsina Russo, Federica Rinaldi, Paola Quaranta, “Sotto un’altra luce. Progetti di accessibilità e innovazione tecnologica nel Parco archeologico del Colosseo”; 11.15, Alessandro D’Alessio, Cristina Genovese, “Spazi da esporre, spazi per esporre: i nuovi progetti di allestimento del Parco archeologico di Ostia antica”; 11.30, Enrico Rinaldi, Pierangelo Izzo, Michele Laurenzana, Lorenzo Romacciato, “Strategie innovative per i vari livelli di accessibilità nel Parco archeologico di Sepino”; 11.45, Marianna Bressan, Elisabetta Baldan, Francesca Farroni Gallo, “Allestire per aggregare. I progetti in corso ad Altino (Venezia)”; 12, Alessandra Guerrini, Marcella Mancusi, Massimo Molinelli, Antonella Traverso, “Museo nazionale e zona archeologica di Luni. L’accessibilità fisica e cognitiva: i progetti in corso”; 12.15, dibattito; 13, pausa.

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Depositi del museo Archeologico nazionale di Aquileia: Massimo Osanna, direttore generale musei; Andreina Contessa, direttrice regionale Musei del Friuli Venezia Giulia; Marta Novello, direttrice Man Aquileia (foto drm-fvg)

SESSIONE POMERIDIANA “Allestire l’archeologia nei musei”, presiede Luigi La Rocca. Alle 14, Stéphane Verger, “Presentazione del progetto “Urbs, dalla città alla campagna romana” e il nuovo percorso espositivo del Museo Nazionale Romano”; 14.15, Marta Novello, Elena Braidotti, Annalisa de Franzoni, Ilaria Fedele, “I nuovi depositi del Museo archeologico nazionale di Aquileia: strategie per una nuova narrazione museale”; 14.30, Daniele Ferrara, Annunziata Genchi, Marcella De Paoli, “Museo archeologico nazionale di Venezia. Il volto classico della Serenissima”; 14.45, Massimo Osanna, Francesco Sirano, Marialucia Giacco, Laura Forte, “Il progetto di riallestimento della Villa dei Papiri di Ercolano”; 15, Luigi Gallo, Diego Voltolini, “Restaurare, rifunzionalizzare, innovare. Il masterplan di intervento sul Museo archeologico nazionale delle Marche”; 15.15, Silvia Casciarri, Francesco Di Lorenzo, Silvia Dainese, Stefano Gris, “Nuovi percorsi espositivi al Museo archeologico nazionale e Teatro romano di Spoleto”; 15.30, pausa.

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Rendering dei nuovi allestimenti del museo Archeologico di Stabia “Libero d’Orsi” (foto parco archeologico di pompei)

“Allestire l’archeologia nei musei”: alle 16, Addolorata Bilardi, Antonio Salerno, Marco Magni, Valeria Parisi, “Il Museo archeologico di Calatia a Maddaloni (CE): nuove opportunità espressive del sistema spazio-collezione-tecnologia”; 16.15, Maria Rispoli, “Il progetto di ampliamento del Museo archeologico di Stabia “Libero D’Orsi”: il museo che indaga e interpreta”; 16.30, Annamaria Mauro, “La rete museale statale della Basilicata. Nuovi orizzonti: accessibilità, inclusione e fruizione dei luoghi e delle collezioni”; 16.45, Francesco Muscolino, Luana Toniolo, Luciano Cannas, “Spazi ripensati: il nuovo allestimento del Museo nazionale archeologico ed etnografico “Giovanni Antonio Sanna” di Sassari”; 17, Tavola rotonda conclusiva: interverranno prof. Nadia Barrella, università della Campania “Luigi Vanvitelli”; prof. Maria Luisa Catoni, IMT Scuola Alti Studi Lucca; prof. Paolo Coen, università di Teramo; arch. Mario Cucinella. Mario Cucinella Architects; prof. Christian Greco, Museo Egizio di Torino; prof. Carlo Rescigno, università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Modera prof. Massimo Osanna, direttore generale Musei.

Ruvo di Puglia. Riapre il museo nazionale Jatta dopo i lavori di restauro e adeguamento funzionale “in un sapiente compromesso tra conservazione dell’allestimento ottocentesco e rinnovamento”

ruvo-di-puglia_jatta_riapre-il-museo-nazionale_locandinaGiovedì 19 ottobre 2023, riapre al pubblico il museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia. Nato dalla passione dei collezionisti della famiglia Jatta e dalla consapevolezza degli eredi sulla funzione sociale della cultura, lo straordinario allestimento ottocentesco sarà nuovamente fruibile dopo la chiusura al pubblico per lavori di restauro e adeguamento funzionale delle sale del museo, in un sapiente compromesso tra conservazione e rinnovamento. Il museo nazionale Jatta sarà aperto martedì, mercoledì, giovedì, domenica e festivi: 8.30 – 13.45 (ultimo ingresso 13.15); venerdì e sabato: 8.30 – 19.45 (ultimo ingresso 19.15); lunedì: chiuso. Per festeggiare il primo giorno di apertura, il Museo sarà eccezionalmente aperto al pubblico gratuitamente giovedì 19 ottobre 2023 dalle 20 a mezzanotte (ultimo ingresso 23).

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Il progetto di riallestimento del museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia (foto drm-puglia)

I lunghi e articolati interventi condotti nelle sale del museo, raro esempio di allestimento ottocentesco integralmente conservato, hanno seguito il chiaro intento di coniugare i lavori con le istanze del rispetto e della tutela dell’immagine dell’immobile storico. Un lavoro corale che ha visto una fattiva collaborazione tra la direzione regionale Musei Puglia a cui il museo afferisce, nelle persone di Luca Mercuri, direttore regionale Musei Puglia al momento dell’avvio dei lavori e del delegato alla direzione regionale Musei Puglia, arch. Francesco Longobardi, la direttrice del Museo, Claudia Lucchese, la famiglia Jatta e la famiglia Guastamacchia, che condividono lo spazio del Palazzo con il Museo, il Comune di Ruvo e la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bari. Il tutto reso possibile dal costante supporto della direzione generale Musei, nella persona del prof. Massimo Osanna.

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La mostra “Collezionauta. Capolavori attraverso i tempi” al museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia ((foto drm-puglia)

La riapertura del museo diventa il coronamento di un anno ricco di novità per il Palazzo Jatta, che ha visto anche l’ampliamento dello spazio espositivo con l’ambiente seminterrato del museo, il cosiddetto Grottone, a margine della sigla di una concessione d’uso decennale. Dopo l’esordio con la mostra “Collezionauta. Capolavori attraverso il tempo”, che ha congiunto i reperti più significativi della collezione museale con alcuni beni di proprietà Jatta, fruibile fino a qualche giorno fa, il Grottone continuerà a far parte dell’offerta culturale integrando il percorso di visita del museo, mediante l’organizzazione di eventi e mostre temporanee.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale chiusa la mostra “Il vaso sui vasi. Capolavori dal Museo Jatta di Ruvo di Puglia” con un grande successo di pubblico: oltre 120mila visitatori

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Una sala espositiva della mostra “Il vaso sui vasi. Capolavori dal Museo Jatta di Ruvo di Puglia” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto marrc)

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La locandina della mostra “Il vaso sui vasi. Capolavori dal museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria dal 12 maggio 2022 al 23 gennaio 2023

“Un successo, con decine di migliaia di visitatori”: per la cronaca, sono stati oltre 120mila ad ammirare le decine di grandi e piccoli vasi figurati e “raffigurati” esposti al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria nella grande mostra “Il vaso sui vasi. Capolavori dal Museo Jatta di Ruvo di Puglia” che si è chiusa nei giorni scorsi dopo 8 mesi di apertura. Inserita nella programmazione per celebrare il Cinquantesimo anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, l’esposizione è nata dalla collaborazione con la direzione regionale Musei Puglia, guidata da Luca Mercuri, e con il museo Archeologico nazionale Jatta di Ruvo di Puglia, diretto da Claudia Lucchese. La mostra ha riscosso uno straordinario successo, sia in termini di affluenza che di interesse da parte del pubblico. Il tema dell’esposizione è stato quello della rappresentazione e del significato dell’immagine delle varie forme vascolari nelle scene dipinte sui vasi. Il percorso espositivo ha guidato i visitatori in un viaggio alla scoperta delle più iconiche forme vascolari antiche, attraverso temi fondamentali come il consumo del vino, il gineceo e i rituali funerari. Un’attenzione speciale è stata rivolta alla Peucezia, in particolare agli usi e ai costumi di quelle comunità.

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Un momento dell’inaugurazione della mostra “Il vaso sui vasi. Capolavori dal Museo Jatta di Ruvo di Puglia” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria con Claudia Lucchese e Carmelo Malacrino (foto marrc)

“Abbiamo esposto quasi 50 reperti del museo nazionale Jatta”, dichiara Luca Mercuri, “accostati fra loro in una sequenza del tutto originale e inedita, capace di raccontare un aspetto dell’iconografia e della funzione della ceramica a figure rosse solitamente poco affrontato nelle sale museali e del tutto assente nel consueto percorso di visita del museo nazionale Jatta. Nel contempo, l’esposizione ha offerto ai visitatori la possibilità di conoscere una classe di materiali non molto rappresentata nella Calabria meridionale”.  E Claudia Lucchese: “I vasi figurati, soprattutto quelli apuli, erano perlopiù destinati a far parte di ricchi corredi tombali appartenenti a coloni greci e a capi indigeni. Per loro il contenitore deteneva un forte significato simbolico, mediato dalle scene dipinte ma anche dalla forma vascolare prescelta. Il vaso, infatti, pur essendo supporto di immagini, conservava sempre il ricordo della sua funzione originaria che, quando connessa al mondo femminile o maschile, poteva aggiungere un’interessante connotazione al recipiente stesso”.

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Attività didattiche per i bambini al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto marrc)

Anche i piccoli visitatori hanno potuto apprezzare i reperti in esposizione in maniera accessibile grazie, ad esempio, ai pannelli didattici sulle varie forme vascolari antiche. La mostra, poi, si concludeva con un’area tutte dedicata ai bambini, dove era possibile colorare e personalizzare i disegni dei vasi, imparando divertendosi. “Accessibilità, meraviglia, sinergia e bellezza sono state le parole chiave di questa esposizione, che ha affascinato migliaia di visitatori in un anno così significativo, quale è quello del Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace”, conclude il direttore Malacrino. “Ringrazio gli amici Luca Mercuri e Claudia Lucchese per l’entusiasmo, nonché per l’impegno profuso nella realizzazione di questa mostra, che ha arricchito l’offerta espositiva del MArRC. Così come ringrazio tutto il personale che ha lavorato al progetto, dagli architetti agli archeologi, dal personale amministrativo ai restauratori, fino al personale di vigilanza che ha accolto e agevolato la fruizione del pubblico. Una bellissima esperienza che ha visto la Puglia e la Calabria unite nella valorizzazione di un eccezionale patrimonio archeologico”.

Reggio Calabria. Cinquantesimo dei Bronzi di Riace. Apre al museo Archeologico nazionale la grande mostra “Il vaso sui vasi. Capolavori del Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia”, frutto della sinergia fra il MArRC e la Direzione regionale Musei Puglia. Ogni immagine dei vasi in mostra illustra il momento di un rito o di una cerimonia, i cui protagonisti utilizzano proprio vasi e recipienti

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La locandina della mostra “Il vaso sui vasi. Capolavori dal museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria dal 12 maggio all’11 settembre 2022

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Grande cratere a figure rosse conservato al museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia (foto MArRC)

“Il vaso sui vasi. Capolavori del Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia”: nuova grande mostra al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Ormai è tutto pronto. L’inaugurazione è prevista giovedì 12 maggio 2022, alle 17. L’esposizione, frutto della sinergia fra il MArRC e la Direzione regionale Musei Puglia, si inserisce nella programmazione per celebrare il Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace, nell’ottica di una partecipazione allargata a tutta la Magna Grecia. Ci sono i rytha, i celebri bicchieri a testa di animale, e i preziosi crateri a figure rosse. E ancora coppe, grandi anfore, lekythoi e brocche. Tanti vasi recanti altrettante scene ritratte sulle loro superfici, con un unico tratto in comune, scelto come tema della mostra: ogni immagine illustra il momento di un rito o di una cerimonia, i cui protagonisti utilizzano proprio vasi e recipienti. “I vasi attici e apuli a figure rosse della Collezione Jatta sono noti in tutto il mondo e continuano a rivelare curiosità e approfondimenti ad ogni sguardo”, commenta Claudia Lucchese, direttrice del museo nazionale Jatta. In questa mostra si vuole raccontare un aspetto meno noto della ceramica antica, quale quello del reale impiego di questi contenitori”.

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Rython: bicchiere a testa di animale conservato nel museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia (foto MArRC)

“Questa mostra ci riempie di entusiasmo”, dichiara il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino. “Finalmente, dopo due anni di chiusura dovuta alla pandemia, abbiamo la possibilità di offrire nuovamente al pubblico il Livello E del Museo, dedicato alle esposizioni temporanee. E lo faremo con un progetto ricco di oltre 40 capolavori vascolari, giunti appositamente dal bellissimo museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia, grazie alla proficua sinergia con la Direzione regionale Musei Puglia, diretta da Luca Mercuri. Un elegante allestimento, curato dal nostro funzionario architetto Claudia Ventura, accompagnerà i visitatori tra le mille suggestioni delle iconografie vascolari, qui presentate tematicamente da Claudia Lucchese, direttrice del museo nazionale Jatta. Entreremo così nel vivo della programmazione in onore dei Bronzi di Riace – conclude Malacrino –, in attesa di un nuovo progetto espositivo che inaugureremo a luglio, coinvolgendo tutta la Magna Grecia”.

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Kylix: grande coppa biansata con lungo piede conservata al museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia (foto MArRC)

Percorrendo le quattro sezioni della mostra – “Il rito del vino”, “I guerrieri della Peucezia”, “I vasi delle donne” e “Offerte per i defunti” – e osservando i piccoli dettagli, i visitatori potranno apprendere dalle figure dipinte interessanti informazioni circa la funzione di questi recipienti e il loro utilizzo, per approfondire gli aspetti del culto e del rito che caratterizzarono la vita sociale nelle comunità indigene della Puglia tra il V e il IV secolo a.C. “Siamo orgogliosi di questa collaborazione tra la Direzione regionale Musei Puglia e il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, tra i più prestigiosi d’Italia”, conclude Luca Mercuri. “Un’occasione unica, che consolida la relazione e il dialogo tra territori, promuovendo la diffusione di culture. Viaggiare con le opere è sempre una grande emozione e consente di farle conoscere e apprezzare ad un pubblico sempre più vasto”.