Da Reggio Calabria a Taormina: a Palazzo Ciampoli la mostra “I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia” curata da Carmelo Malacrino che racconta la straordinaria storia dei Bronzi di Riace con foto, documenti e video Rai Teche
“I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia”, curata dal direttore Carmelo Malacrino, è stata la mostra che ha chiuso le celebrazioni per il cinquantenario della scoperta dei Bronzi di Riace al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, dal 20 luglio al 26 novembre 2023. Adesso la mostra che racconta la straordinaria storia dei Bronzi di Riace è raccontata – con foto, documenti e video Rai Teche – è a Taormina, a Palazzo Ciampoli, fino al 28 febbraio 2024, tutti i giorni, dalle 10 alle 18, con ingresso libero. La mostra offre ai visitatori un suggestivo viaggio nella storia dei Bronzi di Riace attraverso fotografie d’archivio, molte inedite o poco note, e video dell’epoca, appositamente concessi da Rai Teche. Il progetto di allestimento è stato curato dal direttore Malacrino e dall’architetto Claudia Ventura, con la collaborazione dell’architetto Giuseppina Cassalia per la selezione dei documenti video giunti dagli archivi della Rai. “La storia dei Bronzi di Riace fa parte della vita di tutti noi”, afferma il direttore Malacrino. “Tutti quelli che, come me, non sono più tanto giovani ricorderanno il clamore nato intorno alle prime esposizioni di questi capolavori, prima a Firenze e Roma, e poi a Reggio Calabria, nel Museo che col loro arrivo si è aperto ai flussi turistici internazionali. Attraverso le voci dei protagonisti dell’epoca si potranno seguire tutti i momenti salienti della “nuova vita” dei Bronzi di Riace, dalla scoperta ai restauri, fino alle esposizioni e agli studi scientifici condotti spesso con approcci assolutamente originali. Abbiamo svolto un lungo lavoro di ricerca nei nostri archivi per selezionare le fotografie più affascinanti, a cui si affiancheranno numerosi video di trasmissioni e telegiornali dell’epoca”.
Perché andare a vedere la mostra? Ce lo spiega la direttrice del Parco Naxos Taormina, Gabriella Tigano. “Perché è una mostra bellissima, una mostra studiata in tutti i particolari da Carmelo Malacrino che ne è stato l’ideatore, e perché questo ponte che unisce il museo di Reggio Calabria e il parco di Naxos Taormina è un ponte importante, è un ponte culturale importante. Noi tenevamo molto a portare questa mostra qui a Palazzo Ciampoli. Con il museo abbiamo da anni un accordo di collaborazione e quindi siamo veramente felici di essere riusciti a portare questa mostra qui a Taormina. Rimarrà fino a tutto il mese di febbraio. E vi aspettiamo tutti qui a Taormina. Chiaramente poi speriamo andiate anche a vedere i Bronzi direttamente a Reggio Calabria”.
Reggio Calabria. Chiusa la rassegna “Notti d’Estate al MArRC” per il direttore del museo Archeologico nazionale Carmelo Malacrino è il momento dei bilanci, di un intero mandato che scade il 30 settembre: “Lascio un museo luogo della cultura dinamico e inclusivo con un bilancio in attivo per oltre 2 milioni e mezzo di euro”

Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, curatore della mostra “I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia” (foto marrc)
Con il concerto lirico “Emozioni in musica” degli allievi del conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria sulla terrazza del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria si è chiusa l’intenso programma delle “Notti d’Estate al MArRC”. È tempo dunque di bilanci. Ma per il direttore Carmelo Malacrino il bilancio è speciale perché non si tratta di una stagione, ma di un intero mandato. In carica infatti dal 1° ottobre 2015, il suo incarico si concluderà il 30 settembre 2023.

Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, e Loreley Rosita Borruto, presidente del Centro Internazionale Scrittori della Calabria (foto MArRC)
“Sono stati anni magnifici e allo stesso tempo molto difficili”, dichiara Malacrino. “Al mio arrivo il Museo era solo in parte aperto al pubblico, in attesa della conclusione dell’allestimento. Dall’indimenticabile inaugurazione del 30 aprile 2016 il MArRC ha raggiunto alti livelli, investendo in accoglienza, efficienza e sicurezza. Oggi il legame con la comunità del territorio è solido e dinamico, in sinergia con tanti enti e associazioni che condividono diverse attività. Inoltre, il lavoro di promozione svolto in rete con le altre istituzioni intorno al Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace sta producendo i suoi frutti, tra cui un forte incremento del numero di visitatori”. Con l’istituzione dell’autonomia, il MArRC ha portato avanti una gestione attenta e trasparente delle risorse finanziarie, con l’acquisizione diretta degli introiti di bigliettazione. Il trend di crescita è evidenziato dai dati dell’ultimo bilancio consuntivo, chiuso con un risultato economico positivo di 1.545.617,32 euro e un avanzo di amministrazione di 2.579.218,67 euro.

Da sinistra, Carmelo Malacrino, Rosanna Scopelliti e Daniele Castrizio (foto MArRC)
“L’obiettivo perseguito e condiviso con l’intero staff”, commenta Maria Elena Giangrande, segretario amministrativo del Museo, “è sempre stato quello di offrire alla collettività il miglior servizio possibile, minimizzando i costi e garantendo la correttezza e la trasparenza delle procedure amministrative. Non è stato sempre facile; tante le sfide che in questi anni abbiamo dovuto affrontare. Penso all’alluvione del 2018, al periodo del Covid e alle difficoltà legate al graduale ritorno alla normalità. E poi, ancora prima, l’avvio dell’autonomia finanziaria e gestionale, con tutte le procedure di un Museo di nuova istituzione, portate avanti da Teresa Triolo che mi ha preceduta in questo ufficio. All’approssimarsi della fine del suo mandato, colgo l’occasione per ringraziare il direttore Malacrino per l’attività svolta in questi otto anni, per aver lavorato con noi sempre in prima linea, senza mai risparmiarsi, stimolando così ciascuno a fare del proprio meglio. Seppur dispiaciuta per la conclusione di questo percorso lavorativo, auguro al direttore di proseguire verso nuovi e maggiori successi”. Le entrate da bigliettazione stanno superando di gran lunga le aspettative, ben oltre le previsioni in bilancio che, in considerazione dell’importante anniversario dei Bronzi di Riace, già erano state stimate in crescita rispetto all’anno 2019 (ultimo anno pre-pandemia). Si è registrato un notevole incremento anche delle entrate derivanti dalla concessione in uso degli spazi museali, più che raddoppiate rispetto al dato 2019.

Il direttore Carmelo Malacrino con i carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Cosenza all’inaugurazione della mostra “Salvati dall’oblio” (foto MArRC)
“Non è ancora il momento di lasciare il Museo”, aggiunge il direttore. “Guardandomi indietro, penso a tanti momenti e tante persone che arricchiscono quei ricordi. Ancor più, ritrovo una visione di crescita del Museo quale luogo della cultura dinamico e inclusivo. In questi anni abbiamo offerto centinaia di eventi, realizzato una trentina di mostre temporanee e restaurato migliaia di reperti. Sono contento di poter lasciare al prossimo direttore una squadra straordinaria nei vari uffici e un cospicuo “tesoretto” di oltre due milioni e mezzo di euro. Sarà utile per realizzare nuovi progetti, auspicando un’attenzione particolare alla conservazione e al restauro delle collezioni”.
Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale al via “Notti d’Estate al MArRC” sulla terrazza sullo stretto: anche quest’anno apre il concerto degli allievi del Conservatorio “Francesco Cilea”

La terrazza sullo Stretto al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)
Sarà il concerto degli allievi del conservatorio “Francesco Cilea” ad aprire anche per il 2023 le “Notti d’Estate” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Appuntamento sulla terrazza del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, con il suo affaccio sull’incantevole paesaggio dello Stretto, la cornice perfetta per inaugurare la stagione 2023 delle “Notti d’Estate al MArRC”. Musica, teatro, presentazioni di libri, osservazioni astronomiche, approfondimenti culturali e laboratori per bambini e famiglie, per una magnifica estate all’insegna della cultura. Un ricco programma di eventi, che chiude le celebrazioni per il Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace. Dal 15 luglio fino al 9 settembre 2023, ogni giovedì e sabato il Museo resterà aperto fino alle 23 (ultimo ingresso 22.30). Dalle 20, il prezzo del biglietto sarà solo di 3 euro, maggiorato di 1 euro a favore del patrimonio culturale danneggiato dall’alluvione in Emilia Romagna (art. 14, DL 61/2023). “Diamo inizio in musica a una nuova estate al MArRC”, dichiara il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. “Ringrazio il direttore Romano, così come i docenti e gli allievi del Conservatorio “F. Cilea” per il continuo entusiasmo nel portare le loro melodie tra i capolavori dell’archeologia calabrese e, ancor più, sulla nostra magnifica terrazza. Un luogo suggestivo, al centro di un panorama meraviglioso. Un ringraziamento anche all’Associazione Calabria-Spagna e alla presidente Fontana per la continua collaborazione”.
Anche quest’anno a inaugurare la programmazione estiva, sabato 15 luglio 2023, sarà il Conservatorio di Musica “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, l’istituto di eccellenza diretto da Francesco Romano. Alle 21, si esibirà in concerto l’Ensemble di archi degli Allievi del Conservatorio, composto Sara Cogliandro, Giada Politanò e Cecilia Popa Mare (violini primi); Maria Antonietta Bagalà e Gabriele Durante (violini secondi); Iris Amico e Benedetta Santelli (viole); con il M° Giovanni Caridi al violoncello. “Siamo felici di continuare a collaborare con il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria”, commenta il prof. Francesco Romano. “Grazie al direttore del Museo abbiamo potuto sperimentare quanto appropriata e gradita sia l’offerta di musica dal vivo tra le sale espositive e in terrazza, sotto il cielo e davanti al mare del nostro incantevole Stretto. Anche quest’anno, infatti, abbiamo proposto la musica itinerante all’interno del Museo nella settimana della Festa della musica e ci accingiamo a ripetere la magnifica esperienza dei concerti sotto le stelle. Gli studenti del Conservatorio Cilea sono estremamente soddisfatti di potersi esibire accompagnando i visitatori con la loro performance in questo luogo dove la nostra storia, arte e bellezza sono sapientemente custodite e non aspettano altro che regalarci emozioni sempre nuove”. Il programma della serata prevede, tra gli altri, brani di Pachelbel, Vivaldi, Bach e Mozart. Quest’anno il concerto del Conservatorio sarà promosso in collaborazione con l’Associazione Calabria-Spagna, presieduta da Rosa Italia Fontana.
Per “I Venerdì della Fondazione Paestum”, seminario on line “I Bronzi di Riace. Una storia lunga mezzo secolo”, con Carmelo Malacrino (direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria) e Riccardo Di Cesare (università di Foggia)
Nuovo appuntamento on line con “I Venerdì della Fondazione Paestum”, ciclo annuale di conferenze su temi di storia e archeologia della Magna Grecia, che quest’anno si chiude con un intervento dedicato ad alcune tra le più straordinarie opere dell’arte greca: venerdì 9 giugno 2023, alle 17, seminario “I Bronzi di Riace. Una storia lunga mezzo secolo”, con Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, e Riccardo Di Cesare, dell’università di Foggia. Il seminario, che si svolgerà on line sulla piattaforma skype al seguente link: https://join.skype.com/J7TK7ModAGFp, rientra nel programma di eventi promosso dal MArRC per celebrare il Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace, e si inserisce nell’ambito delle attività della Fondazione Paestum (Centro di Studi comparati sui movimenti coloniali nel Mediterraneo) con sede a Paestum, presieduta dal prof. Emanuele Greco, per molti anni direttore della Scuola Archeologica Italiana di Atene. “La Fondazione Paestum”, dichiara il prof. Greco, “è molto lieta di ospitare la doppia conferenza del direttore Malacrino e del prof. Di Cesare, entrambi allievi della Scuola Archeologica Italiana di Atene. I due hanno pubblicato di recente un ricchissimo volume con delle splendide fotografie di Luigi Spina, col quale hanno tracciato un bilancio di mezzo secolo dalla scoperta dei celebri Bronzi di Riace. Abbiamo voluto anche noi partecipare a questa festa del Cinquantesimo dei Bronzi invitandoli a parlare alla Fondazione Paestum, davanti a un pubblico diverso da quello di Reggio Calabria, ma altrettanto attento e partecipe delle attività che si svolgono in Magna Grecia, in riferimento anche al Mediterraneo antico. Si parlerà della scoperta dei Bronzi e degli studi che negli ultimi cinquant’anni sono diventati una fonte inesauribile di scienza e di conoscenza dell’arte greca antica”. L’incontro si svolgerà alle 17, in modalità a distanza su piattaforma skype. “Ringrazio gli amici della Fondazione Paestum e il presidente Emanuele Greco per questo invito, che creerà una nuova opportunità di valorizzazione dei Bronzi di Riace”, commenta il direttore Malacrino. “Ora che il Cinquantesimo anniversario della scoperta di questi due “Eroi venuti dal mare” sta volgendo al termine si infittiscono le iniziative per concludere al meglio questo anno straordinario. Un anno di promozione culturale che, anche grazie alla partecipazione della Regione, del Comune, della Città Metropolitana, della Camera di Commercio e degli altri enti, sta portando i suoi frutti. Nei primi quattro mesi dell’anno abbiamo registrato oltre il 300 per cento di aumento dei visitatori rispetto al 2022, un incremento che produrrà beneficio anche a tutto il territorio”.
Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale chiusa la mostra “Il vaso sui vasi. Capolavori dal Museo Jatta di Ruvo di Puglia” con un grande successo di pubblico: oltre 120mila visitatori

Una sala espositiva della mostra “Il vaso sui vasi. Capolavori dal Museo Jatta di Ruvo di Puglia” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto marrc)

La locandina della mostra “Il vaso sui vasi. Capolavori dal museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria dal 12 maggio 2022 al 23 gennaio 2023
“Un successo, con decine di migliaia di visitatori”: per la cronaca, sono stati oltre 120mila ad ammirare le decine di grandi e piccoli vasi figurati e “raffigurati” esposti al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria nella grande mostra “Il vaso sui vasi. Capolavori dal Museo Jatta di Ruvo di Puglia” che si è chiusa nei giorni scorsi dopo 8 mesi di apertura. Inserita nella programmazione per celebrare il Cinquantesimo anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, l’esposizione è nata dalla collaborazione con la direzione regionale Musei Puglia, guidata da Luca Mercuri, e con il museo Archeologico nazionale Jatta di Ruvo di Puglia, diretto da Claudia Lucchese. La mostra ha riscosso uno straordinario successo, sia in termini di affluenza che di interesse da parte del pubblico. Il tema dell’esposizione è stato quello della rappresentazione e del significato dell’immagine delle varie forme vascolari nelle scene dipinte sui vasi. Il percorso espositivo ha guidato i visitatori in un viaggio alla scoperta delle più iconiche forme vascolari antiche, attraverso temi fondamentali come il consumo del vino, il gineceo e i rituali funerari. Un’attenzione speciale è stata rivolta alla Peucezia, in particolare agli usi e ai costumi di quelle comunità.

Un momento dell’inaugurazione della mostra “Il vaso sui vasi. Capolavori dal Museo Jatta di Ruvo di Puglia” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria con Claudia Lucchese e Carmelo Malacrino (foto marrc)
“Abbiamo esposto quasi 50 reperti del museo nazionale Jatta”, dichiara Luca Mercuri, “accostati fra loro in una sequenza del tutto originale e inedita, capace di raccontare un aspetto dell’iconografia e della funzione della ceramica a figure rosse solitamente poco affrontato nelle sale museali e del tutto assente nel consueto percorso di visita del museo nazionale Jatta. Nel contempo, l’esposizione ha offerto ai visitatori la possibilità di conoscere una classe di materiali non molto rappresentata nella Calabria meridionale”. E Claudia Lucchese: “I vasi figurati, soprattutto quelli apuli, erano perlopiù destinati a far parte di ricchi corredi tombali appartenenti a coloni greci e a capi indigeni. Per loro il contenitore deteneva un forte significato simbolico, mediato dalle scene dipinte ma anche dalla forma vascolare prescelta. Il vaso, infatti, pur essendo supporto di immagini, conservava sempre il ricordo della sua funzione originaria che, quando connessa al mondo femminile o maschile, poteva aggiungere un’interessante connotazione al recipiente stesso”.

Attività didattiche per i bambini al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto marrc)
Anche i piccoli visitatori hanno potuto apprezzare i reperti in esposizione in maniera accessibile grazie, ad esempio, ai pannelli didattici sulle varie forme vascolari antiche. La mostra, poi, si concludeva con un’area tutte dedicata ai bambini, dove era possibile colorare e personalizzare i disegni dei vasi, imparando divertendosi. “Accessibilità, meraviglia, sinergia e bellezza sono state le parole chiave di questa esposizione, che ha affascinato migliaia di visitatori in un anno così significativo, quale è quello del Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace”, conclude il direttore Malacrino. “Ringrazio gli amici Luca Mercuri e Claudia Lucchese per l’entusiasmo, nonché per l’impegno profuso nella realizzazione di questa mostra, che ha arricchito l’offerta espositiva del MArRC. Così come ringrazio tutto il personale che ha lavorato al progetto, dagli architetti agli archeologi, dal personale amministrativo ai restauratori, fino al personale di vigilanza che ha accolto e agevolato la fruizione del pubblico. Una bellissima esperienza che ha visto la Puglia e la Calabria unite nella valorizzazione di un eccezionale patrimonio archeologico”.
Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale tavola rotonda su “Benedetto Croce. A 70 anni dalla morte” promossa dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria
Nuovo appuntamento del “Natale al Museo” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Mercoledì 4 gennaio 2023, in sala conferenze, alle 17, si parlerà di “Benedetto Croce. A 70 anni dalla morte”, nell’incontro promosso dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria. Dopo i saluti della presidente del CIS Calabria, Loreley Rosita Borruto e del direttore del museo, Carmelo Malacrino, il pubblico potrà partecipare alla tavola rotonda presieduta dal prof. Giuseppe Gembillo, con interventi della prof.ssa Annamaria Anselmo, della prof.ssa Paola Radici Colace e del prof. Giuseppe Giordano, direttore del dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’università di Messina. “Particolarmente entusiasmante”, dichiara la presidente Borruto, “è stata nel 2022 l’attività svolta dal Centro internazionale Scrittori della Calabria nella prestigiosa sede del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, con una programmazione che è ruotata intorno al grande evento del cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace. Il coinvolgimento nelle attività che si sono svolte in tutti i locali del museo, dal suggestivo spazio di Piazza Paolo Orsi alla mitica terrazza, è stata una esperienza che rimarrà incancellabile nella memoria storica del CIS. Abbiamo partecipato a una avventura che ha collocato i Bronzi al centro di una nuova narrazione della Calabria contemporanea, che attraverso di loro si è raccontata all’Italia e al mondo. Per noi che da sei anni partecipiamo alle attività del Museo – conclude Borruto – è stato motivo particolare di orgoglio vedere questa istituzione proiettata al massimo splendore con manifestazioni memorabili”. E il direttore Malacrino: “Il 2022 sarà ricordato per il Cinquantesimo anniversario dalla scoperta delle due statue che rendono il MArRC famoso in tutto il mondo: una grande opportunità di promozione e valorizzazione dell’intero patrimonio culturale calabrese. Su questa scia si colloca l’anno appena iniziato, certi che le sinergie attuate con enti e associazioni non verranno meno nell’obiettivo di continuare a fare conoscere la straordinaria ricchezza della nostra regione. Un grazie doveroso va al personale del Museo che ha svolto in questi mesi un lavoro encomiabile e continua a spendersi con energia e impegno”.
Firenze. Alla Galleria dell’Accademia apre la mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini”, con sedici immagini di Luigi Spina dedicate ai due “eroi venuti dal mare”
Quest’estate al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria è stata una delle mostre inserite nel ricco programma di celebrazioni per i cinquant’anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, nel 1972. Ora la mostra la mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini”, tutta dedicata ai due “Eroi venuti dal mare”, curata dal direttore del MArRC, Carmelo Malacrino, e da Luigi Spina, riconosciuto da Artribune quale miglior fotografo italiano del 2020, si sposta Firenze, altra città fondamentale nella storia dei Bronzi, perché è in riva all’Arno che le due statue furono restaurate. Le due sculture furono infatti trasportate a Firenze nel gennaio del 1975 e furono affidate alle cure dei restauratori Renzo Giachetti ed Edilberto Formigli e nell’autunno del 1980 al termine dei lavori furono esposte a Firenze accompagnate dall’illustrazione delle varie fasi di restauro. E quella fu, in Italia, la prima grande mostra archeologica che divenne un fatto di costume con una straordinaria risposta dal grande pubblico (vedi Firenze. All’Archeologico per “Incontri al museo” conferenza del direttore Mario Iozzo “I Bronzi di Riace a Firenze: storia di un’emozione collettiva” proprio nell’anniversario dell’inaugurazione della prima esposizione dei due guerrieri dopo il lungo restauro | archeologiavocidalpassato).

Bronzi di Riace: guerriero B, dettaglio (foto luigi spina)

Bronzi di Riace: guerriero A, dettaglio (foto luigi spina)
La mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini” sarà ospitata nella Galleria dell’Accademia di Firenze dal 20 dicembre 2022 al 12 marzo 2023. L’esposizione illustra, grazie a sedici spettacolari immagini di Luigi Spina in grande formato (90×134 cm), la potenza e il vigore tuttora emanati dai due guerrieri: sarà anche l’occasione per comparare le meraviglie in bronzo del mondo greco con la superba creazione di Michelangelo, il David, che “celebra” i suoi 140 anni nella Tribuna del museo fiorentino. Accompagna la mostra il libro fotografico “Bronzi di Riace”, quarto volume della collana “Tesori Nascosti” di 5 Continents Editions, nel quale i testi di Carmelo Malacrino e Riccardo Di Cesare dialogano con la ricerca fotografica di Luigi Spina. Le fotografie di Luigi Spina sono suddivise in due sequenze: otto immagini sono dedicate alla statua A, al cosiddetto Giovane, e altre otto sono dedicate alla statua B, il Vecchio. “L’epidermide bronzea, diversa per ciascun soggetto”, spiega Spina, “prende forma, densità e lucentezza, e il chiaroscurale dei corpi si tinge dello spettro multiforme del bronzo che, al variare della luce, mostra superfici corporee che dialogano con l’occhio”.
Firenze. All’Archeologico per “Incontri al museo” conferenza del direttore Mario Iozzo “I Bronzi di Riace a Firenze: storia di un’emozione collettiva” proprio nell’anniversario dell’inaugurazione della prima esposizione dei due guerrieri dopo il lungo restauro
15 dicembre 1980 – 15 dicembre 2022: per i 50 anni dalla scoperta e per l’anniversario della mostra, il direttore del museo Archeologico nazionale di Firenze, Mario Iozzo, presenta “I Bronzi di Riace a Firenze: storia di un’emozione collettiva” nell’ambito degli “Incontri al Museo” 2022 – 2023. Il 15 dicembre 1980 al museo Archeologico di Firenze si inaugurava infatti la straordinaria mostra “I bronzi di Riace” che esponeva per la prima volta al pubblico le due statue restaurate a Firenze dopo il loro ritrovamento. Il MAF festeggia i 50 anni dalla loro scoperta con una conferenza del direttore Mario Iozzo “I Bronzi di Riace a Firenze: storia di un’emozione collettiva” giovedì 15 dicembre 2022 alle 17, proprio nella stessa data della storica inaugurazione. Le due celebri statue furono rinvenute nello specchio di mare antistante Riace il 16 agosto 1972. La moderna cittadina di Riace si trova pochi km a Sud della colonia greca di Kaulonía, già identificata alla fine dell’800 dall’archeologo Paolo Orsi nel sito dell’attuale Monasterace Marina (Reggio Calabria). Secondo il mito su questa spiaggia battuta da un mare impetuoso, una tempesta avrebbe sospinto l’amazzone Clete, nutrice della regina delle amazzoni Pentesilea, mentre si recava a Troia a recuperare il corpo della sua signora, uccisa da Achille.

La mostra “I Bronzi di Riace” allestita nel salone del Nicchio al museo Archeologico nazionale di Firenze (foto maf)
Allestita negli ambienti del Salone del Nicchio, l’esposizione consentì di riaprire momentaneamente l’accesso a un settore del museo che era stato travolto dall’alluvione, attraendo lunghe code di visitatori davanti all’ingresso di piazza SS. Annunziata in attesa di vedere i miracoli compiuti in cinque anni di lavori dai laboratori del Centro di Restauro della soprintendenza Archeologica di Firenze. “Ho avuto la fortuna di essere testimone di un grande evento archeologico e di un sorprendente fenomeno sociale e culturale”, racconta Mario Iozzo. “Nell’arco di un mese 250mila persone visitarono la mostra che fu poi prorogata fino a giugno, prima del riallestimento al Quirinale voluto da Sandro Pertini. Il pubblico stava in coda per ore per conquistare un biglietto da 125 lire per vedere i due capolavori mentre la loro fama cresceva di giorno in giorno…”.

Lunghe code di visitatori davanti al museo Archeologico di Firenze per la mostra “I Bronzi di Riace” (foto maf)
Le due sculture furono trasportate a Firenze nel gennaio del 1975 e furono affidate alle cure dei restauratori Renzo Giachetti ed Edilberto Formigli e nell’autunno del 1980 al termine dei lavori furono esposte a Firenze accompagnate dall’illustrazione delle varie fasi di restauro. Prima di tornare “a casa” i bronzi furono poi esposti fino al 12 luglio anche al Palazzo del Quirinale, dove richiamarono trecentomila visitatori in soli dodici giorni. Le operazioni svolte a Firenze valsero alla soprintendenza Archeologica della Toscana il riconoscimento del premio “Campione d’Italia per la promozione della Cultura e dell’Arte”, per aver reso “attuale l’antico” e fatto riscoprire “nella coscienza dell’uomo i valori perenni di civiltà”.
Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale la conferenza on line “I Bronzi di Riace e il grande pubblico” chiude il ciclo per il Cinquantesimo della scoperta. Segue l’apertura della nuova sezione “Depositi in mostra”
Doppio appuntamento martedì 6 dicembre 2022 al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, il primo dei quali si inserisce nell’ambito delle attività istituite per il Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace. Alle 17, infatti, ultima conferenza del ciclo di incontri online promosso dal museo Archeologico nazionale in collaborazione con il Dipartimento di Studi umanistici dell’università Roma Tre e coordinato dalla prof.ssa Giuliana Calcani. Ospiti dell’incontro saranno i professori Monica Salvadori e Luca Scalco, del Dipartimento dei Beni culturali dell’università di Padova, che proporranno il tema “I Bronzi di Riace e il grande pubblico. Tra didattica e percezione dell’antico”. Ecco il link per seguire on line l’evento sui canali social del Museo: https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3ameeting_ZjBmNDJlZTItYTRiMC00MTVhLWJhOTMtYjZmNmZmZDhjMTJl%40thread.v2/0?context=%7b%22Tid%22%3a%22ffb4df68-f464-458c-a546-00fb3af66f6a%22%2c%22Oid%22%3a%223d77d297-5a27-4734-bfc0-9208713f0d1b%22%7d. “A differenza degli incontri precedenti, che ci hanno permesso di esplorare particolari aspetti della ricerca archeologica”, commenta la prof.ssa Calcani, “questa conferenza metterà in evidenza il punto di vista del pubblico più ampio sui Bronzi di Riace. Un’apertura di visione essenziale non solo per comprendere l’impatto delle opere sulla contemporaneità, ma anche per ricordarci che il senso dell’arte non è mai univoco e che oggi, come tanto tempo fa, l’immagine dei Bronzi di Riace sollecita in varie direzioni l’immaginario di chi li contempla”.
Sempre il 6 dicembre, alle 17.30, sarà inaugurata una nuova sezione del Museo, dedicata al tema dei “Depositi in mostra”, curata dal direttore Carmelo Malacrino e dal funzionario archeologo Daniela Costanzo. Tre vetrine saranno dedicate all’esposizione di reperti normalmente conservati nei depositi, creando nuove opportunità di valorizzazione delle collezioni, non solo archeologiche. “L’idea è quella di proporre ai visitatori una selezione di reperti che normalmente non sono inseriti nel percorso espositivo, in un dialogo che integri e richiami le grandi tematiche storico-archeologiche presentate nelle sale del MArRC”, dichiara Costanzo. “Si tratta altresì dell’occasione per raccontare il quotidiano lavoro di riordino, studio e documentazione delle collezioni, un’attività che avviene “dietro le quinte” di un museo, pur costituendone la principale attività ai fini della tutela e valorizzazione dei beni”. Tra le opere in mostra vi sarà il bellissimo cratere a figure rosse, databile al IV secolo a.C. e appartenuto alla collezione ottocentesca di Diego Vitrioli. Insieme a esso ci saranno reperti provenienti dalle necropoli di Locri e di S. Stefano di Grotteria, alcuni dei quali esposti per la prima volta. “Da anni proseguiamo nell’impegno di valorizzare le collezioni conservate nei depositi, per decenni rimaste sconosciute”, aggiunge Malacrino. “Le continue attività di riordino, documentazione e restauro hanno permesso di far apprezzare al grande pubblico centinaia di reperti, anche grazie all’allestimento di numerose mostre temporanee. Con questa piccola sezione vogliamo creare uno spazio dedicato, nel quale far scoprire, mese dopo mese, oggetti sempre diversi e normalmente conservati nei depositi. Un motivo in più per tornare sempre più spesso al MArRC”.
Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per “Incontri d’Autunno” la conferenza della prof.ssa Angela Misiano su “Marte in opposizione: la sua guerra con Keplero” apre il ricco programma per le Festività. Predisposte anche le aperture

Palazzo Piacentini, sede del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

Il logo per il Cinquantesimo dei Bronzi di Riace 1972-2022
L’appuntamento degli “Incontri d’Autunno” del 1° dicembre 2022 al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria apre il ricco programma predisposto per le Festività. Si respira infatti già aria di Natale al MArRC, pronto ad accogliere turisti e calabresi. Dopo il successo della grande mostra “L’età degli eroi. La Magna Grecia e i Bronzi di Riace”, il suggestivo spazio di piazza Paolo Orsi tornerà ad accogliere tante iniziative culturali e le piccole “mostre d’accoglienza”, che tanto hanno caratterizzato la programmazione del MArRC negli scorsi anni. “Dopo gli ultimi mesi trascorsi con gli Incontri d’Autunno”, dichiara il direttore del Museo, Carmelo Malacrino, “siamo felici di salutare il Natale con una offerta culturale suggestiva e variegata. In un anno tutto dedicato al Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace, questa volta abbiamo deciso di rendere protagonisti i bambini, che rappresentano il futuro di ogni società. Dagli incontri con Babbo Natale ai laboratori didattici, fino alle giornate accompagnate dalle note natalizie, tanti saranno i momenti in cui le famiglie potranno portare i loro piccoli al Museo, per vivere insieme momenti in allegria all’insegna della cultura. Non mancheranno – continua il direttore – nuove esposizioni e gli incontri promossi dalle associazioni che collaborano con il Museo, sempre più inclusivo per tutto il territorio. Voglio ringraziare il funzionario Giuseppina Cassalia per aver coordinato questa straordinaria programmazione”. il Museo ha già predisposto anche il calendario delle aperture per le imminenti festività natalizie: il MArRC sarà aperto l’8 dicembre 2022, giorno dell’Immacolata, per proseguire poi il 24, il 26, il 31 dicembre 2022 e il 2 gennaio 2023. Grande festa a Capodanno con l’apertura straordinaria e l’ingresso gratuito per tutti, grazie all’iniziativa del ministero della Cultura #domenicalmuseo. Un’occasione per brindare insieme al 2023. Il MArRC resterà chiuso il 25 dicembre 2022 e il 3 gennaio 2023.
Mentre si abbellisce il maestoso albero natalizio del Museo, il calendario delle manifestazioni avrà inizio con un riferimento alle stelle, elemento immancabile nelle festività invernali. Giovedì 1° dicembre 2022, alle 17, nella sala conferenze, si terrà l’incontro promosso dal Planetario “Pythagoras” di Reggio Calabria. Relatrice d’eccezione sarà la prof.ssa Angela Misiano, responsabile del Planetario metropolitano, sul tema “Marte in opposizione: la sua guerra con Keplero”. “L’8 dicembre 2022”, spiega la prof.ssa Misiano, “si verificherà l’ultima delle opposizioni planetarie del 2022: Marte brillerà in tutto il suo splendore nella costellazione del Toro. Partendo da questa configurazione astronomica ripercorreremo la storia delle osservazioni del pianeta Marte e lo sforzo, ancor più difficile, di Keplero per giungere, dopo otto lunghi anni di tentativi, di ipotesi, di “guerra” con il pianeta, alla formulazione delle prime sue due leggi sul moto dei pianeti. Keplero ebbe la grande fortuna di essere chiamato, come assistente dell’astronomo danese Tycho Brahe. Quest’ultimo aveva progettato e perfezionato una serie di strumenti che, a quel tempo, potevano essere definiti all’avanguardia e Keplero aveva a disposizione una mole consistente di dati osservativi sul moto di Marte che presentava un’orbita di difficile interpretazione. È stato, proprio, grazie all’orbita di Marte, notevolmente più eccentrica rispetto a quella degli altri pianeti, che Keplero pose le basi per una nuova interpretazione della meccanica celeste”, conclude la professoressa.
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