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Reggio Calabria. Primo giorno di lavoro per Fabrizio Sudano, nuovo direttore del museo Archeologico nazionale, con un incarico di 4 anni rinnovabile. Subentra a Carmelo Malacrino

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L’archeologo Fabrizio Sudano è il nuovo direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto marrc)

Il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria ha il nuovo direttore: Fabrizio Sudano. Ha preso servizio lunedì 15 gennaio 2024. Sudano, che subentra a Carmelo Malacrino, lascia l’incarico di direzione della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia assegnato nel 2021, assumendo la guida del MArRC per i prossimi quattro anni, con possibilità di rinnovo per ulteriori quattro anni. Tra gli incarichi dirigenziali più recenti, oltre la SABAP RC-VV, ci sono la direzione della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la provincia di Cosenza (2020-2022), la direzione ad interim della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone (2021) e la direzione ad interim del Segretariato regionale del ministero della Cultura per la Calabria (2022-2023). Funzionario archeologo al ministero della Cultura dal 2012, tra il 2014 e il 2016 è stato responsabile di diversi musei Calabresi, tra cui il museo e parco archeologico dell’Antica Medma di Rosarno, il parco archeologico dei Tauriani di Palmi, il museo Archeologico nazionale di Vibo Valentia, il museo e parco archeologico dell’Antica Kaulonia, il museo Archeologico Metauros di Gioia Tauro e il museo Archeologico Lametino di Lamezia. Archeologo classico di formazione, Sudano ha studiato tra Catania, Matera e Messina, lavorando da subito in scavi e contesti archeologici in Italia e all’estero assumendo nel tempo incarichi di responsabilità e direzione scientifica e coordinamento. “Ringrazio innanzitutto il direttore generale Musei, prof. Massimo Osanna per la fiducia”, dichiara il neodirettore. “E un saluto di gratitudine a Filippo Demma, che ha guidato il museo in questo periodo di transizione. È un onore lavorare per il MArRC, e sono entusiasta di affrontare questa sfida insieme a tutto il personale del museo”.

Da Reggio Calabria a Taormina: a Palazzo Ciampoli la mostra “I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia” curata da Carmelo Malacrino che racconta la straordinaria storia dei Bronzi di Riace con foto, documenti e video Rai Teche

taormina_palazzo-ciampoli_mostra-i-bronzi-di-riace-cinquant-anni-di-storia_locandina“I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia”, curata dal direttore Carmelo Malacrino, è stata la mostra che ha chiuso le celebrazioni per il cinquantenario della scoperta dei Bronzi di Riace al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, dal 20 luglio al 26 novembre 2023. Adesso la mostra che racconta la straordinaria storia dei Bronzi di Riace è raccontata – con foto, documenti e video Rai Teche – è a Taormina, a Palazzo Ciampoli, fino al 28 febbraio 2024, tutti i giorni, dalle 10 alle 18, con ingresso libero. La mostra offre ai visitatori un suggestivo viaggio nella storia dei Bronzi di Riace attraverso fotografie d’archivio, molte inedite o poco note, e video dell’epoca, appositamente concessi da Rai Teche. Il progetto di allestimento è stato curato dal direttore Malacrino e dall’architetto Claudia Ventura, con la collaborazione dell’architetto Giuseppina Cassalia per la selezione dei documenti video giunti dagli archivi della Rai. “La storia dei Bronzi di Riace fa parte della vita di tutti noi”, afferma il direttore Malacrino. “Tutti quelli che, come me, non sono più tanto giovani ricorderanno il clamore nato intorno alle prime esposizioni di questi capolavori, prima a Firenze e Roma, e poi a Reggio Calabria, nel Museo che col loro arrivo si è aperto ai flussi turistici internazionali. Attraverso le voci dei protagonisti dell’epoca si potranno seguire tutti i momenti salienti della “nuova vita” dei Bronzi di Riace, dalla scoperta ai restauri, fino alle esposizioni e agli studi scientifici condotti spesso con approcci assolutamente originali. Abbiamo svolto un lungo lavoro di ricerca nei nostri archivi per selezionare le fotografie più affascinanti, a cui si affiancheranno numerosi video di trasmissioni e telegiornali dell’epoca”.

Perché andare a vedere la mostra? Ce lo spiega la direttrice del Parco Naxos Taormina, Gabriella Tigano. “Perché è una mostra bellissima, una mostra studiata in tutti i particolari da Carmelo Malacrino che ne è stato l’ideatore, e perché questo ponte che unisce il museo di Reggio Calabria e il parco di Naxos Taormina è un ponte importante, è un ponte culturale importante. Noi tenevamo molto a portare questa mostra qui a Palazzo Ciampoli. Con il museo abbiamo da anni un accordo di collaborazione e quindi siamo veramente felici di essere riusciti a portare questa mostra qui a Taormina. Rimarrà fino a tutto il mese di febbraio. E vi aspettiamo tutti qui a Taormina. Chiaramente poi speriamo andiate anche a vedere i Bronzi direttamente a Reggio Calabria”.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per gli “Incontri al MArRC” conferenza “Incontri di popoli e culture. Miti e culti delle città dello Stretto nelle monete antiche” con Maria Caccamo Caltabiano direttore scientifico del CIS

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Palazzo Piacentini, sede del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

Per gli “Incontri al MArRC”, il ciclo di appuntamenti che vede protagoniste le associazioni attive sul territorio in programma per la stagione autunnale al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Appuntamento venerdì 27 ottobre 2023, alle 17, nella sala conferenze del MArRC. Il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e il Centro internazionale Scrittori della Calabria promuovono la conferenza “Incontri di popoli e culture. Miti e culti delle città dello Stretto nelle monete antiche”. Aprono la manifestazione gli interventi di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC e Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria. Introduce l’incontro Paola Radici Colace, già professore ordinario di Filologia classica all’università di Messina, presidente onorario e direttore scientifico del CIS della Calabria. Relazionerà Maria Caccamo Caltabiano, già professore ordinario di Numismatica greca e romana, dipartimento di Civiltà antiche e moderne, università di Messina, componente del comitato scientifico del CIS. Per secoli nell’aria dello Stretto di Scilla e Cariddi si sono intrecciati popoli e culture diverse. La professoressa Maria Caccamo Caltabiano, con il supporto di slide, illustrerà attraverso le monete antiche, miti e culti che testimoniano l’importante ruolo avuto dalle città di Messina e Reggio poste al centro del Mediterraneo.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per gli “Incontri al MArRC” conferenza “Il primo Rinascimento in architettura: Filippo Brunelleschi e Leon Alberti” con Francesca Paolino del Cis

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Tornano gli “Incontri al MArRC”: venerdì 13 ottobre 2023, alle 17.30, nell’ambito del ciclo “I grandi protagonisti dell’arte: architettura, pittura e scultura” il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e il Centro Internazionale Scrittori della Calabria promuovono la prima conferenza “Il primo Rinascimento in architettura: Filippo Brunelleschi e Leon Alberti”. Aprono l’incontro gli interventi di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, e di Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria. Con il contributo di slides, relazionerà Francesca Paolino, già prof. di Storia dell’Architettura università Mediterranea di Reggio Calabria, componente del Comitato Scientifico del CIS. Il Rinascimento è stato uno dei periodi più floridi dell’arte italiana. Numerosi pittori, scultori e architetti con la loro arte hanno dato vita a nuove tecniche e forme artistiche. Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti, sono tra i maggiori esponenti del Primo Rinascimento, con la loro arte, hanno segnato il passaggio dall’architettura gotica a quella rinascimentale. “Il MArRC è cresciuto come spazio espositivo in questi anni anche grazie agli straordinari Bronzi di Riace e di Porticello, attrattori ionici per tutto la Calabria”, dichiara il direttore Malacrino. “Ma è maturato soprattutto il senso di appartenenza da parte della comunità del territorio, che lo percepisce come luogo da vivere, curare e difendere. Siamo orgogliosi di questo risultato, frutto di un lavoro continuo con tante associazioni che, come il CIS della Calabria, ci hanno permesso di rendere il Museo un luogo dinamico e inclusivo”.

Reggio Calabria. Prorogata la direzione di Malacrino fino al 15 novembre 2023. E con la “Domenica al Museo”, il 1° ottobre ingresso gratuito e l’occasione per ammirare i Bronzi di Riace e di Porticello e tre grandi mostre temporanee

reggio-calabria_archeologico_domenica-al-museo_ottobre-2023_locandinaDomenica 1° ottobre 2023, anche al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, torna il tradizionale appuntamento della “Domenica al Museo”: l’iniziativa del ministero della Cultura che prevede, ogni prima domenica del mese, l’ingresso gratuito in Parchi archeologici, musei e luoghi della cultura. Ottima occasione per ammirare i Bronzi di Riace e di Porticello, nonché visitare i quattro livelli di allestimento permanente, con i preziosi reperti esposti al Museo. A ciò si aggiungono le tre grandi mostre temporanee che arricchiscono la programmazione museale: “I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia”, curata dal direttore del Museo, Carmelo Malacrino; “Per gli dei e per gli uomini. Musica e danza nell’antichità”, curata dal direttore e dalle archeologhe Angela Bellia e Patrizia Marra; “Le nuvole e il fulmine. Gli Etruschi interpreti del volere divino”, curata da Malacrino insieme agli archeologi Mario Iozzo e Barbara Arbeid. “Le prime domeniche del mese si confermano momenti tra i più significativi del dialogo del MArRC con la comunità del territorio”, dichiara il direttore Malacrino. “Vedere tanti cittadini tornare nelle sale espositive dà senso al nostro impegno di rendere il Museo un luogo inclusivo e dinamico”.

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Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

Con decreto della direzione generale Musei è stato prorogato l’incarico del direttore Malacrino, che doveva concludersi il 30 settembre 2023. “Mi onora”, conclude Malacrino, “la possibilità di proseguire la direzione del MArRC fino al prossimo 15 novembre, termine previsto per la conclusione del nuovo concorso. Saranno settimane impegnative, che permetteranno di concludere vari progetti e presentare il bilancio di previsione per il prossimo anno”.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per “Incontri al MArRC” l’evento “Omaggio a Yves Bonnefoy nel centenario della nascita (1923 – 2023): su alcune traduzioni italiane di sue opere recenti”

reggio-calabria_archeologico_incontri-15-settembre_locandinaNeppure il tempo di archiviare la programmazione estiva delle “Notti d’Estate al MArRC” sulla magnifica terrazza del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, chiusa con grande successo di pubblico, che il museo diretto da Carmelo Malacrino riparte con gli “Incontri al MArRC”, la programmazione autunnale nella sala conferenze dell’istituto. Venerdì 15 settembre 2023, alle 16.45, il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, con il patrocinio morale della Città Metropolitana di Reggio Calabria, del Comune di Reggio Calabria e dell’università Mediterranea di Reggio Calabria, promuovono l’evento “Omaggio a Yves Bonnefoy nel centenario della nascita (1923 – 2023): su alcune traduzioni italiane di sue opere recenti”. L’evento è inserito nell’ambito della Cattedra di Poesia del Centro Internazionale Scrittori della Calabria, intestata a due grandi poeti del Novecento: Maria Luisa Spaziani (1922 – 2014) e Yves Bonnefoy (1923 – 2016). Aprono la manifestazione gli interventi di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC; Irene Calabrò, assessore alla Cultura della Città di Reggio Calabria; Filippo Quartuccio, delegato alla Cultura della Città Metropolitana di Reggio Calabria; Daniele Cananzi, direttore del Dipartimento DiGiES, università Mediterranea di Reggio Calabria. Introduce la manifestazione Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria. Relaziona Fabio Scotto, professore ordinario di Letteratura francese all’università di Bergamo (dipartimento di Lingue, Letterature e Culture straniere) dove è direttore del CISAM – Centro Internazionale per gli Studi sulle Avanguardie e la Modernità, componente del Comitato scientifico del CIS, presidente della Cattedra di Poesia intestata al poeta Yves Bonnefoy. Modera e conduce l’avvenimento Paola Radici Colace, già ordinario di Filologia classica all’università di Messina, presidente onorario e direttore scientifico del CIS della Calabria, presidente della Cattedra di Poesia intestata alla poetessa Maria Luisa Spaziani. Intervento programmato di Ottavio Amaro, professore di Composizione architettonica – dipartimento dArTe – università Mediterranea di Reggio Calabria. Scrittore, poeta e critico d’arte francese, Yves Bonnefoy è unanimemente ritenuto il massimo poeta francese contemporaneo e una delle più alte figure della poesia mondiale del secondo Novecento. Più volte candidato al Premio Nobel per la letteratura, Yves Bonnefoy svolse anche una intensa attività di traduttore, in particolare di grandi autori della letteratura e del teatro anglosassoni, tra cui William Shakespeare e John Keats. Fu docente di Studi comparati della funzione poetica al Collège de France. Ha ricevuto numerosi premi di poesia, come i prestigiosi Balzan, Grinzane Cavour e Franz Kafka. Nel 2010 I Meridiani Mondadori hanno pubblicato tutta l’opera poetica di Bonnefoy a cura di Fabio Scotto.

Reggio Calabria. Chiusa la rassegna “Notti d’Estate al MArRC” per il direttore del museo Archeologico nazionale Carmelo Malacrino è il momento dei bilanci, di un intero mandato che scade il 30 settembre: “Lascio un museo luogo della cultura dinamico e inclusivo con un bilancio in attivo per oltre 2 milioni e mezzo di euro”

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Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, curatore della mostra “I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia” (foto marrc)

Con il concerto lirico “Emozioni in musica” degli allievi del conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria sulla terrazza del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria si è chiusa l’intenso programma delle “Notti d’Estate al MArRC”. È tempo dunque di bilanci. Ma per il direttore Carmelo Malacrino il bilancio è speciale perché non si tratta di una stagione, ma di un intero mandato. In carica infatti dal 1° ottobre 2015, il suo incarico si concluderà il 30 settembre 2023.

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Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, e Loreley Rosita Borruto, presidente del Centro Internazionale Scrittori della Calabria (foto MArRC)

“Sono stati anni magnifici e allo stesso tempo molto difficili”, dichiara Malacrino. “Al mio arrivo il Museo era solo in parte aperto al pubblico, in attesa della conclusione dell’allestimento. Dall’indimenticabile inaugurazione del 30 aprile 2016 il MArRC ha raggiunto alti livelli, investendo in accoglienza, efficienza e sicurezza. Oggi il legame con la comunità del territorio è solido e dinamico, in sinergia con tanti enti e associazioni che condividono diverse attività. Inoltre, il lavoro di promozione svolto in rete con le altre istituzioni intorno al Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace sta producendo i suoi frutti, tra cui un forte incremento del numero di visitatori”. Con l’istituzione dell’autonomia, il MArRC ha portato avanti una gestione attenta e trasparente delle risorse finanziarie, con l’acquisizione diretta degli introiti di bigliettazione. Il trend di crescita è evidenziato dai dati dell’ultimo bilancio consuntivo, chiuso con un risultato economico positivo di 1.545.617,32 euro e un avanzo di amministrazione di 2.579.218,67 euro.

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Da sinistra, Carmelo Malacrino, Rosanna Scopelliti e Daniele Castrizio (foto MArRC)

“L’obiettivo perseguito e condiviso con l’intero staff”,  commenta Maria Elena Giangrande, segretario amministrativo del Museo, “è sempre stato quello di offrire alla collettività il miglior servizio possibile, minimizzando i costi e garantendo la correttezza e la trasparenza delle procedure amministrative. Non è stato sempre facile; tante le sfide che in questi anni abbiamo dovuto affrontare. Penso all’alluvione del 2018, al periodo del Covid e alle difficoltà legate al graduale ritorno alla normalità. E poi, ancora prima, l’avvio dell’autonomia finanziaria e gestionale, con tutte le procedure di un Museo di nuova istituzione, portate avanti da Teresa Triolo che mi ha preceduta in questo ufficio. All’approssimarsi della fine del suo mandato, colgo l’occasione per ringraziare il direttore Malacrino per l’attività svolta in questi otto anni, per aver lavorato con noi sempre in prima linea, senza mai risparmiarsi, stimolando così ciascuno a fare del proprio meglio. Seppur dispiaciuta per la conclusione di questo percorso lavorativo, auguro al direttore di proseguire verso nuovi e maggiori successi”. Le entrate da bigliettazione stanno superando di gran lunga le aspettative, ben oltre le previsioni in bilancio che, in considerazione dell’importante anniversario dei Bronzi di Riace, già erano state stimate in crescita rispetto all’anno 2019 (ultimo anno pre-pandemia). Si è registrato un notevole incremento anche delle entrate derivanti dalla concessione in uso degli spazi museali, più che raddoppiate rispetto al dato 2019.

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Il direttore Carmelo Malacrino con i carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Cosenza all’inaugurazione della mostra “Salvati dall’oblio” (foto MArRC)

“Non è ancora il momento di lasciare il Museo”, aggiunge il direttore. “Guardandomi indietro, penso a tanti momenti e tante persone che arricchiscono quei ricordi. Ancor più, ritrovo una visione di crescita del Museo quale luogo della cultura dinamico e inclusivo. In questi anni abbiamo offerto centinaia di eventi, realizzato una trentina di mostre temporanee e restaurato migliaia di reperti. Sono contento di poter lasciare al prossimo direttore una squadra straordinaria nei vari uffici e un cospicuo “tesoretto” di oltre due milioni e mezzo di euro. Sarà utile per realizzare nuovi progetti, auspicando un’attenzione particolare alla conservazione e al restauro delle collezioni”.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale chiude il ciclo “Notti d’Estate al MArRC” con il concerto “Emozioni in musica” con gli allievi del Conservatorio “Francesco Cilea”

reggio-calabria_archeologico_notti-d-estate-2023_9-settembre_locandinaSi chiude in musica la programmazione delle “Notti d’Estate al MArRC” sulla magnifica terrazza affacciata sullo Stretto del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Grande attesa per “Emozioni in musica”, l’esibizione lirica degli allievi del Conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, in programma alle 21 di sabato 9 settembre 2023. Si esibiranno il soprano Cristina Alviano, il baritono Domenico Cagliuso, con l’accompagnamento del pianista Luca Moro. “Sono felice di chiudere questa ricca e avvincente rassegna con il Conservatorio Cilea”, dichiara il direttore del museo, Carmelo Malacrino. “Un’occasione per celebrare l’arte e la cultura attraverso l’interpretazione di giovani talenti del nostro territorio”. Espressione di rilievo del Conservatorio reggino, gli allievi del Cilea hanno tutti già all’attivo numerose esperienze di grande spessore. Domenico Cagliuso, giovane ventitreenne, è dotato di una voce da baritono cantabile che coniuga un timbro particolare a volume notevole. Ha iniziato a studiare canto lirico con i maestri Vincenzo Nizzardo (baritono) ed Ermes Nizzardo (tenore) e attualmente frequenta il Biennio in Canto lirico al Conservatorio Cilea sotto la guida della prof.ssa Serenella Fraschini. Il soprano Cristina Alviano, già conosciuta dal pubblico del museo, ha rappresentato l’Italia e la Calabria al concorso internazionale di musica classica Microkosmos della scuola di musica Rubin Stain di Roma. Ad oggi frequenta il Triennio di Canto lirico presso il Conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria sotto la guida della prof.ssa Liliana Marzano. Saranno entrambi accompagnati dal pianista Vincenzo Luca Moro, laureato con lode e menzione d’onore al corso triennale di Pianoforte al Conservatorio Cilea, ha approfondito gli studi con i maestri Pierluigi Camicia, Benedetto Lupo, Dainus Kepezinskas, Roberto Cappello, Basilio Timpanaro. È ora diplomando al Corso di laurea biennale in Pianoforte al Conservatorio “F. Cilea” sotto la guida della prof.ssa Cinzia Dato. A conclusione della rassegna il direttore del Conservatorio, Francesco Romano, dichiara: “Con l’ultimo appuntamento delle Notti d’estate al MArRC 2023, il 9 settembre, si chiude un’altra entusiasmante stagione di eventi sulla suggestiva terrazza del museo Archeologico di Reggio Calabria che ha visto alcuni tra i migliori studenti del Conservatorio “Cilea” esibirsi in ben quattro concerti oltre che all’inaugurazione della mostra Per gli dei e per gli uomini. Musica e danza nel mondo antico e nella settimana della Festa della Musica. L’alta affluenza di un pubblico attento e visibilmente soddisfatto è stata l’ennesima conferma di una formula vincente che il direttore Carmelo Malacrino ha ideato e realizzato ogni anno all’insegna della valorizzazione non solo dell’istituzione museale ma anche delle più vitali realtà artistiche e culturali del territorio. A lui e al suo staff sono particolarmente grato per averci invitato e accolto con sollecitudine e attenzione, offrendo ai nostri studenti indimenticabili occasioni di produzione artistica e ai nostri docenti un luogo quanto mai prestigioso dove tenere l’annuale Convegno musicologico internazionale che avverrà i prossimi 3 e 4 ottobre”.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per “Notti d’Estate al MArRC” sulla terrazza sullo stretto conferenza di Nicodemo Misiti su “Il Castello Ducale di Corigliano Calabro: una storia millenaria dai Normanni ai nostri giorni”

reggio-calabria_archeologico_notti-d-estate-2023_7-settembre_locandinaPenultimo appuntamento della programmazione della Notti d’Estate al MArRC sulla magnifica terrazza del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Giovedì 7 settembre 2023, alle 21, il MArRC e il Centro Internazionale Scrittori della Calabria promuovono la conferenza “Il Castello Ducale di Corigliano Calabro: una storia millenaria dai Normanni ai nostri giorni”, con video proiezione. Apriranno l’incontro gli interventi di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, e di Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria. Con il contributo di slides, relazionerà Nicodemo Misiti, docente di inglese, antropologo, scrittore, fotografo, componente del comitato scientifico del Cis. “Ringrazio il CIS della Calabria per aver accompagnato con appassionato impegno ed entusiasmo gli appuntamenti di questa edizione di Notti d’Estate al MArRC”, dichiara il direttore Malacrino. “Il castello ducale di Corigliano, costruito nel 1073 probabilmente per ordine del condottiero normanno Roberto il Guiscardo nel corso dei secoli ha subito una serie di modifiche e trasformazioni. Il Castello, a partire dal 1927, è divenuto museo storico artistico culturale ed è ritenuto ad oggi uno fra i castelli meglio conservati nell’Italia meridionale. Un’altra stimolante occasione per celebrare il patrimonio culturale calabrese – conclude -. Grazie alla collaborazione con le associazioni del territorio, nella sua scenografica terrazza il Museo si conferma luogo di incontro e condivisione dei saperi”.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per “Notti d’Estate al MArRC” sulla terrazza sullo stretto conferenza dell’astrofica Patrizia Caraveo “Giù le mani dal cielo” sull’inquinamento luminoso spaziale, con osservazione del cielo in collaborazione col Planetario Pythagoras

reggio-calabria_archeologico_notti-d-estate-2023_2-settembre_locandinaUn inizio stellare per la programmazione del mese di settembre delle “Notti d’Estate al MArRC”. Si torna a parlare di spazio con il Planetario “Pythagoras” di Reggio Calabria. Sabato 2 settembre 2023, alle 21, sulla terrazza del MArRC, il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, il Planetario “Pythagoras” di Reggio Calabria, e il Rotary Club Reggio Calabria Sud Parallelo 38 presentano la conferenza dell’astrofisica Patrizia Caraveo “Giù le mani dal cielo”, con l’osservazione astronomica. “Ringrazio il Planetario Pythagoras”, commenta il direttore Malacrino, “che porta all’attenzione del pubblico del museo, temi sempre attuali e di rilievo scientifico e civile, dando voce ad illustri esperti del settore e condividendo con il museo il fine della divulgazione della cultura e della conoscenza”. Dopo i saluti iniziali del direttore del Museo Carmelo Malacrino; di Angela Misiano, direttrice del Planetario; di Enrico Paratore, presidente del Rotary Club Reggio Calabria Sud Parallelo 38, relazionerà Patrizia Caraveo, astrofisica, dirigente di ricerca dell’Istituto nazionale di Astrofisica (INAF), commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana. Il suo campo d’interesse principale è il comportamento delle stelle di neutroni alle diverse lunghezze d’onda. Caraveo è stata tra i primi a capire il ruolo fondamentale delle stelle di neutroni nell’astrofisica delle alte energie. Durante gli anni di ricerca sull’identificazione della sorgente Geminga, riconosciuta come la prima pulsar senza emissione radio, ha messo a punto una strategia multi lunghezze d’onda per l’identificazione delle sorgenti gamma galattiche. Nel dicembre 2016 è stata insignita dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Sulla panoramica terrazza del MArRC la scienziata approfondirà il tema dell’inquinamento luminoso spaziale legato alla crescente domanda di satelliti ad alta potenza e di lunga durata per fornire servizi di comunicazione e dati più veloci e affidabili. “Tutti siamo tristemente familiari con l’inquinamento luminoso. Sappiamo che troppe luci spengono le stelle e abbiamo imparato a promuovere strategie per limitare i danni della nostra illuminazione”, interviene Misiano, direttrice del Planetario. “Ma ora il pericolo viene dall’alto perché lo spazio intorno alla Terra si sta popolando di una miriade di satelliti commerciali. Oltre a riempire lo spazio orbitale, questi satelliti costituiscono un notevole disturbo per l’astronomia. La preoccupazione più grande, però, è costituita dall’eccessivo traffico orbitale che potrebbe avere conseguenze devastanti per la nostra società che dipende dall’utilizzo dei satelliti”.