Napoli. All’università “Federico II”, in presenza e on line, la giornata internazionale di studi “Donne e Archeologia in Europa nel XX secolo. Il ruolo delle donne nella ricerca e valorizzazione del patrimonio archeologico” a cura di Bianca Ferrara, per approfondire il contributo delle donne alla storia della disciplina archeologica
Lunedì 1° dicembre 2025, alle 9.30, nell’aula Ex Cataloghi Lignei dell’università “Federico II” di Napoli, nel complesso di San Pietro Martire in via Porta di Massa 1 a Napoli, la giornata internazionale di studi “Donne e Archeologia in Europa nel XX secolo. Il ruolo delle donne nella ricerca e valorizzazione del patrimonio archeologico” a cura di Bianca Ferrara e rappresenta un’importante occasione per approfondire il contributo delle donne alla storia della disciplina archeologica, riportando alla luce figure e percorsi rimasti a lungo nell’ombra. L’iniziativa acquista particolare rilievo grazie alla partecipazione di studiose provenienti da diversi contesti accademici, italiani e stranieri. Sarà inoltre possibile seguire l’evento anche online tramite la piattaforma Microsoft Teams (https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3ameeting_ODJiMGNkM2ItNWZiNC00YzVmLThjZTMtMmY1YTM5MzM3NWQx%40thread.v2/0?context=%7b%22Tid%22%3a%222fcfe26a-bb62-46b0-b1e3-28f9da0c45fd%22%2c%22Oid%22%3a%2280566533-a071-4e2e-a989-0a894ea565dc%22%7d). La Giornata rientra in un progetto di ricerca scientifica coordinato dalla prof.ssa Bianca Ferrara, volto ad approfondire il ruolo delle donne negli studi archeologici tra la fine dell’Ottocento e il Novecento, con particolare attenzione ai percorsi formativi, alle modalità di accesso alla professione e ai contributi offerti allo sviluppo della disciplina archeologica. Il Convegno vedrà la partecipazione di studiose e ricercatrici provenienti da Università italiane e straniere, che approfondiranno le tematiche proposte, offrendo nuovi e interessanti spunti di riflessione. Le diverse relazioni in programma permetteranno infatti di delineare un quadro più completo e articolato del contributo femminile alla disciplina, mettendo in luce figure spesso poco note ma di grande rilevanza scientifica.
Dopo i saluti istituzionali di Andrea Mazzucchi e Rosalba Di Meglio, la prima sessione del Convegno, coordinata da Antonella Tomeo, prevede gli interventi di Giovanna Greco, Flavia Frisone, Margarita Díaz-Andreu, María José Berlanga Palomo, Fedra A. Pizzato e Sophie Hay. A seguire, le relazioni di Bianca Ferrara, Rachele Cava, Daniela Capece e Teresa Laudonia. I contributi offriranno un quadro articolato delle esperienze femminili che, tra archeologia, papirologia ed epigrafia, si sono sviluppate in un contesto tradizionalmente dominato da figure maschili, mettendo in luce percorsi professionali, approcci critici e metodologie innovative introdotte dalle studiose.
Napoli. Al via la XXIX edizione degli Incontri di Archeologia, in presenza e on line, per raccontare il patrimonio culturale antico. Apre, come da tradizione, il direttore Giulierini sul “Mann del futuro”. Ecco tutto il programma
Le opere, le collezioni, i percorsi multidisciplinari, i progetti di ricerca: è ai nastri di partenza (primo appuntamento giovedì 26 ottobre 2023, alle 16) la rassegna “Incontri di Archeologia” che, giunta alla XXIX edizione, rappresenta uno dei punti cardine della programmazione culturale del museo Archeologico nazionale di Napoli. Il format è ormai consolidato e ben noto agli appassionati di arte antica: le 21 conferenze gratuite, in calendario dal 26 ottobre 2023 al 30 maggio 2024, sempre di giovedì alle 16, saranno organizzate in Auditorium e potranno essere seguite anche in diretta Facebook sulla pagina istituzionale del Mann. La XXIX edizione degli Incontri di Archeologia, a cura del Servizio Educativo del Mann, è progettata e organizzata da Giovanni Vastano e Miriam Capobianco, in collaborazione con Lucia Emilio.

Paolo Giulierini, direttore del Mann, nei depositi sotterranei delle Cavaiole (foto graziano tavan)
Come da tradizione, il ciclo di incontri è aperto dal direttore dell’Archeologico. La conferenza di quest’anno è su “Il Mann del futuro”. “Apriamo gli Incontri di archeologia parlando di futuro”, commenta Paolo Giulierini. “In questi anni gli appuntamenti del giovedì sono stati una preziosa ribalta per un’eccellenza non solo settoriale e specialistica ma per temi, incontri e personalità coinvolgenti e di alta capacità divulgativa, un vero e proprio festival della conoscenza. Grazie alla possibilità della trasmissione on line, che nulla ha tolto al senso di essere comunità ‘fisica’ degli Incontri e al piacere di ritrovarci al Museo, il pubblico si è negli ultimi anni allargato e il sapere condiviso si è reso disponibile alle scuole e alle università e non solo. Futuro quindi all’ordine del giorno del primo incontro, dai nuovi spazi e sezioni già cantiere alle ricerche del Mann, per un’inaugurazione particolare della nostra più importante rassegna che dopo otto anni mi emoziona e che vogliamo tutti dedicare al ricordo di Valeria Sampaolo”.

La dea Lakshmi, corrispondente ad Afrodite, statuetta in avorio da Pompei, conservata nel Gabinetto segreto del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)
Novembre, ancora, sarà il mese dedicato ad alcune curiosità svelate dai reperti del Mann: Maria Morisco descriverà gli strumenti musicali delle collezioni museali (9 novembre) e Laura Weinstein si occuperà della preziosa statuetta della dea Lakshmi, testimone dei contatti tra Roma e India (30 novembre). Da non perdere, alcuni approfondimenti ad hoc, come quello sulla figura umana nella pittura antica (ne parlerà Anna Maria D’Onofrio, il 23 novembre) e sulle novità nello scriptorium dei Romani (se ne occuperà Umberto Pappalardo, il 21 dicembre). Immancabile, come ogni anno, la performance realizzata da Giovanni Greco con Michele Monetta e Lina Salvatore (ICRA Project): giovedì 14 dicembre, anche grazie alla collaborazione dell’Accademia nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, sarà possibile intrecciare il dramma delle Troiane di Euripide con la nostalgia e la passione del tango.

Lapide sepolcrale del rebbi Abba Maris (IV-V secolo d.C.) da Brusciano (Na) conservata al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)
Il 2024 inizierà (18 gennaio) con la conferenza della direttrice del parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, che identificherà la mission del proprio istituto in un percorso consapevole di conoscenza della storia; per la Giornata della Memoria, da segnare in agenda anche l’evento del 25 gennaio, durante il quale Giancarlo Lacerenza ritroverà, nelle collezioni del Mann, alcune suggestive storie ebraiche d’amore e morte.

Sezione Campania romana al museo Archeologico nazionale di Napoli: Afrodite trionfante dall’anfiteatro campano di Capua (foto graziano tavan)
Focus sulla Campania Romana con tre incontri in programma a partire da febbraio: Stefania Gigli Quilici, Laura Acampora e Angela Maria Ferroni illustreranno il valore politico-culturale espresso dalla candidatura UNESCO della Via Appia (8 febbraio), Carmela Capaldi condurrà una promenade di studio nella sezione Campania Romana (29 febbraio) e Stefania Pafumi ripercorrerà il percorso tecnologico per risolvere l’enigma della Quadriga di Ercolano (14 marzo). Ancora una celebrazione dei capolavori del Mann nella conferenza di Bianca Ferrara e Vito Giuseppe Prillo, che si occuperanno della Magna Grecia con particolare riferimento ai banchetti e ai pasti sacri (15 febbraio).

L’archeologa Valeria Sampaolo, già direttrice del museo Archeologico nazionale di Napoli, è morta a 70 anni il 9 settembre 2023 (foto paolo soriani)
A marzo (giovedì 7), tradizionale appuntamento dedicato alla condizione femminile con la conferenza di Francesca Galgano; a fine mese (giovedì 21), Stefano De Caro ricorderà Valeria Sampaolo.

Frame del video che racconta il trasferimento del Mosaico di Alessandro da Pompei al Real Museo Borbonico (foto mann)
Il traffico illecito di beni culturali sarà il tema della conferenza di Marialucia Giacco e Ilaria Marini (4 aprile), mentre la settimana successiva (11 aprile) il direttore del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ripercorrerà le nuove ricerche in programma nella città vesuviana. Il mese si concluderà (18 aprile) con un approfondimento, a cura di Laura Forte, sulla rappresentazione del Gran Mosaico da parte dei disegnatori del Real Museo Borbonico.

Un’idria della collezione Spinelli nel deposito del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)
Quattro, infine, gli appuntamenti di maggio: Andrea Milanese traccerà la storia del Museo tra 1900 e 1957 (giovedì 9); Alessandra Sperduti e Valentina Cosentino si occuperanno della necropoli di Santa Teresa (giovedì 16); Emanuela Santaniello, Sveva Savelli, Mariateresa Operetto, Marina Vecchi e Alessandra Spadaccini tratteranno del progetto di tutela e valorizzazione della Collezione Spinelli, che rappresenta sia uno dei più ricchi rinvenimenti archeologici della Piana Campana, sia uno dei più importanti nuclei collezionistici del Mann (giovedì 23); Mariateresa Operetto, infine, analizzerà le nuove prospettive del lavoro di restauro (30 maggio).
Napoli. Al museo Archeologico nazionale gli studenti di Archeologia classica tornano a incontrarsi al museo e confrontarsi con i capolavori conservati, come dall’epoca di Fiorelli: al via il ciclo di seminari “Il Museo come libro da sfogliare”, nuova proposta didattica

“Seminari al Mann: la ripresa di una tradizione”: con questo intervento Paolo Giulierini, direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli, mercoledì 24 novembre 2021, alle 9, introdurrà il ciclo di incontri “Il Museo come libro da sfogliare”, nuova proposta didattica promossa nell’ambito del corso di laurea triennale in Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio culturale dell’università di Napoli “Federico II”. Gli eventi, a cura di Bianca Ferrara, sono realizzati in collaborazione con i Servizi Educativi e Ricerca del Mann. Gli appuntamenti didattici rappresentano un’occasione di confronto per allievi di tutte le accademie napoletane, dall’ateneo federiciano all’Orientale e al Suor Orsola: si ripropone, dunque, una tradizione che, dall’epoca di Fiorelli, portava gli studenti di archeologia classica ad incontrarsi al Museo per mettere alla prova, sul campo, le conoscenze acquisite dai libri.


Affresco con danzatrici conservato al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)
Tanti gli argomenti che saranno affrontati durante le lezioni: Andrea Mazzucchi descriverà gli itinerari di ricerca proposti dal dipartimento di Studi umanistici nell’ambito prettamente archeologico (mercoledì 24 novembre 2021, alle 10); a seguire, Luigi Cicala approfondirà le caratteristiche della scelta del corso di laurea (alle 10.30), mentre Bianca Ferrara analizzerà alcuni capolavori tra le sculture del Mann. Appuntamento anche mercoledì 1° dicembre 2021: dalle 9 , in programma la lezione di Giovanna Greco sulla colonizzazione greca letta attraverso i reperti del Museo, il dibattito su archeologia e storia condotto da Mauro de Nardis e il focus di Marialucia Giacco sui depositi museali. Venerdì 10 dicembre 2021, sempre dalle 9, viaggio tra affreschi e mosaici del Mann, a cura di Bianca Ferrara, per poi approfondire, con Laura Forte, il lavoro di scavo nei depositi come premessa all’allestimento di mostre. In mattinata, previsto anche l’intervento di Valerio Petrarca su etnografia e archeologia.
Taranto. Per i “Mercoledì del MArTA”, appuntamento on line con Bianca Ferrara (università “Federico II” di Napoli) su “Santuario di Hera al Sele. Nuovi risultati dalle recenti indagini”, introdotto da Eva Degl’Innocenti direttrice del museo Archeologico nazionale

Torna mercoledì 13 ottobre 2021, alle 18, l’appuntamento con le conferenze scientifiche dei “Mercoledì del MArTA”. Protagonista dell’appuntamento che si svolgerà unicamente on-line sarà la prof.ssa Bianca Ferrara con la sua relazione “Santuario di Hera al Sele. Nuovi risultati dalle recenti indagini”. L’appuntamento, trasmesso in diretta alle 18, sui canali YouTube e Facebook del museo Archeologico nazionale di Taranto, sarà introdotto dalla direttrice del MArTA, Eva Degl’Innocenti, e poi condotto sul tema dalla relatrice prof.ssa Bianca Ferrara, professore associato di Archeologia classica dell’università di Napoli “Federico II”.

“Le indagini che il dipartimento di Studi umanistici sta conducendo da diversi anni nel Santuario di Hera alla foce del Sele posto a 9 chilometri dalla città greca di Poseidonia/Paestum sono ricche di novità”, spiega la professoressa Ferrara. “In particolare dal 2013 si sta indagando l’area denominata Zona C che si trova a circa 530 metri a E/SE dal cuore del santuario. Lo scavo sta portando alla luce due edifici che si sovrappongono, pur se con un diverso orientamento. L’edificio più recente, di età tardo-repubblicana, ha una planimetria quasi quadrata con diversi ambienti posizionati intorno a una corte centrale per una superficie di circa 504 mq. L’edificio più antico, databile probabilmente della prima metà del VI sec. a.C., posto a una quota più bassa, e solo in parte indagato, è orientato N/S e realizzato con larghi blocchi isodomi; restituisce una planimetria grosso modo rettangolare. Dal 2014, inoltre, si sta realizzando una ricognizione sistematica del territorio e dal 2017 una serie di analisi geofisiche (georadar, magnetometria)”.
Paestum. Giornata di presentazione delle indagini archeologiche nel parco archeologico
Giornata speciale, venerdì 21 febbraio 2020, a Paestum dedicata alla presentazione delle indagini archeologiche nel parco archeologico. Intenso il programma con inizio alle 10 con i saluti e la presentazione del direttore del parco archeologico di Paestum e Velia, Gabriel Zuchtriegel. Seguono gli interventi: “Nuovi scavi dall’area dell’Athenaion: la campagna del 2019” di Fausto Longo e Maria Luigia Rizzo (università di Salerno); “New light once more on the temple of Athena” di Albert e Rebecca Ammerman (Colgate University of New York); “Saggi di scavo nell’agorà di Poseidonia” di Emanuele Greco e Marina Cipriani (Fondazione Paestum); “Gli scavi dell’unior a Poseidonia-Paestum [campagne 2018/2019]” di Laura Ficuciello (università di Napoli “L’Orientale”); “La casa dei sacerdoti nel santuario meridionale: i dati provenienti dalla recente indagine” di Giovanni di Maio e Serenella Scala (Parco Archeologico di Paestum e Velia – Geomed); seguo il dibattito. Dopo il coffee break, “Dati preliminari sulla campagna di scavo 2019 nell’abitato preromano di Paestum: le nuove sequenze stratigrafiche dalla porzione centrale e settentrionale della domus II nell’IS 2” di Rachele Cava e Guglielmo Strapazzon (Parco Archeologico di Paestum e Velia – Cooperativa Archeologia); “Le fornaci dell’insula 10-12: testimonianze di un impianto produttivo coloniale” di Francesco Mele, Rosa De Venezia, Jessica Elia, Manuela Ferraioli, Letterio Giordano (Parco Archeologico di Paestum e Velia – Ganosis/Edilco); “Santuario di Hera al Sele: la ricerca continua” di Bianca Ferrara (università di Napoli “Federico II”); “La tutela archeologica nel territorio di Paestum” di Maria Tommasa Granese (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino). Dopo il dibattito, le conclusioni di Gabriel Zuchtriegel.


Ma quella di giovedì 10 ottobre 2024 sarà per il museo Archeologico nazionale di Napoli una giornata speciale che si apre alle 12 con la presentazione di avvio lavori di restauro delle fontane del Mann; continua – come detto –, alle 17, con l’inaugurazione della stagione 2024-2025 degli “Incontri di Archeologia” con la conferenza “I nuovi allestimenti al MANN 2024-2025” di Massimo Osanna, direttore generale Musei Mic; e prosegue con l’apertura serale del museo, con ingresso dalle 19 alle 23.30 al prezzo di 5 euro (l’ingresso è consentito fino alle 23), che prevede un ricco programma per celebrare il trentennale degli “Incontri di Archeologia”. Alle 19.30 passeggiata con il direttore generale Massimo Osanna alla scoperta dei capolavori del Museo: prenotazione su
Incontri di Archeologia. “Ancora una volta gli Incontri di Archeologia si configurano come una vetrina d’eccellenza per raccontare un patrimonio culturale in divenire, sempre aperto ai temi della scoperta e del cambiamento”, commenta il professore Osanna. “Per questo, abbiamo costruito con cura un programma che potesse non soltanto rivolgersi agli addetti ai lavori, ma anche a chi ha curiosità per un mondo vivo e dinamico come quello dell’archeologia. Immediatezza nella comunicazione, taglio analitico, innovazione metodologica sono le matrici identitarie delle nostre conferenze”. Gli incontri, che saranno in calendario sino a maggio 2025, coinvolgeranno funzionari del Museo e relatori esterni, che illustreranno progetti e ricerche legati alle sezioni e agli allestimenti del Mann. Un focus ad hoc sarà dedicato alle collezioni del Medagliere e alla sezione Numismatica (che dovrebbero essere riaperti a dicembre 2024). Gli “Incontri di Archeologia” sono curati dal responsabile dei Servizi educativi del Mann, Giovanni Vastano, in collaborazione con Miriam Capobianco e gli altri membri dello staff dell’ufficio.



“Magna Grecia nel secondo dopoguerra tra scoperte e tutela: politiche culturali e protagonisti. Omaggio a Juliette de La Genière” è il titolo del convegno internazionale, organizzato dal Dipartimento federiciano di Studi umanistici (con la responsabilità scientifica di Bianca Ferrara) e in collaborazione con il Centre Jean Bèrard di Napoli, in programma il 27 e 28 novembre 2023 nel Complesso di San Marcellino di Napoli, a partire dalle 9.30. Teams diretta streaming ID riunione: 311 312 168 060 Passcode: ruWHxv. L’evento richiama l’attenzione sulle politiche culturali riguardanti il patrimonio archeologico della Magna Grecia nel corso della seconda metà del Novecento. Si tratta di anni che hanno visto profonde trasformazioni sia nel campo della ricerca sia nel campo delle idee e delle pratiche relative alla gestione e alla valorizzazione dei beni culturali dell’Italia meridionale e della Sicilia.

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