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Napoli. All’università “Federico II”, in presenza e on line, la giornata internazionale di studi “Donne e Archeologia in Europa nel XX secolo. Il ruolo delle donne nella ricerca e valorizzazione del patrimonio archeologico” a cura di Bianca Ferrara, per approfondire il contributo delle donne alla storia della disciplina archeologica

Lunedì 1° dicembre 2025, alle 9.30, nell’aula Ex Cataloghi Lignei dell’università “Federico II” di Napoli, nel complesso di San Pietro Martire in via Porta di Massa 1 a Napoli, la giornata internazionale di studi “Donne e Archeologia in Europa nel XX secolo. Il ruolo delle donne nella ricerca e valorizzazione del patrimonio archeologico” a cura di Bianca Ferrara e rappresenta un’importante occasione per approfondire il contributo delle donne alla storia della disciplina archeologica, riportando alla luce figure e percorsi rimasti a lungo nell’ombra. L’iniziativa acquista particolare rilievo grazie alla partecipazione di studiose provenienti da diversi contesti accademici, italiani e stranieri. Sarà inoltre possibile seguire l’evento anche online tramite la piattaforma Microsoft Teams (https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3ameeting_ODJiMGNkM2ItNWZiNC00YzVmLThjZTMtMmY1YTM5MzM3NWQx%40thread.v2/0?context=%7b%22Tid%22%3a%222fcfe26a-bb62-46b0-b1e3-28f9da0c45fd%22%2c%22Oid%22%3a%2280566533-a071-4e2e-a989-0a894ea565dc%22%7d). La Giornata rientra in un progetto di ricerca scientifica coordinato dalla prof.ssa Bianca Ferrara, volto ad approfondire il ruolo delle donne negli studi archeologici tra la fine dell’Ottocento e il Novecento, con particolare attenzione ai percorsi formativi, alle modalità di accesso alla professione e ai contributi offerti allo sviluppo della disciplina archeologica. Il Convegno vedrà la partecipazione di studiose e ricercatrici provenienti da Università italiane e straniere, che approfondiranno le tematiche proposte, offrendo nuovi e interessanti spunti di riflessione. Le diverse relazioni in programma permetteranno infatti di delineare un quadro più completo e articolato del contributo femminile alla disciplina, mettendo in luce figure spesso poco note ma di grande rilevanza scientifica.

Dopo i saluti istituzionali di Andrea Mazzucchi e Rosalba Di Meglio, la prima sessione del Convegno, coordinata da Antonella Tomeo, prevede gli interventi di Giovanna Greco, Flavia Frisone, Margarita Díaz-Andreu, María José Berlanga Palomo, Fedra A. Pizzato e Sophie Hay. A seguire, le relazioni di Bianca Ferrara, Rachele Cava, Daniela Capece Teresa Laudonia. I contributi offriranno un quadro articolato delle esperienze femminili che, tra archeologia, papirologia ed epigrafia, si sono sviluppate in un contesto tradizionalmente dominato da figure maschili, mettendo in luce percorsi professionali, approcci critici e metodologie innovative introdotte dalle studiose.

Napoli. Il dg Musei Massimo Osanna inaugura al museo Archeologico nazionale gli “Incontri di Archeologia” del trentennale su “I nuovi allestimenti al Mann 2024-2025”, sempre in presenza e on line, in una giornata speciale con apertura serale. Passeggiata col direttore, visita didattica, conferenza performativa, gioco a tappe

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Il dg Musei Massimo Osanna, direttore delegato del museo Archeologico nazionale di Napoli, apre la stagione 2024-2025 degli “Incontri di Archeologia” (foto mann)

Con la conferenza “I nuovi allestimenti al MANN 2024-2025” sarà Massimo Osanna, direttore generale Musei italiani e direttore delegato del Mann, ad aprire giovedì 10 ottobre 2024, alle 17, nell’auditorium del museo Archeologico nazionale di Napoli, “Incontri di Archeologia”, la storica rassegna che quest’anno festeggia il trentennale di programmazione. Una ricorrenza simbolica che conferma le ormai consolidate caratteristiche del ciclo di conferenze a fruizione gratuita (in presenza e online sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Museo): i focus sulle collezioni dell’Istituto, che continua ad ampliare la propria offerta espositiva al pubblico; l’approfondimento delle più recenti tendenze di ricerca nei campi dell’archeologia e del restauro; la valorizzazione delle buone pratiche museali nel territorio.

napoli_mann_incontri-di-archeologia-2024-2025_speciale-trentennale_locandinaMa quella di giovedì 10 ottobre 2024 sarà per il museo Archeologico nazionale di Napoli una giornata speciale che si apre alle 12 con la presentazione di avvio lavori di restauro delle fontane del Mann; continua – come detto –, alle 17, con l’inaugurazione della stagione 2024-2025 degli “Incontri di Archeologia” con la conferenza “I nuovi allestimenti al MANN 2024-2025” di Massimo Osanna, direttore generale Musei Mic; e prosegue con l’apertura serale del museo, con ingresso dalle 19 alle 23.30 al prezzo di 5 euro (l’ingresso è consentito fino alle 23), che prevede un ricco programma per celebrare il trentennale degli “Incontri di Archeologia”. Alle 19.30 passeggiata con il direttore generale Massimo Osanna alla scoperta dei capolavori del Museo: prenotazione su www.eventbrite.it.; alle 20, visita didattica “Mitologia in cammino”, per bambini dai 7 ai 12 anni: prenotazione su www.eventbrite.it.; alle 20.30, conferenza performativa “Suoni dal Mediterraneo. Riascoltare l’Antico attraverso l’Archeologia Musicale”, evento a cura di Alessandra D’Eugenio e Rossano Munaretto: ingresso libero fino ad esaurimento posti; alle 21.30, gioco a tappe “Caccia all’opera”: prenotazione su www.eventbrite.it.

napoli_mann_incontri-di-archeologia-2024-2025_locandinaIncontri di Archeologia. “Ancora una volta gli Incontri di Archeologia si configurano come una vetrina d’eccellenza per raccontare un patrimonio culturale in divenire, sempre aperto ai temi della scoperta e del cambiamento”, commenta il professore Osanna. “Per questo, abbiamo costruito con cura un programma che potesse non soltanto rivolgersi agli addetti ai lavori, ma anche a chi ha curiosità per un mondo vivo e dinamico come quello dell’archeologia. Immediatezza nella comunicazione, taglio analitico, innovazione metodologica sono le matrici identitarie delle nostre conferenze”. Gli incontri, che saranno in calendario sino a maggio 2025, coinvolgeranno funzionari del Museo e relatori esterni, che illustreranno progetti e ricerche legati alle sezioni e agli allestimenti del Mann. Un focus ad hoc sarà dedicato alle collezioni del Medagliere e alla sezione Numismatica (che dovrebbero essere riaperti a dicembre 2024). Gli “Incontri di Archeologia” sono curati dal responsabile dei Servizi educativi del Mann, Giovanni Vastano, in collaborazione con Miriam Capobianco e gli altri membri dello staff dell’ufficio.

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Il medagliere della collezione numismatica del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

IL PROGRAMMA. INCONTRI DI ARCHEOLOGIA – SPECIALE TRENTENNALE: OTTOBRE 2024 – MAGGIO 2025. OTTOBRE 2024: giovedì 10 ottobre, ore 17: “I nuovi allestimenti al MANN 2024-2025” di Massimo Osanna. NOVEMBRE 2024: giovedì 7 novembre, ore 17: “La reintegrazione delle lacune nel restauro delle ceramiche figurate. Esigenza di percezione unitaria dell’opera o ricerca dell’immagine perduta?” di Mariateresa Operetto; giovedì 14 novembre, ore 17: “Nuove ricerche archeologiche presso la villa imperiale del Pausilypon” di Marco Giglio; giovedì 21 novembre, ore 17: “Trachinie e Filottete di Sofocle: la messa in scena del dolore del corpo” di Giovanni Greco in collaborazione con ICRA Project di Lina Salvatore e Michele Monetta.

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Ceramiche a figure rosse della collezione Spinelli del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

DICEMBRE 2024: giovedì 5 dicembre, ore 17: “Le aree archeologiche urbane: progetti ed interventi in corso a Napoli” di Giuliana Boenzi e Stefano Iavarone; giovedì 12 dicembre, ore 17: “Il progetto Collezione Spinelli: le vicende di uno dei più ricchi rinvenimenti archeologici della Piana Campana, dalla necropoli di Suessula (Acerra), tra Italia, Europa e USA” di Emanuela Santaniello, Sveva Savelli, Mariateresa Operetto, Marina Vecchi e Alessandra Spadaccini; giovedì 19 dicembre, ore 17: “Nuove ricerche sulla Rocca di Cuma” di Carlo Rescigno. GENNAIO 2025: giovedì 16 gennaio, ore 17: “Il nuovo museo Archeologico nazionale di Sessa Aurunca: dalla terra degli Aurunci a Matidia” di Carlo Rescigno e Luana Toniolo; giovedì 23 gennaio, ore 17: “Il ruolo delle donne negli archivi di tabulae ceratae di Puteoli ed Ercolano” di Giuseppe Camodeca; giovedì 30 gennaio, ore 17: “La Tomba del Cerbero a Giugliano: dalla scoperta archeologica al restauro” di Mariano Nuzzo. FEBBRAIO 2025:  giovedì 6 febbraio, ore 17: “L’isola dei Cesari: un nuovo museo archeologico per Capri” di Massimo Osanna, Carmela Capaldi e Luana Toniolo; giovedì 13 febbraio, ore 17: “Gli strumenti chirurgici del museo Archeologico nazionale di Napoli” di Michele Di Gerio; giovedì 20 febbraio, ore 17: “Attività di censimento e documentazione per la conoscenza dei ripostigli monetali di epoca greca e romana dall’Italia meridionale e delle collezioni numismatiche del Medagliere del Mann” di Renata Cantilena, Federico Carbone, Marina Taliercio, Emanuela Spagnoli, Andrea Pecorella, Floriana Miele, Silvana Oliviero e Marco Casciello.

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L’anello di re Carlo conservato nel Gabinetto dei Preziosi del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto Mann)

MARZO 2025: giovedì 6 marzo, ore 17: “Lo sport femminile nell’antichità” di Diva Di Nanni; giovedì 13 marzo, ore 17: “Dal gabinetto dei preziosi: le oreficerie e i tessuti aurei” di Lucia Amalia Scatozza, Anna Patera, Guia Rossignoli e Riccardo Gennaioli; giovedì 20 marzo, ore 17: “Il museo “Nolano” della famiglia Mastrillo nella biblioteca del Mann: dalla prestigiosa committenza a Michelangelo Merisi all’evoluzione della Wunderkammer” di Vittoria Minniti; giovedì 27 marzo, ore 17: “Parthenope e Neapolis al Mann: dati archeologici e progetti per un nuovo allestimento” di Raffaella Bosso.

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Cratere della collezione Santangelo del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

APRILE 2025: giovedì 3 aprile, ore 17: “Dalla necropoli dell’Orientalizzante alla Via Appia: nuovi percorsi scientifici e allestitivi per il museo Archeologico di Calatia a Maddaloni” di Valeria Parisi e Antonella Tomeo; giovedì 10 aprile, ore 17: “Dal gabinetto dei preziosi: i materiali organici” di Alessia D’Auria. MAGGIO 2025: giovedì 8 maggio, ore 17: “Scavi nel Museo: nuovi dati sulla Collezione Santangelo” di Bianca Ferrara e Marialucia Giacco; giovedì 15 maggio, ore 17: “Misurare, pesare, costruire. Strumenti e tecniche nelle collezioni del Mann” di Laura Forte; giovedì 22 maggio, ore 17: “Il Progetto Perceive. Analisi di un caso studio: il Tempio di Iside di Pompei” di Cristiana Barandoni e Sofia Pescarin.

Napoli. Al Complesso Monumentale dei SS. Marcellino e Festo il convegno internazionale “Magna Grecia nel secondo dopoguerra tra scoperte e tutela: politiche culturali e protagonisti. Omaggio a Juliette de La Genière”, in presenza e on line: due giorni di confronto sulle politiche culturali riguardanti il patrimonio archeologico della Magna Grecia nel corso della seconda metà del Novecento

napoli_complesso-san-marcellino_convegno-internazionale-magna-grecia-nel-secondo-dopoguerra_locandina“Magna Grecia nel secondo dopoguerra tra scoperte e tutela: politiche culturali e protagonisti. Omaggio a Juliette de La Genière” è il titolo del convegno internazionale, organizzato dal Dipartimento federiciano di Studi umanistici (con la responsabilità scientifica di Bianca Ferrara) e in collaborazione con il Centre Jean Bèrard di Napoli, in programma il 27 e 28 novembre 2023 nel Complesso di San Marcellino di Napoli, a partire dalle 9.30. Teams diretta streaming ID riunione: 311 312 168 060 Passcode: ruWHxv. L’evento richiama l’attenzione sulle politiche culturali riguardanti il patrimonio archeologico della Magna Grecia nel corso della seconda metà del Novecento. Si tratta di anni che hanno visto profonde trasformazioni sia nel campo della ricerca sia nel campo delle idee e delle pratiche relative alla gestione e alla valorizzazione dei beni culturali dell’Italia meridionale e della Sicilia.

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L’archeologa Juliette de La Genière (1927-2022) (foto Centre Jean Bérard)

L’incontro è dedicato alla memoria di Juliette de La Genière, che è stata una protagonista della ricerca archeologica in Magna Grecia durante questi stessi anni. Ricordarla diventa occasione per riflettere sulla storia degli studi nella prospettiva di un confronto con le più recenti tendenze di analisi e tutela di un patrimonio di interesse mondiale. Il convegno riunisce sia storici e archeologi, specialisti della Magna Grecia, di ambito nazionale e internazionale, sia rappresentanti istituzionali dei beni culturali dell’Italia meridionale e della Sicilia, proprio per discutere insieme sullo stato degli studi nello scenario culturale e politico della vita contemporanea, dove si tratta di distinguere ma non separare ricerca, tutela e promozione del territorio.

PROGRAMMA LUNEDÌ 27 NOVEMBRE 2023 Chiesa del Complesso Monumentale dei SS. Marcellino e Festo, largo San Marcellino 10, Napoli. Alle 9.30, saluti di apertura: Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli; Matteo Lorito, magnifico rettore dell’università di Napoli “Federico II”; Arturo De Vivo, professore emerito dell’università di Napoli “Federico II”; Andrea Mazzucchi, direttore del dipartimento di Studi umanistici dell’università di Napoli “Federico II”; Massimo Osanna, direttore generale Musei del MiC, università di Napoli “Federico II”; Luigi La Rocca, direttore generale Archeologia Belle arti e Paesaggio del Mic; Teresa Elena Cinquantaquattro, segretario regionale del MiC per la Campania; Alessandro Naso, direttore della Scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’università di Napoli “Federico II”; Giampaolo D’Andrea, presidente dell’associazione nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia (ANIMI). Alle 11, Bianca Ferrara (università di Napoli “Federico II”), Introduzione. Presidente: Giovanna Greco (università di Napoli “Federico II”); 11.15, Gianfranco Maddoli (ANIMI) “Memoria del mio primo incontro con le problematiche della Magna Grecia”; 11.45, Mario Lombardo (università del Salento) “I convegni di Taranto e il loro contributo alla ricerca sulla storia dell’archeologia della Magna Grecia: qualche osservazione”; 12.15, Massimo Osanna (direttore generale Musei del MiC, università di Napoli “Federico II”) “Gli organi di tutela nella seconda metà del Novecento”; 12.45, discussione. Dopo la pausa pranzo, presidente: Carmela Capaldi (università di Napoli “Federico II”). Alle 14.30, Rosalba Panvini (università di Catania) “L’attività di tutela in Sicilia tra storia e nuova organizzazione dell’amministrazione”; 15, Alfonsina Russo (parco archeologico del Colosseo) “I Parchi archeologici e le prospettive future: il caso del Parco archeologico del Colosseo”; 15.30, Fabio Pagano (parco archeologico dei Campi Flegrei) “La modernità ripensata. Presupposti e determinazioni nella nascita di un Parco archeologico”; 16, Francesco Sirano (parco archeologico di Ercolano) “Ercolano. I molti futuri di una città. Scoperte, tutela, valorizzazione e interazione con il territorio”; Dopo la pausa caffè, alle 17, Tiziana D’Angelo (parco archeologico di Paestum e Velia) “Nuove antichità pestane: storie e progetti di un Parco archeologico in trasformazione”; 17.30, Filippo Demma (parco archeologico di Sibari) “Proporre, progettare, realizzare. Sperimentazione e nuovi modelli di gestione dai Parchi archeologici della Calabria”; 18, Francesca Spatafora (archeologa, dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana) “I parchi archeologici siciliani: variazioni sul tema”; 18.30, discussione.

PROGRAMMA MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2023 Chiesa del Complesso Monumentale dei SS. Marcellino e Festo, largo San Marcellino 10, Napoli. Presidente: Luigi Cicala (università di Napoli “Federico II”). Alle 9.30, Maria Concetta Parello (parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi) “Dalla frana di Agrigento al Parco della Valle dei Templi: tutela, ricerca e valorizzazione di Akragas/Agrigentum”; 10, Luigi Maria Gattuso (parco archeologico di Gela) “Parco archeologico di Gela: tutela e valorizzazione”; 10.30, Brigitte Marin (École française de Rome), Valérie Huet (Centre Jean Bérard), Claude Pouzadoux (Université Paris Nanterre), Priscilla Munzi (Centre Jean Bérard) “Dal secondo dopoguerra agli anni ‘80, 40 anni di collaborazione italo-francese per la conoscenza della Magna Grecia e della Sicilia: attori, spazi e strategie della ricerca archeologica”; dopo la pausa caffè, presidente: Priscilla Munzi (Centre Jean Bérard): alle 11.30, Tiziana D’Angelo (parco archeologico di Paestum e Velia), Bianca Ferrara (università di Napoli “Federico II”) “Heraion alla foce del Sele: questi ultimi trent’anni di ricerca”; 12, Raffaella Bonaudo (soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino), Bianca Ferrara (università di Napoli “Federico II”) “Roscigno – Monte Pruno tra valorizzazione e tutela. I progetti della Soprintendenza Archeologica e dell’Università degli Studi di Napoli”; 12.30, Rosalba Panvini (università di Catania), Marina Congiu (archeologa, soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Caltanissetta), Bianca Ferrara (università di Napoli “Federico II”) “Gela: una lunga collaborazione tra Università e Soprintendenza”; 13, discussione. Dopo la pausa pranzo, tavola rotonda “Omaggio a Juliette de La Genière: tra didattica, scavi e ricerche”, 15.30, introduce: Giovanna Greco “Didattica e ricerca tra Lille e Parigi”: Nathalie De Chaisemertin, Françoise Gaultier, Michel Gras, Stéphane Verger. Scavi E Ricerche A Paestum: Giuliana Tocco, Marina Cipriani, Bianca Ferrara, Antonella Tomeo; a Sala Consilina: Luigi Cicala, Maria Luisa Tardugno; in Basilicata: Annamaria Mauro, Carmelo Colelli; in Calabria: Elena Lattanzi, Raffaella Pierobon Benoit, Claudio Sabbione, Roberto Spadea; in Sicilia: Rosalba Panvini. Alle 18.30, Massimo Osanna (direttore generale Musei del MiC, università di Napoli “Federico II”) conclusioni.

Napoli. Al via la XXIX edizione degli Incontri di Archeologia, in presenza e on line, per raccontare il patrimonio culturale antico. Apre, come da tradizione, il direttore Giulierini sul “Mann del futuro”. Ecco tutto il programma

napoli_mann_incontri-di-archeologia_2023_locandinaLe opere, le collezioni, i percorsi multidisciplinari, i progetti di ricerca: è ai nastri di partenza (primo appuntamento giovedì 26 ottobre 2023, alle 16) la rassegna “Incontri di Archeologia” che, giunta alla XXIX edizione, rappresenta uno dei punti cardine della programmazione culturale del museo Archeologico nazionale di Napoli. Il format è ormai consolidato e ben noto agli appassionati di arte antica: le 21 conferenze gratuite, in calendario dal 26 ottobre 2023 al 30 maggio 2024, sempre di giovedì alle 16, saranno organizzate in Auditorium e potranno essere seguite anche in diretta Facebook sulla pagina istituzionale del Mann. La XXIX edizione degli Incontri di Archeologia, a cura del Servizio Educativo del Mann, è progettata e organizzata da Giovanni Vastano e Miriam Capobianco, in collaborazione con Lucia Emilio.

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Paolo Giulierini, direttore del Mann, nei depositi sotterranei delle Cavaiole (foto graziano tavan)

Come da tradizione, il ciclo di incontri è aperto dal direttore dell’Archeologico. La conferenza di quest’anno è su “Il Mann del futuro”. “Apriamo gli Incontri di archeologia parlando di futuro”, commenta Paolo Giulierini. “In questi anni gli appuntamenti del giovedì sono stati una preziosa ribalta per un’eccellenza non solo settoriale e specialistica ma per temi, incontri e personalità coinvolgenti e di alta capacità divulgativa, un vero e proprio festival della conoscenza. Grazie alla possibilità della trasmissione on line, che nulla ha tolto al senso di essere comunità ‘fisica’ degli Incontri e al piacere di ritrovarci al Museo, il pubblico si è negli ultimi anni allargato e il sapere condiviso si è reso disponibile alle scuole e alle università e non solo. Futuro quindi all’ordine del giorno del primo incontro, dai nuovi spazi e sezioni già cantiere alle ricerche del Mann, per un’inaugurazione particolare della nostra più importante rassegna che dopo otto anni mi emoziona e che vogliamo tutti dedicare al ricordo di Valeria Sampaolo”.

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La dea Lakshmi, corrispondente ad Afrodite, statuetta in avorio da Pompei, conservata nel Gabinetto segreto del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Novembre, ancora, sarà il mese dedicato ad alcune curiosità svelate dai reperti del Mann: Maria Morisco descriverà gli strumenti musicali delle collezioni museali (9 novembre) e Laura Weinstein si occuperà della preziosa statuetta della dea Lakshmi, testimone dei contatti tra Roma e India (30 novembre). Da non perdere, alcuni approfondimenti ad hoc, come quello sulla figura umana nella pittura antica (ne parlerà Anna Maria D’Onofrio, il 23 novembre) e sulle novità nello scriptorium dei Romani (se ne occuperà Umberto Pappalardo, il 21 dicembre). Immancabile, come ogni anno, la performance realizzata da Giovanni Greco con Michele Monetta e Lina Salvatore (ICRA Project): giovedì 14 dicembre, anche grazie alla collaborazione dell’Accademia nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, sarà possibile intrecciare il dramma delle Troiane di Euripide con la nostalgia e la passione del tango.

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Lapide sepolcrale del rebbi Abba Maris (IV-V secolo d.C.) da Brusciano (Na) conservata al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Il 2024 inizierà (18 gennaio) con la conferenza della direttrice del parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, che identificherà la mission del proprio istituto in un percorso consapevole di conoscenza della storia; per la Giornata della Memoria, da segnare in agenda anche l’evento del 25 gennaio, durante il quale Giancarlo Lacerenza ritroverà, nelle collezioni del Mann, alcune suggestive storie ebraiche d’amore e morte.

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Sezione Campania romana al museo Archeologico nazionale di Napoli: Afrodite trionfante dall’anfiteatro campano di Capua (foto graziano tavan)

Focus sulla Campania Romana con tre incontri in programma a partire da febbraio: Stefania Gigli Quilici, Laura Acampora e Angela Maria Ferroni illustreranno il valore politico-culturale espresso dalla candidatura UNESCO della Via Appia (8 febbraio), Carmela Capaldi condurrà una promenade di studio nella sezione Campania Romana (29 febbraio) e Stefania Pafumi ripercorrerà il percorso tecnologico per risolvere l’enigma della Quadriga di Ercolano (14 marzo). Ancora una celebrazione dei capolavori del Mann nella conferenza di Bianca Ferrara e Vito Giuseppe Prillo, che si occuperanno della Magna Grecia con particolare riferimento ai banchetti e ai pasti sacri (15 febbraio).

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L’archeologa Valeria Sampaolo, già direttrice del museo Archeologico nazionale di Napoli, è morta a 70 anni il 9 settembre 2023 (foto paolo soriani)

A marzo (giovedì 7), tradizionale appuntamento dedicato alla condizione femminile con la conferenza di Francesca Galgano; a fine mese (giovedì 21), Stefano De Caro ricorderà Valeria Sampaolo.

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Frame del video che racconta il trasferimento del Mosaico di Alessandro da Pompei al Real Museo Borbonico (foto mann)

Il traffico illecito di beni culturali sarà il tema della conferenza di Marialucia Giacco e Ilaria Marini (4 aprile), mentre la settimana successiva (11 aprile) il direttore del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ripercorrerà le nuove ricerche in programma nella città vesuviana. Il mese si concluderà (18 aprile) con un approfondimento, a cura di Laura Forte, sulla rappresentazione del Gran Mosaico da parte dei disegnatori del Real Museo Borbonico.

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Un’idria della collezione Spinelli nel deposito del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Quattro, infine, gli appuntamenti di maggio: Andrea Milanese traccerà la storia del Museo tra 1900 e 1957 (giovedì 9); Alessandra Sperduti e Valentina Cosentino si occuperanno della necropoli di Santa Teresa (giovedì 16); Emanuela Santaniello, Sveva Savelli, Mariateresa Operetto, Marina Vecchi e Alessandra Spadaccini tratteranno del progetto di tutela e valorizzazione della Collezione Spinelli, che rappresenta sia uno dei più ricchi rinvenimenti archeologici della Piana Campana, sia uno dei più importanti nuclei collezionistici del Mann (giovedì 23); Mariateresa Operetto, infine, analizzerà le nuove prospettive del lavoro di restauro (30 maggio).

Napoli. Al museo Archeologico nazionale gli studenti di Archeologia classica tornano a incontrarsi al museo e confrontarsi con i capolavori conservati, come dall’epoca di Fiorelli: al via il ciclo di seminari “Il Museo come libro da sfogliare”, nuova proposta didattica

Antinoo Farnese, tra le sculture della collezione Farnese conservata al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

napoli_mann_seminari_museo-libro-da-sfogliare_locandina“Seminari al Mann: la ripresa di una tradizione”: con questo intervento Paolo Giulierini, direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli, mercoledì 24 novembre 2021, alle 9, introdurrà  il ciclo di incontri “Il Museo come libro da sfogliare”, nuova proposta didattica promossa nell’ambito del corso di laurea triennale in Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio culturale dell’università di Napoli “Federico II”. Gli eventi, a cura di Bianca Ferrara, sono realizzati in collaborazione con i Servizi Educativi e Ricerca del Mann. Gli appuntamenti didattici rappresentano un’occasione di confronto per allievi di tutte le accademie napoletane, dall’ateneo federiciano all’Orientale e al Suor Orsola: si ripropone, dunque, una tradizione che, dall’epoca di Fiorelli, portava gli studenti di archeologia classica ad incontrarsi al Museo per mettere alla prova, sul campo, le conoscenze acquisite dai libri. 

I depositi delle Cavaiole al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto luigi spina)
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Affresco con danzatrici conservato al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Tanti gli argomenti che saranno affrontati durante le lezioni: Andrea Mazzucchi descriverà gli itinerari di ricerca proposti dal dipartimento di Studi umanistici nell’ambito prettamente archeologico (mercoledì 24 novembre 2021, alle 10); a seguire, Luigi Cicala approfondirà le caratteristiche della scelta del corso di laurea (alle 10.30), mentre Bianca Ferrara analizzerà alcuni capolavori tra le sculture del Mann. Appuntamento anche mercoledì 1° dicembre 2021: dalle 9 , in programma la lezione di Giovanna Greco sulla colonizzazione greca letta attraverso i reperti del Museo, il dibattito su archeologia e storia condotto da Mauro de Nardis e il focus di Marialucia Giacco sui depositi museali. Venerdì 10 dicembre 2021, sempre dalle 9, viaggio tra affreschi e mosaici del Mann, a cura di Bianca Ferrara, per poi approfondire, con Laura Forte, il lavoro di scavo nei depositi come premessa all’allestimento di mostre. In mattinata, previsto anche l’intervento di Valerio Petrarca su etnografia e archeologia.

Taranto. Per i “Mercoledì del MArTA”, appuntamento on line con Bianca Ferrara (università “Federico II” di Napoli) su “Santuario di Hera al Sele. Nuovi risultati dalle recenti indagini”, introdotto da Eva Degl’Innocenti direttrice del museo Archeologico nazionale

Locandina dell’incontro on line “Santuario di Hera al Sele. Nuovi risultati dalle recenti indagini” con Bianca Ferrara

Torna mercoledì 13 ottobre 2021, alle 18, l’appuntamento con le conferenze scientifiche dei “Mercoledì del MArTA”. Protagonista dell’appuntamento che si svolgerà unicamente on-line sarà la prof.ssa Bianca Ferrara con la sua relazione “Santuario di Hera al Sele. Nuovi risultati dalle recenti indagini”. L’appuntamento, trasmesso in diretta alle 18, sui canali YouTube e Facebook del museo Archeologico nazionale di Taranto, sarà introdotto dalla direttrice del MArTA, Eva Degl’Innocenti, e poi condotto sul tema dalla relatrice prof.ssa Bianca Ferrara, professore associato di Archeologia classica dell’università di Napoli “Federico II”.

Veduta zenitale della Zona C del santuario di Hera al Sele, vicino a Paestum (foto MArTa)

“Le indagini che il dipartimento di Studi umanistici sta conducendo da diversi anni nel Santuario di Hera alla foce del Sele posto a 9 chilometri dalla città greca di Poseidonia/Paestum sono ricche di novità”, spiega la professoressa Ferrara. “In particolare dal 2013 si sta indagando l’area denominata Zona C che si trova a circa 530 metri a E/SE dal cuore del santuario. Lo scavo sta portando alla luce due edifici che si sovrappongono, pur se con un diverso orientamento. L’edificio più recente, di età tardo-repubblicana, ha una planimetria quasi quadrata con diversi ambienti posizionati intorno a una corte centrale per una superficie di circa 504 mq. L’edificio più antico, databile probabilmente della prima metà del VI sec. a.C., posto a una quota più bassa, e solo in parte indagato, è orientato N/S e realizzato con larghi blocchi isodomi; restituisce una planimetria grosso modo rettangolare. Dal 2014, inoltre, si sta realizzando una ricognizione sistematica del territorio e dal 2017 una serie di analisi geofisiche (georadar, magnetometria)”.

Paestum. Giornata di presentazione delle indagini archeologiche nel parco archeologico

La locandina della Giornata di presentazione delle indagini archeologiche a Paestum

Giornata speciale, venerdì 21 febbraio 2020, a Paestum dedicata alla presentazione delle indagini archeologiche nel parco archeologico. Intenso il programma con inizio alle 10 con i saluti e la presentazione del direttore del parco archeologico di Paestum e Velia, Gabriel Zuchtriegel. Seguono gli interventi: “Nuovi scavi dall’area dell’Athenaion: la campagna del 2019” di Fausto Longo e Maria Luigia Rizzo (università di Salerno); “New light once more on the temple of Athena” di Albert e Rebecca Ammerman (Colgate University of New York); “Saggi di scavo nell’agorà di Poseidonia” di Emanuele Greco e Marina Cipriani (Fondazione Paestum); “Gli scavi dell’unior a Poseidonia-Paestum [campagne 2018/2019]” di Laura Ficuciello (università di Napoli “L’Orientale”); “La casa dei sacerdoti nel santuario meridionale: i dati provenienti dalla recente indagine” di Giovanni di Maio e Serenella Scala (Parco Archeologico di Paestum e Velia – Geomed); seguo il dibattito. Dopo il coffee break, “Dati preliminari sulla campagna di scavo 2019 nell’abitato preromano di Paestum: le nuove sequenze stratigrafiche dalla porzione centrale e settentrionale della domus II nell’IS 2” di Rachele Cava e Guglielmo Strapazzon (Parco Archeologico di Paestum e Velia – Cooperativa Archeologia); “Le fornaci dell’insula 10-12: testimonianze di un impianto produttivo coloniale” di Francesco Mele, Rosa De Venezia, Jessica Elia, Manuela Ferraioli, Letterio Giordano (Parco Archeologico di Paestum e Velia – Ganosis/Edilco); “Santuario di Hera al Sele: la ricerca continua” di Bianca Ferrara (università di Napoli “Federico II”); “La tutela archeologica nel territorio di Paestum” di Maria Tommasa Granese (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino). Dopo il dibattito, le conclusioni di Gabriel Zuchtriegel.