Roma. All’Arco costantiniano di Malborghetto, nell’anniversario della Battaglia di Ponte Milvio, “Costantino e la Battaglia di Ponte Milvio: la storia e la memoria”: mostra, visite guidate, laboratori didattici
“La storia non è soltanto il racconto di eventi passati, ma la trama viva di idee che si muovono, si trasformano e plasmano la realtà. È, al contempo, la memoria di quei momenti cruciali il cui esito muta per sempre il corso del mondo”. Martedì 28 ottobre 2025, anniversario della Battaglia del 312 d.C., appuntamento all’Arco costantiniano di Malborghetto a Roma con “Costantino e la Battaglia di Ponte Milvio: la storia e la memoria”. A 1712 anni esatti da quel giorno di ottobre in cui, sulle rive del Tevere, si giocò una partita destinata a cambiare la storia, l’Arco Costantiniano di Malborghetto si apre a una mostra dal titolo suggestivo: “Malborghetto. Memorie archeologiche di pellegrini e giubilei”. Questa esposizione, partendo da armi ritrovate sul campo di Ponte Milvio, intende raccontare la cristianizzazione di un territorio attraverso le testimonianze archeologiche che ne segnano il lento e complesso cammino. Nel luogo stesso dove Costantino scelse di porre il suo accampamento, si svolgeranno visite guidate, laboratori e attività didattiche pensate per offrire una lettura approfondita e sfaccettata di quei contesti storici, militari e spirituali, che fecero di quella battaglia non solo uno scontro di eserciti, ma una svolta decisiva nella storia dell’Impero e della civiltà occidentale.
Il 28 ottobre 2025, all’Arco Costantiniano di Malborghetto, in via Barlassina 1 a Roma, dalle 10 alle 18, attività e programma: visite guidate ogni ora dalle 10.30 alle 16.30; Arco e Casale di Malborghetto; mostra “Malborghetto. Memorie archeologiche di pellegrini e giubilei”. Attività didattiche: ogni ora dalle 10, laboratori didattici per famiglie con gli operatori di Explora, il Museo dei Bambini di Roma: Arco a tutto sesto, Arco quadrifronte di Malborghetto, La Via Flaminia, Il Pellegrino. Allestimenti esterni: Mi trasformo nel tempo, Il sogno di Costantino, La battaglia di Ponte Milvio, Caccia al tesoro.
Roma. Al sito archeologico di Arco di Malborghetto la mostra “Malborghetto: memorie archeologiche di pellegrini e giubilei” che approfondisce il fenomeno del pellegrinaggio lungo la Via Flaminia dal IV al XVII secolo

Reperti in mostra in “Malborghetto: memorie archeologiche di pellegrini e giubilei” all’Arco di Malborghetto di Roma (foto ssabap-roma)
Da sabato 11 ottobre 2025 apre al pubblico la mostra “Malborghetto: memorie archeologiche di pellegrini e giubilei” nel sito archeologico di Arco di Malborghetto dove si potrà visitare fino al 1° marzo 2026. Attraverso i reperti esposti sarà possibile approfondire il fenomeno del pellegrinaggio lungo la Via Flaminia dal IV al XVII secolo, con particolare attenzione al ruolo spirituale dell’antico casale di Malborghetto, sorto intorno a un arco quadrifronte di epoca costantiniana. La mostra ad ingresso gratuito, secondo il calendario di aperture mensili del sito dell’Arco di Malborghetto, ricostruisce, attraverso materiali rari e mappe storiche, il passaggio di Malborghetto da arco commemorativo a stazione di posta, con il ruolo di hospitium, e della rete viaria durante i periodi giubilari. “La mostra rappresenta un’occasione preziosa per restituire centralità a un luogo che per secoli ha accolto viaggiatori, pellegrini e devoti”, dichiara Daniela Porro, soprintendente Speciale di Roma. “L’Arco di Malborghetto è una testimonianza unica di stratificazione storica e religiosa: attraverso i reperti e i documenti esposti, il pubblico potrà riscoprire non solo la storia dell’edificio, ma anche il senso profondo del cammino e dell’incontro”.

Il modellino dell’Arco quadrifronte inglobato nel Medioevo in una chiesa fortificata, esposto nell’Antiquarium dell’Arco di Malborghetto (foto ssabap-roma)
L’Arco di Malborghetto, eretto agli inizi del IV sec. d.C., e probabile luogo del celebre e discusso sogno (“in hoc signo vinces”) che annunciò a Costantino la vittoria nella Battaglia di Ponte Milvio, è uno dei più importanti nodi strategici e religiosi della Roma cristiana, punto di passaggio e sosta per i pellegrini che da Nord arrivavano lungo la Via Flaminia. Fu arco quadrifronte – come si diceva – , edificio sacro, fortilizio, casale, hospitium e rifugio; oggi, con le sue trasformazioni e i recenti ritrovamenti, riveste un ruolo fondamentale per comprendere un periodo storico ampio e di grande cambiamento, un libro a cielo aperto, dove ogni pietra e ogni oggetto rinvenuto è memoria. Dalla nascita del Cristianesimo fino alle prime testimonianze dei Giubilei dal Medioevo al XVIII secolo, la mostra narra il cammino che da ogni parte del mondo ancora oggi, dopo secoli, porta alla Città Eterna, attraverso testimoni silenziosi del passaggio della storia. E la storia è narrata attraverso le memorie archeologiche, oggetto che gli ultimi scavi hanno portato alla luce, testimonianze tangibili degli eventi. L’Arco continua ogni giorno a parlare e a mostrare, con le sue trasformazioni, il passaggio di persone e il susseguirsi degli eventi, racconta, come un libro aperto, il visibile e l’invisibile.

Reperti in mostra in “Malborghetto: memorie archeologiche di pellegrini e giubilei” all’Arco di Malborghetto di Roma (foto ssabap-roma)
Non solo una mostra dedicata al passato ma anche iniziative rivolte al futuro. Infatti, in contemporanea con l’apertura della mostra prende il via il progetto “Malborghetto: Storia, Trasformazione, Scoperta” nato dalla collaborazione con Explora, il museo di Roma dedicato ai bambini, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente giovani visitatori e famiglie nella scoperta del sito. Il percorso – pensato all’insegna dell’inclusione, con pannelli in braille e video in LIS – unisce storia, gioco e tecnologia. “Avvicinare il pubblico più giovane al patrimonio storico e archeologico è una delle sfide più affascinanti e necessarie”, afferma Angelina De Laurenzi, direttrice dell’Arco di Malborghetto. “Il nuovo percorso esperienziale è pensato per stimolare curiosità e partecipazione, offrendo strumenti innovativi e accessibili per leggere il passato con occhi nuovi. Insieme alla mostra, che andrà avanti fino a marzo il progetto con Explora arricchisce il sito di Malborghetto con contenuti inediti e originali”.
Capodanno a Roma con l’archeologia: aperture straordinarie delle Terme di caracalla, villa di Livia, Arco di Malborghetto e santuario Siriaco

Capodanno a Roma con l’archeologia. Apertura straordinaria di alcuni siti della soprintendenza speciale Archeologia Belle arti e Paesaggio di Roma che aderiscono all’iniziativa del ministero della Cultura “Buone feste al Museo”.
Alle Terme di Caracalla sarà possibile visitare la mostra “Narciso. Fotografia allo Specchio”. Il 1° gennaio 2025 è attivo, con le sue fontane e le sue nebulizzazioni, lo Specchio d’acqua. Ingresso con biglietto ordinario. Orario: 9 – 16.30, ultimo ingresso 15.30
I siti archeologici della via Flaminia sono il simbolo di due momenti fondamentali della storia romana: la Villa di Livia era il rifugio dove Augusto e sua moglie Livia Drusilla trovavano riposo dagli impegni pubblici del fondatore dell’impero. Ingresso libero, via Villa di Livia 187 (all’interno del parco comunale di Prima Porta). Orario: 9 – 16.30, ultimo ingresso 15.30
L’Arco di Malborghetto, immerso nel verde e nella natura, è il luogo dove Costantino passò la notte prima della battaglia di Ponte Milvio. Ingresso libero, via Barlassina 1. Orario 9 – 16.30, ultimo ingresso 15.30
Alle pendici di Villa Sciarra, sul Gianicolo, il Santuario Siriaco è la testimonianza dei culti misterici di origine orientale dell’epoca tardo antica, un luogo pieno di fascino da poco riaperto dopo un restauro conservativo. Ingresso libero, via Dandolo 47. Orario 9.30 – 13, ultimo ingresso 12.15
Roma. In occasione dell’anniversario della battaglia di Ponte Milvio tra Costantino e Massenzio (28 ottobre 312) la soprintendenza speciale propone due eventi: tango e coraggio, e “In hoc signo vinces”

Il modellino dell’Arco quadrifronte inglobato nel Medioevo in una chiesa fortificata, esposto nell’Antiquarium dell’Arco di Malborghetto (foto ssabap-roma)
Il 28 ottobre 312 nei pressi di Ponte Milvio, dove la via Flaminia supera il Tevere, fu combattuta la battaglia, passata poi alla storia come la “battaglia di Ponte Milvio”, tra l’imperatore romano Costantino, che governava le regioni occidentali dell’impero, e l’usurpatore (imperatore in Italia e Africa, ma non riconosciuto dai colleghi della tetrarchia) Massenzio. A seguito della vittoria delle sue truppe, Costantino divenne l’unico sovrano della parte occidentale dell’impero, ulteriore passo nel suo percorso politico che lo portò a divenire imperatore unico e porre fine alla tetrarchia. Costantino, in vista della battaglia, era sceso col suo esercito lungo la via Flaminia, raggiungendo Roma ad autunno inoltrato, praticamente senza incontrare ostacoli. E con molta probabilità si era accampato col suo esercito in località Malborghetto, vicino a Prima Porta, sulla riva destra del fiume Tevere e a poca distanza dal Ponte Milvio: qui oggi vediamo il cosiddetto Arco di Malborghetto, un tetrapilo di epoca costantiniana che monumentalizza l’incrocio della Flaminia con un’altra strada.
Il 27 e 28 ottobre 2024, presso l’Antiquarium di Malborghetto sulla via Flaminia, in occasione della ricorrenza della Battaglia di Ponte Milvio e la vittoria di Costantino su Massenzio che segnò l’evangelizzazione dell’Europa e l’affermazione del Cristianesimo in Occidente, due giornate di eventi promossi dalla soprintendenza speciale di Roma nell’ambito delle attività di valorizzazione realizzate con Incontr’ARTI – Visioni di Terra e di Cielo. Domenica 27 performance e talk tra l’audacia del tango e la felicità del coraggio con l’attrice non vedente Luisa Stagni, i danzatori Paloma Dionisi ed Emiliano Naticchioni e l’intervento di Gregorio Iacopini sulla filosofia del coraggio. Lunedì 28, data cara al luogo ospitante. Per l’anniversario della vittoria di Costantino, In hoc Signo Vinces, un ensemble con il M° Fabio Lorenzi, la voce di Chiara Meschini, la danzatrice Elisa Carta Carosi e la partecipazione della giovanissima Benedetta Russo. Tutte le iniziative sono alle 17, l’ingresso è gratuito e fino ad esaurimento posti. Si prega prenotare al numero whatsapp 351.9072781.
Roma. Per GEP 2024 la Soprintendenza Speciale di Roma promuove un ricco programma di appuntamenti dal centro alla periferia: visite guidate, laboratori, convegni, aperture straordinarie ed eventi legati al patrimonio immateriale
Visite guidate, eventi, laboratori e incontri: tutto pronto per le GEP 2024. La Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, promuove un ricco programma di eventi e di iniziative in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Siti archeologici, palazzi, basiliche, un viaggio emozionante dal centro alla periferia per conoscere i tesori meno noti della città di Roma in una luce diversa. Il 28 e il 29 settembre 2024, sono tantissimi gli appuntamenti da mettere in agenda per conoscere le attività e i luoghi della cultura più ‘preziosi’ della Soprintendenza Speciale di Roma.
GLI APPUNTAMENTI DI SABATO 28 SETTEMBRE 2024

Il sito della Fonte di Anna Perenna (foto ssabap-roma)
La Fonte di Anna Perenna, il nuovo allestimento del sito. La fonte di Anna Perenna è stata rinvenuta nel 1999 durante gli scavi per un parcheggio interrato all’angolo tra piazza Euclide e via G. Dal Monte, nel quartiere Parioli a nord di Roma. Lo scavo ha portato alla luce i resti di una fontana con iscrizioni che riportano il nome di Anna Perenna, un’antica divinità festeggiata nel primitivo Capodanno romano, a marzo, così come racconta Ovidio nei Fasti. Nella cisterna retrostante la fontana sono stati trovati nel fango rappreso diversi oggetti utilizzati per pratiche magiche e riti religiosi: laminette in piombo con maledizioni, contenitori di piombo contenenti figurine antropomorfe, un pentolone di rame e diverse monete e lucerne. Questi ed altri oggetti sono oggi conservati presso il MNR – Terme di Diocleziano. La scoperta dei rituali magici praticati alla fontana di Anna Perenna, con la presenza di contenitori sigillati ermeticamente con vere e proprie “bambole voodoo” al loro interno, ha completamente cambiato la prospettiva e le conoscenze sul rapporto degli antichi con la sfera magico-religiosa. Il sito riapre dopo la pausa imposta dal Covid19, successivamente ai lavori realizzati nel sito nel corso del 2023 e del 2024 che hanno previsto il restauro dei resti archeologici, un nuovo impianto illuminotecnico dal carattere evocativo e la realizzazione di un breve filmato esplicativo. Le visite si terranno sabato 28 settembre alle 9.40 -10.40 -11.40 -12.40, sono gratuite con prenotazione obbligatoria compilando l’apposito modulo.

Lo Spazio Sottosopra nell’area archeologica del Testaccio a Roma (foto ssabap-roma)
Apertura dell’area archeologica di Testaccio e dello spazio di Sottosopra. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, che quest’anno coincide con la Giornata Mondiale delle Persone Sorde, sabato 28 settembre l’area archeologica del Mercato di Testaccio diventerà la sede di “NewpoLIS – Piccoli mercanti d’arte”, un evento speciale rivolto ai più piccoli e alle famiglie curato dal Servizio educativo della Soprintendenza Speciale di Roma con la cooperativa Il treno. L’appuntamento è alle ore 9.45 presso l’ingresso dell’area di Sottosopra. L’attività è rivolta ai bambini nella fascia di età compresa tra i 7 e gli 11 anni e prevede laboratori ludico-didattici e una visita guidata speciale alla scoperta degli scavi di Sottosopra. La volontà è quella di coinvolgere contemporaneamente persone sorde e udenti e trovare all’interno di questa giornata una interazione facilitata dal personale che condurrà le attività. NewpoLis è un progetto che in futuro verrà proposto anche alle scuole, nel segno dell’inclusività e della contaminazione di linguaggi diversi. L’iniziativa del 28 settembre è con prenotazione obbligatoria scrivendo a segreteria@iltreno33.it.

Tor San Michele alla foce del Tevere (foto ssabap-roma)
Tor San Michele, Un patrimonio in cammino alla foce del Tevere. La giornata prevede alle ore 10.30 una visita guidata a cura dell’associazione culturale Quattro Sassi a Tor San Michele all’Idroscalo di Ostia (X Municipio di Roma): si tratta di una torre michelangiolesca posizionata alla foce del Tevere voluta da papa Pio V nel 1568 per la difesa del litorale laziale. Un intervento iniziale a cura della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma racconterà dei progetti di restauro e di valorizzazione futuri che interesseranno la Torre. Successivamente, i visitatori saranno accompagnati a visitare gli interni della torre fin sopra la piazza d’armi (la visita è su prenotazione). Negli spazi esterni della Torre, dalle ore 10.30 alle ore 12.30, tutti i bambini potranno partecipare al laboratorio didattico dal titolo “Introduzione al birdwatching” a cura della Lipu Ostia. Nel pomeriggio, alle 16, è prevista una visita guidata a Tor Boacciana a circa 4 km da Tor San Michele, a cura del Parco Archeologico di Ostia Antica (su prenotazione).
Un viaggio nel Palazzo della Sapienza attraverso i disegni di Plautilla Bricci. Visite guidate gratuite in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio al Palazzo della Sapienza in corso Rinascimento per un evento speciale ispirato alla figura di Plautilla Bricci. “L’architettrice nella Roma di Borromini”, è il titolo dell’iniziativa realizzata dalla soprintendenza Speciale di Roma e dall’Archivio di Stato di Roma. Attraverso i disegni di Plautilla Bricci si snoderà il viaggio nel Palazzo della Sapienza. La storia del Palazzo della Sapienza ha inizio nel 1431 quando il pontefice Eugenio IV con bolla papale conferisce allo studium urbis le entrate della gabella del vino con l’impegno di costruire un collegio per studenti, una struttura che in circa due secoli avrebbe monumentalizzato un isolato del rione Sant’Eustachio, oggi sito tra l’omonima piazza, via del Teatro Valle, via degli Staderari, via dei Sediari, corso Rinascimento. Con i proventi della gabella l’Università romana nel 1433 acquista alcune case su via dei sediari in cui trasferisce la sede. certamente non si trattava ancora di edifici organizzati per l’insegnamento ma, all’uso medievale, di abitazioni per docenti nelle quali si tenevano le lezioni. tra il 1492 e il 1570 queste abitazioni/scuole sul versante sud vennero trasformate con l’aggiunta di portici sul cortile centrale, mentre il resto dell’isolato era ancora occupato da abitazioni private. nel 1579, grazie anche all’acquisto delle altre case dell’isolato. Inizia la costruzione dell’ala nord, verso via degli Staderari, e il complesso acquista uno schema planimetrico preciso: due ali con due scaloni simmetrici, unite da un corridoio sul lato di facciata intorno ad un cortile centrale. un impianto architettonico elaborato dalla metà del XIV secolo per le sedi universitarie e che ha nel Collegio di Spagna di Bologna, voluto dal cardinale Albornoz nel 1365, un preciso riferimento tipologico ma che si ritrova reinterpretato in varie parti d’Italia, come a esempio nel Palazzo della Sapienza a Pisa. A Roma tuttavia a condurre i lavori dal 1595 al 1602 è Giacomo Della Porta, allievo di Michelangelo e del Vignola, che prosegue con la costruzione dell’esedra su lato est, che diventerà poi la facciata della chiesa di Sant’Ivo, con il completamento delle nuove aule sul lato nord e del portico fino all’esedra. nel 1602 alla morte di Giacomo Della Porta i lavori vengono affidati a Giovanni Paolo Maggi che nel lato est sistema l’ingresso su via del Teatro Valle attraverso il proseguimento del loggiato sud. Nel 1632 Francesco Borromini viene nominato architetto della Fabbrica della Sapienza e, dopo la demolizione di un albergo esistente dietro l’esedra di inizia la costruzione della chiesa di Sant’Ivo e poi, nel 1665, la realizzazione della Biblioteca Alessandrina e delle quattro sale poligonali ai lati della chiesa. tra il 1659 e il 1664, realizza infine il prospetto nord con la costruzione del portico che definisce il nuovo ingresso su piazza Sant’Eustachio. Le visite si terranno sabato 28 settembre alle 16 e alle 17 e saranno a cura della responsabile Maria Cristina Lapenna. Le visite sono gratuite con prenotazione obbligatoria compilando l’apposito modulo.
GLI APPUNTAMENTI SERALI DI SABATO 28 SETTEMBRE

L’altare maggiore della basilica di Sant’Agostino a Roma (foto ssabap-roma)
La basilica di Sant’Agostino: tra Rinascimento e Età Moderna. La chiesa di Sant’Agostino, situata nell’omonima piazza, venne eretta a partire dal XIV secolo, quando gli agostiniani, che già officiavano nella piccola chiesa di San Trifone in Posterula, decisero di costruire una nuova struttura per il loro convento e di dedicarla al santo ispiratore dell’ordine. Il nuovo edificio, ultimato soltanto nel 1420, risultò però di dimensioni troppo contenute per le esigenze della comunità religiosa ed era inoltre soggetto a continue piene del Tevere. Per questo motivo, tra il 1479 ed il 1483, per volontà del cardinale francese Guillaume d’Estouteville, la chiesa venne riedificata e rialzata dal piano stradale tramite una scalinata. Soltanto nel 1484 gli agostiniani vi si trasferirono, lasciando la chiesa di San Trifone alla Confraternita del Ss. Sacramento. Tra il 1746 e il 1750 Luigi Vanvitelli ingrandì il convento e trasformò radicalmente anche l’interno della chiesa, modificando la cupola emisferica con una volta a catino, aggiungendo le volute laterali della facciata e trasformando il campanile cuspidato quattrocentesco in una torre quadrata. All’interno della basilica si conservano importanti opere d’arte risalenti a varie epoche; tra queste si ricordano la Madonna del Parto di Jacopo Tatti detto “il Sansovino”, l’affresco raffigurante il Profeta Isaia di Raffaello, la Madonna dei Pellegrini di Caravaggio, le tele di Guercino e di Lanfranco che ornano cappella di Sant’Agostino e il grandioso altare maggiore marmoreo, progettato da Bernini e realizzato da Orazio Torriani. Le pareti e la volta della navata centrale, oggetto di un accurato restauro curato dalla SSABAP da poco concluso, ospitano un monumentale ciclo di affreschi con Storie della vita della Vergine e Storie e figure del Vecchio Testamento, realizzato fra il 1858 ed il 1868 dal Pietro Gagliardi. In occasione delle Giornate europee del Patrimonio 2024 la Soprintendenza Speciale ha promosso un’apertura straordinaria serale con visite guidate gratuite alle 19.30, alle 20.30 e alle 21.30 con prenotazione obbligatoria compilando l’apposito modulo

Il mausoleo di Sant’Elena a Roma (foto ssabap roma)
Mausoleo di Sant’Elena apertura straordinaria serale. Maestoso e monumentale. In origine era arricchito da decorazioni e sovrastato da un’imponente cupola alla base della quale, forse per alleggerire il peso della struttura, furono inserite delle anfore vuote, dette pignatte, oggi restaurate e ancora visibili. Da questa caratteristica la zona avrebbe preso la denominazione di “Torre Pignattara” attestata a partire dal 1547 dando il nome al quartiere moderno. Il Mausoleo di Sant’Elena e il suo Antiquarium saranno eccezionalmente aperti di sera in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Sabato 28 settembre il monumento in via Casilina 641 sarà aperto con visite libere dalle 19 alle 22, ultimo ingresso alle 21.30. L’evento è curato dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, in accordo con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra che ha in gestione il monumento insieme alle adiacenti Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro.

Il fascino delle Terme di Caracalla illuminate per le aperture serali (foto fabio caricchia)
Terme di Caracalla apertura serale straordinaria, ingresso con biglietto simbolico di 1 euro. “Tra le opere pubbliche che egli lasciò a Roma, vi furono le magnifiche Terme che portano il suo nome, la cui sala per i bagni caldi è costruita, secondo gli architetti, con una tecnica che non si può riprodurre con nessun tipo di imitazione”. Così nella Historia Augusta si descrivono le magnifiche Terme di Caracalla. Queste sono uno dei complessi termali più grandi e conservati dell’antichità, realizzate nella parte meridionale della città ed inaugurate per iniziativa di Caracalla nel 216 d.C. La pianta rettangolare è tipica delle grandi terme imperiali e le imponenti strutture, articolate nei diversi ambienti, riescono ancora ad evocare la vita e le attività degli antichi frequentatori e suggeriscono il lusso che le caratterizzava. Le terme, infatti, non erano solo un edificio per il bagno, lo sport e la cura del corpo, ma anche un luogo per il passeggio e lo studio. Si entrava nel corpo centrale dell’edificio da quattro porte sulla facciata nord-orientale. Sull’asse centrale si possono osservare in sequenza il calidarium, il tepidarium, il frigidarium e la natatio. Ai lati di questo asse sono disposti simmetricamente altri ambienti attorno alle due palestre. Ancora oggi le distese dei mosaici, i resti delle vasche e della decorazione architettonica, conservata negli estesi sotterranei, suggeriscono chiaramente il programma decorativo originario che le rende uno dei gioielli di Roma antica. Per l’approvvigionamento idrico fu creato un ramo speciale dell’Aqua Marcia, l’Aqua Antoniniana. Un recente intervento ha riportato l’acqua nelle Terme di Caracalla mediante l’installazione permanente di uno specchio d’acqua davanti al calidarium arricchita con suggestivi giochi d’acqua e di luce evocativi dell’antica atmosfera. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, la Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, promuove l’apertura serale straordinaria delle Terme di Caracalla con visite guidate al costo simbolico di 1 euro. I biglietti sono disponibili presso la biglietteria on line di Musei italiani e. Si specifica che le visite sono previste alle 20.15, alle 20.25, alle 21, alle 21.15 e alle 21.50 e sono della durata di 40 minuti, l’orario di fine visita inserita nello slot orario della biglietteria è puramente indicativo. Ad accompagnare i gruppi di massimo 40 partecipanti per turno ci saranno due guide specializzate.
GLI APPUNTAMENTI DIURNI DI SABATO 28 E DOMENICA 29 SETTEMBRE

Un prezioso pavimento a marmi colorati nella Villa di Livia a Prima Porta (Roma) (foto fabio caricchia)
Villa di Livia – A casa della prima imperatrice di Roma. La Villa di Livia è un incantevole luogo di otium dove l’imperatore Augusto e la moglie Livia solevano trascorrere il tempo libero lontani dagli affanni di Roma. Ricca di vegetazione e famosa per il suo lauretum, è stata riscoperta nel 1863, quando è tornata alla luce la celebre statua di Augusto, ora ai Musei Vaticani e la stanza sotterranea con l’affresco di giardino poi staccata ed ora uno dei gioielli di Palazzo Massimo. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024 il sito sarà aperto al pubblico sabato 28 e domenica 29 settembre dalle 10.30 alle 18.30, ultimo ingresso alle 17.30. Le visite sono libere e gratuite.

Il modellino dell’Arco quadrifronte inglobato nel Medioevo in una chiesa fortificata, esposto nell’Antiquarium dell’Arco di Malborghetto (foto ssabap-roma)
Arco di Costantino – Il sogno prima della battaglia. L’Arco di Malborghetto fu costruito dall’imperatore Costantino in ricordo del suo sogno premonitore prima della battaglia contro Costantino del 28 ottobre 312. Intorno ad esso nei secoli sorse un piccolo borgo e si perse la memoria dell’imperatore, poi ritrovata con studi recenti della Soprintendenza. Nell’Arco è situato un piccolo Museo contenente materiali provenienti dagli scavi nell’area di Roma Nord. In occasione delle Giornate europee del Patrimonio la Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, promuove l’apertura straordinaria del complesso archeologico con visite libere, gratuite, senza prenotazione. Apertura sabato 28 settembre dalle 10.30 alle 21.30, ultimo ingresso alle 20.30 e domenica 29 settembre dalle 10.30 alle 18.30, ultimo ingresso alle 17.30.

La basilica sotterranea di Porta Maggiore (foto ssabap-roma)
I misteri della Basilica sotterranea di Porta Maggiore. La Basilica di Porta Maggiore non ha confronti: è unica nel suo genere. Un edificio sotterraneo, situato a 9 metri di profondità, a forma di basilica – prima attestazione a Roma, con vestibolo, atrio e aula basilicale, coperte di stucchi. Le scene rappresentate nei raffinati stucchi sono scene con divinità, oggetti rituali, ma anche scene di genere con giochi di bambini o giocolieri. Datata al I secolo d.C., ne è incerta la funzione: forse sede di Neopitagorici o funeraria. O forse entrambe. I segreti della Basilica sotterranea di Porta Maggiore si svelano sabato 28 e domenica 29 settembre in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio con visite guidate gratuite con prenotazione obbligatoria compilando l’apposito modulo
Patrimonio in cammino, verso l’Ecomuseo di Roma Ovest. La Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024 promuove un evento speciale dedicato al progetto dell’Ecomuseo di Roma Ovest. Patrimonio in Cammino è il tema delle GEP che si terranno in tutta Europa il 28 e il 29 settembre e in cammino è il processo di realizzazione dell’Ecomuseo, inserito tra i progetti del PNRR. Una pratica museale nata in Francia negli anni ’70 del secolo scorso che si è diffusa in ogni parte del mondo e che mette al centro le esperienze di chi vive in un determinato territorio. Il progetto ideato dal Responsabile dell’Area funzionale Patrimonio DEA e Immateriale, Alessio De Cristofaro, ha iniziato a muovere i primi passi in primavera coinvolgendo associazioni, gruppi informali, cittadini, residenti nei territori dei Municipi XII, XIII e XIV che sono inseriti nella mappa del costituendo Ecomuseo di Roma Ovest. Le Giornate Europee del Patrimonio saranno l’occasione per incontrarsi e mettersi in dialogo con antropologi, attivisti, istituzioni e rappresentanti di esperienze ecomuseali già realizzate. Due giorni per fare rete, costruire insieme, valorizzare e promuovere le anime del progetto, imparare e scambiare competenze in un clima di festa.
Sabato 28 settembre la sede della manifestazione è la Cascina di Sotto, in via di Boccea 922. La mattinata sarà dedicata all’incontro “Ecomusei e Patrimonio immateriale”. La manifestazione sarà inaugurata dal saluto del Soprintendente Speciale Daniela Porro, con l’introduzione del responsabile del progetto Alessio De Cristofaro e gli interventi di Roberta Pardi, funzionario archeologo responsabile Municipio XIV su Ricostruire l’Ipogeo degli Ottavi: il progetto di valorizzazione digitale e di Alessia Argento, funzionario archeologo responsabile Municipio XII, su La Villa di Colonnacce: un progetto di riqualificazione. Seguiranno l’intervento del Dirigente dell’Area Comunicazione e Promozione dei Servizi Culturali della Regione Lazio, Roberto Ottaviani, e un focus su Ecomuseo Parco di Centocelle a cura di Giovanni Figà Talamanca. Ecomusei, patrimonio e cultura è il tema affrontato dallo storico e docente, già presidente ICOM, Daniele Jalla, seguirà un approfondimento sulle esperienze dell’Ecomuseo della via Latina con Vito Lattanzi in dialogo con Marco Vigliotti e dell’Ecomuseo del Litorale romano con Alessandro Portelli in dialogo con Paolo Isaja. La mattinata si concluderà con una tavola rotonda Il costituendo Ecomuseo di Roma Ovest, coordinata da Francesco Aliberti e Marcello Tagliente, con gli interventi del Presidente del Municipio XIV Marco Della Porta e dell’assessore alla Rigenerazione urbana e periferie, Giuseppe Strazzera, del Presidente del Municipio XIII, Sabrina Giuseppetti e dell’assessore allo sviluppo locale Cinzia Giardini, del Presidente del Municipio XII, Elio Tomassetti e dell’assessore alle Politiche dei lavori pubblici Francesco Geraci. La seconda parte della giornata sarà dedicata al patrimonio immateriale dell’Ecomuseo di Roma Ovest con una introduzione a cura di Alessandra Broccolini dal titolo Le rievocazioni storiche tra festa, storia e patrimonio culturale immateriale. Si terranno la Rievocazione storica del Palio dei fontanili, a cura della Proloco Testa di Lepre, un’esibizione di Danze medievali, a cura della Compagnia dei Virelai e per chiudere i Balli popolari, a cura dell’associazione culturale Lucchina-Ottavia. Per tutta la giornata ci sarà un info point delle Associazioni aderenti al progetto.
Domenica 29 settembre la carovana del costituendo Ecomuseo si sposterà al Museo pleistocenico La Polledrara di Cecanibbio dove dalle 10 alle 18, si terranno quattro visite guidate con prenotazione obbligatoria, compilando l’apposito modulo, al Museo a cura della Soprintendenza Speciale di Roma con Federica Marano. Dalle 10 alle 18 nell’area esterna al Museo sarà allestito il villaggio delle associazioni che hanno aderito al percorso dell’Ecomuseo di Roma Ovest che presenteranno le loro attività come il Laboratorio di uncinetto e riciclo creativo, a cura dell’associazione Ilfilocheciunisce ODV, il Laboratorio ambientale, a cura dell’associazione Amici degli alberi Ottavia, il Laboratorio di archeologia sperimentale La scheggiatura della pietra nel Paleolitico, a cura della Soprintendenza Speciale di Roma con la cooperativa Matrix 96, il Laboratorio didattico-rievocativo, a cura di Protectores Domini Nostri, un percorso di tutela attiva del territorio Casal Selce: passato e presente, a cura del Comitato DIfendiamo San Selce, un’esperienza di Archeotrekking alla Villa romana di Valle Santa, a cura di Soprintendenza Speciale in collaborazione con l’associazione Cornelia Antiqua, un laboratorio di tecniche di Survival dalla sussistenza primitiva all’età moderna, a cura di Endas con l’associazione Monolitik survival e un’attività di visual thinking strategies a cura dell’associazione Vtsitalia. Tutte le attività sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Teatri di Pietra: 130 spettacoli in 23 siti archeologici tra Lazio, Toscana, Sicilia, Campania e Basilicata. Si inizia da Roma (Villa di Livia e Malborghetto)
Torna la Rete dei Teatri di Pietra, l’iniziativa che da oltre vent’anni porta lo spettacolo dal vivo in alcuni dei più suggestivi siti archeologici e monumentali italiani. La stagione 2023, che coinvolge Lazio, Toscana, Sicilia, Campania e Basilicata, ha inizio dalla Capitale, grazie alla collaborazione con la soprintendenza speciale di Roma, con un ricco programma di danza, musica, teatro e scritture drammaturgiche inedite che raccontano il presente in luoghi dalla storia straordinaria, attraverso opere classiche e contemporanee. 130 le manifestazioni in cui Teatri di Pietra porterà 38 diversi opere originali che andranno in scena in 23 siti archeologici; danza, musica, teatro e scritture drammaturgiche inedite compongono il programma, pensato per raccontare il presente in luoghi ricchi di storia – noti e meno noti – attraverso opere classiche e contemporanee. La lunga stagione inizia dunque nel Lazio, a Roma nella Villa di Livia (26-29 giugno 2023), per poi proseguire nel sito di Malborghetto (6-13 luglio 203) e nell’anfiteatro di Sutri (8 luglio – 5 agosto 2033). In contemporanea partono gli spettacoli in diversi siti della Sicilia – tra i primi Solunto, Himera, l’Acropoli di Selinunte (14 luglio) – e in Toscana (teatro romano di Volterra, 7 luglio). A seguire il tour toccherà la Campania e la Basilicata, fino alla fine dell’estate.
Il tour parte il 26 giugno 2023, alle 18, nella Villa di Livia con Opra prima, la rassegna di inediti per il teatro, che si apre con “Sulle ginocchia di Ananke”, storie di donne reali e contemporanee, di Evelina Barone; adattamento e drammaturgia Isabella Moroni e Argillateatri, regia di Ivan Vincenzo Cozzi; con Brunella Petrini, Manuela Boccanera, Ileana de Gregorio, Susanna Lauletta. Segue il 27 giugno 2023 “Guerriere in nome di…”, dialogo tra Eris, dea della guerra, e tre figure femminili, una madre, una figlia e Giovanna D’Arco: testo Luisa Stagni, con Michele Belsanti, Giorgia Palmucci, Virginia Veludo, Luisa Stagni; regia Luisa Stagni. Il 28 giugno 2023 va in scena Kairos, spettacolo con cui l’attore racconta i momenti in cui la vita ci concede di cogliere un’occasione o di perderla per un soffio: di Gipeto con Gipeto e Cecilia Casini, danza Elisa Carta Carosi. Si chiude il 29 giugno 2023 con “L’aquila e l’alabastro”, dialogo tra l’imperatore Tiberio e Maria di Màgdala, di Cinzia Giorgio, regia di Filippo Carrozzo, con Veronica Cinque e Massimo Napoli. Ingresso con prenotazione online obbligatoria: online www.liveticket.it, whatsapp 351 907 2781, www.teatridipietra.it / fb teatridipietra.
A partire dal 6 luglio 2023, alle 21, l’evento prosegue nel sito di Malborghetto con “Erathostenes”, il primo appuntamento che fonde danza, teatro e canto e invita alla riflessione sui concetti di comunità, convivenza, libertà e confronto: contributo letterario e ricerca storico-scientifica della prof.ssa Michela Costanzi e del prof. Fabio Pallotta, drammaturgia Sebastiano Tringali, regia e coreografia Aurelio Gatti, costumi Marina Sciarelli Genovese; con Carlotta Bruni, Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Matteo Gentiluomo, Rosa Merlino, Paola Saribas e Gipeto, Chiara Meschini, Sebastiano Tringali. Il 7 luglio 2023, “Acarnesi” di Aristofane vede in scena quattro attori che, in un alternarsi di giochi di identità e ruoli, celebrano la commedia classica: adattamento Anton Giulio Calenda e Alessandro Di Murro, regia Alessandro Di Murro; con Matteo Baronchelli, Alessio Esposito, Amedeo Monda, Laura Pannia. Il 12 luglio 2023, debutto per “Gaius Plinius Secundus – L’ultimo viaggio di Plinio il Vecchio”, un viaggio immaginario, attraverso le allucinazioni, le speranze, le proiezioni e gli ultimi respiri dello scrittore e filosofo in occasione del bimillenario della sua nascita: drammaturgia Diego Sommaripa e Noemi Giulia Fabiano, musica Marco Schiavoni, danza Luca Piomponi, Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, con Rino Di Martino. La rassegna si chiude il 13 luglio 2023 con “Dante, Sommo Poeta”, la creazione coreografica originale della compagnia Astra Roma Ballet: un suggestivo viaggio in danza attraverso i sonetti giovanili della Vita Nova e le celebri terzine della Divina Commedia. Direzione artistica Diana Ferrara, coreografie G. Primiano, F. Paparozzi, musica Marco Schiavoni; con Giada Primiano, Giorgia Montepaone, Federica Bisceglia, Alex Provinciali, Alessandro Scavello, Fausto Paparozzi e la partecipazione dell’attore Graziano Sirci. Prenotazione obbligatoria online www.liveticket.it; info www.teatridipietra.it; whatsapp 351 907 2781.
“Teatri di Pietra” si sposta poi nell’anfiteatro romano di Sutri (Vt), dall’8 luglio al 5 agosto 2023, alle 21; ingresso posto unico 12 euro / ridotto 10; concerto del 29 e 30 luglio : 15 euro. Prenotazioni online: www.archeoares.it, www.liveticket.it; info&prenotazioni: info www.teatridipietra.it whatsapp 351 907 2781. Si inizia sabato 8 luglio 2023, con “La lupa” da Giovanni Verga, coreografia Carlotta Bruni, musica Marco Schiavoni, narrazione Sebastiano Tringali; con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo. Quindi, domenica 9 luglio 2023, in scena “Menecmi” da Tito Maccio Plauto, regia Collettivo VAN; con Andrea Pacelli, Ivan Graziano, Gabriele Manfredi, Andrea Palermo, Federica Cinque, Riccardo Rizzo, Gabriele Rametta e Andrea Di Falco; musiche Andrea di Falco e Gabriele Rametta. Terzo appuntamento giovedì 13 luglio 2023, con “Caruso”, regia e coreografie Mvula Sungani; musiche Lucio Dalla, Enrico Caruso, Autori Vari; costumi Giuseppe Tramontano; con Emanuela Bianchini e i solisti della compagnia Mvula Sungani Physical Dance. Segue sabato 15 luglio 2023 con “Ifigenia in Aulide” di Euripide, adattamento Fabrizio Sinisi, regia di Alessandro Machìa; con Andrea Tidona, Alessandra Fallucchi, Roberto Turchetta, Carolina Vecchia e con Lorenza Molina, Irene Mori; con la partecipazione di Paolo Lorimer nel ruolo di Menelao. Il giorno dopo, domenica 16 luglio 2023, va in scena “Gaius Plinius Secundus – L’ultimo viaggio di Plinio il Vecchio”, drammaturgia Diego Sommaripa e Noemi Giulia Fabiano; musica Marco Schiavoni; danza Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi, Luca Piomponi; con Rino Di Martino. Sesto appuntamento martedì 18 luglio 2023: “Kairos”, ideazione e drammaturgia Gipeto; musiche a cura di Marco Schiavoni; con Gipeto e Cecilia Casini. Due giorni dopo, giovedì 20 luglio 2023, ecco “Elena o della passione amorosa” di e regia Salvo Bitonti; musiche a cura di Dario Arcidiacono; scena Scuola Scenografia Accademia Albertina di Torino; con Mita Medici. Ottavo appuntamento venerdì 21 luglio 2023, con “Castalia. Le Nuvole” di Aristofane, adattamento e regia Vincenzo Zingaro; musiche: Giovanni Zappalorto; con Fabrizio Passerini, Piero Sarpa, Riccardo Graziosi, Rocco Militano, Laura De Angelis, Sina Sebastiani, Valeria Spada. Quindi sabato 22 luglio 2023, c’è “Devī viaggio nel tempio della Dea. The Divine Feminine through Odissi Dance”, danza indiana diretta da Ganga Sheth e interpretata da Revital Carroll, Vidisha Mishra, Ganga Sheth. Decimo spettacolo in cartellone, giovedì 27 luglio 2023, “Grandi processi dell’antichità” da Cicerone a cura di Gian Mesturino e Elia Tedesco, con la Compagnia Torino Spettacoli. Il week end si apre venerdì 28 luglio 2023, con “Ulisse racconta Ulisse” di Beatrice Monroy e Sergio Vespertino, musiche dal vivo Pierpaolo Petta; con Sergio Vespertino. Continua sabato 29 luglio 2023, con “Prog Symphony”, concerto per coro, soli, quintetto di ottoni, quartetto di sax, 2 chitarre elettriche, sintetizzatore basso e batteria; direzione e composizione M° Vincenzo De Filippo. E domenica 30 luglio 2023, “Mare Nostrum”, concerto per Voci, pianoforte, violoncello, clarinetto e canto a cappella, direzione e composizione M° Vincenzo De Filippo. Ultimi due spettacoli la settimana successiva: venerdì 4 agosto 2023, in scena “Parola di donne” da Omero, adattamento Stefano Sarra e Ornella Marcucci, regia Stefano Sarra; con Daniela Babini, Katia Francescon, Stefania Grano, Ornella Marcucci, Melania Mastrangelo, Cristina Palma, Liliana Scaffa, Donatella Vinotti, Francesca Zamparelli. Chiude la stagione, sabato 5 agosto 2023, “Carmen”, coreografie Luigi Martelletta musiche Bizet, autori vari; con i solisti della Compagnia Almatanz.
Roma. Apertura straordinaria dell’area archeologica di Grottarossa al VI miglio della via Flaminia che presenta una grande concentrazione di edifici funerari

Area archeologica di Grottarossa sulla via Flaminia: un mausoleo “a torre” (I secolo a. C.-I secolo d. C.), trasformato in fortilizio a controllo del Tevere nel Medioevo (foto ssabap-roma)
Visite guidate e aperture straordinarie a settembre nei luoghi più affascinanti della via Flaminia. Con una vera novità per settembre 2022: l’apertura straordinaria dell’area archeologica di Grottarossa. La Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, ha infatti attivato un progetto di valorizzazione di alcuni dei siti meno conosciuti del XV Municipio curato dall’archeologo responsabile Roberto Narducci e dalla responsabile dell’ufficio valorizzazione Angelina De Laurenzi. Posta al VI miglio dell’antica via Flaminia, che riemerge in più punti tra gli edifici moderni, la piana di Grottarossa presenta una grande concentrazione di edifici funerari, alcuni dei quali di straordinaria monumentalità forse per la vicinanza con l’abitato di Rubrae e con grandiose ville residenziali situate sull’altopiano omonimo. Le indagini compiute dalla Soprintendenza tra il 1980 e il 1989 hanno individuato diversi edifici funerari, un grande complesso residenziale, un impianto tardo antico ed un lungo tratto della via consolare che corre tra i mausolei in parte ancora visibili. Questi sono del tipo “a torre” (I secolo a. C.-I secolo d. C.), trasformato in fortilizio a controllo del Tevere nel Medioevo, a tamburo cilindrico (seconda metà del I secolo a. C.) ed un sepolcro del tipo a “tempietto” (metà II secolo d. C.). Più a nord, sullo stesso lato della Flaminia, si succedono altri monumenti funerari, tra cui quello “a nicchie” per olle cinerarie delimitato da un recinto in laterizio (I secolo d. C.). L’angolo sinistro del frontone del sepolcro “a tempietto” in laterizi sagomati, coronato da una raffinata cornice marmorea, è stato recuperato e ricomposto nell’Antiquarium di Malborghetto che accoglie alcuni materiali testimonianza della ricchezza dell’area e della sua lunga frequentazione fino nel Medioevo, quando il sito divenne una cava per materiali da calcinare. Le visite si terranno sabato 17 settembre 2022 in tre turni: alle 10, alle 11.30 e alle 13 per un massimo di trenta partecipanti. Le visite sono gratuite con prenotazione obbligatoria compilando l’apposito modulo. Prenotazioni al link https://bit.ly/3QpXL6a.

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2023, la soprintendenza speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, offre per questa edizione, che ha come tema principale Patrimonio InVita, aperture straordinarie e visite guidate che si svolgeranno non solo in orari diurni, ma anche nella fascia serale e su tutto il territorio di Roma. Ecco gli appuntamenti da non perdere nelle giornate del 23 e 24 settembre 2023.










Cominciamo da Cividale (Ud). Al museo Archeologico nazionale di Cividale del Friuli sabato 14 maggio 2022 è un giorno speciale con laboratori rivolti a bambini e famiglie sul riuso di materiali per guardare ad un futuro sostenibile nel quale “anche i musei hanno il potere di fare la loro parte” (RIUSO 2.0 ore 16.00, a cura di AnthropoiXXI – Per prenotazioni: 335 1067518). E poi… il Museo sarà aperto al pubblico con orario prolungato fino alle 22. Biglietteria e bookshop chiuderanno alle 21.30. Alle 20.30 percorso guidato alla collezione longobarda: Cividale del Friuli. I luoghi del potere. Spunti per osservare la città con altri occhi (visita compresa nel biglietto di ingresso al prezzo simbolico di 1 euro). Prenotazione: MAN Cividale 0432 700700; 
Portogruaro (Ve). Sabato 14 maggio 2022 il museo nazionale Concordiese sarà straordinariamente aperto con orario prolungato fino alle 22.30 (ultimo ingresso ore 22), con biglietto simbolico di 1 euro. Alle 20.45 conferenza “Sotto scacco”- Dati archeologici e curiosità sugli scacchi più antichi d’Europa, a cura del direttore Federico Bonfanti.
Este (Pd). Apertura straordinaria del museo nazionale Atestino dalle 19 alle 22.30, ingresso al Museo con biglietto simbolico di 1 euro. La biglietteria chiude alle 22. Alle 20.30, “ILIOUPERSIS. ARCHETIPI EPICI LETTURE EPICHE AL MUSEO. LA MORTE DI ACHILLE. Parole, gesti, oggetti, ovvero i segni della memoria” a cura di Alberto Camerotto, Giovanna Gambacurta, Luigi Sperti, Angela Ruta Serafini, Benedetta Prosdocimi. Si consiglia la prenotazione allo 0429.2085.
Verona. Sabato 14 maggio 2022 il museo Archeologico nazionale di Verona aderisce con un’apertura straordinaria serale dalle 19.30 alle 22.30 al prezzo simbolico di 1 euro. Vengono proposte al pubblico visite guidate gratuite, a cura dello staff del museo, alle ore 19.30 e alle ore 21.00. Negli stessi orari vi sarà inoltre “Caccia all’oggetto”, attività didattica dedicata ai bambini a cura di SAP società archeologica srl. È gradita la prenotazione (tel. 346 5033652)
Arezzo. Sabato 14 maggio 2022 il museo Archeologico nazionale e anfiteatro romano di Arezzo sarà visitabile in via straordinaria dalle 20 alle 23 al costo simbolico di 1 euro. Nell’arco della serata sarà inoltre possibile partecipare a due iniziative speciali: alle 20.15 e alle 21.30 visite al cantiere di restauro degli affreschi con le storie di San Benedetto distaccati dalle pareti del chiostro durante la Seconda Guerra Mondiale a cura del direttore dei lavori, Paola Ilaria Mariotti, funzionario restauratore. Da pochi giorni sono infatti stati consegnati al museo Archeologico nazionale di Arezzo alcuni frammenti del ciclo pittorico che decorava un’ala del chiostro dell’antico monastero di Santa Maria di Monte Oliveto, che oggi è l’ingresso del Museo. Gli affreschi, secondo la testimonianza fondamentale di Giorgio Vasari, furono iniziati dal fiorentino Lorenzo di Bicci e terminati da Marco da Montepulciano, che firmò l’opera datandola al 24 aprile 1448. Il ciclo, raffigurante le Storie di San Benedetto, già seriamente danneggiato, fu quasi completamente distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale: dalla parete semi crollata del lato meridionale del chiostro adiacente alla Chiesa di San Bernardo, nel 1943 furono strappati alcuni frammenti, in parte chiaramente riconducibili a scene della vita del Santo, come la Tentazione di Benedetto, anche grazie al confronto con testimonianze fotografiche precedenti alla guerra. Restaurati immediatamente dopo il recupero, i frammenti furono brevemente esposti al museo d’Arte Medievale e Moderna, per poi essere collocati nei depositi della Soprintendenza locale. Dopo essere stati rintracciati in seguito ad un approfondimento degli studi sulla straordinaria storia dell’edificio del Museo archeologico, monastero medievale edificato sui resti dell’anfiteatro romano di Arezzo, gli affreschi sono stati consegnati dalla Soprintendenza alla Direzione regionale musei della Toscana con l’obiettivo di ricollocarli nel luogo di origine e di raccontarli al grande pubblico. Alle 21, presentazione del saggio dello storico Giorgio Franchetti “A tavola con gli Etruschi. Viaggio alla scoperta dei Rasenna attraverso il loro rapporto con il cibo”, con le musiche dal vivo e le danze del gruppo Phonomachoi, le ricostruzioni del gruppo storico Antichi popoli – Rievocazione etrusca, celtica, medievale e la degustazione gratuita di alcune pietanze elaborate dall’abile archeo-cuoca Cristina Conte, che ha collaborato al volume nella parte riservata alle ricette “all’etrusca”, accompagnate dal vino “etrusco” prodotto da Francesco Mondini in anfora sotterrata, processo che gli è valso un premio dell’UNESCO. Il volume è un viaggio nel passato alla scoperta degli antichissimi Rasenna osservandoli da un punto di vista inedito: quello del rapporto che ebbero con il cibo. Cosa mangiavano gli Etruschi? Come cucinavano gli alimenti? Quanto possiamo affidarci alle opere di autori greci e romani per ricostruire, anche solo parzialmente, abitudini e vita quotidiana di un popolo che non ha lasciato alcuno scritto su questo argomento? Per cercare di rispondere a queste e altre domande, l’autore ha messo a sistema le raffigurazioni dell’arte, specialmente quella pittorica funeraria, le fonti antiche che descrivono cibi e paesaggi, gli oggetti deposti nei corredi all’interno delle tombe e i reperti organici rinvenuti in contesti abitativi e funerari. Il tutto per cercare di fare luce su un aspetto sconosciuto di questa antica città e formulare delle ipotesi. Un viaggio davvero incredibile indietro nel tempo, per comprendere meccanismi sociali, antropologico-culturali e cultuali e riuscire a conoscere meglio questo affascinante e antichissimo popolo. L’ingresso al Museo per le visite autonome così come la partecipazione alle iniziative in programma sono consentiti fino a esaurimento posti. Prenotazione consigliata al 0575 21421 o a museoarcheologicoarezzo@gruppomosaico.com
Roma Capitale aderisce all’iniziativa aprendo straordinariamente al pubblico in orario serale, dalle 20 alle 2 (ultimo ingresso all’una), gli spazi del Sistema Musei di Roma Capitale. Con ingresso a 1 euro (salvo che non sia diversamente indicato) si può assistere a un ricco programma di eventi e spettacoli dal vivo selezionati tramite l’apposito avviso concorrenziale “Notte dei Musei 2022”. Tra i musei civici coinvolti: musei Capitolini, Centrale Montemartini, Mercati di Traiano – museo dei Fori imperiali, museo dell’Ara Pacis, museo di Scultura antica “Giovanni Barracco”, museo di Casal de’ Pazzi. In questi musei l’accesso è completamente gratuito per i possessori della MIC card. Ma la Notte dei Musei a Roma, è anche l’occasione per visitare moltissimi altri spazi della città che hanno deciso di aderire all’iniziativa come università, accademie italiane e straniere, ambasciate, Istituti di alta formazione, istituzioni e tanti luoghi della cultura e dell’intrattenimento eccezionalmente aperti in orario serale. Sono circa 80 spazi, diffusi sul territorio al cui interno prendono vita oltre 100 eventi, con più di 60 mostre pronte ad accogliere i visitatori.
Roma. La Soprintendenza Speciale di Roma sabato 14 maggio 2022 apre al pubblico alcuni dei siti archeologici più suggestivi: Terme di Caracalla, Villa di Livia, Arco di Malborghetto, Mitreo Barberini, Area archeologica di Santa Croce in Gerusalemme, Area archeologica Nuovo Mercato di Testaccio. Tutte le modalità di prenotazione a questo link 





Cagliari. Sabato 14 maggio 2022 il museo Archeologico nazionale di Cagliari si può visitare fino alle 23. Per la serata saranno esposti i giavellotti in ferro dal tempio di Antas (Fluminimaggiore) recentemente restaurati e ora nuovamente visibili al pubblico. I reperti votivi sono relativi alla fase punica del tempio dedicato al dio Sid e sono datati al IV-III sec. a.C. Dalle 20 l’ingresso al Museo avverrà al costo simbolico di 1 euro. La biglietteria chiuderà alle 22.
Campi Flegrei (Na). Anche il Parco archeologico dei Campi Flegrei aderisce alla Notte Europea dei Musei. Sarà possibile, nella serata del 14 maggio 2022, accedere straordinariamente al museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia al costo simbolico di 1 euro. Per l’occasione verrà proiettato il cortometraggio originale “Partenopellade. Avventura da Cuma a Neapolis tra mito e realtà” che ha visto tra le location protagoniste anche il Parco archeologico di Cuma e la Piscina Mirabilis a Bacoli. Il corto è stato realizzato dai ragazzi di Marano di Napoli per il Piano Triennale delle Arti promosso dal ministero della Cultura, in collaborazione con il museo Archeologico di Napoli, il parco archeologico dei Campi Flegrei, l’istituto comprensivo statale ICS “Socrate-Mallardo” di Marano, l’associazione Musicon-l’oro, la proloco Marano Flegrea, e la Scuola Secondaria di primo grado “Massimo D’Azeglio” di Marano.
Ercolano (Na). Il parco archeologico di Ercolano partecipa all’evento europeo con l’apertura straordinaria serale del percorso sotterraneo del Teatro Antico con tre turni di visita – alle 20.00, 21 e 22 – aperti per gruppi di massimo 10 persone per ciascun turno; la durata della visita sarà di circa 50 minuti. Il costo del biglietto sarà di 1 euro, salvo le gratuità previste dalla normativa. L’acquisto dei biglietti potrà avvenire on line al sito 
Pompei. A Pompei, entrando da Porta Marina si potrà visitare l’area monumentale del Foro Civile – illuminata a cura di Enel Sole e con un accompagnamento sonoro di sottofondo – dove si affacciano tutti i principali edifici pubblici per l’amministrazione della città e della giustizia, per la gestione degli affari, per le attività commerciali, come i mercati, oltre ai principali luoghi di culto cittadino. Il percorso si conclude con la visita all’Antiquarium, edificio dell’’800 che ospita uno spazio museale dedicato all’esposizione permanente di reperti che illustrano la storia di Pompei. Uscita da Piazza Esedra.

Villa di Poppea a Oplontis/Torre Annunziata. Ad Oplontis è prevista l’apertura della Villa di Poppea, tra i più splendidi esempi di villa dell’aristocrazia romana, attribuita a Poppea Sabina, moglie dell’imperatore Nerone. L’Archeoclub d’Italia APS – sede di Torre Annunziata “Mario Prosperi”, organizza per l’occasione “Musica e strumenti musicali presso gli antichi”, itinerario guidato nella villa con intermezzi musicali a cura degli studenti del Liceo Musicale Pitagora. Prenotazione consigliata all’indirizzo
Paestum e Velia (Sa). Per l’occasione il parco archeologico di Paestum e Velia organizza due visite guidate tematiche. A Paestum, il direttore Tiziana D’Angelo accompagnerà il pubblico in una visita nel Santuario meridionale sulle orme del Grand Tour, il viaggio di istruzione dei giovani benestanti di tutta Europa in Italia, intrapreso dalla fine del XVI secolo e per tutto il Settecento. Paestum fu una tappa obbligata nell’itinerario per approfondire gli studi classici: con i suoi tre templi dorici ancora ben conservati era possibile, infatti, ammirare la cultura greca, ma senza recarsi in Grecia. A Paestum e al Grand Tour si legano importanti nomi come Winkelmann che elaborò proprio qui la sua teoria sull’arte greca; Giovanni Battista Piranesi che fece dell’area archeologica il soggetto di superbe incisioni e Johann Wolfgang Goethe che credette di riconoscere nei templi dorici pestani la perfezione dell’arte classica. Per calarsi meglio nell’atmosfera settecentesca, le visite avverranno alla luce di piccole lanterne date ai visitatori per seguire il percorso di visita. A Velia, il vero protagonista delle visite tematiche sarà il porto antico e, in particolare, il rapporto che da sempre ha legato la città con il mare: dal mare arrivarono i Focei che fondarono la colonia di Elea; nel mare si sono concentrati gli interessi economici della comunità; grazie al mare si strinsero importanti relazioni e scambi di saperi. La visita tematica si concentrerà nella città bassa, ovvero nel quartiere a ridosso della spiaggia antica, e sarà a cura dell’archeologo Francesco Uliano Scelza. Anche qui la visita tematica avverrà con le lanterne per ripercorrere le tappe più importanti di questo binomio città- mare dalle origini fino all’età romana.
Matera. Sabato 14 maggio 2022 il museo nazionale di Matera apre dalle 20 alle 23 (ultimo ingresso 22) con ingresso a 1 euro per tutti. A partire dalle 21, in collaborazione con l’associazione culturale ‘R. D’Ambrosio’, al museo Archeologico nazionale ‘Domenico Ridola’, nella sala dedicata alla sezione magnogreca e classica al primo piano, si esibirà il Quintetto di fiati Lucus. Un’occasione imperdibile per ripercorrere la storia del territorio e delle nostre radici, in cui l’eco del passato risuonerà in armonia con la musica, fondendosi in un’esperienza sensoriale davvero unica.
Taranto. Sabato 14 maggio 2022 l’ingresso al museo Archeologico nazionale di Taranto costa 1 euro. Apertura serale straordinaria, dalle 20 alle 23 (con ultimo accesso alle 22.30). In programma numerose attività. Oltre alle visite in autonomia, sarà possibile ammirare da vicino i “Tesori mai visti dai depositi del MArTA” nella sala incontri del museo tarantino. Sarà l’archeologa Serena D’Alfonso dell’università di Bari ad accompagnare i visitatori alla scoperta delle “Storie di terracotta. Dall’archeologia della produzione al restauro archeologico”. L’operatore tecnico del laboratorio di restauro del MArTA, Mario Pazzano, invece condurrà i visitatori dietro le quinte del Museo svelando le tecniche che servono ad arrestare il degrado e a valorizzare le testimonianze provenienti dal passato. Nel Chiostro nel frattempo si potrà assistere al Workshop a cura degli operatori del mare tarantini. All’interno del progetto FISH&C.H.I.P.S. e in concomitanza con la mostra figitale su “Taras e i doni del mare”, al MArTA la Cooperativa dei mitilicoltori aderenti alla ConfCommercio di Taranto, presieduta da Luciano Carriero, terrà laboratori sulle attività di pesca e mitilicoltura di Taranto. Sarà anche possibile visitare le tre mostre temporanee in corso: quella di arte contemporanea dell’artista Federico Gori, dal titolo “L’Età dell’Oro”, la mostra fi-gitale “Taras e i doni del mare”, e la mostra “Taras e Vatl”.
Reggio Calabria. Per l’occasione il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria ha previsto una serie di iniziative culturali per rendere più suggestiva la visita dopo il tramonto, un primo assaggio delle attese Notti d’Estate al MArRC. A partire dai percorsi guidati di visita museale “Nottetempo. Aree sacre e rituali nel mondo greco”, programmati alle 21 e alle 21.30, e offerti gratuitamente al pubblico. “Sarà un viaggio emozionante, volto alla scoperta di antichi santuari atipici“, spiega il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. “Si tratta degli spazi sacri entro cui si svolgevano alcuni riti notturni, che saranno presentati attraverso una accurata selezione di straordinari reperti: dall’area sacra di Griso Laboccetta a Reggio Calabria, fino al santuario locrese della Mannella e a quello di loc. Calderazzo a Rosarno. Ringrazio le dott.sse Roberta Eliodoro e Cristiana La Serra, collaboratrici ai Servizi Educativi del Museo, e il funzionario archeologo Daniela Costanzo che coordina l’iniziativa”. I percorsi, di circa 1 ora (inclusa una visita finale ai Bronzi di Riace e di Porticello), saranno aperti a un massimo di 20 partecipanti, con ritrovo in piazza Paolo Orsi, atrio del MArRC. Per partecipare è necessario inviare una mail a man-rc.didattica@beniculturali.it. “Alle 20.30 apriremo eccezionalmente al pubblico la magnifica terrazza affacciata sullo Stretto”, spiega ancora Malacrino. “Grazie alla preziosa collaborazione con il Planetario “Pythagoras”, guidato dalla prof.ssa Angela Misiano, sarà possibile ammirare la volta celeste con i telescopi e gli strumenti astronomici”. Per la professoressa Misiano: “Condizioni luminose permettendo, data la presenza della Luna in fase quasi piena, si potranno vedere l’ammasso globulare M13 nella costellazione dell’Ercole e la stella doppia Algieba, della costellazione del Leone”. E poi la magnifica collezione di circa 50 capolavori vascolari, giunti appositamente dal bellissimo museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia, per la mostra “Il vaso sui vasi”, inaugurata il 12 maggio 2022 al Livello E del MArRC. Al museo si accede senza prenotazione ed è fortemente raccomandato l’uso della mascherina chirurgica.



Commenti recenti