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Napoli. Al museo Archeologico nazionale per “Lo scaffale del Mann” presentazione del libro “Pompei nell’obiettivo di Giorgio Sommer. Un album fotografico inedito” (Bibliopolis) di Ernesto De Carolis

napoli_scaffale-del-mann_libro-pompei-nell-obiettivo-di-giorgio-sommer_de-carolis_locandinaNuovo appuntamento al museo Archeologico nazionale di Napoli della rassegna “Lo scaffale del Mann”: mercoledì 5 aprile 2023, alle 16.30, in sala conferenze (Braccio Nuovo, Secondo piano), presentazione del libro “Pompei nell’obiettivo di Giorgio Sommer. Un album fotografico inedito” di Ernesto De Carolis (Bibliopolis Edizioni). Dopo i saluti del direttore del Mann, Paolo Giulierini, con l’autore intervengono Andrea Milanese, responsabile Uffici Museologia e documentazione storica e Biblioteca del Mann. Introduce Nella Castiglione Morelli, Bibliopolis Edizioni.

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Copertina del libro “Pompei nell’obiettivo di Giorgio Sommer. Un album fotografico inedito” di Ernesto De Carolis

Pompei nell’obiettivo di Giorgio Sommer. Un album fotografico inedito. Sommer è considerato tra i protagonisti della storia della fotografia in Italia e il suo atelier ha ricoperto un ruolo primario fra quelli, numerosi, presenti a Napoli nella seconda metà dell’Ottocento. Si presentano qui le fotografie che realizzò a Pompei fin dal 1860, sia a scopo documentario, spesso su incarico dell’Amministrazione degli Scavi, sia per soddisfare le richieste del mercato turistico, in particolare tedesco, da sempre fortemente affascinato dalle antichità greco-romane.

Napoli. Al museo Archeologico nazionale al via la 28ma edizione della rassegna “Incontri di Archeologia”, da ottobre a maggio: il giovedì in Auditorium e on line

napoli_mann_incontri-di-archeologia_2022-2023_locandinaLa rassegna “Incontri di Archeologia” riprende la programmazione con la stessa ricchezza scientifica e comunicativa di ogni anno.  Questo vero e proprio classico del museo Archeologico nazionale di Napoli festeggia la ventottesima edizione: come da tradizione, gli eventi sono calendarizzati sempre di giovedì alle 16, in Auditorium con la possibilità di assistere alle conferenze in presenza o da remoto grazie alla diretta Facebook. La rassegna “incontri di Archeologia”, curata da Lucia Emilio e Miriam Capobianco, è promossa dai Servizi Educativi del MANN (Responsabile: Giovanni Vastano; staff: Annamaria Di Noia, Elisa Napolitano, Antonio Sacco, Angela Vocciante). In parallelo agli eventi per adulti, anche nella stagione 2022/2023 ogni terza domenica del mese è dedicata ai laboratori “MANNfor kids” destinati ai più piccoli.

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Il direttore del Mann, Paolo Giulierini, apre gli “Incontri di Archeologia” 2022-2023 (foto valentina cosentino)

Si riparte il 27 ottobre 2022 con la lectio introduttiva di Paolo Giulierini: il direttore dell’istituto traccia il profilo de “Il MANN oltre il MANN: viaggi di incontri e conoscenze per i tesori del museo Archeologico nazionale di Napoli”, individuando le caratteristiche dei progetti scientifici che fanno conoscere in tutto il mondo il nostro patrimonio culturale.

napoli_mann_archeocinemann_1_logoDall’archeologia alla letteratura: il 3 novembre 2022, la scrittrice Valeria Parrella, in dialogo con Antonella Carlo (Responsabile Ufficio Comunicazione MANN), ricostruisce le fonti pompeiane che hanno sostenuto la scrittura e la rielaborazione fantastica del suo ultimo romanzo “La Fortuna” (Feltrinelli, 2022). Commistione di linguaggi anche per il giovedì successivo: il 10 novembre 2022, dalla mattina sino alle 19, full immersion cinematografica con la rassegna “ArcheocineMANN”, che racconta sul grande schermo gli antichi reperti e i siti archeologici di tutto il mondo.

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Mario Grimaldi curatore della mostra “I pittori di Pompei” al museo civico Archeologico di Bologna (foto bologna musei)

Artisti o artigiani: chi erano i pittori a lavoro nelle città vesuviane? Ne parla il 1° dicembre 2022 Mario Grimaldi, curatore della mostra “I pittori di Pompei” che, realizzata con cento affreschi del Mann, sta riscuotendo grande successo di pubblico e critica presso il museo civico Archeologico di Bologna. Non manca, come da rito che si rispetti, il consolidato appuntamento realizzato a cura di ICRA Project in collaborazione con l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico: il 15 dicembre 2022, per il pubblico del Museo e per gli internauti connessi in rete, Giovanni Greco rappresenta l’Orestea di Eschilo.

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Jean François Champollion ritratto da Leon Cogniet nel 1831

Il 2023 riparte all’insegna di una nuova esposizione in programma al MANN: il 12 gennaio 2023, con Rosanna Pirelli, focus sull’allestimento che valorizza il lavoro dell’archeologo francese Champollion e la nascita dell’egittologia scientifica. A seguire, il 26 gennaio 2023, appuntamento con Antonio De Simone per il racconto dei nuovi scavi nella Villa Augustea di Somma Vesuviana. Gli incontri di febbraio approfondiscono le attività espositive del MANN: giovedì 2 febbraio 2023, Giovanni Di Pasquale descrive il progetto di allestimento della Sezione Tecnologica Romana, mentre la settimana successiva (9 febbraio) Federico Marazzi invita alla scoperta della grande mostra sui Bizantini. In ossequio alle celebrazioni dell’amore di San Valentino, il 16 febbraio 2023 da non perdere la conferenza di Mario Cesarano, che analizza come la sessualità sia declinata su vasi e pitture parietali delle città vesuviane.

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Bronzi e sculture “inediti” nella mostra “L’altro Mann. Depositi in mostra” (foto valentina cosentino)

Serrata anche la programmazione di marzo 2023; il mese si apre con l’incontro tenuto da Laura Forte e Marialucia Giacco: le due funzionarie archeologhe del MANN analizzano i nuovi allestimenti del museo Archeologico nazionale di Napoli; giovedì 9 marzo 2023, la professoressa Rossana Valenti effettua un excursus sul significato dell’acqua nell’immaginario degli antichi; il 16 marzo 2023, infine, l’archeologa Rosaria Ciardiello segue il viaggio del MANN in Giappone con la mostra itinerante “Pompeii”.

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Alessandro Magno: dettaglio del grande mosaico della battaglia di Isso, proveniente da Pompei e conservato al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Aprile 2023 si inaugura con un incontro a cura di Filippo Coarelli ed Eugenio Lo Sardo (giovedì 13), che si soffermano sull’esposizione dedicata ad Alessandro Magno e programmata al Museo dal 23 marzo 2023. La dialettica tra noi e gli altri, spesso considerati “diversi” anche nell’antica Roma, è il filo conduttore della conferenza di Francesca Galgano (20 aprile 2023). Quattro gli appuntamenti di maggio: ancora Alessandro Magno protagonista della lezione di Giancarlo Abbamonte (4 maggio 2023); si va alla scoperta delle storie di carta della Biblioteca del MANN con Andrea Milanese, Ruggiero Ferrajoli, Angela Luppino  e Serena Venditto (11 maggio 2023); Maria Morisco descrive la memoria custodita da antichi reperti pompeiani (18 maggio 2023); si chiude sempre con il classico appuntamento dedicato al restauro, grazie alla conferenza di Mariateresa Operetto (responsabile Laboratorio di restauro del Museo), che presenta alcuni casi di studio e lavoro sulle ceramiche figurate.

Napoli. Al museo Archeologico nazionale al via Fuoriclassico: un fitto calendario di incontri con tre progetti collaterali in un approccio multidisciplinare per giovani e studiosi

napoli_mann_fuoriclassico_locandinaLa natura e l’artificio: per la quarta edizione, la rassegna “Fuoriclassico. La contemporaneità ambigua dell’antico” parla il linguaggio del presente, pur guardando al passato. Il tema scelto per la manifestazione 2022, infatti, è una vera e propria incursione nelle tematiche che accompagnano il nostro quotidiano: incursione dotta e divulgativa al tempo stesso, per intrecciare filosofia, storia, letteratura e, new entry di quest’anno, economia. Gli incontri saranno una full immersion di sapere in una programmazione fitta, anche serale, dal 30 settembre al 2 ottobre 2022: gli scenari scelti per dibattiti e performance saranno la sala del Toro Farnese e l’auditorium del museo Archeologico nazionale di Napoli. L’edizione 2022 di Fuoriclassico sarà dedicata a Mia Filippone, preside e vicesindaca di Napoli da poco scomparsa. La rassegna, fortemente voluta e sostenuta economicamente dalla direzione del Mann, è coordinata dall’Ufficio Museografia e Documentazione storica (responsabile: Andrea Milanese, staff: Ruggiero Ferrajoli); la manifestazione è realizzata in collaborazione con l’associazione culturale “A voce Alta”, diretta da Marinella Pomarici; Gennaro Carillo (ordinario al Dipartimento di Scienze umanistiche dell’università Suor Orsola Benincasa di Napoli) è il direttore artistico di Fuoriclassico. Tutti gli incontri saranno condotti da Alessia Amante e Marcella Maresca.

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Il musicologo Giovanni Bietti (foto oficina ocm)

Gli eventi iniziano venerdì 30 settembre 2022: ad aprire i lavori, alle 16 in auditorium, il direttore del museo, Paolo Giulierini.  A seguire (alle 16.30, sempre in auditorium), l’economista Luigino Bruni sarà protagonista di un incontro dedicato ad Antonio Genovesi. Nella sala Toro Farnese, alle 18.30, il musicologo e musicista Giovanni Bietti si domanderà se è possibile rappresentare la natura in forma di musica: l’esperto dedicherà il suo intervento a I suoni della natura. Dal Rinascimento ai nostri giorni. In chiusura di giornata, alle 20.30 nella sala Toro Farnese, il pubblico potrà ascoltare la poetessa Mariangela Gualtieri, con un rito sonoro di recitazione della poesia a memoria.

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L’attrice Elena Bucci

La mattina di sabato 1° ottobre 2022 attenderanno il pubblico in auditorium, alle 10, Edoardo Camurri, scrittore e giornalista della RAI, e Silvia Ferrara, filologa e studiosa di preistoria: si rifletterà insieme sul rapporto tra natura e cultura. A seguire (alle 12, auditorium), da non perdere un intervento a cura dell’architetta Annalisa Metta e dello scrittore Giorgio Vasta: si parlerà degli sviluppi del contesto urbano in una “città selva”. Il pomeriggio si ripartirà in auditorium alle 16 con Fernanda Alfieri, storica moderna, e Giulio Busi, ebraista e storico del Rinascimento. Alle 17.30, sempre in auditorium, sarà ospite il filosofo Emanuele Coccia, che si occuperà dell’unitarietà delle forme di vita nell’universo naturale. Ad arricchire la riflessione, il contrappunto attoriale di Anna Della Rosa, che leggerà alcuni brani da Lucrezio, Anna Maria Ortese e Raffaele La Capria. Successivamente, un focus sul mondo artistico con la storica dell’arte Anna Ottani Cavina che alle 19, in auditorium, rifletterà sulla distinzione tra paesaggi. A chiudere la giornata, alle 20.30 in sala Toro Farnese, Elena Bucci, attrice e allieva di Leo de Berardinis, reciterà le poesie di Emily Dickinson.

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Aldo Schiavone, antichista

Domenica 2 ottobre 2022, i lavori apriranno alle 10, in auditorium, con Niccolò Scaffai, studioso di critica letteraria, e Vincenzo Trione, storico dell’arte, che mostreranno come l’arte contemporanea sia influenzata dall’evento più eclatante del nostro tempo, quello della crisi ecologica. Sempre in Auditorium alle 12, incontro con i filosofi Pietro Del Soldà e Ilaria Gaspari. Il pomeriggio della domenica sarà inaugurato da Matteo Palumbo, storico della letteratura e critico letterario, e Anna Bonaiuto, attrice: alle 16 in auditorium, ecco una rilettura degli echi lucreziani in Leopardi. Il ricco programma della domenica continuerà alle 17.30 in auditorium, con Corrado Bologna, filologo romanzo, e Valentina Carnelutti. Il saluto finale, a conclusione delle tre giornate di discussione, sarà affidato all’antichista Aldo Schiavone (alle 19, auditorium).

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Giulia Milanese e Maria Flora De Ioanni di “A voce alta”

Alla programmazione principale di Fuoriclassico si aggiungono tre progetti sempre concentrati su natura e artificio. Sabato 1° e domenica 2 ottobre, alle 11, Mariaflora De Ioanni e Giulia Milanese cureranno una lettura drammatizzata a partire da alcuni celebri miti raccontati nelle “Metamorfosi” di Ovidio. Lo spettacolo è consigliato per i bambini dagli otto anni in su. L’ingresso è gratuito ed è gradita la prenotazione scrivendo a: fuoriclassico@gmail.com. Inoltre, Fuoriclassico coinvolgerà gli studenti delle scuole superiori, in particolare i ragazzi e le ragazze della classe 5E del liceo classico statale Vittorio Emanuele II-Garibaldi: gli allievi, durante i giorni del festival, inviteranno il pubblico ad una riflessione sui temi della rassegna, a partire da alcune domande da loro immaginate. In occasione della manifestazione, sarà visibile l’installazione COMPLEXUS – nelle transizioni dell’invisibile: Il progetto nasce da una collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli ed è il frutto del lavoro creativo del Corso di Nuove Tecnologie dell’Arte.

Napoli. Al via la XXVI edizione di “Incontri di archeologia”: 19 giovedì al Mann tra ottobre ’21 e maggio ‘22. Molti approfondimenti e curiosità sui gladiatori, focus su Dante e le collezioni museali. Per i più piccoli, la terza domenica del mese è MANNforkids

A far la parte del leone della XXVI stagione di “Incontri di Archeologia”, storica rassegna che dà un marchio inconfondibile ai giovedì pomeriggio della programmazione culturale del Mann, non poteva non essere la grande mostra “Gladiatori”, protagonista assoluta in questi mesi al museo Archeologico nazionale di Napoli. E lo sarà con suggestioni e approcci più diversi per seguire i principali sentieri di ricerca del Mann. Appuntamento per 19 giovedì, tra ottobre 2021 e maggio 2022, alle 16, nell’Auditorium del Mann: speciale Gladiatori, focus su Dante e sui progetti scientifici più innovativi, racconti delle attività di restauro ed approfondimenti sui nuovi linguaggi della comunicazione. Il ciclo di conferenze, a cura di Lucia Emilio (Responsabile Servizi Educativi del Museo) e del suo staff, si propone, come ogni anno, di coniugare divulgazione ed approfondimento, con un taglio accattivante destinato ad un pubblico composto non soltanto da specialisti. Si parte giovedì 14 ottobre 2021 con “Spartaco. La grande rivolta” di Paolo Giulierini e Giovanni Brizzi.

Il direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli, Paolo Giulierini, presenta la mostra “Gladiatori” (foto mann)

“Gli incontri di archeologia sono, da quasi un trentennio, il cuore della programmazione del Mann, frutto dell’instancabile lavoro dei nostri Servizi Educativi”, spiega il direttore del Museo, Paolo Giulierini. “Non si tratta, come sanno bene i tanti affezionati frequentatori, di un semplice cartellone di appuntamenti per addetti ai lavori, ma di un autentico percorso ‘a tappe’ attraverso la vita intensa e affascinante all’interno del nostro museo, un racconto di assoluto spessore scientifico, ma che vuole essere sempre curioso e  intrigante, per allargare il nostro pubblico e coinvolgere sempre più giovani ed appassionati. Nel 2021/2022 si parlerà molto di gladiatori e arricchiremo  ancora con tanti contenuti la grande mostra prorogata fino ad aprile, ma non solo. Racconteremo i nostri studi, i restauri, i nuovi allestimenti, gli scavi in città, lo faremo insieme ai nostri archeologi e a prestigiosi docenti ed esperti. Perché gli Incontri di archeologia del Mann rappresentano oggi anche una significativa  rete tra istituzioni culturali.  Vi aspettiamo in tanti e in sicurezza nel nostro splendido Auditorium”.

La cruenta rissa tra pompeiani e nocerini del 59 d.C. all’anfiteatro è ricordato da un affresco pompeiano oggi al Mann (foto mann)

Si partirà giovedì 14 ottobre 2021, alle 16, all’insegna dunque della mostra Gladiatori: Paolo Giulierini e Giovanni Brizzi racconteranno la grande rivolta di Spartaco che, dall’antica Capua, guidò la sommossa di chi era considerato eroe nelle arene pur essendo schiavo nella vita reale. La settimana successiva (21 ottobre), sarà Valeria Sampaolo, curatrice del progetto scientifico dell’esposizione, a concentrarsi su un particolare aspetto della fortuna dei giochi gladiatori: la “traduzione” pittorica dei combattimenti antichi. Ancora a novembre, due incontri da non perdere per soffermarsi sulle ricerche che hanno dato origine all’allestimento: giovedì 4, Stefano De Caro si occuperà degli Anfiteatri della Campania antica, mentre il 18 novembre Gennaro Rispoli illustrerà le caratteristiche del corner che, in sezione Gladiatorimania, descrive come la scienza medica, in età antica e contemporanea, abbia curato le “ferite sul campo”. Sempre a novembre 2021, da non perdere lo Speciale Dante (giovedì 11) con la conferenza di Gennaro Ferrante sulla ricezione del mito classico nel Medioevo: all’incontro, seguirà una visita guidata alla mostra “Divina Archeologia”, a cura del responsabile scientifico dell’allestimento, Valentina Cosentino.

Un fotogramma del film “Spartacus” (1960) di Stanley Kubrick con Kirk Douglas

A dicembre 2021 (giovedì 2), Ida Gennarelli parlerà delle vera e propria macchina scenica degli spettacoli dei gladiatori, mentre la settimana successiva (giovedì 9), Valerio Caprara farà una suggestiva incursione nel genere peplum, tra fiction e ricerca. Ultimo incontro del 2021 con Giovanni Greco, nell’ormai consolidato appuntamento in rete con l’Accademia d’Arte drammatica “Silvio D’Amico”, nell’ambito dell’Icra project: giovedì 16, in un evento-perfomance, ecco il racconto delle “Baccanti nel XX secolo”.

Diomede, scultura marmorea proveniente da Cuma e conservata al Mann (foto Luigi Spina)

Il 2022 si aprirà con la conferenza di Carlo Rescigno su Cuma nelle raccolte del Mann, con una proiezione verso la nuova sezione che sarà aperta al Museo e sarà dedicata a un territorio ricchissimo dell’area flegrea (13 gennaio); per la Giornata della Memoria, giovedì 27, incontro a cura di Fabio Beltrame su giovani e donne nelle Quattro Giornate di Napoli. A febbraio, focus sull’allestimento di “Gladiatori” partendo dai depositi del Mann: ne parlerà Laura Forte​ (giovedì 3), coordinatrice dell’esposizione; il 24, Fabio Pagano e Paolo Iorio tracceranno la storia dell’Anfiteatro di Pozzuoli, in un’analisi che includerà narrazioni su gladiatori e santi. Per gli appassionati di curiosità storico-artistiche, da non perdere l’incontro con Luca Di Franco e Silvio La Paglia, che descriveranno una speciale collezione di vasi nella Napoli settecentesca (giovedì 10 febbraio).

MANN in colours: La Venere in bikini e, a destra, l’ingrandimento mostra le tracce di pigmenti verdi (foto mann)

Marzo 2022, mese al femminile: giovedì 10, Rossana Valenti parlerà dei legami tra le donne ed il Mediterraneo, mentre il 24 Cristiana Barandoni presenterà i risultati scientifici più aggiornati delle ricerche sulla cromia nei marmi antichi. Due gli appuntamenti previsti ad aprile: giovedì 7, con Andrea Milanese, Ruggiero Ferrajoli, Alessandro Gioia ed Angela Luppino, un inno al Museo, collezione di collezioni; il 28, con Jacopo Grossi Mazzorin, sarà analizzato l’impiego negli animali nelle venationes durante gli spettacoli gladiatori. La rassegna si concluderà in maggio con l’esposizione sui dati inediti dagli scavi ottocenteschi in via Santa Teresa, a cura di Valentina Cosentino (giovedì 5) ed il racconto del “dietro le quinte” delle grandi mostre, con Mariateresa Operetto (19 maggio).

Anche per la programmazione 2021/2022, ogni terza domenica del mese, sarà in calendario l’appuntamento “Mann for kids”, dedicato a bambini e ragazzi tra i 6 ed i 12 anni: i Servizi Educativi proporranno laboratori didattici in collezione, safari fotografici ed itinerari, con un approccio attento a disegno, fumetto e cinema. Per alcune proposte, prevista la collaborazione con la Scuola Italiana di Comix ed uno speciale sugli animali condotto in rete con lo Zoo di Napoli. La partecipazione a tutti gli Incontri sarà gratuita e prevedrà la prenotazione obbligatoria, telefonando ai Servizi Educativi del MANN (lunedì/venerdì: ore 9-15; tel: 0814422329). Per i laboratori didattici, sarà libero l’ingresso per un solo adulto accompagnatore. Le iniziative si svolgeranno secondo la vigente normativa anti-Covid e l’accesso sarà consentito al pubblico munito di Green Pass. 

Napoli. Rinnovato l’allestimento del MANNcaffè con immagini d’epoca delle collezioni e degli ambienti. Alla riapertura in caffetteria viaggio fotografico tra fine Ottocento e primo Novecento per scoprire la storia del museo

Il bancone del MANNcaffè con, di fronte, le riproduzioni le immagini delle vetrine di fine Ottocento con i vetri di Pompei (foto Mann)
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MANNcaffè: un pannello che riproduce una delle vetrine ottocentesche del Mann con i vetri di Pompei (foto Giorgio Sommer)

È tutto pronto: allestimento rinnovato e ancora più accogliente. Alla Caffetteria del museo Archeologico nazionale di Napoli mancano solo gli ospiti. Ma per quelli si dovrà attendere la riapertura del Mann, compatibilmente con l’emergenza sanitaria. E quando succederà, si spera il prima possibile, al MANNcaffè sarà possibile fare un viaggio nel tempo sorseggiando un espresso. Negli spazi antistanti e nelle sale della Caffetteria gestita dal consorzio arte’m net, infatti, saranno allestiti grandi pannelli con fotografie d’epoca in bianco e nero, che racconteranno il museo Archeologico nazionale di Napoli nel suo volto storico tra fine Ottocento e primi del Novecento.

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MANNcaffè: riproduzione di uno dei capolavori del museo, la cosiddetta Agrippina seduta (foto Alinari)

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MANNcaffè: riproduzione di uno dei capolavori del museo, il busto di Caracalla (foto Alinari)

Si procederà, dunque, in un suggestivo gioco di rimandi tra interni ed esterni della caffetteria: tra i tanti capolavori delle collezioni museali, il busto di Caracalla e l’Eros con delfino, la cosiddetta Agrippina seduta ed il gruppo scultoreo di Oreste ed Elettra (tutte foto Alinari) osserveranno, complici, chi si fermerà per una pausa relax nella saletta da tè; di fronte al bancone del bar saranno riprodotte le vetrine che, alla conclusione del XIX secolo, ospitavano la collezione dei vetri rinvenuti a Pompei, suggerendo una simmetria tra la quotidianità di ieri e quella di oggi (gli scatti sono di Giorgio Sommer); all’ingresso del MANNCaffè, sarà possibile ritrovare le immagini del Giardino della Vanella negli anni Trenta.

La rinnovata saletta da tè della caffetteria del Mann arredata con le immagini dei capolavori del museo (foto Mann)

Il progetto di allestimento è firmato dalla graphic designer Francesca Pavese, in collaborazione con l’arch. Andrea Mandara, e si basa su una ricerca compiuta dall’Archivio Fotografico (responsabile: Laura Forte) e dall’ufficio Museologia e Documentazione storica (responsabile: Andrea Milanese) del Mann. ​

Dagli Etruschi ai Gladiatori: il direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli ha aperto e chiuderà idealmente la XXVI edizione degli Incontri di archeologia. Le grandi mostre, le nuove collezioni del Museo che cambia, il dialogo con il territorio, le tendenze più aggiornate degli studi di settore

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Paolo Giulierini, direttore del Mann, apre gli “Incontri di archeologia” 2020-2021 (foto Giuseppe Di Leva / Mann)


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Lo staff del museo Archeologico nazionale di Napoli che organizza gli “Incontri di archeologia” (foto Mann)

Lo staff del museo Archeologico nazionale di Napoli che organizza gli “Incontri di archeologia” (foto Mann)“Insieme, oggi come ieri, uniti e pronti a volare grazie alla cultura”: è uno dei tanti messaggi emersi dalla conferenza del direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli, Paolo Giulierini, che il 15 ottobre 2020 ha inaugurato nel nuovo auditorium del museo la XXVI edizione degli Incontri di Archeologia (sempre alle 16, in auditorium) parlando di “Previsioni bestiali: leggere il futuro dal volo degli uccelli nel mondo etrusco”; e sarà sempre il direttore, nel cuore della primavera del prossimo anno, che illustrando il tema “I giochi gladiatori e il mondo etrusco” (15 aprile 2021), rintraccerà il fil rouge tra i due grandi eventi culturali della stagione 2020/2021 del MANN: la mostra sugli Etruschi e quella su Gladiatori. “Il Mann riparte con gli Incontri del giovedì, cosciente dell’importanza di valorizzare la ricerca scientifica e di comunicare in forma corretta le grandi novità dell’archeologia mondiale”, commenta Giulierini. “La storica rassegna, a cura dei Servizi Educativi (responsabile: Lucia Emilio), crea diverse finestre di approfondimento per provare a “guardare da vicino” l’arte antica”. Tutti gli eventi, gratuiti, sono organizzati in sicurezza e nel rispetto delle vigenti disposizioni anti-Covid: obbligatoria la prenotazione telefonica presso la Segreteria dei Servizi Educativi del Museo (tel. 0814422328/329, dal lunedì al venerdì, ore 9-15).

Pubblico distanziato agli “Incontri di Archeologia” al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto Mann)
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Le famose sculture dei Corridori, provenienti dalla Villa dei Papiri di Ercolano, conservate al Mann (foto Luigi Spina)

Le grandi mostre, le nuove collezioni del Museo che cambia, il dialogo con il territorio, le tendenze più aggiornate degli studi di settore: sono tanti i temi  approfonditi nella ventiseiesima edizione degli Incontri di Archeologia che racconteranno al pubblico l’unità nella diversità dei capolavori del passato. Antonio De Simone effettuerà un bilancio delle conoscenze sulla Villa dei Papiri (29 ottobre 2020), Antonio Scognamiglio mostrerà tecniche e saperi per ridare luce alla bellezza grazie al restauro (12 novembre 2020), Maria Morisco descriverà  il lungo lavoro di riordino dei depositi museali (21 gennaio 2021), Grete Stefani si soffermerà sulle storie quotidiane dischiuse dalle antiche suppellettili (25 marzo 2021).

Il castello di Baia, sede del museo Archeologico dei Campi Flegrei (foto Pafleg)

Una visione olistica dell’arte antica per travalicare i confini delle città vesuviane, rappresentando le tante anime della Campania felix:  Cuma, dalle origini al presente, nell’analisi di Matteo D’Acunto (26 novembre 2020); il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, tra ricerca ed innovazione, nella strategia del direttore Fabio Pagano (14 gennaio 2021); Nola, che riecheggia il Ginnasio di Atene, nella lezione di Mario Cesarano (4 marzo 2021). 

Il gruppo dei Tirannicidi nella collezione Farnese del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto Graziano Tavan)

Anche per l’offerta culturale 2020/2021, gli Incontri di Archeologia prevedono alcuni eventi legati ad una parola chiave: per quest’edizione, il collezionismo, declinato secondo diverse accezioni.  Naturalmente, non potrà mancare il racconto del “Museo di Napoli. Collezione di Collezioni (1780-1980)” (l’incontro, previsto il 22 aprile 2021, sarà a cura di Andrea Milanese e dell’Ufficio Museografia del MANN); da non perdere anche la conferenza di Paola D’Alconzo sui soggetti pompeiani nel collezionismo del XVIII secolo (4 febbraio 2021), l’analisi di Federico Rausa su “I Farnese e l’antico” (18 febbraio 2021), l’excursus di Marco Nocca sui preziosi reperti della Collezione Borgia (11 marzo 2021).

Il direttore del Mann Paolo Giulierini con Maria Lucia Giacco, curatrice della collezione Magna Grecia (foto Graziano Tavan)

Non solo lectiones, ma anche occasioni per riflettere sul dialogo tra le arti: sarà inserita nell’ArcheoCineMann la proiezione di “Stonehenge” di N. Gilliam Smith​ (3 dicembre 2020), mentre “Il Vaso del caos” di Giovanni Greco (17 dicembre 2020) sarà un istrionico omaggio a Pirandello e Camilleri. Uno sguardo alle nuove collezioni per concludere la rassegna in maggio, svelando al pubblico anche alcuni reperti che saranno oggetto di riallestimento: giovedì 6, Carmela Capaldi si occuperà di statuaria campana, mentre il 13 sarà la volta di Maria Lucia Giacco con il focus sulle collezioni pompeiane. 

#iorestoacasa. Per la prima volta online , il progetto “La genesi del #MANN. Un viaggio con ilCartastorie | Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli| Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli in quattro video”- Ecco gli altri due docufilm: “Il tempo dell’impero” e “Venuti. Le stanze vuote”

Frame del docufilm “Il tempo dell’impero” del progetto “La genesi del #MANN. Un viaggio con ilCartastorie – Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli in quattro video” (video Mann)

Per la prima volta online, il progetto “La genesi del #MANN. Un viaggio con ilCartastorie | Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli| Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli in quattro video”. Dopo aver mostrato i primi due docufilm (“Alcubierre. Scavando tra le carte” e “Il Passeggero artista”: vedi https://archeologiavocidalpassato.com/2020/04/26/iorestoacasa-per-la-prima-volta-online-il-progetto-la-genesi-del-mann-un-viaggio-con-ilcartastorie-museo-dellarchivio-storico-del-banco-di-napoli-museo-dellarchivio-storico-del-banco-di/), oggi completiamo la visione del progetto con gli altri due video. Cominciamo con “Il tempo dell’Impero”. Regia: Damiano Falanga per Fondazione il Cartastorie. Consulenza scientifica: Andrea Milanese, Sergio Riolo, Daniela Savy. Produzione: museo Archeologico nazionale di Napoli. Durata: 4’. Anno di produzione: 2018 – Nazione: Italia. Il video è stato realizzato nell’ambito del progetto Obvia e della rete Extramann.

La narrazione, che fa perno sui documenti dell’Archivio Storico del Banco di Napoli riguardanti il salario dell’orologiaio del Real Museo, si propone di abbracciare, nella prospettiva di un impiegato minore, la svolta che il decennio francese rappresentò per Napoli, per gli aspetti esteriori del potere regio e per la nuova funzione che la cultura e la bellezza classica svolsero nel contesto dell’Impero napoleonico. Il volto della città cambia e si muove tutt’intorno al Museo, che, insieme al suo monumentale orologio, scandisce il nuovo tempo dell’Europa.

Frame del docufilm “Venuti. Le stanze vuote” del progetto “La genesi del #MANN. Un viaggio con ilCartastorie – Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli in quattro video” (video Mann)

Con il quarto docufilm “Venuti. Le stanze vuote”, completiamo la presentazione online, che per la prima volta ha messo in rete il ciclo “La genesi del #MANN. Un viaggio con ilCartastorie | Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli in quattro video”. Regia e musiche: Damiano Falanga. Testi: Andrea Zappulli. Ricerche: Claudia Grossi. Con: Paolo Giulierini, Sabrina Iorio, Sergio Riolo. Voce narrante: Paola Maria Cacace. Consulenza scientifica: Andrea Milanese, Sergio Riolo, Daniela Savy. Produzione: museo Archeologico nazionale di Napoli. Realizzazione: Fondazione ilCartastorie. Anno di produzione: 2019. Nazione: Italia. Il video è stato realizzato nell’ambito del progetto Obvia e della rete Extramann.

Due documenti del Banco di San Giacomo nell’Archivio Storico del Banco di Napoli illustrano alcuni momenti del soggiorno napoletano dell’antiquario e archeologo Marcello Venuti. I due pagamenti, estinti tra aprile e settembre del 1736, evidenziano il trasferimento del cavalier Venuti da una casa in via San Mandato a un’abitazione situata fuori la Porta di Chiaia. Uno di questi pagamenti, inoltre, conferma i rapporti tra Marcello Venuti e l’ordine dei cavalieri di Santo Stefano, suggerendo un avvicendamento tra uno dei “balì” dell’ordine e l’antiquario cortonese nella casa di San Mandato. Questi aspetti, squisitamente privati, sono il pretesto per narrare, sullo sfondo di una vicenda ordinaria di affitti e traslochi, il grande contributo fornito dall’archeologo cortonese alla scoperta e all’approfondimento dell’antico nei primi anni del regno di Carlo III.

#iorestoacasa. Per la prima volta online , il progetto “La genesi del #MANN. Un viaggio con ilCartastorie | Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli| Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli in quattro video”- Ecco i primi due docufilm: “Alcubierre. Scavando tra le carte” e “Il Passeggero artista”

Frame del video “Alcubierre. Scavando tra le carte” del progetto “La genesi del #MANN. Un viaggio con ilCartastorie | Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli in quattro video” (foto video Mann)

Per la prima volta online, il progetto “La genesi del #MANN. Un viaggio con ilCartastorie | Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli| Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli in quattro video”. Ecco i primi due video. Cominciamo con “Alcubierre. Scavando tra le carte”. Regia e montaggio: Damiano Falanga – Testi di Andrea Zappulli – Supervisione: Sergio Riolo– Voce narrante: Andrea Cioffi – Ricerche: Luigi Abetti, Sabrina Iorio, Raffaele Di Costanzo, Andrea Zappulli –Supporto alla ricerca bibliografica e iconografica: Carla Glorioso e Benedetta Moricola – Produzione ilCartastorie– Anno di produzione: 2018 – Nazione: Italia – Si ringrazia il Parco Archeologico di Ercolano. Il lavoro è stato realizzato nell’ambito del progetto #Obvia e della rete #Extramann.

Il docufilm presenta, con una narrazione in prima persona, la figura dell’ingegnere militare che fu artefice dell’inizio della grande stagione archeologica napoletana, definendo il principio della passione di Carlo di Borbone per i reperti classici. All’interno del cortometraggio sono presenti, alternate alle immagini nel Parco Archeologico di Ercolano, le scritture dell’Archivio Storico del Banco di Napoli relative ai pagamenti assegnati ad Alcubierre e a coloro che si occuparono degli scavi e della loro divulgazione presso le corti europee. I pagamenti agli incisori, incaricati di ricopiare fedelmente le meraviglie sepolte dall’eruzione del Vesuvio, il funzionamento della Real Stamperia, i viaggi effettuati da Alcubierre per ispezionare gli scavi, che si andavano incessantemente allargando da Ercolano alle località di Pompei e Stabia, sono solo alcune delle notizie riscontrabili nei documenti che restituiscono particolari inediti sulla vita dell’ingegnere e sulla nascita dell’archeologia a Napoli. Il progetto è stato realizzato anche grazie al tirocinio, finanziato dalla Fondazione Banco di Napoli, di due studentesse dell’università Federico II di Napoli.

Frame del docufilm “Il passeggero artista” del progetto “La genesi del #MANN. Un viaggio con ilCartastorie | Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli in quattro video” (foto video Mann)

Il secondo appuntamento con il ciclo “La genesi del #MANN. Un viaggio con ilCartastorie | Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli in quattro video” è con il video “Il Passeggero artista”. Regia: Damiano Falanga per Fondazione IlCartastorie– Produzione: Museo Archeologico Nazionale di Napoli – Consulenza scientifica: Andrea Milanese, Sergio Riolo, Daniela Savy – Anno di produzione: 2018 – Nazione: Italia. Il docufilm è stato realizzato nell’ambito del progetto #Obvia e nella rete #Extramann.

Un documento dell’Archivio Storico del Banco di Napoli sulle spese di viaggio di Giovanni Antonio Aloja, incisore di alcuni tra i più bei rami delle Antichità di Ercolano, è lo spunto per un’immersione nel clima di entusiasmo che i primi scavi archeologici suscitarono a Napoli durante il regno di Carlo III. Il cocchiere dell’ufficio del Regio Corriere racconta la sua esperienza di viaggio insieme al talentuoso incisore e le sue reazioni innanzi ai reperti che da Ercolano si copiano e si trasportano al Real Museo di Portici.

#iorestoacasa. Dieci giorni di proposte culturali del Mann sui social: proroga online di “Thalassa”; game social “Mann in quiz”; premiere on line de “La genesi del Mann. Un viaggio con ilCartastorie in quattro video”; e poi gli “Incontri di Archeologia”: si inizia con il racconto della Magna Grecia

Dieci giorni di iniziative social del museo Archeologico nazionale di Napoli

Dieci giorni. Tanti ci distanziano, a meno di contrordini, all’inizio della Fase 2 che significa meno restrizioni per tutti noi chiusi in casa da marzo. Ma non sono comunque dieci giorni qualsiasi: in tempi normali questi sarebbero stati per molti momenti di preparazione ai ponti del 25 aprile e del 1° maggio. E questo fa pesare ancora di più questi – speriamo – ultimi dieci giorni di “clausura”. Ma ci soccorre ancora una volta il web. Il museo Archeologico nazionale di Napoli si prepara con un’intensa attività online e social a queste particolari giornate di festa, caratterizzate dalla campagna ministeriale #iorestoacasa: dal 24 aprile al 3 maggio 2020, infatti, saranno tanti i contenuti nuovi presentati sulle piattaforme Instagram e Facebook dell’Istituto. Mostre, incontri, approfondimenti, giochi: continua online, con un palinsesto culturale sempre più ricco, l’attività del museo Archeologico nazionale di Napoli. “Il Mann sta facendo un gran lavoro per arricchire l’offerta social di contributi originali e di contest per coinvolgere le famiglie in questi giorni di grande sacrificio”, spiega il direttore Paolo Giulierini. “Mettere in palio degli abbonamenti al Museo tra chi vorrà partecipare ai quiz, è una iniziativa che contiene l’augurio di ritrovarci presto in serenità e sicurezza nelle sale del Mann. La nostra comunità, fatta di studiosi e appassionati, potrà accedere on line ai seguitissimi Incontri di archeologia, richiesta che ci era stata fatta spesso e che ora realizziamo. La mostra Thalassa sarà riproposta con approfondimenti e curiosità, che ci porteranno con gli archeologi subacquei in fondo al mare. In un momento come questo, infine, è importante tenere sempre viva la rete territoriale Extramann, in vista di una ripartenza insieme. Ci fa quindi particolarmente piacere proporre il prezioso lavoro di ricerca fatto con gli amici del Cartastorie, un viaggio alle origini del Mann”. E allora vediamo meglio le iniziative social del Mann che saranno tutte contrassegnate dall’hashtag della campagna Mibact #iorestoacasa.

Il Mann propone una proroga on line della mostra “Thalassa” con i video della sezione “Acque profonde” (foto Mann)

Mostra “Thalassa” virtuale. Da venerdì 24 aprile 2020 si salperà virtualmente alla scoperta di “Thalassa, meraviglie sommerse dal Mediterraneo”: la mostra, a cura di Paolo Giulierini, Salvatore Agizza, Luigi Fozzati, Sebastiano Tusa e Valeria Li Vigni, sarà prorogata online per i fan e follower di Facebook e Instagram. Grazie alla riproposizione web dei video della sezione “Acque profonde”, sarà possibile seguire, come se fossimo nella profondità degli abissi, le più importanti campagne di scavo subacqueo nel Mare Nostrum; non mancheranno brevi percorsi con mini-documentari, realizzati dai curatori, per scoprire i capolavori dell’esposizione.

La locandina dell’iniziativa “Mann in quiz”

Mann in quiz. Sempre dal 24 aprile 2020 (ogni martedì e venerdì, alle 11, per quattro puntate), spazio al gioco con la sfida social “Mann in quiz”, proposta dai Servizi Educativi del Museo: in palio, un abbonamento annuale OpenMANN (opzione Family) destinato a chi risponderà, nel modo più completo e rapido possibile, alle cinque domande poste online.

Un frame de “La genesi del MANN. Un viaggio con ilCartastorie in quattro video” (foto Mann)

Cortometraggi “La genesi del Mann”. Per due settimane (sabato 25 e domenica 26 aprile 2020; sabato 2 e domenica 3 maggio 2020), sarà per la prima volta online “La genesi del MANN. Un viaggio con ilCartastorie in quattro video”: i docufilm, realizzati nell’ambito del progetto universitario “Obvia- Out of boundaries viral art dissemination”, sono frutto di una ricerca tra i documenti del museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, partner della rete Extra Mann; i video ricostruiscono l’entusiasmo per le prime scoperte archeologiche delle città vesuviane durante il regno di Carlo III di Borbone e l’atmosfera del tempo nel decennio francese (regia: Damiano Falanga; testi: Andrea Zappulli; supervisione: Sergio Riolo; consulenza scientifica: Andrea Milanese e Daniela Savy). I cortometraggi, nati come approfondimento della mostra “Carlo III e le antichità: Napoli Madrid e Città del Mexico”, offrono l’occasione per conoscere meglio, tramite i volumi della Stamperia di Re Carlo, la figura dell’ingegner Rocco Gioacchino Alcubierre, che non soltanto lavorò alla costruzione della Reggia di Portici, ma fu scopritore e, successivamente, direttore degli scavi di Ercolano. Due documenti del Banco di San Giacomo raccontano, ancora, la permanenza napoletana di Marcello Venuti, archeologo cortonese chiamato da re Carlo III per partecipare alle scoperte di Ercolano. Nei video, caratterizzati dall’originale storytelling de ilCartastorie, è data voce anche al cocchiere dell’Ufficio del Regio Corriere, che accompagnava l’illustre incisore Giovanni Antonio Aloja, e all’orologiaio del Real Museo.

La locandina dell’iniziativa del museo Archeologico nazioanale di Napoli “Incontri di archeologia”

Gli “Incontri di Archeologia”. Da giovedì 30 aprile 2020, infine, saranno online gli “Incontri di Archeologia”: il ciclo web sarà inaugurato dalla lezione di Maria Lucia Giacco, che presenterà un suggestivo virtual tour della splendida collezione Magna Grecia del Mann. A seguire, conferenza di Aurita Di Maria per scoprire “Un cold case del collezionismo egittologico” con le nuove indagini su Giuseppe Picchianti e Angelica Drosso: la collezione egiziana del Museo di Napoli deve la sua fama anche al nucleo della collezione Picchianti, preziosa testimonianza del gusto e della curiosità culturale che, tra Settecento e Ottocento, connotò lo studio delle antichità.

“Archeologia ferita”: al museo Archeologico nazionale di Napoli gli “stati generali” sulla lotta al traffico illecito e alla distruzione dei beni culturali. Due giorni di confronto tra magistrati, forze dell’ordine, giuristi, esperti e grandi musei internazionali. All’archeologo veneto Giancarlo Garna il premio “Person of the year 2017”

La statuetta in marmo di “Zeus in trono” restituita all’Italia dal Paul Getty Museum e ora al museo Archeologico nazionale di Napoli

Al museo Archeologico nazionale di Napoli il seminario “Archeologia ferita”

Due giorni a Napoli per parlare di “Archeologia ferita”: sono gli “Stati generali” sulla lotta al traffico illecito e alla distruzione dei beni culturali convocati dalla direzione del museo Archeologico nazionale di Napoli, uno dei maggiori musei archeologici al mondo, contenitore di molti reperti di Pompei, Paestum, Ercolano, che lanciando questa iniziativa, che non ha eguali in Italia, vuole sottolineare anche il suo  ruolo di  “capofila” in questo delicato settore della salvaguardia dei beni culturali, come testimonia la “restituzione” avvenuta a luglio dello Zeus, proveniente probabilmente dal parco archeologico sommerso di Baia, da parte del Getty Museum (Usa) (vedi https://archeologiavocidalpassato.wordpress.com/2017/08/01/zeus-in-trono-torna-a-casa-al-mann-di-napoli-la-statuetta-in-marmo-era-stata-trafugata-negli-anni-ottanta-e-comprata-dal-paul-getty-museum-nel-1992-che-ora-lha-restituita/). Dal furto di opere al saccheggio dei siti e degli scavi archeologici, dal traffico di reperti durante i conflitti armati al terrorismo e alla contraffazione, fino all’uso di documenti falsi che accompagnano i beni. Tutto questo si riassume in un fenomeno ben preciso: traffico illecito nel mondo dell’arte, un “mercato” che vale 8 miliardi di dollari l’anno. Contrastare questo “mercato” significa quindi salvaguardare l’identità culturale dei popoli e di preservare il patrimonio dell’umanità. L’appuntamento nella Sala della Meridiana del Mann martedì 14 e mercoledì 15 novembre 2017 per un confronto di enorme interesse per la salvaguardia del patrimonio tra magistrati, forze dell’ordine, giuristi, esperti e grandi musei internazionali (dagli Stati Uniti alla Giordania, presenti anche l’Ermitage di San Pietroburgo, il Getty Museum di Los Angeles e il museo del Bardo di Tunisi), con il coinvolgimento  dell’università di Napoli Federico II,  attraverso la collaborazione con la prof. Daniela Savy, docente di Diritto europeo dei Beni culturali. “L’Università Federico II è stata  doppiamente coinvolta in questo seminario”, spiega Daniela Savy, membro del Comitato scientifico dell’Osservatorio giuridico sulla tutela del patrimonio culturale dell’Università degli Studi Roma Tre, “con il dipartimento di Giurisprudenza, diretto dal professore Lucio De Giovanni, per l’approfondimento della normativa, nazionale ed internazionale, posta a tutela del patrimonio culturale e per lo studio della normativa de iure condendo sui nuovi reati in materia. Ed anche con il dipartimento di Studi Umanistici, diretto dal professor Edoardo Massimilla, per l’apporto fondamentale degli storici dell’arte e degli archeologi esperti nelle dinamiche connesse alla materia”.

I carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale operativi in Iraq

Come è noto la domanda di arte e antichità proviene da Paesi ricchi e sviluppati. In questi Stati è evidente un sistema forse non adeguato ad assicurare un’azione di monitoraggio delle reti o dei luoghi dove gli scambi illegali maggiormente si realizzano. L’offerta deriva per lo più dai paesi in via di sviluppo e dai paesi sotto assedio, ma non solo. Spesso l’offerta clandestina nasce da Paesi come l’Italia estremamente ricchi di patrimonio archeologico.  “Nel quadro del perfezionamento della riforma dei musei autonomi condotta dalla ministero e dalla DG Musei”, spiega Paolo Giulierini, direttore dell’Archeologico di Napoli, “il Mann ribadisce il suo ruolo di Istituto pubblico di caratura internazionale pronto al confronto con i principali attori del dibattito archeologico mondiale sui temi scottanti legati al patrimonio culturale e si rende protagonista della ricerca nazionale contribuendo per quanto di sua competenza alla realizzazione di un sistema di salvaguardia del cultural heritage mondiale. Il Mann è lieto di ospitare grandi musei con i quali ha impostato protocolli di collaborazione come il Getty e l’Ermitage, e di musei che si affacciano sul Mediterraneo, condividendo di questi ultimi i problemi e le esperienze”. Al seminario si confronteranno i rappresentati del MiBACT e di prestigiosi musei internazionali, il nucleo antitraffico illecito di Roma, la Procura della Repubblica di Napoli, funzionari del Mann, archeologi e giornalisti esperti in materia con lo scopo di raccogliere le esperienze, e fare il punto sullo stato dell’arte a livello di istituzioni nazionali e organizzazioni internazionali quali Onu, Unione europea, Consiglio d’Europa, Icom, Unidroit. Obiettivo dei due giorni di studio è quello di formulare proposte per contribuire ad un miglioramento del sistema di lotta al traffico illecito.

Il Nucleo tutela patrimonio culturale dei carabinieri di Cosenza nel 2016 ha sequestrato più di 3mila reperti: tra essi in aumento il fenomeno dei falsi

Il programma di martedì 14 novembre 2017. Alle 9.30, saluti di Paolo Giulierini, direttore del Mann; Luigi De Magistris, sindaco di Napoli; Armando Rossi, presidente del consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli; Gaetano Manfredi, rettore dell’università di Napoli Federico II; Edoardo Massimilla, direttore del dipartimento di Studi umanistici, università di Napoli Federico II; Lucio De Giovanni, direttore del dipartimento di Giurisprudenza, università di Napoli Federico II; Guglielmo Trupiano, direttore del centro Europe Direct della Commissione europea presso il Centro Interdipartimentale Lupt dell’università di Napoli Federico II; Mariella Utili, segretario regionale del MiBACT per la Campania. Alle 10.30, introduzione “Una premessa storica. Scavi e mercato artistico a Napoli tra Sette e Ottocento: legislazione e prassi, dispersione e circolazione” con Andrea Milanese, responsabile dell’Archivio storico del Mann e Paola D’Alconzo, università di Napoli Federico II. A seguire la prima sessione di lavori “Normativa e tutela”, presiede Giovanni Melillo, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. Relatori: Tiziana Coccoluto, vice capo di Gabinetto vicario del MiBACT sul tema “Nuovi delitti, nuove indagini” e Carlo Longobardo, università di Napoli Federico II che parlerà de “La tutela penale dei beni culturali tra tecniche di tutela ed esigenze di riforma”.  Alle 12, Luca Lupària, università Roma Tre e condirettore dell’Osservatorio giuridico sulla tutela del patrimonio culturale, su “Accertamento dei reati e problemi processuali inerenti il traffico illecito”; Daniele Amoroso, università di Cagliari parlerà de “La Convenzione Unidroit del 1995 sui beni culturali rubati o illecitamente esportati”; Daniela Savy, università di Napoli Federico II e membro del Comitato scientifico dell’Osservatorio giuridico sulla tutela del patrimonio culturale, “La disciplina dell’Unione Europea in tema di traffici illeciti”. Alle 15, la seconda sessione di lavori sarà su “La prassi in tema di lotta al traffico illecito e distruzione dei beni culturali”. Presiede Maria Vittoria Marini Clarelli, direttore del Servizio circolazione della direzione generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio. Relatori: Carmela Capaldi, università di Napoli Federico II “Scavi clandestini e traffici illeciti nel Regno delle due Sicilie”; Vincenzo Piscitelli, procuratore aggiunto a Napoli “Prassi in tema di tutela penale” e il colonnello Alberto Deregibus, vice comandante del nucleo Carabinieri Tutela del Patrimonio culturale di Roma. Alle 16, tavola rotonda con Giuliano Volpe, università di Foggia e presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali e paesaggistici del MiBACT che incontrerà Valeria Sampaolo, conservatore capo del Mann; Luigia Melillo, responsabile dell’ufficio Relazioni internazionali e dell’ufficio Restauro del Mann; Marco Pacciarelli, università di Napoli Federico II; e Sandro Garrubbo, comunicazione e marketing del museo Salinas di Palermo.

All’archeologo veneto Giancarlo Garna il premio “Person of the Year 2017”

A Viterbo il master in Archeologia giudiziaria

Il programma di mercoledì 15 novembre 2017. Alle 10, la terza sessione del convegno si aprirà con una tavola rotonda sul tema “Il ruolo dei musei nella lotta al traffico illecito e alla distruzione dei beni culturali”. Apertura dei lavori di Alessandro Benzia, direttore degli uffici di Diretta collaborazione del ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. A seguire Fabio Isman, giornalista e scrittore (critico de Il Messaggero) incontrerà Andrej Nikolaevic’ Nikolaev, deputy head of the Department of the East, Museo dell’Ermitage (Russia); Claire Lyons, curator of Antiquities, J.P. Getty Museum (USA); Massimo Osanna, direttore generale del parco archeologico di Pompei e docente università Federico II di Napoli; Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco del archeologico di Paestum; Francesca Spatafora, direttore del museo Salinas e del Polo regionale di Palermo per i parchi e musei Archeologici. Alle 12, tavola rotonda con Paolo Giulierini che incontra Moncef Ben Moussa, conservateur en chef du musée national du Bardo (Tunisia), e Khalil Mahmoud Khalil, direttore del museo Archeologico di Amman (Giordania). Il convegno si concluderà con il premio “Person of the year 2017” dell’osservatorio internazionale archeomafie all’archeologo Giancarlo Garna, che, dal 2012, partecipa alla missione archeologica italiana nel Kurdistan irakeno, con il progetto archeologico regionale Terra di Ninive dell’università di Udine, diretto da Daniele Morandi Bonacossi. L’archeologo, bellunese di nascita ma padovano d’adozione da trent’anni, è stato premiato “per il suo impegno nella tutela del patrimonio culturale nelle aree di crisi e di guerra e la costante opera di sensibilizzazione della categoria e dell’opinione pubblica”.  Infatti è noto il suo impegno per portare all’attenzione dell’opinione pubblica cosa sta avvenendo al patrimonio archeologico in Paesi disastrati dalla guerra come la Siria e l’Iraq. Attualmente lavora per l’università di Udine con cui ha partecipato in passato alle missioni archeologiche a Mishrifeh (Siria) nel 1999 e a Palmira dal 2009 al 2010. Consegnerà il premio Tsao Cevoli, direttore del master in Archeologia giudiziaria e crimini contro il patrimonio culturale del Centro Studi Criminologici di Viterbo.