Archivio tag | 2015 anno dell’archeologia in Toscana

Nonsoloarcheologia: tornano in Toscana le Notti dell’Archeologia, oltre 200 eventi promossi da musei, parchi e siti alla scoperta del patrimonio culturale regionale con rappresentazioni teatrali, concerti, laboratori per bambini, aperitivi, cene e degustazioni di prodotti locali

Oltre 200 eventi per la 15.ma edizione de Le Notti dell'Archeologia, fino al 2 agosto in Toscana

Oltre 200 eventi per la 15.ma edizione de Le Notti dell’Archeologia, fino al 2 agosto in Toscana

Santa Maria al Monte ospita il parco archeologico

Santa Maria al Monte ospita il parco archeologico

Per una sera sarà possibile visitare il Parco Archeologico di Santa Maria a Monte in provincia di Pisa, e rimanere ad osservare le stelle dalla terrazza panoramica del Parco sotto la guida di un esperto astrofisico, orientarsi tra le tante luci del cielo, legando quindi il passato con il presente, l’uomo antico con l’uomo dei nostri giorni. Oppure approfittare della passeggiata ideata dal museo Archeologico di Cortona in provincia di Arezzo, che propone di andare a conoscere i tratti delle antiche mura etrusche che delimitavano l’originario insediamento, creando l’occasione per addentrarsi nell’intricato dedalo delle piccole strade che caratterizzano la città. O salire al Castello di Murlo in provincia di Siena, dove sarà possibile visitare l’Antiquarium di Poggio Civitate e partecipare al festival “Bluetrusco” che coinvolge il borgo per più giorni trasformandolo in laboratorio di arte e cultura con un ricco programma di spettacoli teatrali e musicali, come di altri appuntamenti compresi quelli dedicati alle degustazioni di prodotti alimentari locali. Con oltre 200 eventi in tutta la Toscana fino al 2 agosto tornano le Notti dell’Archeologia, giunte alla quindicesima edizione, tradizionale appuntamento toscano con quanto la storia e la cultura ci hanno lasciato, atteso da un pubblico fedele e sempre alla costante ricerca di occasioni di apprendimento legate al patrimonio archeologico, che rappresenta il fondamento dell’identità regionale. Anche quest’anno partecipano all’iniziativa sia i musei che le raccolte che espongono una collezione archeologica, i parchi e le aree archeologiche, sia quei musei che, pur non archeologici, intendono valorizzare e promuovere il patrimonio antico del proprio territorio, organizzando attività e mostre destinate a diffondere l’interesse per il più lontano passato.

Le mura etrusche di Cortona: previste passeggiate alla loro scoperta

Le mura etrusche di Cortona: previste passeggiate alla loro scoperta

2015 anno dell'Archeologia in ToscanaOltre 80 musei e parchi archeologici del territorio della regione si attivano per creare eventi, aperture serali e notturne, occasioni di rappresentazioni teatrali, concerti, laboratori per bambini, aperitivi, cene e degustazioni di prodotti a filiera corta, che offrono ai musei, centri espositivi e parchi archeologici l’opportunità di farsi apprezzare in tutte le loro potenzialità compreso anche l’aspetto del “Buon vivere” nel passato e nel presente, proponendo la tematica centrale dell’Expo di Milano 2015. Le Notti dell’Archeologia rappresentano un’occasione per entrare in contatto con il ricco patrimonio archeologico regionale ed una opportunità per i musei ed i parchi archeologici di farsi conoscere. In particolare quest’anno la Regione ha programmato anche l’Anno dell’Archeologia in Toscana, iniziativa destinata a promuovere per l’intero arco del 2015 il patrimonio archeologico della regione per fare della Toscana la meta di specialisti, appassionati e turisti italiani e stranieri interessati ai molteplici aspetti del mondo antico.

Il museo del Distretto Minerario di Rio nell'Elba organizza laboratori per i ragazzi

Il museo del Distretto Minerario di Rio nell’Elba organizza laboratori per i ragazzi

Le oltre 200 le occasioni comprese nel programma delle Notti dell’Archeologia 2015 sono rivolte a un pubblico di tutte le età e con orari di svolgimento molto diversificati in grado di rispondere ad ogni esigenza, comprese anche occasioni dedicate al pubblico dei diversamente abili. Molti sono i laboratori dedicati ai ragazzi. Solo per citarne alcuni, si possono indicare il laboratorio organizzato dal museo del Distretto Minerario di Rio nell’Elba, che fa sperimentare le tecniche di scrittura degli Etruschi, mentre il museo del Lavoro e delle Tradizioni della Versilia Storica di Seravezza, in provincia di Lucca, organizza, come Indiana Jones, una caccia al tesoro alla scoperta delle antiche miniere dell’Alta Versilia. Ma ci sono anche occasioni più tradizionali e non meno suggestive, come quella del museo civico di Palazzo Pretorio di Certaldo, dove è possibile, in orario notturno, effettuare visite guidate alla sezione archeologica del museo, o come quella della Biblioteca Ragionieri di Sesto Fiorentino, dove si parlerà degli studi effettuati sulle tombe etrusche della Montagnola e della Mula entrambe sul territorio del Comune.

2015, anno dell’archeologia in Toscana: a Tourisma il soprintendente Pessina anticipa il ricco programma di eventi

Lo stand della Toscana negli spazi espositivi di Tourisma (foto Valerio Ricciardi, Roma)

Lo stand della Toscana negli spazi espositivi di Tourisma (foto Valerio Ricciardi, Roma)

2015 anno dell'Archeologia in Toscana

“Venite a scoprire l’archeologia in Toscana”. L’invito lanciato da Andrea Pessina, soprintendente per i Beni archeologici della Toscana, dal palco di Tourisma, il primo salone internazionale dell’archeologia promosso a Firenze dalla rivista Archeologia Viva dal 20 al 22 febbraio, quest’anno ha una valenza particolare. Sì, perché il 2015 è “l’anno dell’archeologia in Toscana”: un anno speciale, dunque, ricco di iniziative che si intrecciano – come vedremo – anche con altri anniversari come “l’anno dell’Egitto in Italia” e il 150° di Firenze capitale. “Il 2015 sarà un anno di grandi eventi di altissima qualità”, ribadisce Pessina presentando il programma di massima della stagione, di cui archeologiavocidalpassato darà ampio conto nelle prossime settimane. Intanto vediamo il programma di massima.

La Minerva di Arezzo conservata al museo Archeologico di Firenze

La Minerva di Arezzo conservata al museo Archeologico di Firenze

Si inizia con due grandi mostre dedicate alla bronzistica nel mondo antico in generale e della Grecia in particolare. La mostra “Potere e pathos. Bronzi nel mondo ellenistico” apre il 14 marzo a Palazzo Strozzi di Firenze dove si potrà visitare fino al 21 giugno. Attraverso l’esposizione di eccezionali esempi di sculture in bronzo di grandi dimensioni provenienti dai più importanti musei archeologici italiani e stranieri, il visitatore potrà seguire lo sviluppo dell’arte dell’età Ellenistica, diffusa in tutto il Mediterraneo e oltre tra il IV e il I sec. a.C. “Ci saranno 50-60 capolavori che non si sono mai visti insieme, e che difficilmente li si potranno vedere in futuro”, spiega il soprintendente. “Il museo Archeologico di Firenze è uno dei grandi prestatori di bronzi. Ci sarà anche il famoso cavallo Medici-Ricciardi, che fu già di Lorenzo il Magnifico, un capolavoro che in questi giorni è ancora in restauro, aperto alla vista del pubblico”. Una settimana dopo, il 20 marzo (e sempre fino al 21 giugno), ma stavolta al museo Archeologico nazionale di Firenze, apre la mostra “Piccoli grandi bronzi. Capolavori greci, etruschi e romani”: “Sarà l’occasione per presentare parte della collezione di statuette bronzee raccolte in circa tre secoli dalle dinastie dei Medici e dei Lorena”, continua Pessina. In tutto 170 reperti che costituiscono un affascinante percorso artistico, mitologico e iconografico.

Il manifesto dell'XI congresso di Egittologia

Il manifesto dell’XI congresso di Egittologia

In agosto sarà il turno dell’Egitto e, quindi, del museo Egizio di Firenze, un’altra eccellenza della città gigliata, seconda per qualità delle collezioni (circa 15mila oggetti conservati) solo all’Egizio di Torino. Dal 23 al 30 agosto il museo Egizio (archeologico) di Firenze ospita l’11° congresso internazionale di Egittologia, promosso dalla soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e dal museo Egizio di Firenze con l’università di Firenze e l’associazione Camnes (Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies). Un vero successo per Firenze e l’Egittologia italiana se pensiamo che l’ultimo congresso, cioè il 10°, si è tenuto nel lontano 2008. E sempre quest’estate torna un appuntamento di successo “Le notti dell’archeologia”, giunto alla XV edizione. Anche quest’anno parteciperanno all’iniziativa sia i musei e le raccolte che espongono una collezione archeologica, assieme ai parchi e alle aree archeologiche, sia quei musei che, pur non archeologici, intendono valorizzare e promuovere il patrimonio archeologico del proprio territorio, organizzando attività ed esposizioni destinate a diffondere l’interesse per il più lontano passato. “La costante ricerca di occasioni di divulgazione e diffusione dell’attenzione attorno al patrimonio archeologico”, spiegano in Regione, “è un fiore all’occhiello delle strutture espositive e di accoglienza toscane, che hanno saputo fidelizzare un pubblico che ha imparato, proprio con le “Notti dell’Archeologia”, come le tracce delle civiltà antiche siano le fondamenta dell’identità locale odierna, le nostre radici condivise; un patrimonio che è la più concreta e tangibile testimonianza della cultura dell’uomo, fatta non solo di capolavori unici, ma anche di piccoli oggetti apparentemente banali o di uso comune nella quotidianità, dietro ai quali si celano i sogni, le paure, le speranze di vita, il benessere ed il disagio sociale di ogni tempo, in infiniti racconti di esistenze diverse”.

Andrea Pessina, soprintendente ai Beni archeologici della Toscana (foto Valerio Ricciardi, Roma)

Andrea Pessina, soprintendente ai Beni archeologici della Toscana (foto Valerio Ricciardi, Roma)

L'area archeologica dell'etrusca Roselle

L’area archeologica dell’etrusca Roselle

Intanto per chi vuole organizzarsi un viaggio/vacanza alla scoperta dei tesori archeologici della Toscana, la soprintendenza ha preparato una nuova guida archeologica che è al tempo stesso una rilettura con gli occhi dei viaggiatori del III millennio delle emozioni provate due – tre secoli fa dai pionieri del Grand Tour e un vademecum di itinerari per le strade della Toscana illustrati con le straordinarie foto dall’alto (palloni aerostatici, aquiloni) di Paolo Nannini, fotografo specializzato della stessa soprintendenza toscana. La guida “Sulle strade del Grand Tour. Itinerari archeologici in Toscana”, anticipata da Pessina nella sua introduzione a Tourisma, è stata presentata in anteprima all’XI incontro nazionale di Archeologia Viva.

Il Cortile dei Fiorentini all'inizio del Novecento

Il Cortile dei Fiorentini all’inizio del Novecento

E così arriviamo a settembre con altri due appuntamenti da non perdere. Il primo è intimamente fiorentino. Il soprintendente Pessina l’ha definito come “archeologia per il 150° di Firenze capitale”. Si tratta del restauro e riallestimento – e quindi della riapertura al pubblico – del cosiddetto “Cortile dei Fiorentini”, lo spazio verde del Palazzo della Crocetta, che oggi ospita il museo Archeologico di Firenze, che accolse il materiale archeologico rinvenuto durante i lavori di risistemazione urbanistica di Firenze capitale. Grazie al materiale d’archivio della soprintendenza è stato possibile riconoscere quei reperti e valorizzarli.

L'arte precolombiana sarà protagonista nella mostra "Il mondo che non c'era" promossa dal Centro studi e ricerche Ligabue di Venezia

L’arte precolombiana sarà protagonista nella mostra “Il mondo che non c’era” promossa dal Centro studi e ricerche Ligabue di Venezia

L’ultimo evento anticipato da Pessina non solo ha una valenza intrinseca indiscussa, ma inaugura una collaborazione, che tutti si augurano porterà risultati positivi, tra la soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana e il Centro studi e ricerche Ligabue di Venezia. La mostra “Il mondo che non c’era. L’arte precolombiana della collezione Ligabue” è prevista al museo Archeologico di Firenze tra settembre 2015 e febbraio 2016. Vita, costumi e cosmogonie delle culture del Centro e Sud America prima di Colombo verranno raccontate attraverso oltre 150 opere d’arte della collezione Ligabue e di importanti musei nazionali e privati. “La mostra Il mondo che non c’era narra di quella parte dell’umanità che apparirà all’Europa solo dopo i viaggi di Colombo e degli altri navigatori ed esploratori”, anticipa a Firenze Inti Ligabue, che ha raccolto l’eredità del padre Giancarlo scomparso recentemente. “Se Spagna e Portogallo sono i due paesi europei che hanno svolto un ruolo centrale nella scoperta e la conquista delle Americhe, anche l’Italia ha giocato un ruolo chiave in questo evento considerato senza dubbio il più importante nella storia dell’umanità, come ha avuto modo di considerare Claude Lévi-Strauss”. La mostra sarà curata da Jaques Blazy, esperto internazionale di arte precolombiana, che ha aiutato a costruire le più importanti collezioni al ondo di musei e privati. “Colgo l’occasione per ringraziarlo: egli mi ha personalmente guidato in musei e gallerie e mi ha fatto conoscere altri collezionisti che condividono la passione verso queste antiche civiltà”. Andrè Delpuech, curatore del patrimonio delle Collezioni Americane al Museo del Quai Branly di Parigi, è invece presidente del comitato scientifico della mostra e riporta tutta la sua vastissima esperienza nel campo con un importante studio sul ruolo del mecenatismo nelle collezioni europee. Il coordinamento sarà assicurato dal Centro Studi e Ricerche Ligabue, nato nel 1973, che ha all’attivo più di 135 spedizioni archeo-paleo ed etnografiche possiede un archivio con oltre 80 mila tra documenti, video e foto. “Mi auguro dunque che questa mostra – conclude Inti –  possa fornire una fresca prospettiva sull’arte dell’antico mondo precolombiano e che la fascinazione verso queste antiche e importanti civiltà possa trovare un numero sempre maggiore di appassionati”.