Parchi archeologici di Paestum e Velia. Ingresso gratuito per la #domenicalmuseo e per la Befana i laboratori di ceramica “Keramos” dedicati a Demetra

Due occasioni da non perdere per visitare i parchi archeologici di Paestum e Velia. Il 5 gennaio 2025 torna #domenicalmuseo, l’iniziativa del ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito nei musei e nei parchi archeologici italiani ogni prima domenica del mese. A Paestum, sarà possibile visitare anche la nuova sezione del Museo, intitolata all’archeologo Mario Torelli, che racconta le tappe della città romana fino al Medioevo. A Velia, l’esperienza si arricchisce con il percorso sul Crinale degli Dei, tra terrazze sacre e scorci suggestivi. Durante la giornata sarà possibile accedere ai depositi del Museo di Paestum, una visita esclusiva per scoprire tesori nascosti e storie affascinanti. Sono inoltre previste attività didattiche per tutte le età, con percorsi che riscoprono i viaggiatori del Grand Tour e le divinità di Velia, accompagnati da guide esperte. Per rendere l’esperienza ancora più completa, è previsto un servizio navetta gratuito che collega i due siti. I siti saranno aperti dalle 8.30 alle 19.30, con ultimo ingresso consentito alle 18.30.
Il 6 gennaio 2025, giorno dell’Epifania, il museo Archeologico nazionale di Paestum invita a un evento speciale che celebra l’arte e la tradizione: i laboratori di ceramica “Keramos” dedicati a Demetra, la dea della fertilità e del rinnovamento. I laboratori, adatti a visitatori di tutte le età, offrono un’occasione unica per immergersi nell’arte ceramica e creare con le proprie mani manufatti ispirati al mondo antico. Potrete modellare ex voto, vasi miniaturistici, statuette votive e giocattoli in ceramica, rivivendo antiche tradizioni in un contesto festivo e inclusivo. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’associazione Pandora Artiste Ceramiste, garantendo un’esperienza autentica e guidata da esperte del settore.
Reggio Calabria. In piazza De Nava gran finale di MuseoinFest con “Zoé, il Principio della Vita” promosso dal MArRC col Comune
Domenica 5 gennaio 2025 alle 18, nella splendida cornice di piazza De Nava, davanti al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, il grande finale di MuseoinFest: il MArRC, in collaborazione con il comune della Città di Reggio Calabria e sotto la direzione artistica di Ruggero Pegna, presenta “Zoé. Il Principio della Vita”. Uno spettacolo curato dalla Compagnia Piccolo Nuovo Teatro di Bastia Umbra, una delle più prestigiose compagnie internazionali di Teatro Urbano, che celebra il rapporto tra Uomo e Natura attraverso testi suggestivi, artisti di strada, danza aerea e su trampoli, giocoleria, macchine sceniche e molto altro.
Locri (RC). Oltre 20mila visitatori al parco archeologico. La direttrice Elena Trunfio fa il bilancio del 2024: “È stato un anno intenso che ci ha visto impegnati in diverse le linee di azione: e il 2025 porterà la rifunzionalizzazione delle contrade Marasà e Parapezza

“Grazie alle oltre 20.500 persone che quest’anno hanno visitato Locri Epizefiri! Chiudiamo l’anno con un +20% di presenze rispetto al 2023 e un bilancio certamente positivo”. La fine e l’inizio di un nuovo anno impongono una riflessione sul lavoro svolto e sulle prospettive future e a Locri Epizefiri, parlando di bilancio, l’esito del 2024 non può che essere positivo. Intanto per numero di presenze: si contano oltre 20.500 visitatori con un aumento di circa il 20% rispetto allo scorso anno, un dato importante per il Parco più grande della Locride e della provincia di Reggio Calabria che, grazie a un’offerta di valorizzazione variegata, è riuscito anche quest’anno ad attrarre diversi target di pubblico, confermandosi uno dei luoghi della cultura più visitati nella Regione. Un successo che passa da importanti collaborazioni e da un approccio gestionale che vede nella partecipazione della comunità la strategia per aumentare il senso di appartenenza e incidere nella crescita del territorio. “È stato un anno intenso che ci ha visto impegnati in diverse le linee di azione: non solo la valorizzazione ma anche i servizi educativi nonché l’impulso fondamentale dato alla ricerca e al miglioramento infrastrutturale del Parco e dei nostri Musei”, spiega la direttrice Elena Trunfio. “Ognuno di questi ambiti è stato portato avanti con importanti collaborazioni che ci hanno permesso di alzare il livello di qualità delle nostre attività oltre che contribuire in maniera più efficace al soddisfacimento dei bisogni del nostro pubblico”. In tema di valorizzazione, anche quest’anno si è offerto un programma variegato costruito insieme agli attori locali, prima di tutto con le Amministrazioni. Oltre all’ormai consueta sinergia con i Comuni di Locri e Portigliola che, ogni anno, forniscono supporto alle attività di valorizzazione del Parco, si è rafforzato il legame con la Regione Calabria: “Vorrei ringraziare i sindaci Fontana e Luglio, nonché l’assessore Bumbaca del Comune di Locri e il vicesindaco di Portigliola Macrì per la presenza costante, siamo un esempio di condivisione virtuosa di intenti e di lavoro di squadra per il raggiungimento di obiettivi comuni”.
Un ulteriore ringraziamento va alla Regione Calabria, in particolare all’assessorato al Lavoro e al Turismo, con l’assessore Giovanni Calabrese, col quale la direzione del Parco ha stretto rapporti di collaborazione fattiva, mirata alla costituzione di un tavolo di lavoro per la definizione delle strategie utili ad una migliore valorizzazione turistica dell’area e della Regione tutta. Locri Epizefiri ha infatti ospitato diversi progetti di marketing territoriale, anche a carattere nazionale, come ad esempio l’iniziativa “Aromi d’Italia”, promossa dalla Regione Calabria, che ha visto la partecipazione di influencer ed esperti del mondo della gastronomia in un’attività di comunicazione funzionale alla promozione del territorio.
Un altro importante risultato è quello legato ai servizi educativi: i laboratori del Museo dei ragazzi sono ormai un appuntamento mensile che coinvolge ragazzi e bambini di tutte le età alla scoperta della polis e non solo. Oltre 15 laboratori, promossi dal Museo e dalle associazioni che con esso collaborano, per portare avanti la missione di educare le giovani generazioni al patrimonio. Diverse poi le occasioni di approfondimento culturale con visite guidate, in particolare quelle animate dell’Archeoclub Locri, eventi di promozione territoriale, come quelli realizzati con il Gal Terre Locridee ma anche incontri tematici. Particolare successo nel 2024 ha avuto il ciclo di incontri “Un caffè…storicamente corretto” promosso insieme al Circolo di Studi Storici “Le Calabrie” e curato dalla direttrice Trunfio e dalla presidente del Circolo Marilisa Morrone. “L’iniziativa ha avuto un esito molto positivo, sia in termini di partecipazione che di promozione della ricerca scientifica verso un pubblico non specialista. Devo ringraziare la presidente Morrone e tutti i soci per questa collaborazione talmente tanto proficua che abbiamo scelto di promuovere una seconda edizione nel 2025”, prosegue Trunfio.


Ma il 2024 è stato anche l’anno di importanti accordi con Università: oltre all’ormai consolidato rapporto con il dipartimento di Studi storici dell’ateneo di Torino, si è stipulato un’intesa con l’Alma Mater Studiorum di Bologna, in particolare con la Scuola di Specializzazione in Beni archeologici. Da tale collaborazione è nata una prima campagna di scavi archeologici nelle contrade di Marasà e Parapezza, dirette da Filippo Demma, che hanno permesso di dare alla luce importanti e rilevanti risultati, in particolare per la comprensione dell’area sacra del Thesmophorion. In termini di accordi, degno di nota è certamente il protocollo di intesa stipulato con l’ordine degli Architetti e dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Reggio Calabria, finalizzato alla redazione delle linee guida per la gestione e manutenzione delle componenti verdi del Parco: “Credo che questo genere di accordo sia il primo in Italia tra ministero della Cultura e Ordini professionali. Un rapporto di lavoro in cui credo molto e che ci permetterà di affrontare le tematiche del paesaggio in un’ottica di sperimentazione e formazione”.

Veduta aerea del Tempio di Marasà nel parco di Locri Epizefiri (foto drm-calabria)
Tanti dunque i progetti avviati che nel 2025 troveranno piena realizzazione, come ad esempio la rifunzionalizzazione del Parco, nei settori in contrada Parapezza e Marasà che si prospetta innovativo. “Ci aspetta un altro anno impegnativo ma il lavoro non ci spaventa. Abbiamo immaginato un futuro diverso per questo luogo e a piccoli passi stiamo andando avanti in un percorso che permetterà a Locri Epizefiri di raggiungere standard elevati di fruizione. Vorrei ringraziare per questo i dipendenti del Museo e tutti i colleghi della direzione regionale Musei, per il loro costante lavoro, nonché i direttori Demma e Sudano per avere sempre creduto e sposato l’idea di un Parco diverso, prodotto della contemporaneità”, conclude la direttrice Trunfio.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia per “Natale all’Etru” visita guidata “L’Oriente e gli Etruschi: i Fenici in terra etrusca” a cura di Valentina Billante

Le lamine d’oro di Pyrgi: copia delle lamine iscritte provenienti dal santuario di Pyrgi e risalenti alla fine del VI secolo a.C. I testi in etrusco e in fenicio ricordano la dedica del “re su Caere” Thefarie Velianas alla dea Uni-Astarte, conservate al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia (foto etru / archivio fotografico Mauro Benedetti)
Venerdì 3 gennaio 2025, alle 17, al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia per “Natale all’Etru”, speciale ciclo di visite guidate tematiche alle collezioni del Museo, visita guidata “L’Oriente e gli Etruschi: i Fenici in terra etrusca” a cura di Valentina Billante che porterà i partecipanti a conoscere gli Etruschi attraverso i contatti culturali e commerciali con altre popolazioni. Visita compresa nel biglietto di ingresso, su prenotazione all’indirizzo mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it indicando il numero di partecipanti. Sarà possibile prenotarsi direttamente in sede, salvo disponibilità. Gli Etruschi, grandi navigatori e commercianti, si spingevano sia verso oriente sia verso la Francia e la Spagna. I Greci li chiamavano “Tirreni” e con quel nome ancora oggi conosciamo quel tratto di mare che era sotto il loro controllo. I rapporti commerciali fra gli Etruschi e i mercanti fenici e greci erano molto vivaci. Nelle tombe etrusche sono stati trovati moltissimi oggetti che ci fanno comprendere cosa commerciassero: olio, vino, vasi in ceramica, unguenti, spezie, metalli e preziosi oggetti di lusso provenienti dall’oriente, dall’Egitto e dalla Grecia. Possiamo dunque parlare di una ibridazione mediterranea nell’Italia preromana? La visita si concentrerà sul racconto di questi preziosi legami e, in particolar modo, sulle attestazioni fenicie che si ritrovano e si mescolano in ambiente etrusco. Fra le testimonianze più significative, certamente, le celebri lamine d’oro di Pyrgi.
Capodanno 2025 con il Tuffatore: apertura straordinaria del museo Archeologico nazionale di Paestum e dell’area archeologica di Velia

Capodanno con il Tuffatore o sulla collina di Velia per iniziare il nuovo anno con un viaggio nella storia. Il 1° gennaio 2025, apertura straordinaria del museo Archeologico nazionale di Paestum, dove, tra le diverse sale espositive e i reperti esposti, capolavori senza tempo, sarà possibile visitare anche la sezione di recente apertura, intitolata “Paestum: dall’età romana ad oggi”. Per l’occasione sarà aperta anche l’area archeologica di Velia. Una mattinata dedicata alla scoperta di civiltà antiche, con apertura dalle 9 alle 13 (ultimo ingresso alle 12). “Lasciate che la cultura segni il vostro inizio d’anno”.
Ischia (Na). A Lacco Ameno torna il progetto LaccOnArt con l’archeologa Mariangela Catuogno: dal museo Archeologico di Pithecusae e poi per le strade del centro storico alla scoperta della sua storia e del suo patrimonio culturale

A Lacco Ameno, sull’isola d’ischia (Na), martedì 31 dicembre 2024 e sabato 4 gennaio 2024, torna il progetto LaccOnArt, che propone un viaggio nella storia millenaria del Comune di Lacco Ameno volto alla comprensione non soltanto delle vicende storiche di cui l’uomo è stato protagonista, ma anche delle straordinarie peculiarità paesaggistiche e naturali che caratterizzano il territorio e che sono state fondamentali per la crescita del Comune e della sua popolazione nei secoli. Appuntamento alle 10.30, a Villa Arbusto, con l’archeologa Mariangela Catuogno: si inizia con la visita al museo Archeologico di Pithecusae e poi per le strade di Lacco Ameno con l’ausilio delle navette elettriche per conoscere la sua storia e lo straordinario patrimonio culturale. “LaccOnArt è un nuovo modo di presentare i beni culturali”, spiega Mariangela Catuogno, “non più solo all’interno di uno spazio museale, ma partendo dalla rilettura di un museo diffuso che attraversa i luoghi. Luoghi che ci parlano e che racconteremo da un punto di vista archeologico, storico-architettonico e di cultura immateriale. Dal panorama di Monte di Vico, sede dell’antica acropoli, capiremo meglio l’insediamento per nuclei di Pithekoussai e come erano tra loro collegati. Un’area, quella di Monte di Vico che, tra l’altro, continuò ad essere abitata anche in epoca romana, nel tardo Antico e nell’Alto Medioevo”.
Reggio Calabria. La notte di San Silvestro in concomitanza con la diretta RAI dal lungomare, il museo Archeologico nazionale rimane aperto con la possibilità di ammirare i bronzi di Riace. Ecco gli orari fino alla Befana
La presentazione de “L’anno che verrà” della RAI al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto marrc)
A Reggio Calabria è tutto pronto sul lungomare “Italo Falcomatà” per festeggiare il nuovo anno in diretta nazionale con lo spettacolo “L’anno che verrà” proposto dalla RAI, presentato proprio al MArRC. Una festa condivisa anche dal museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria che il 31 dicembre 2024 sarà aperto anche la sera. Oltre l’ordinaria apertura dell’ultimo giorno dell’anno, orario non stop dalle 9 alle 20, grazie infatti a Regione Calabria e Fondazione Film Commission che hanno sostenuto questa iniziativa, il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria prolungherà l’apertura fino all’una di notte, con ultimo ingresso alle 00:30. Nel dettaglio, durante il giorno sarà visitabile tutto il Museo, i quattro livelli di esposizione compresa la mostra temporanea “Gli Dei ritornano. I bronzi di San Casciano”, con tariffazione ordinaria. Mentre dalle 20 p.m. all’una a.m. il costo del biglietto sarà di 3 euro e sarà visitabile solo il livello D, il piano dei magnifici Bronzi di Riace e di Porticello.
La facciata di Palazzo Piacentini sede del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto marrc)
Una opportunità di visita che si ripeterà anche ad inizio anno, ed in particolare: mercoledì 1° gennaio 2025, apertura speciale in due fasce orarie, dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 200. Tariffazione ordinaria. Domenica 5 gennaio 2025: #domenicalmuseo. Giornata con ingresso gratuito e orario continuato, dalle 9 alle 20. Lunedì 6 gennaio 2025: apertura straordinaria non-stop dalle 9 alle 20, con bigliettazione ordinaria. Orari di apertura e tariffe consultabili online sul sito ufficiale del Museo www.museoarcheologicoreggiocalabria.it, con possibilità di prenotazione per singoli e gruppi. Prenotazioni, servizi aggiuntivi e biglietteria sono gestiti da Coopculture. Per prenotare la visita: 0639967600 (attivo lun-dom 9-18), per info e prenotazioni settore didattica/scuole: 0639967600 e edu@coopculture.it; per prenotazioni Gruppi: 06 39967600 e tour@coopculture.it
Bova Marina (RC). Al museo Archeologico si tiene la Chanukkà, la “festa delle luci”, che celebra il rinnovamento dei popoli, prevede l’accensione del candelabro rituale ebraico, la Hanukkiót
Nella splendida cornice del museo e parco archeologico di Bova Marina (RC), sede di una delle più antiche sinagoghe del mondo occidentale, il 29 dicembre 2024, dalle 16, si tiene la Chanukkà, la “festa delle luci”, manifestazione che celebra il rinnovamento dei popoli, e prevede (alle 17.30) l’accensione del candelabro rituale ebraico, la Hanukkiót. L’evento, gratuito e senza prenotazione, è promosso dalla direzione del parco e dalla sezione calabrese della Comunità ebraica, con la collaborazione del Comune di Bova Marina e della soprintendenza ABAP per le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia. Introduce e coordina Elena Trunfio, direttrice del parco e museo di Bova Marina. Insieme al dirigente delegato della direzione regionale Musei Calabria Fabrizio Sudano, e all’archeologo Andrea Maria Gennaro della soprintendenza ABAP di Reggio Calabria e Vibo Valentia, alla cerimonia prenderanno parte i rappresentanti delle tre principali religioni monoteiste: oltre Roque Pugliese, referente per la Comunità Ebraica, saranno inoltre presenti l’Imam Ahmed Berraou, referente Ucoli in Calabria, e l’Arcivescovo della Diocesi Reggio Calabria-Bova Fortunato Morrone. Tale partecipazione è significativa per lanciare un messaggio di fratellanza, pace e di ripudio della guerra. “Il museo di Bova Marina è la testimonianza più significativa del sincretismo religioso della Calabria, un luogo che dimostra la felice convivenza di popoli con culture differenti nei nostri territori”, ha commentato la direttrice del museo Elena Trunfio. “Alla luce del contesto internazionale è fondamentale continuare a promuovere la tolleranza e i Musei devono farsi carico di creare occasioni di condivisione e conoscenza tra le diverse culture”.
Locri (RC). Ai partecipanti alla passeggiata archeologica natalizia con l’Archeoclub di Locri sarà consegnata la cartina di fruizione del parco archeologico di Locri Epizefiri realizzata dagli studenti

Presentazione della cartina per la fruizione del parco archeologico di Locri Epizefiri: da sinistra, i proff. Pietro Adorato e Annalisa Locatelli, gli studenti Francesco Guttà, Adriano Mazzaferro e Marco Guttà, insieme con la direttrice Elena Trunfio (foto drm-calabria)
Anche il 28 dicembre 2024, in occasione della passeggiata archeologica natalizia, alla scoperta del Parco e del Museo della polis di Locri Epizefiri (RC), in collaborazione con l’Archeoclub di Locri, sarà offerta a tutti i visitatori. È la cartina di fruizione del parco archeologico di Locri Epizefiri realizzata da studenti di diverse provenienze: Francesco Guttà, Marco Guttà, Giorgia Mazzaferro, Adriano Mazzaferro, Leonardo Romano e Tullia Romeo. I ragazzi, guidati dai professori esperti in animazione digitale per la valorizzazione dei beni culturali, si sono cimentati nella realizzazione di una cartina da distribuire a tutti i visitatori per orientarsi durante la visita al Parco. Il prodotto editoriale realizzato, frutto delle idee dei ragazzi, presentato nel novembre scorso al museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri, utilizza il linguaggio universale del disegno per rendere immediatamente comprensibili le informazioni e i punti di interesse dell’antica colonia a tutte le categorie di pubblici, adulti e bambini. Le diverse aree archeologiche sono state individuate su una mappa e stilizzate con la realizzazione di un simbolo che richiama un reperto significativo rinvenuto proprio in quella zona. Inoltre, sono stati realizzati dei piccoli focus testuali sui tre musei presenti all’interno del polo di Locri Epizefiri per meglio chiarire le diverse collezioni fruibili. “È stata un’esperienza molto positiva di cui andiamo particolarmente fieri e che si inserisce nel percorso di progettazione partecipata finalizzata al miglioramento dell’accessibilità e della fruizione sul quale stiamo investendo forze significative”, spiega la direttrice Elena Trunfio. “Il contatto con la comunità e la volontà di lavorare insieme è ormai caratteristica preminente di questo Parco e questa iniziativa lo dimostra. L’idea che piccoli visitatori si siano adoperati per offrire a tutti gli altri gli strumenti per potere orientarsi nell’antica colonia è un’azione significativa di cittadinanza attiva in ambito culturale”.

“Sacrifici umani nelle società umane antiche e premoderne. I miti tenebrosi, il pregiudizio e la storia” è il tema di grande fascino storico del 6° convegno internazionale di studi in programma a Ragusa il 28 e il 29 dicembre 2024. Diretto come i precedenti da Carlo Ruta, storico e direttore scientifico del Laboratorio degli Annali di storia, il convegno nasce dal partenariato scientifico con l’università Sorbona di Parigi, il Centre National de la Recherche Scientifique francese, l’università di Genova, l’università di Bari, l’università di Siena, Unitelma-Sapienza università di Roma e il Laboratorio di studi marittimi e navali Ferdinand Braudel dell’università di Genova. “L’obiettivo del convegni è di fare chiarezza su fenomeni storici di difficile interpretazione”, spiega il prof. Ruta, “e, più in particolare, di fornire contributi che aiutino a superare limiti interpretativi che persistono sulla materia dei “sacrifici umani”, sotto il profilo storico-archeologico e antropologico. Si tratta di fare chiarezza, in sostanza, su condotte sociali ancora controverse, che passano tuttavia come provate e certificate, la cui realtà resta invece tutta da dimostrare e le cui interpretazioni risentono troppo da etnocentrismi, stereotipi e rigidità di lettura. Vanno sottolineate inoltre le influenze esercitate sul lavoro storico-antropologico da letterature antiche e moderne che appaiono a conti fatti ben poco rispondenti all’oggettività. Il caso di Salammbò di Flaubert, con riferimento ai presunti sacrifici umani dell’antica Cartagine, potrebbe essere al riguardo emblematico”.
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