Padova. Al via prima edizione di “Antica.mente”, il festival della cultura classica e delle letterature antiche, intitolata “Ad armi pari. Voci di donne dall’antichità”: tre giorni di talk, presentazioni e laboratori, aperti alla cittadinanza. Ecco il ricco programma

Raccontare il mondo antico dando voce ai testi. Intrecciare i fili delle culture che hanno attraversato il Mediterraneo fondendosi, scontrandosi, mutando lungo i secoli. Ripensare gli interrogativi del presente scavandone le origini remote.  Ecco “Ad armi pari. Voci di donne dall’antichità”, dal 9 all’11 maggio 2025, a Padova: una rassegna di talk, presentazioni e laboratori aperta alla cittadinanza, con cui indagare l’origine delle discriminazioni che faticosamente stiamo lavorando per superare, ma anche per ascoltare voci di riscatto che dall’antichità ancora ci parlano. Uno sguardo prospettico sui conflitti, le rivendicazioni, le aspirazioni del mondo contemporaneo. “Ad armi pari. Voci di donne dall’antichità” è il tema scelto per la prima edizione di “Antica.mente”, il festival della cultura classica e delle letterature antiche che nasce dal desiderio di raccontare il mondo antico facendo parlare i testi, per affrontare domande e sfide del presente e del futuro. Il festival 2025, promosso dal Centro interdipartimentale di Ricerca “Studi Liviani” dell’università di Padova, è realizzato con il sostegno della Regione del Veneto e con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, dell’università di Padova e del Comune di Padova, intende rafforzare attraverso i testi classici la nostra consapevolezza su un tema cruciale della società odierna come la parità di genere. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti, su prenotazione. Per informazioni e prenotazioni: unipd.link/festival-anticamente.

VENERDÌ 9 MAGGIO 2025, 9-18, sala delle Edicole, Palazzo del Capitanio: convegno di studi “Parole e silenzi delle donne nel mondo antico”. Nelle Troiane di Euripide, Andromaca ricorda la specchiata reputazione che ha conquistato comportandosi sempre come si conviene a una buona moglie: ha badato alla casa, ha parlato poco e soltanto quando richiesto. Nell’Aulularia di Plauto, la matrona Eunomia riconosce che una donna silenziosa non è mai esistita, e che le critiche all’eccessiva loquacità femminile sono dunque ben meritate. Gli esempi si potrebbero moltiplicare. Tra le norme di comportamento che il mondo antico impone alla donna, il silenzio sembra essere una delle più potenti. La donna per bene per lo più tace, dosa le parole, le riserva soltanto a materie importanti; come la modesta ape descritta da Simonide, evita di intrattenersi con altre donne appassionate di pettegolezzi amorosi. Da moglie, accetta di buon grado che sia il marito a parlare in sua vece, e, come dice Plutarco nei suoi Precetti coniugali, farà come il suonatore di flauto, a cui non dispiace produrre un suono più nobile grazie a un tramite. Esplorare il mondo delle donne nell’antichità significa spesso tentare di penetrare un silenzio, e impone sempre di fare i conti con le parole che autori uomini hanno attribuito loro. A volte sono parole di rivalsa, che arrivano perfino a immaginare un mondo diverso, altre volte di obbedienza. Questo convegno, aperto alle scuole e agli insegnanti, indagherà i silenzi e le parole delle donne antiche, mettendo in dialogo letteratura, storia e archeologia. Il convegno si terrà in presenza con possibilità di connessione da remoto tramite piattaforma Zoom, al link: https://unipd.zoom.us/j/84414481783. L’ingresso singolo non richiede prenotazione. Per prenotazioni di classi compilare il modulo disponibile a questo link: https://forms.gle/K36FRPSUHDREcDXeA. Comitato scientifico: Martina Elice, Gianluigi Baldo, Monica Salvadori, Luca Beltramini, Francesca Cavaggioni, Francesco Lubian, Antonella Duso.

VENERDÌ 9 MAGGIO 2025, 18.30-20, sala dei Giganti, Palazzo Liviano: concerto “Sulle note dei classici”. In questo concerto, realizzato da studentesse e studenti del Conservatorio C. Pollini di Padova e dagli archi dell’Orchestra Regionale dei Licei Musicali del Veneto, esploreremo la presenza duratura e profonda della cultura antica nella musica. Grazie a un repertorio che attraversa la storia della musica occidentale dal Barocco al Romanticismo, assaporeremo i modi in cui i grandi compositori hanno tradotto in melodia le suggestioni che venivano dalla storia e dal mito dei Greci e dei Romani. Musiche di: Arcangelo Corelli, Giuseppe Torelli, Antonio Vivaldi, Jean-Philippe Rameau, Giuseppe Tartini, Franz Schubert, Jan Sibelius, Igor Stravinskij.

SABATO 10 MAGGIO 2025, 9.30 – 10.45 – 12, museo di Scienze Archeologiche e d’Arte, Palazzo Liviano: laboratorio didattico (riservato alle scuole), in collaborazione con il CAM – Centro di Ateneo per i Musei, “La tela di Penelope”. Ogni tessuto racconta una storia, e con questa attività potremo iniziare a conoscerla. Il laboratorio comincerà con una breve presentazione teorica sulle tecniche, strumenti e materiali della tessitura antica. A seguire i partecipanti si cimenteranno a tessere di propria mano una tela o arazzo su piccoli telai. Per i più intraprendenti ci sarà l’opportunità di lavorare su una replica a grandezza naturale di telaio verticale a pesi, di epoca pre-romana. Un’esperienza emozionante il cui scopo è di far conoscere i lunghi ritmi della tessitura antica e apprezzare, con occhi nuovi, i tessuti del passato. Il laboratorio prevede tre turni: 9:30 – 10:45 – 12 (ultimo ingresso). La durata del laboratorio è di 45 minuti circa.

SABATO 10 MAGGIO 2025, 10-12, biblioteca del Seminario Vescovile: visita guidata “I tesori della Biblioteca antica del Seminario vescovile di Padova. Storie di donne nei manoscritti e nei libri a stampa
Visita guidata”. La Biblioteca del Seminario Vescovile di Padova custodisce e mette a disposizione degli studiosi un ricco patrimonio di manoscritti medievali e rinascimentali (224 latini, alcuni greci, ebraici e arabi), di libri a stampa (fra cui 483 incunaboli e 10.558 cinquecentine), di epistolari e documenti d’archivio. Guidati dalla Direttrice della biblioteca, Giovanna Bergantino, in questa visita percorreremo la storia della biblioteca e dei suoi tesori alla scoperta delle storie di donne che si celano tra le pagine dei manoscritti e dei libri a stampa. Federica Toniolo, studiosa di storia della miniatura dell’Università di Padova, ci parlerà degli splendidi apparati decorativi di alcuni di questi esemplari e della rappresentazione del mondo femminile che ne emerge. Rino Modonutti, studioso di letteratura medievale e umanistica, ci parlerà delle donne a vario titolo protagoniste di questi libri: committenti, destinatarie, proprietarie, autrici o protagoniste dei miti, delle storie e dei fatti in essi narrati.

SABATO 10 MAGGIO 2025, 15-16, Cortile Antico, Palazzo del Bo: reading teatrale “Eroine maghe assassine: donne del mito antico”. In questa lettura pubblica, accompagnata da musiche e coreografie, ci metteremo in ascolto della viva voce dei testi per scoprire le molte sfaccettature del mondo femminile antico. Realizzeremo l’origine remota e dolorosa di discriminazioni e stereotipi di genere che ancora oggi lottiamo per mettere da parte, ma scopriremo anche che nelle pagine della letteratura greca e latina si celano sentimenti di rivalsa e di ribellione contro lo status quo, e perfino la speranza di un mondo diverso. Selezione testi a cura di Luca Beltramini, con Giulia Briata; musiche di Caroline Leigh Halleck; coreografie di Francesca Vitillo.

SABATO 10 MAGGIO 2025, 17-18, Cortile Antico, Palazzo del Bo: talk di Laura Pepe (università Statale di Milano) “Noi sole generiamo uomini”. Le donne nella cultura e nella società di Sparta. In caso di maltempo, il reading è spostato in aula E a Palazzo Bo. Sparta non ha lasciato in eredità una splendida acropoli ancora visitabile. Sparta non annovera tra i suoi figli uno storico illustre che ne abbia ricostruito le vicende. Di Sparta sappiamo essenzialmente quello che ci ha raccontato la sua storica rivale, Atene. Ma a leggere bene tra le testimonianze del passato, emerge un’altra storia, tutta da raccontare. Scopriremo che vivere a Sparta non significava votarsi solo alla guerra e all’addestramento militare; che in città si apprezzavano motti di spirito, musica, feste; soprattutto, che le donne avevano più libertà e più diritti rispetto alle altre donne greche. Insomma, scopriremo perché la città “amabile” e “divina” – per citare Omero – ha lasciato segni indelebili nella storia e nella cultura del mondo greco.

Laura Pepe insegna Istituzioni di diritto romano e Diritto greco antico all’università di Milano. Oltre a libri e saggi accademici su diritto penale e diritto di famiglia nell’antichità, ha scritto diversi manuali di storia antica e grammatica latina per la scuola secondaria superiore. Ha pubblicato “Atene a processo. Il diritto ateniese attraverso le orazioni giudiziarie” (Zanichelli 2019), “I tendini di Zeus. Corpo, anima e immortalità nel mito greco” (Solferino 2023), “Un giorno con i giganti. La Grecia antica in sei lezioni” (Rizzoli 2023) e ha curato per il “Corriere della Sera” le collane “Vita degli antichi” (35 volumi, 2020) e “Amori mitici” (20 volumi, 2024). Collabora come divulgatrice scientifica con il canale televisivo Focus.

DOMENICA 11 MAGGIO 2025, 9.30 – 10.45 – 12, museo di Scienze Archeologiche e d’Arte, Palazzo Liviano: laboratorio didattico per adulti e famiglie, in collaborazione con il CAM – Centro di Ateneo per i Musei, “La tela di Penelope”. Ogni tessuto racconta una storia, e con questa attività potremo iniziare a conoscerla. Il laboratorio comincerà con una breve presentazione teorica sulle tecniche, strumenti e materiali della tessitura antica. A seguire i partecipanti si cimenteranno a tessere di propria mano una tela o arazzo su piccoli telai. Per i più intraprendenti ci sarà l’opportunità di lavorare su una replica a grandezza naturale di telaio verticale a pesi, di epoca pre-romana. Un’esperienza emozionante il cui scopo è di far conoscere i lunghi ritmi della tessitura antica e apprezzare, con occhi nuovi, i tessuti del passato. Il laboratorio prevede tre turni: 9:30 – 10:45 – 12 (ultimo ingresso). La durata del laboratorio è di 45 minuti circa.

DOMENICA 11 MAGGIO 2025, 10-12, centro storico di Padova: passeggiata epigrafica “Da Antenore alla street art: voci latine nelle strade di Padova”. Una passeggiata alla (ri)scoperta delle più significative iscrizioni in lingua latina che popolano le strade del centro storico di Padova. Daremo voce alle pietre di epigrafi e di monumenti pubblici, ognuna delle quali consentirà di illuminare alcune delle molte vie che il latino e la cultura antica hanno percorso nella nostra storia. Il ventaglio temporale, esteso dal medioevo alla contemporaneità, permetterà di attraversare snodi culturali di primo piano della cultura, come il preumanesimo e l’umanesimo, e di accostare grandi figure di intellettuali, come Concetto Marchesi. A ciò si accompagnerà l’approfondimento di aspetti linguistici scelti e di momenti rilevanti della storia cittadina, in un contesto informale scevro di ogni accademismo. Il luogo del ritrovo è l’atrio di Palazzo Liviano. L’itinerario termina all’Orto Botanico (via Orto botanico 15). La passeggiata ha durata complessiva di 2 ore e si svolge interamente all’aperto nel centro storico di Padova. L’evento si terrà anche in caso di maltempo.

DOMENICA 11 MAGGIO 2025, 17-18, sala degli Anziani, Palazzo Moroni: talk di Francesca Ghedini (università di Padova) “Le eroine del mito fra passato e presente”. Francesca Ghedini ci guiderà in un percorso in cui ricostruiremo, nel continuo confronto con i testi greci e latini, le vicende di alcune grandi figure femminili della tradizione occidentale. Fronteggiando le mille contraddizioni che una civiltà pervasa e invasa dalle immagini conserva e riproduce nei secoli, rileggeremo momenti poco noti o celeberrimi tramandati dal canone letterario e scaveremo nell’iconografia che gareggia con le parole. Amore e odio, tradimenti e malefici convivono con dati storici e artistici, ai quali si aggiunge quel pizzico di fantasia indispensabile per creare biografie coerenti e dare un’anima a queste donne nelle cui storie la parola si fa immagine e l’immagine ci tramanda una realtà diversa rispetto a quella codificata dai classici.

Francesca Ghedini, professoressa emerita di Archeologia all’Università di Padova, è autrice di qualche centinaio di pubblicazioni. Fra i vari ambiti della sua ricerca, si è dedicata principalmente allo studio dell’iconografia e all’uso delle immagini come specchio delle società che le hanno prodotte. Tra i suoi ultimi volumi, “Giulia Domna. Una siriaca sul trono dei Cesari” (2020) e “Lo sguardo degli antichi. Il racconto nell’arte classica” (2022).

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