Pompei. All’auditorium degli Scavi la convegno internazionale “L’altra Pompei. Voci, tracce”: due giorni di confronto sulle tracce scritte, la cultura materiale e gli spazi della città antica: tematiche sollevate dalla mostra “L’altra Pompei – Vite comuni all’ombra del Vesuvio” alla Palestra Grande
“L’altra Pompei. Voci, tracce” è il titolo della convegno internazionale in programma l’auditorium del parco archeologico di Pompei si terrà, il 28 e 29 novembre 2024, che origina dalle tematiche della mostra temporanea allestita nella Palestra Grande di Pompei prorogata al 6 gennaio 2025, e dedicata ai ceti medi e bassi della città di Pompei al 79. d.C.

Locandina della mostra “L’altra Pompei. Vite comuni all’ombra del Vesuvio” alla Palestra grande degli scavi dal 15 dicembre 2023 al 6 gennaio 2025
È in quest’ottica di un rinnovato approccio incentrato sugli “altri” di una città da sempre simbolo di ricchezza, che nascono due giornate dedicate a tali tematiche, dove il discorso letterario va a intrecciarsi fittamente con quello archeologico in un evento convegnistico internazionale e multidisciplinare. Il convegno, che nasce da una fruttuosa collaborazione con l’università Federico II di Napoli e di recente con la Sorbonne Université di Parigi, sancite da accordi nazionali e internazionali, vede la partecipazione di studiosi di diversa formazione, riconosciuti come esperti nel loro specifico campo.

Una sala della mostra “L’altra Pompei” nella Palestra Grande di Pompei (foto parco archeologico pompei)
Nella prima sessione, giovedì 28 novembre 2024, latinisti e linguisti di fama internazionale e esperti appartenenti al Thesaurus Linguae Latinae si avvicenderanno su tematiche importanti, quali le tracce scritte, di ogni tipologia (affreschi, graffiti, tituli picti e iscrizioni) lasciati da quella grande fetta della popolazione che per le strade della città antica conduceva vite “comuni”. I coordinatori delle sessioni e i relatori della giornata rappresentano le eccellenze italiane e internazionali nel campo della latinistica e dell’epigrafia, a cui nel corso della discussione si aggiungeranno altrettanto importanti studiosi di contesti più “archeologici”, cui sarà dedicata la seconda giornata del 29 novembre, quando i convegnisti si confronteranno sulla cultura materiale e sugli spazi della città antica, anche alla luce di nuove scoperte e ricerche in corso. L’obiettivo è quello di tracciare un quadro complesso, dove la contaminazione di materie apparentemente distanti contribuisca in maniera eguale a una conoscenza multilivello di uno dei contesti antichi più famosi al mondo.
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