Torino. Al museo Egizio apre una nuova ala, “Materia. Forma del tempo”: più di 6mila reperti tra legno, terracotta e pietra permettono di approfondire le conoscenze sui manufatti egizi, sull’uso dei materiali e le tecniche artigianali nell’antico Egitto

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È tutto pronto per “Materia. Forma del tempo”, la nuova ala del museo Egizio di Torino, curata da Enrico Ferraris, dedicata alla materialità dei reperti e alle loro lavorazioni, che sarà aperta al pubblico sabato 5 ottobre 2024. In occasione del bicentenario, il museo Egizio presenta questo nuovo allestimento permanente che combina indagini scientifiche e archeologia sperimentale per approfondire la nostra conoscenza dei manufatti egizi, l’uso dei materiali e le tecniche artigianali nell’antico Egitto, attraverso più di 6mila reperti tra legno, terracotta e pietra.

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Al museo Egizio ultimato l’allestimento della nuova ala “Materia. Forma del tempo” (foto museo egizio)

“Come è stato realizzato quest’oggetto? Quali materiali hanno usato? Perché questa scelta?”. Grazie a tecnologie all’avanguardia, oggi possiamo risalire alle tecniche di produzione e ai materiali originali utilizzati migliaia di anni fa, permettendoci di interpretare in modo più preciso il loro significato e contesto.

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Al museo Egizio ultimato l’allestimento della nuova ala “Materia. Forma del tempo” (foto museo egizio)

Questo percorso espositivo, che si snoda per circa 500 metri quadrati distribuiti tra piano terreno e ipogeo, è frutto di un’approfondita ricerca interdisciplinare. Non solo illustra la storia degli oggetti, ma offre una riflessione sui processi creativi e sulle competenze che ne hanno reso possibile la realizzazione, con l’ausilio di moderne tecnologie digitali.

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