Pompei. Il Parco aderisce alla campagna “M’illumino di Meno”: tra le 20 e le 21 si spengono a random le luci perimetrali della città antica

Suggestiva immagine dall’alto della città antica di Pompei al tramonto (foto parco archeologico pompei)
Il parco archeologico di Pompei partecipa anche quest’anno alla campagna “M’illumino di Meno. Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili”, che Rai Radio2 con Caterpillar organizza annualmente dal 2005 per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse. Venerdì 16 febbraio 2024, a Pompei saranno spenti alternativamente e random, per pochi secondi – tra le 20 e le 21 – i 14 circuiti che compongono l’intero sistema di illuminazione perimetrale della città antica, garantendo naturalmente i livelli minimi di sicurezza.

Al parco archeologico di Pompei è stato adottato l’ecopascolo nel pianoro della città antica (foto parco archeologico pompei)
In linea con questa tendenza il Parco, già da alcuni anni, ha adottato una politica “green”, sia sotto il profilo della integrazione e risistemazione del verde delle domus, con la ricostruzione dei giardini pompeiani secondo criteri storico scientifici, nella manutenzione del verde attraverso ecopascolo e più ingenerale nella valorizzazione di tutto il patrimonio naturale (vigneti, olivi) del Parco e progetti di agricoltura sociale, sia attraverso l’attivazione del nuovo impianto di illuminazione perimetrale e interno ad alcuni edifici, completamente a Led e dunque a grande risparmio energetico. Tale impianto, costituito da 361 corpi illuminanti, ha consentito una riduzione importante (oltre il 65%) in termini di consumi elettrici, nonché dei costi di manutenzione (maggiore durata delle lampade) e un efficace ed efficiente funzionamento notturno delle telecamere.

Prove tecniche di illuminazione alla Villa dei Misteri a Pompei (foto parco archeologico pompei)
Anche l’iconica Villa dei Misteri, di recente riaperta al pubblico dopo interventi di restauro, è stata dotata di un nuovo impianto di illuminazione alimentato con tegole fotovoltaiche a imitazione delle originali. Esperimento utilizzato anche in altre case pompeiane, come la casa dei Vettii ricca di pitture. Le tegole alimentano i nuovi sistemi di illuminazione avanzati a LED, che grazie alla ridotta emissione spettrale delle componenti del blu, non incidono sul deperimento degli apparati decorativi e limitano i possibili rischi degenerativi della retina. Inoltre, attraverso la luce che emettono e sfruttando la innovativa tecnologia wireless (Li-Fi o Light Fidelity), che utilizza le onde luminose emesse da una lampadina a LED anziché le onde radio, sono in grado di trasmettere dati e informazioni.
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