Salerno. Conferenza del prof. Stefano De Caro su “Restituzione del Patrimonio culturale tra aspirazioni nazionali e diritto internazionale”, in presenza e on line, promossa dalla Scuola interateneo OR.SA
Alla Scuola Interateneo OR.SA (università L’Orientale di Napoli e università di Salerno) il prof. Stefano De Caro parlerà di “Restituzione del Patrimonio culturale tra aspirazioni nazionali e diritto internazionale” (discussant: prof.ssa Renata Cantilena), un tema che negli ultimi anni ha assunto un sempre maggiore interesse non solo sotto l’aspetto giuridico, ma anche e soprattutto per le conseguenti considerazioni culturali e morali che ne conseguono. Appuntamento martedì 16 gennaio 2024, alle 10.30, in presenza nella sala conferenze del dipartimento di Scienze del Patrimonio culturale – DiSPaC dell’università di Salerno, e on line da remoto tramite piattaforma Teams: https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3a195e3d40a0eb4170acc114e0cfcec43e%40thread.tacv2/1704783485659?context=%7b%22Tid%22%3a%22c30767db-3dda-4dd4-8a4d-097d22cb99d3%22%2c%22Oid%22%3a%22b34eaeda-c5e6-4e6a-a441-cf49772b27fb%22%7d. Dominazioni coloniali, guerre e situazioni di manifesta ingiustizia giustificano il possesso di beni culturali sottratti da altri Paesi in un passato più o meno recente? L’Assemblea Generale dell’ONU è più volte intervenuta sul tema cercando di indirizzare le politiche nazionali e internazionali dichiarandosi, nel 2019, “consapevole dell’importanza attribuita da alcuni Paesi di origine al rientro dei beni culturali che sono per loro di fondamentale importanza spirituale e culturale, in modo che essi possano costituire collezioni che rappresentino il proprio patrimonio culturale”. Non minore attenzione è stata posta al traffico illecito dei beni culturali e alla necessità di mantenere ferma l’integrità dei contesti culturali. Ma al di là del diritto internazionale è talvolta proprio l’etica a risolvere questioni attraverso accordi amichevoli.

Il prof. Stefano De Caro
Stefano De Caro, autore di oltre 250 pubblicazioni, è stato direttore generale del MiBAC dopo aver ricoperto diversi incarichi dirigenziali nell’ambito dello stesso Ministero e aver negoziato la restituzione in Italia di diverse opere dall’estero. Dal 2008 al 2011 è stato direttore generale dell’ICROM, il Centro creato dall’UNESCO per lo studio della conservazione del patrimonio culturale.
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