Adria. Al museo Archeologico nazionale la conferenza “La chiesa adriese: origine e sviluppo dell’organizzazione ecclesiastica nel territorio” di Alberto Andreoli (università di Ferrara) nell’ambito del XXXIV ciclo di incontri organizzati dal Gruppo Archeologico Adriese “Francesco Antonio Bocchi”
Decenni di attività investigativa hanno mostrato che la ricerca storico-territoriale sul delta del Po non può prescindere dalla conoscenza della sua evoluzione fisiografica. Alberto Andreoli dell’università di Ferrara ne parla nella conferenza “La chiesa adriese: origine e sviluppo dell’organizzazione ecclesiastica nel territorio” nell’ambito del XXXIV ciclo di incontri organizzati dal Gruppo Archeologico Adriese “Francesco Antonio Bocchi” in collaborazione con il museo Archeologico nazionale di Adria. Appuntamento domenica 14 gennaio 2024, alle 16.30, al museo Archeologico nazionale di Adria. Ingresso gratuito con prenotazione al numero 0426.21612 o drm-ven.museoadria@cultura.gov.it. Dall’antichità più remota fino alle moderne bonifiche idrauliche e agrarie, le dinamiche insediative e organizzative del popolamento antropico sono state vincolate al mutevole contesto geomorfologico e ambientale: così è stato per la scelta delle sedi abitative, le direttrici e le infrastrutture di traffico terrestri e fluvio-marittime, gli approvvigionamenti e la circolazione di tecnologie e merci. Negli ultimi secoli dell’evo antico e nel primo medioevo l’affermazione di una società romana-cristiana rese necessaria, ai fini dell’ordinamento ecclesiastico, una parcellizzazione del “popolo di Dio” in unità giurisdizionali: le diocesi. La conferenza si propone di riferire sulle circoscrizioni ecclesiastiche (origini storiche, ambiti e confinazioni) documentate nel territorio a partire dal IV secolo, con particolare attenzione al comprensorio padano polesano, oggetto di secolari contese patrimoniali e giurisdizionali, terra di transito e di confine.
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