Palestrina. Al museo Archeologico nazionale “POESIA APERTA. La Poesia incontra Fortuna”: per la prima volta insieme poeti, musicisti e pittori, in un luogo carico di storia e cultura, sotto lo sguardo beneaugurante della Dea Fortuna, nel Santuario a lei dedicato
“La Dea Fortuna ha un segreto, un trucco magico. Come fai a tenere sempre con te qualcuno a cui vuoi molto bene? Devi guardarlo fisso, rubi la sua immagine, chiudi di scatto gli occhi, li tieni ben chiusi. E lui ti scende fino al cuore e da quel momento quella persona sarà sempre con te”: così Ferzan Ozpetek in “La Dea Fortuna”. Sabato 20 maggio 2023, alle 16, nella sala convegni del museo Archeologico nazionale di Palestrina appuntamento con “POESIA APERTA. La Poesia incontra Fortuna”, evento che per la prima volta mette insieme poeti, musicisti e pittori, in un luogo carico di storia e cultura, proseguendo quella tradizione che vedeva i poeti declamare le loro opere oralmente accompagnandosi con la musica, organizzato dal Circolo Culturale Prenestino “Roberto Simeoni” in collaborazione con la Direzione regionale Musei Lazio, FUIS – Federazione Unitaria Italiana Scrittori, Premio internazionale Pushkin, Convegni di cultura Maria Cristina di Savoia, Salotto Letterario Tevere, Banca Centro Lazio Credito Cooperativo. “Nonostante le nostre invocazioni alla Dea Fortuna”, scherzano gli organizzatori, “il tempo inclemente non fermerà la poesia”. È un maggio ricco di iniziative per il Circolo Culturale Prenestino Roberto Simeoni di Palestrina. Dopo il Festival del Libro itinerante, ecco al museo Archeologico nazionale di Palestrina, “Poesia aperta – la Poesia incontra Fortuna”, un incontro di alcuni fra i più affermati poeti italiani con dei giovani poeti degli istituti scolastici Eliano Luzzatti e Livatino sotto lo sguardo beneaugurante della Dea Fortuna, nel Santuario a lei dedicato. I poeti guidati dal più illustre poeta contemporaneo, Elio Pecora, saranno accompagnati dalle musiche del coro polifonico Pierluigi da Palestrina, diretto dal maestro Vinicio Lulli e dal duo di violino, Chiara Febbi, e chitarra, Amir Lagadari, con brani tratti dalla musica polifonica, e qui non potrà non mancare Pierluigi da Palestrina, fino alle sonorità della musica moderna di Ennio Morricone. A fare da contorno le opere pittoriche di Luigi Proietti e Loredana Manciati. “È la prima volta che nei luoghi della Dea Fortuna poesia, musica e pittura si fondono per restituirci la bellezza del luogo, un Museo che merita di essere visitato per le pregevoli opere che contiene”, commenta Roberto Papa, responsabile culturale Circolo Simeoni. “Vorremmo che l’evento diventasse un viaggio attraverso i luoghi dell’arte da osservare con gli occhi dei poeti, perché come scrive Giovanni Pascoli nel saggio Il fanciullino: il poeta… è quello, dunque, che ha paura al buio, perché al buio vede o crede di vedere; quello che alla luce sogna o sembra sognare, ricordando cose non vedute mai; quello che parla alle bestie, agli alberi, ai sassi, alle nuvole, alle stelle: che popola l’ombra di fantasmi e il cielo di dei. E nel nostro cielo abbiamo la Dea Fortuna”.
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