Al parco archeologico di Paestum e Velia al via i nuovi percorsi tematici: da aprile a settembre visita con approfondimenti dall’architettura alla religione, dalla filosofia all’economia e alla vita quotidiana di Paestum e Velia

paestum_logo-paestum-veliaUn’altra Paestum e un’altra Velia: al via nuovi percorsi tematici al parco archeologico di Paestum e Velia: visitare il parco archeologico di Paestum e Velia diventa un’esperienza sempre più dinamica e coinvolgente grazie ai nuovi percorsi tematici, a cura del personale del Parco addetto alla fruizione. Ogni venerdì a Paestum e ogni sabato a Velia, dal 7 aprile al 30 settembre 2023, sarà possibile arricchire la propria visita con approfondimenti che spaziano dall’architettura alla religione, dalla filosofia all’economia e alla vita quotidiana di Paestum e Velia. Le visite hanno lo scopo di mostrare i mille volti delle due città, esaltandone le peculiarità e intessendo una narrazione che dall’epoca antica giunge alla nostra contemporaneità. I percorsi tematici sono un’occasione unica per vivere il Parco in modo diverso ed esplorare un’altra Paestum e un’altra Velia. I percorsi tematici sono inclusi nel biglietto di accesso al sito, nella card Adotta un blocco e nell’Abbonamento Paestum&Velia. Prenotazione obbligatoria al numero 0828811023 o alla mail infopaestumevelia@gmail.com (massimo 30 partecipanti per visita).

paestum-velia_parco_nuovi-percorsi-tematici_1_locandinaPERCORSI TEMATICI “UN’ALTRA PAESTUM” (clicca qui per consultare il calendario: Paestum_aprile 2023; Paestum_maggio 2023Paestum_giugno 2023; Paestum_luglio 2023Paestum_agosto 2023Paestum_settembre 2023).

IL GIARDINO DELLE METOPE. Grazie a un recente restauro, nel giardino del Museo si è formata una collezione di metope scolpite provenienti dal tempio dorico-corinzio di Mens Bona, ubicato nei pressi del foro romano e i cui resti sull’alto podio erano già visibili ai primi viaggiatori del Grand Tour. Le metope raffigurano personaggi armati in rapido movimento, ma su una di esse una misteriosa fanciulla fugge facendo volteggiare un velo.

I SANTUARI DI PAESTUM. Come in tanti altri siti greci, anche a Paestum la dea Athena era venerata nel punto più alto della città, una collinetta artificiale creata appositamente all’epoca della fondazione della colonia, quando furono definiti gli spazi per gli uomini e quelli per gli dèi. Il tempio di Atena, il più piccolo dei tre edifici dorici di Paestum, colpisce immediatamente i visitatori per la posizione e la particolarità della sua architettura.

ARCHITETTURE SENZA BARRIERE. Con i suoi due grandi edifici sacri tra i meglio conservati del mondo greco, il tempio di Nettuno e la c.d. Basilica, il santuario meridionale di Paestum è un concentrato di architetture doriche. Il nuovo percorso accessibile consente a tutti di vivere l’esperienza unica di varcare la soglia della c.d. Basilica, monumentale tempio urbano di epoca arcaica (ca. 560 a.C.) dedicato alla dea Hera.

PAESTUM CERAMICA. Per lungo tempo gli abitanti di Paestum importarono dalla Grecia i celebri vasi a figure nere e a figure rosse di produzione corinzia e ateniese. A partire dal IV sec. a.C., forse grazie alla migrazione di artisti e artigiani, le botteghe di Paestum cominciarono a produrre splendide ceramiche decorate, caratterizzate da uno stile inconfondibile che fondeva il mito con scene di vita quotidiana e irresistibili caricature comiche. Si tratta di vasi, alcuni dei quali firmati, che gli archeologi avrebbero ritrovato nei corredi delle tombe dipinte.

paestum-velia_parco_nuovi-percorsi-tematici_2_locandinaPERCORSI TEMATICI “UN’ALTRA VELIA” (clicca qui per consultare il calendario: Velia_aprile 2023, Velia_maggio 2023; Velia_giugno 2023; Velia_luglio 2023; Velia_agosto 2023Velia_settembre 2023)

L’EDIFICIO IMPERIALE DI CASA COBELLIS. Edificio pubblico, complesso di particolare rilevanza, la cui scoperta ha notevolmente ampliato il quadro delle conoscenze sulla fase romana della città di Velia. Parzialmente inglobata in una masseria moderna da cui prende il nome, la struttura è caratterizzata da diverse fasi costruttive che risultano di difficile comprensione senza un’adeguata spiegazione. Il suo arco cronologico di vita e di utilizzo ha inizio con la prima età imperiale per poi concludersi verso la fine del III sec. d.C., quando diventa cava di materiale da reimpiego.

I RITRATTI DI VELIA. I ritratti di Velia sono custoditi all’interno della Chiesa di Santa Maria di Portosalvo, sull’acropoli. Ricostruita nel XIX sec. sui resti di un precedente edificio dedicato alla Vergine, la Chiesa ospita oggi reperti appartenenti all’età ellenistica e romana. Il percorso si focalizza principalmente sulle sculture provenienti dall’Insula II, dal carattere fortemente celebrativo e identitario, databili in un periodo che si colloca tra l’età augustea e il I sec. d.C.

DALL’ACROPOLI DI VELIA. L’acropoli è il luogo più suggestivo del Parco Archeologico di Velia. Punto di coagulo della città in tutte le sue fasi storiche, dalla fondazione della colonia magnogreca fino all’età moderna. La presenza del sacro qui è tangibile e si unisce alle esigenze difensive delle fasi medievali e a quelle residenziali di età moderna e contemporanea. Dall’acropoli lo sguardo spazia oltre Velia in quel territorio che chiamiamo Cilento.

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Una risposta a “Al parco archeologico di Paestum e Velia al via i nuovi percorsi tematici: da aprile a settembre visita con approfondimenti dall’architettura alla religione, dalla filosofia all’economia e alla vita quotidiana di Paestum e Velia”

  1. italinabacciga dice :

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