Altino. Quarta puntata della rubrica #archeoaltino: focus su una importante villa romana: la “Villa sull’Acqua”, attiva tra la fine del I sec. a.C. e il II sec. d.C., che si trovava nei pressi del canale Sioncello ad Altinum

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L’antico punto di approdo al Sioncello dall’area archeologica del Quartiere residenziale augusteo di Altino (foto drm-veneto)

Quarta puntata della rubrica #archeoaltino che, ogni martedì, fa scoprire da dove provengono i reperti visibili al museo Archeologico nazionale di Altino e cosa li lega alle aree archeologiche e al territorio circostante. Oggi focus su una importante villa romana: la “Villa sull’Acqua”, attiva tra la fine del I sec. a.C. e il II sec. d.C., che si trovava nei pressi del canale Sioncello ad Altinum, canale che era collegato anche a strade urbane e vie di terra. Come tutte le strutture di questo tipo, oltre ad essere un grande e comodo edificio residenziale per la famiglia del proprietario, era anche una struttura produttiva, dove lavoravano molte persone, per lo più schiavi.

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Frammenti di intonaco dipinto dalla Villa sull’Acqua nei pressi dell’approdo al Sioncello, conservati nel museo Archeologico nazionale di Altino (foto drm-veneto)

Le sue strutture, ora, non sono visibili, ma al museo di Altino sono conservati i principali reperti archeologici che provengono da quest’area, alcuni dei quali di una straordinaria importanza: in una vetrina si possono osservare alcuni frammenti di intonaco dipinto, proveniente dalle stanze interne della parte residenziale, insieme alle lucerne e al vasellame, sia da mensa che da cucina.

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Scarti di produzione dalla fornace annessa alla Villa dell’Acqua ad Altino, conservati nel museo Archeologico nazionale di Altino (foto drm-veneto)

Nella vetrina accanto, invece, si possono vedere alcuni resti di produzione dell’antica fornace, dove si cuoceva la ceramica: brocche, anfore, ciotole e anche vasi piuttosto particolari dall’imboccatura quadrangolare, di cui non conosciamo bene l’uso. Tra le curiosità, puoi osservare anche gli scarti di produzione, con le ceramiche deformate o malcotte.

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Dettaglio della ricostruzione della fornace di cottura delle ceramiche annessa alla Villa dell’Acqua di Altino, realizzata nel museo Archeologico nazionale di Altino (foto drm-veneto)

Infine, verso il centro della sala, si può ammirare la fornace per la cottura della ceramica che proviene dal centro produttivo della Villa sul Sioncello: è stata ricostruita all’interno del Museo di Altino ed è a pianta quadrata, con pareti in argilla; i vasi in terracotta con fondo forato, congiunti tra loro, probabilmente costituivano la volta della fornace.

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  1. Italina Bacciga dice :

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