Roma. Scoperto in piazza Pitagora nel quartiere Parioli un tratto di strada basolata: getta luce sul percorso della Salaria Vetus

Roma: piazza Pitagora nel quartiere Parioli. Scoperto tratto di strada basolata. Veduta da drone (foto fabio caricchia / ssabap-roma)

Tomba romana scoperta in piazza Pitagora nel quartiere Parioli a Roma (foto fabio caricchia / ssabap-roma)
In piazza Pitagora nel quartiere Parioli di Roma riportati alla luce un tratto di una strada basolata, verosimilmente pertinente alla via Salaria Vetus, e una tomba di età romana. La scoperta durante le indagini archeologiche condotte sotto la direzione della soprintendenza Speciale di Roma nell’ambito dei lavori per la realizzazione della nuova linea in cavo interrato Nomentana-Villa Borghese.

Il tratto di strada basolata scoperto in piazza Pitagora nel quartiere Parioli a Roma (foto fabio caricchia / ssabap-roma)
Gli scavi, con la direzione scientifica di Fabrizio Santi, archeologo della soprintendenza Speciale di Roma, coadiuvato da Alba Casaramona e Leandro Lentini, e condotti sul campo dagli archeologi Cesare Baglieri, Angela Conti e Viviana Petraroli della Tethys srl, sono ancora in corso di svolgimento e finalizzati alla corretta individuazione dei reperti antichi, alla loro tutela e a raccogliere dati e informazioni scientifiche, permettendo la prosecuzione dell’opera il più rapidamente possibile.

Roma: piazza Pitagora nel quartiere Parioli. Scoperto tratto di strada basolata. Veduta da drone (foto fabio caricchia / ssabap-roma)
“Ancora una volta abbiamo la possibilità di assistere a un ritrovamento di grande rilievo”, ha dichiarato il soprintendente speciale Daniela Porro. E l’archeologo Fabrizio Santi: “Gli studiosi moderni hanno a lungo dibattuto sul percorso della Salaria Vetus: c’è chi ipotizza che, costeggiando la collina dei Parioli in direzione della via Flaminia, proseguisse fino al Tevere, altri invece ritengono che, all’altezza dell’attuale via Rossini all’incrocio con via dei Cavalieri, piegasse verso l’antico centro latino di Antemnae, l’attuale monte Antenne. Questo rinvenimento è importante perché ci aiuta a gettare luce sul tracciato di questa via romana”.
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