Agli Alberoni (Lido di Venezia) emerse strutture in elementi lignei e lapidei, e recipienti in vimini, uno ancora con coperchio. I risultati presentati in un incontro con i protagonisti

Le strutture in elementi lignei e lapidei emerse nello scavo di emergenza agli Alberoni (Lido di Venezia) (foto sabap-ve-lag)
Al Lido di Venezia, in località Alberoni sono emerse alcune strutture in elementi lignei e lapidei, oltre a dei recipienti in vimini, uno dei quali ancora con coperchio. Per chi è curioso di sapere qualche notizia più approfondita sui rinvenimenti agli Alberoni, la funzionaria archeologa Cecilia Rossi, assieme ai colleghi archeologi che hanno partecipato allo scavo, giovedì 1° settembre 2022, nella chiesa di Santa Maria della Salute, alle 17, hanno illustrato le prime interpretazioni del sito e i progetti di studio e valorizzazione futuri nella conferenza dal titolo “Alberoni: il passato che riaffiora. Gli scavi archeologici in corso in Strada della Marina”. Con gli archeologi incaricati dello scavo presenti anche alcuni ricercatori coinvolti nelle indagini aggiuntive. Ingresso gratuito senza obbligo di prenotazione.

I recipienti in vimini, uno ancora col coperchio, scoperti nello scavo di emergenza agli Alberoni (Lido di Venezia) (foto sabap-ve-lag)

Le strutture in elementi lignei e lapidei emerse nello scavo di emergenza agli Alberoni (Lido di Venezia) (foto sabap-ve-lag)
Durante i lavori per la realizzazione di due palazzine al Lido di Venezia, in località Alberoni, la funzionaria archeologa Cecilia Rossi aveva prescritto la sorveglianza archeologica, seguita dallo studio Zandinella. E la richiesta non era fuori luogo. “Sono infatti emerse – spiega – alcune strutture in elementi lignei e lapidei, oltre a dei recipienti in vimini, uno dei quali ancora con coperchio. Non è ancora chiaro a cosa potessero fare riferimento, ma non si esclude la loro interpretazione come strutture spondali, con camminamenti rialzati, rapportabili a un bacino interno (lacus) raffigurato, proprio in località Alberoni, nella mappa di Nicolò Dal Cortivo risalente al XVI secolo. Forse un luogo adibito alla piscicoltura?”. Qualche risposta più precisa nell’incontro promosso dalla soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Venezia e laguna il 1° settembre agli Alberoni.
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