“Razzismo coloniale e identità negate”: dialogo con Vittorio Longhi al museo delle Civiltà di Roma-Eur e on line nell’ambito del programma “Depositi aperti. Come immaginare un museo decoloniale”

Il 23 aprile 2022, dalle 16 alle 18, in sala Conferenze “F. Gambari”, nuovo appuntamento in presenza e on line al museo delle Civiltà a Roma-Eur per il ciclo “Depositi aperti. Come immaginare un museo decoloniale”, su “Razzismo coloniale e identità negate”. Dialogo con Vittorio Longhi per discutere di razzismi coloniali e identità negate a partire dal suo libro “Il colore del nome”. Ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria (obbligo Super green pass e mascherina FFP2). Si potrà seguire l’incontro in presenza o da remoto, sempre con prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni: https://museocivilta.cultura.gov.it/…/razzismo…/… L’incontro affronterà una delle conseguenze dell’espansione coloniale italiana in Eritrea: la presenza di italo-eritree e italo-eritrei, figlie e figli di madri africane e di padri italiani che spesso non ne riconoscevano la paternità. Insieme a Vittorio Longhi, giornalista e autore de “Il colore del nome. Storia della mia famiglia. Cent’anni di razzismo coloniale e identità negate” (Solferino Editore, Milano, 2021), si parlerà di afrodiscendenza, di cittadinanze negate, di razzismo coloniale e postcoloniale. Rifletteremo sulle ripercussioni che il dominio coloniale italiano, inteso come sistema patriarcale e discriminatorio, ha avuto sulle biografie di persone in bilico tra Eritrea e Italia.
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