Oderzo (Tv). L’Apollo, scoperto nel 1984 nel settore urbano dell’antica Opitergium, è stato restaurato e studiato, e ora arricchisce le collezioni del polo museale di Oderzo Cultura

Oderzo rafforza il segnale positivo di ripartenza con l’annuncio da parte di Oderzo Cultura e della Soprintendenza competente, dell’arrivo nelle collezioni museali opitergine di un reperto di grande forza espressiva, rinvenuto nel 1984 nel settore urbano nord orientale dell’antica Oderzo, tra i ritrovamenti di strutture abitative: è il cosiddetto Apollo di Oderzo. Dal 28 maggio 2021 questa mirabile piccola scultura, restaurata e studiata dagli specialisti della Soprintendenza sarà per la prima volta visibile al pubblico, arricchendo in maniera permanente le collezioni del Polo Museale di Oderzo Cultura.

La statuetta del I secolo d.C. raffigurante Apollo ignudo, alta circa 21 cm. in bronzo a fusione piena, gli occhi ageminati in argento, è uno dei più importanti reperti dello scavo condotto nel settore urbano nord orientale dell’antica Oderzo. Di gusto classicista, l’Apollo, con i capelli divisi da una scriminatura centrale, racchiusi sulla nuca e trattenuti da una tenia, ha la gamba sinistra flessa. Il braccio sinistro è piegato e proteso in avanti, la mano è racchiusa nell’atto di stringere l’arco, di cui resta un frammento. Il braccio destro è abbassato e probabilmente stringeva una freccia.
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