Egitto. Migliorata l’offerta turistica nel governatorato di Sohag. Inaugurati i progetti di restauro per il tempio di Athribis e la necropoli di el-Hawawis: telecamere di sorveglianza, pannelli di informazioni, centro visitatori, caffetteria

Il governatorato di Sohag, nell’Egitto centrale, migliora l’offerta turistica del territorio: inaugurati dal ministro del Turismo e delle Antichità Khaled el-Enany i due progetti per il restauro e lo sviluppo del sito archeologico del Tempio di Athribis a Sheikh Hamad e della necropoli di el-Hawawis ad Akhmim, completati in quasi due anni, nell’ambito del Progetto di sviluppo locale per il progresso dell’Alto Egitto, con il finanziamento della Banca Mondiale. Il costo del progetto per il Tempio di Athribis è stato di 5,50 milioni di EGP (poco meno di 300mila euro), mentre il costo del progetto per la necropoli di el Hawawis è stato di 9 milioni di EGP (quasi 480mila euro): installate telecamere di sorveglianza, pannelli di informazioni logistiche e didattiche; costruiti un centro visitatori e una caffetteria, oltre a una serie di bazar. “Interventi in linea con i piani del Ministero”, ha spiegato el-Enany, “per preservare i siti archeologici, aprire nuovi luoghi di visita e sviluppare e aumentare l’efficienza dei servizi turistici nei musei e nei siti archeologici”. Per tutto il mese di marzo 2021 agli egiziani sarà consentito l’ingresso gratuito nelle aree del Tempio di Athribis e della necropoli di el-Hawawis: saranno garantite visite guidate, sempre nel rispetto delle norme per la sicurezza sanitaria.

All’inaugurazione hanno partecipato Mostafa Waziry, segretario generale del Consiglio supremo delle antichità; Ayman Ashmawy, capo del settore delle antichità egiziane al Consiglio supremo delle antichità; Yomna El Bahar, assistente del ministro per gli affari tecnici, e Iman Zidan, viceministro per i musei e lo sviluppo dei siti archeologici. “Non è questo il primo intervento che il governo egiziano riserva a Sohag”, ha ricordato il ministro. “A cominciare dal museo nazionale di Sohag, inaugurato dal presidente Al-Sisi nel 2018, a 29 anni dalla posa della prima pietra. Ma sono diversi i siti archeologici nel governatorato di Sohag restaurati e aperti negli ultimi anni, incluso il progetto per lo sviluppo dei servizi turistici nel tempio di Seti I ad Abydos, il progetto per ridurre il livello delle acque sotterranee nell’Osireion di Abydos, e il restauro della statua di Ramses II nel museo all’aperto di Akhmim”.

“Sohag ha un potenziale turistico e archeologico importante”. Ne è convinto il ministro del Turismo e delle Antichità, che ha ricordato la visita di Sohag promossa dal ministero nel 2019 per più di 30 ambasciatori, che rimasero colpiti dai progetti in programma in quella zona dell’Egitto che visitavano per la prima volta. “Vogliamo sviluppare tutti i siti archeologici – non solo di Sohag – per migliorare l’esperienza di visitatori e turisti, preservando le antichità egiziane e sviluppando un turismo consapevole”. L’idea è anche quella di incoraggiare a breve le crociere sul Nilo tra Luxor e Assuan. “Grazie alla politica di sviluppo sostenibile”, ha continuato, “il futuro prossimo vedrà un grande salto nello sviluppo dei servizi turistici nei siti archeologici, perché qualsiasi cittadino o turista ha bisogno, durante la sua visita, di informazioni sul sito. Per questo è stata implementata una serie di pannelli, protetti dal sole e dal calore. Su quei pannelli, il codice QR consente ai visitatori, attraverso i loro smartphone, di copiare il codice che lo porterà nella pagina Internet del ministero e di conoscere tutte le informazioni che desiderano sul territorio e sui suoi monumenti”. L’impegno è quello di diffondere il più possibile questa informazione digitale e nuovi servizi turistici in tutti i siti archeologici in Egitto. “Con l’implementazione e l’attivazione del progetto di trasformazione digitale per musei e siti archeologici da parte del governo”, ha aggiunto, “il ministero sta attivando il sistema di prenotazione elettronica con servizio di pagamento elettronico con carte elettroniche e contactless, servizio già attivo nei musei di Sharm El Sheikh, Hurghada e per il Museo Egizio di piazza Tahrir. Il piano dovrebbe essere completato il prossimo giugno”.


Il ministro el-Enany e il segretario Sca Waziry davanti ai pannelli didattici del Tempio di Athribis (foto ministry of Tourism and Antiquities)
Il tempio di Athribis fu iniziato da Tolomeo XII Neo Dioniso, chiamato Aulete, che fece decorare le sale interne, mentre le colonne e le mura sono opera degli imperatori romani Tiberio (14-37 d.C.), Caligola (37-41 d.C.)m e Claudio (41-54 d.C.). Interventi minori sono di Vespasiano (69-79 d. C.), Tito (79-81 d. C.) e Domiziano (81- 96 d.C.), quindi per un periodo di oltre duecento anni. “Nei lavori di restauro e pulitura del Tempio di Athribis”, ha spiegato Waziry, “sono stati compresi anche servizi per i visitatori, col posizionamento di pannelli informativi, la realizzazione di un percorso in legno, e di un Visitors Center con parcheggio, caffetteria e biglietteria, oltre a un numero di punti info distribuiti sul percorso di visita con tettoia e posti a sedere. Durante i lavori di pulizia del sito”, ha ricordato, “la missione archeologica egiziano-tedesca ha rivelato gran parte della strada della processione lastricata in pietra che conduce all’area dei templi, oltre a trovare una struttura sul lato sud della strada”.

La necropoli di el Hawawis occupa i fianchi della falesia. Le tombe vennero scavate a vari livelli sul fianco della montagna per molti secoli, dall’Antico Regno (2575˗2135 a.C.) al Medio Regno (1994˗1650 a.C.). Una considerevole quantità di stele, sarcofagi e suppellettili funerarie, che si possono ammirare nei musei di tutto il mondo, provengono da questo immenso cimitero. Il segretario generale Waziry ha sottolineato che i lavori di restauro della necropoli di el-Hawawis hanno incluso la realizzazione di scale per le tombe e la pulizia e il restauro delle iscrizioni e delle raffigurazioni presenti. “Il percorso per il cimitero rupestre è stato pavimentato con una scala in pietra arenaria che si adatta alle caratteristiche dell’area archeologica. Inoltre è stato realizzato un muro intorno al sito, pavimentando il percorso della visita”.
Tag:Alto Egittp, Ayman Ashmawy, Imam Zidan, Khaled El-Enany, ministry of Tourism and Antiquities, Mostafa Waziri, necropoli di el-Hawawis, Osireion, Sohag, statua di Ramses II ad Akhmim, Tempio di Athribis, Tempio di Seti I ad Abydos, Yomna el-Bahar
Se volete contattarmi o inviare news:
Categorie
Archivi
Articoli recenti
- “Restituire” il patrimonio archeologico. Questioni etiche e giuridiche: due giorni di seminario digitale promosso dalla commissione per l’Etica e l’Integrità nella Ricerca del Cnr aprile 18, 2021
- “Dalla sicurezza alla valorizzazione. Le attuali tecnologie per arte, teatro e musica nella nuova normalità. Le esperienze dal territorio: l’Umbria”: tavola rotonda digitale promossa dalla Fondazione Enzo Hruby aprile 18, 2021
- “Le Antichità di Ercolano esposte”: la prestigiosa opera settecentesca è rientrata al Parco archeologico di Ercolano dopo il restauro curato dalla Biblioteca nazionale di Napoli. Documenta con disegni e incisioni ritrovamenti da Pompei, Stabia e Ercolano, molti perduti aprile 17, 2021
- Il paesaggio protagonista al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria: nel secondo incontro l’archeologo Maurizio Cannatà ricostruisce “Un paesaggio ‘perduto’ della Calabria antica. Pausania e la palaia graphè di Temesa” aprile 17, 2021
- “San Cesario di Nave (Bs) – Tra Archeologia e Storia. Prospettive di ricerca e valorizzazione”: incontro di studio on line della Sabap di Brescia e Bergamo sui risultati preliminari del progetto di ricerca multidisciplinare aprile 16, 2021
CHI SIAMO
Graziano Tavan, giornalista professionista, per quasi trent’anni caposervizio de Il Gazzettino di Venezia, per il quale ho curato centinaia di reportage, servizi e approfondimenti per le Pagine della Cultura su archeologia, storia e arte antica, ricerche di università e soprintendenze, mostre. Ho collaborato e/o collaboro con riviste specializzate come Archeologia Viva, Archeo, Pharaos, Veneto Archeologico. Curo l’archeoblog “archeologiavocidalpassato. News, curiosità, ricerche, luoghi, persone e personaggi” (con testi in italiano)
Commenti recenti