Egitto. Riaperta al pubblico, dopo quasi vent’anni di restauri, la piramide a gradoni a Saqqara, realizzata dall’architetto Imhotep per il faraone Djoser (III dinastia) 4700 anni fa

Dal 2002 sono stati portati avanti i restauri della grande piramide a gradoni di Saqqara, la più antica dell’Egitto: riaperta al pubblico nel 2020
Quasi vent’anni anni, tanto è stata lunga l’attesa. Ma ora la buona notizia: la piramide a gradoni di Djoser a Saqqara, costruita 4700 anni fa durante la III dinastia per il faraone Djoser dall’architetto Imhotep, è stata riaperta al pubblico. Iniziato nel 2002, il progetto di ristrutturazione fu interrotto nel 2011, per le primavere arabe, per poi riprendere nel 2013. I lavori di restauro, in questo vasto complesso funerario che sorge a 30 chilometri a sud del Cairo, hanno riguardato la facciata esterna della struttura, i corridoi interni che conducono alla camera funeraria, il sarcofago in pietra e le scalinate dei due ingressi. Il complesso funerario di Djoser (o Zoser), più conosciuto con il generico nome di piramide a gradoni è una struttura funeraria eretta nella necropoli di Saqqara, a Nord-Est dell’antica città di Menfi. La piramide è la struttura principale di un vasto complesso funerario costituito da una grande corte circondata da strutture cerimoniali e da strutture decorative con innovazioni realizzate per la prima volta, quali i padiglioni, le colonne scanalate, le edicole, i portici, i propilei, le lesene e il capitello a foglie pendule mai più usato. Considerata la più antica tra quelle egizie, consiste di sei mastabe (di dimensioni decrescenti) costruite una sull’altra a dimostrazione di come il progetto si sia modificato in itinere. L’edificio originale aveva un’altezza di 62 metri ed una base di 109 × 125 metri, per la sua edificazione venne usata pietra calcarea ed è considerato la più antica struttura egizia, di grandi dimensioni, edificata interamente in pietra. Il muro che recintava, come una fortezza, “la dimora di eternità” del sovrano Djoser, è la replica funeraria del Muro Bianco di Narmer ma realizzato in versione semplificata. Alto più di 10 metri, ha una lunghezza totale di circa 1 chilometro e mezzo racchiudendo una superficie di circa 15 ettari con 211 bastioni e 14 false porte oltre all’unico varco d’ingresso situato vicino all’angolo di sud-est che consente l’accesso al corridoio ove inizia il colonnato. Era rivestito con bianchi blocchi calcarei di Tura accuratamente disposti in quello che successivamente diventerà il motivo decorativo a facciata di palazzo.
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Ci sono stata 9 anni fa