Più di 300mila visitatori a Ostia Antica ma il mitreo è inaccessibile: l’entrata è coperta dal fango. Molte zone degli scavi sono transennate

Il mitreo delle terme di Mitra a Ostia antica, uno dei luoghi di culto meglio conservati

Il mitreo delle terme di Mitra a Ostia antica, uno dei luoghi di culto meglio conservati

Divieti e transenne limitano la visita degli scavi di Ostia antica

Divieti e transenne limitano la visita degli scavi di Ostia antica

Se volete ammirare il dio Mitra che uccide il toro conservato nell’area archeologica di Ostia Antica dovrete accontentarvi di una fotografia. Quello che è uno tra i luoghi di culto antichi più belli e affascinanti del sito laziale, il mitreo delle terme di Mitra, costruito nella prima metà del III secolo, è off limits: l’entrata è infatti coperta dal fango e poter arrivare ad ammirare da vicino la statua del dio che uccide il toro è davvero una missione da Indiana Jones. Ma non è il solo tesoro inaccessibile degli scavi. Una situazione analoga c’è infatti nella parte di via della Foce interna all’area: passeggiando lungo la strada si deve fare attenzione a non finire in acquitrini e fango. Non solo. Il Decumano, quella che era la strada commerciale della città antica, a un certo punto è interrotta da transenne perché la fanghiglia sta conquistando sempre più spazio. E per il pantano è chiusa la zona che ospita gli edifici sacri, i quartieri popolari, abitazioni e impianti termali. Qualche turista non si arrende e scavalca le barriere, deciso a non perdersi nulla dell’area archeologica celebre in tutto il mondo e che raccoglie la cifra record di 330mila visitatori l’anno. In molti però sono costretti a fare dietrofront.

Il fango impedisce l'accesso al mitreo delle terme di Mitra a Ostia antica: colpa della falda acquifera

Il fango impedisce l’accesso al mitreo delle terme di Mitra a Ostia antica: colpa della falda acquifera

“Acqua e fango non dipendono da incuria e degrado ma dalla falda d’acqua dolce che si trova proprio in quell’area”, spiega Cinzia Morelli, direttore dell’area archeologica di Ostia Antica, evidenziando con forza che “si tratta di un problema endemico di innalzamenti repentini della falda in coincidenza con le piogge. Tre settimane fa ha piovuto e la pioggia ha provocato appunto un innalzamento della falda e gli allagamenti dell’area». Tra l’altro, sottolinea, le idrovore non aiutano: “Qualsiasi tentativo di pompare via l’acqua è inutile perché dopo neanche mezz’ora torna e si allaga tutto di nuovo”. Il direttore dell’area archeologica spiega: “Da quasi un anno stiamo monitorando questa falda per capire come risolvere il problema. La stiamo osservando e studiando attraverso una serie di pozzi, stiamo anche effettuando una serie di analisi dell’acqua per capire come governare la falda e rendere l’area accessibile. Abbiamo interpellato geologi e tecnici idraulici che stanno osservando e analizzando la situazione, ma trovare soluzioni non è facile perché sono fenomeni repentini, vanno studiati i minimi e i massimi dell’acqua, il tipo di acqua, il collegamento con il Tevere, e, se da una parte c’è un discorso tecnico da affrontare anche con un potenziamento dei tratti fognari, dall’altra sarà necessario individuare nuovi percorsi per il pubblico”.

Il dio Mitra uccide il toro: la scultura è del II secolo

Il dio Mitra uccide il toro: la scultura è del II secolo. Il mitreo è invece del III

Con il fango, la melma e le zone completamente allagate per ragioni di sicurezza sono state posizionate transenne e reti per impedire il passaggio dei visitatori che potrebbero scivolare e cadere. “La presenza dell’acqua nel Mitreo delle Terme del Mitra è dovuta alla falda”, continua Morelli. “Sarebbe degrado e incuria se non ci fossero le reti e le transenne a tutelare i visitatori”. Ma intanto il mitreo resta inaccessibile. Costruito nella prima metà del III secolo in ambienti voltati di servizio nei sotterranei delle Terme di Mitra, il mitreo ospita una statua in marmo del dio che si accinge ad uccidere il toro, del II secolo. Sul petto del toro è l’iscrizione in greco “Kriton di Atene fece, che si riferirebbe allo scultore, oppure al donatore. La statua è disposta scenograficamente su un basamento obliquo, illuminato dalla luce diurna che arriva da un lucernario superiore. Vi furono rinvenute anche delle piccole piramidi in tufo che simboleggiavano la nascita del dio dalla roccia e tracce di pitture sulle pareti.

La statua del dio Mitra che uccide il toro spicca in fondo al mitreo delle terme a Ostia antica

La statua del dio Mitra che uccide il toro spicca in fondo al mitreo delle terme a Ostia antica

Con oltre 330mila visitatori, gli scavi di Ostia sono tra le aree archeologiche italiane più frequentate, nella top 30 dei siti dei beni culturali italiani più visitati. Quest’anno purtroppo non possiamo fare paragoni, perché il sito è stato chiuso quasi un mese, dal 31 gennaio al 17 febbraio, a causa del maltempo. “Nel gennaio di quest’anno, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, abbiamo registrato un incremento del 30%: un vero e proprio “boom” probabilmente dovuto alle nuove scoperte a Isola Sacra e all’allargamento dell’area al di là del Tevere, dato che dall’altra parte del fiume Ostia continua: esiste una ”Trastevere ostiense”. Scoperte che hanno avuto una certa risonanza e hanno risvegliato la curiosità di addetti ai lavori e di tanti appassionati. “Abbiamo allargato l’offerta al pubblico anche creando dei percorsi ad hoc per i diversamente abili e utilizzando la “golf car” per chi non riesce a camminare a lungo. Poi ci sono i nuovi percorsi: ora si può arrivare fino alla piazza del Foro e anche fino alle case signorili vicino al mare. E le prenotazioni sono tantissime, possiamo dire che siamo sempre pieni”.

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Una risposta a “Più di 300mila visitatori a Ostia Antica ma il mitreo è inaccessibile: l’entrata è coperta dal fango. Molte zone degli scavi sono transennate”

  1. Italina Bacciga dice :

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