A Concordia Sagittaria (Ve) passeggiate al monumento funerario romano di via San Pietro

Visite guidate al cantiere di restauro del monumento funerario romano di via San Pietro di Concordia

Visite guidate al cantiere di restauro del monumento funerario romano di via San Pietro di Concordia Sagittaria nel Veneziano

Il  cantiere di restauro del monumento funerario di via San Pietro a Concordia Sagittaria nel Portogruarese (Venezia) diventa per un week end un parco archeologico aperto al pubblico. Venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 febbraio, sarà infatti possibile, in via del tutto eccezionale, visitare il cantiere di restauro del monumento funerario di epoca romana ubicato in via Mazzini 14 a Gruaro con l’accompagnamento di archeologi e restauratori, prenotando fino al giorno 21 febbraio alle 13 all’indirizzo www.regione.veneto.it/frmprogcom.

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La cattedrale di Santo Stefano protomartire a Concordia Sagittaria

Per singolare destino, la colonia romana lungo la via Annia è nota per la scoperta di due grandi e importanti necropoli tardoantiche, quella del cosiddetto Sepolcreto dei militi nel 1873 e quella presso la Basilica Apostolorum sotto la moderna Cattedrale, rinvenuta nella metà degli anni Cinquanta del secolo scorso; mentre del periodo romano fino a pochi anni fa c’erano informazioni da scavi limitati o in seguito al rinvenimento di singoli reperti quasi sempre decontestualizzati riconducibili all’ambito funerario. Per questo motivo, particolarmente importanti sono state le due campagne di scavo condotte nel 2008 e nel 2009, rispettivamente a est e a ovest del centro urbano, che hanno riportato alla luce i resti di notevoli monumenti funerari posti lungo la via Annia. Fin da subito è apparso eccezionalmente ben conservato quello scoperto a ovest della linea delle mura urbiche, a meno di un centinaio di metri dai resti del noto ponte romano oggi visibile entrando nella moderna cittadina da via San Pietro. Intorno al II secolo d.C. l’area fu sistemata per consentire la costruzione di una imponente struttura in blocchi lapidei squadrati, di diverse dimensioni,opportunamente assemblati, disposti su tre livelli. Sparsi sopra ai blocchi e nell’area immediatamente circostante sono state rinvenute parti di diversi sarcofagi in pietra.

Una ricostruzione assonometrica e in 3D del monumento funerario di via San Pietro

Una ricostruzione assonometrica e in 3D del monumento funerario di via San Pietro

“Il manufatto di via San Pietro”, spiegano in soprintendenza, “doveva dunque costituire un grande monumento funerario con asse maggiore orientato in senso est-ovest, affacciato sul lato meridionale della strada da cui distava circa 14 metri: verso questo lato si poneva la fronte del podio delimitata dalla cornice modanata e, con ogni probabilità, la fronte dei sarcofagi. Quindi il monumento era organizzato per sepolture a inumazione, modalità che cominciò a diffondersi nelle necropoli della Cisalpina intorno alla fine del II secolo d.C. in graduale sostituzione dell’incinerazione. Ed è proprio a questa epoca che risale l’uso del sarcofago in pietra decorato, prima come manufatto di importazione orientale, successivamente anche come prodotto locale”. Il sarcofago, chiuso da un pesante coperchio, si accompagna quasi sempre nelle necropoli all’aperto ad un basamento con la funzione di stabilizzarne la massa su un terreno potenzialmente cedevole. Nella stessa Concordia sono numerosi i casi della presenza di queste basi. “Ben diverso è il caso in cui la base supera questa pratica funzione per trasformarsi in un vero e proprio podio che, attraverso l’elevazione del sarcofago, enfatizza la sepoltura rispetto all’area circostante. La diffusione di questa tipologia monumentale, che trova origine nella tradizione d’uso fra i ceti più abbienti in territorio microasiatico, si diffonde dal III secolo anche in Italia. Alcune altre importanti testimonianze della presenza di monumenti di questo tipo possono però essere rintracciate nella stessa Concordia”.

L'area sepolcrale di San Pietro a Concordia

L’area sepolcrale di San Pietro a Concordia Sagittaria

Ecco il calendario di visita: venerdì 21 e sabato 22 febbraio (riservato alle scuole), ore 9.30, 10.30 e 11.30; sabato 22 febbraio, ore 14.30, 15.30 e 16.30; domenica 23 febbraio, ore 14.30, 15.30 e 16.30. L’iniziativa, della Regione Veneto in collaborazione con la soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto e il Comune di Concordia Sagittaria, è inserita nel Progetto strategico per la conoscenza e la fruibilità del patrimonio culturale condiviso – SHARED CULTURE, finanziato nell’ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali.

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