Roma. Alla British School, in presenza e on line, la conferenza “Byzantine Sicily: the Empire’s Bulwark in the West” di Vivien Prigent (Ecole française) nell’ambito del ciclo di seminari “Rediscovering Byzantium: an Italian History”
La British School at Rome offre “Rediscovering Byzantium: an Italian History”, un ciclo di seminari di ricerca dedicati alle testimonianze culturali e storico-artistiche dell’eredità bizantina in Italia. Le conferenze sono rivolte a un pubblico con competenze anche non specialistiche. L’iniziativa è coordinata da Daniele Bianconi (Sapienza università di Roma), Edoardo Crisci (università di Cassino e del Lazio Meridionale), Paola Degni (università Ca’ Foscari Venezia), Marilena Maniaci (università di Cassino e del Lazio Meridionale), Raphaële Mouren (The British School at Rome). Appuntamento il 18 Febbraio 2025, alle 18, al Lecture Theatre della British School at Rome in via Gramsci 61 a Roma, con Vivien Prigent (École française de Rome) su “Byzantine Sicily: the Empire’s Bulwark in the West”. L’evento si terrà in lingua inglese. Sarà accessibile sia in presenza che online, registrandosi al link https://us02web.zoom.us/…/WN_2Bc70qbOQNCfoqi9oLbpuA….

Sigillo di Euphemios, imperatore dei Romani e usurpatore siciliano (verso) (foto vivien prigent / museo archeologico regionale salinas)
Riconquistata nel 535 da Belisario come parte della politica di Giustiniano di riaffermare l’autorità romana in Occidente, la Sicilia si affermò rapidamente come uno dei pilastri dell’Impero d’Oriente. La sua prosperità duratura fu una delle chiavi per la sopravvivenza dell’impero durante la profonda crisi che colpì Bisanzio nel VII secolo, mentre, in seguito alle perdite territoriali in Africa e in Italia, l’isola, addossata alla Calabria, si affermò come baluardo della dominazione imperiale sul bacino del Mediterraneo centrale. L’isola arrivò così ad occupare un posto speciale nell’ideologia imperiale di Bisanzio e del suo grande rivale, il Califfato. La conferenza cercherà di evidenziare le caratteristiche specifiche delle politiche amministrative messe in atto dall’impero per garantire la solidità dei legami che univano questa provincia, tanto centrale politicamente ed economicamente quanto periferica geograficamente, a Costantinopoli, e di sottolineare la grande adattabilità dell’amministrazione imperiale, in contrasto con la reputazione di conservatorismo. persino l’immobilismo, ancora troppo spesso legato all’immagine di Bisanzio.
Vivien Prigent è stata membro dell’Ecole française de Rome e Newton International fellow della British Academy. Già direttore di studi classici e medievali presso la Maison française d’Oxford, è attualmente direttore di studi medievali presso l’Ecole française de Rome e professore di ricerca presso il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (CNRS) con sede a Parigi presso il Centre d’histoire et de civilisation de Byzance – Collège de France. Vivien Prigent è una specialista delle province bizantine occidentali dell’Italia, della Sicilia e dell’Africa. La sua attività, basata principalmente su fonti sigillografiche e numismatiche, si concentra sulla storia amministrativa, fiscale e monetaria dell’impero bizantino dal VII all’XI secolo.
Padova. Prima conferenza della terza edizione di “Incontri bizantini e neogreci d’autunno” promossi dall’università di Padova tra ottobre e dicembre. Ecco il programma
La conferenza di Maria Rosa Caracausi dell’università di Palermo, martedì 29 ottobre 2024, apre la terza edizione di “Incontri bizantini e neogreci d’autunno” organizzati, in collaborazione con l’associazione italiana di Studi Bizantini e l’associazione nazionale di Studi Neogreci, da Niccolò Zorzi e Francesco Scalora del dipartimento Beni culturali dell’università di Padova, nell’ambito degli insegnamenti di Letteratura bizantina, Filologia bizantina, Storia e civiltà bizantina, “Tra Oriente e Occidente: da Bisanzio al Rinascimento italiano, Lingua e Letteratura neogreca”, che riuniscono giovani ricercatori e studiosi affermati, che presentano ricerche in corso o sintesi critiche. Gli incontri si tengono da ottobre a dicembre 2024 a Palazzo Maldura e al Complesso di Beato Pellegrino di Padova, aperti agli studenti della laurea triennale e magistrale, i dottorandi, gli assegnisti e tutti gli interessati.
IL PROGRAMMA. Martedì 29 ottobre 2024, alle 16.30, al Complesso Beato Pellegrino, Maria Rosa Carausi (università di Palermo) in “Jorgos Seferis, Οι γάτες τ’ Αϊ-Νικόλα: storia di una poesia”; giovedì 31 ottobre 2024, alle 14.30, al Complesso Beato Pellegrino, Lambros Liavas (National and Kapodistrian University of Athens) in “Music in the Aegean: the Sounding Sea. The musical tradition of the Aegean Archipelago from Antiquity toour days”; martedì 19 novembre 2024, alle 12.30, a Palazzo Maldura (aula Scattola), Daniele Tinterri (università di Padova) in “Le voci dei greci negli archivi genovesi e veneziani. Appunti sulla società dell’Egeo tardomedievale”; lunedì 25 novembre 2024, alle 12.30, a Palazzo Maldura (aula Scattola), Vivien Prigent (Ecole Française de Rome – CNRS Paris) in “Bisanzio e l’Occidente nel secolo XI: nuove sfide, nuove opportunità”; mercoledì 11 dicembre 2024, alle 14.30, a Palazzo Maldura (aula Scattola), Massimo Peri (università di Padova) in “Ideologia e metrica neogreca”.
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