Archivio tag | Villa dei Quintili sull'Appia antica

Appia antica (Rm). A settembre tre visite guidate alla Villa dei Quintili, il più grande complesso residenziale del suburbio di Roma

Tre occasioni da non perdere per andare alla scoperta del più grande complesso residenziale del suburbio di Roma: la visita guidata nell’area archeologica centrale della Villa dei Quintili promosso dal parco archeologico dell’Appia antica. Appuntamento nel mese di settembre 2025: sabato 20 settembre, ore 11; domenica 21 settembre, ore 11; sabato 27 settembre, ore 15; con ingresso in via Appia Nuova 1092 a Roma. Per partecipare alle visite basterà selezionare la visita guidata prescelta e la tariffa: intero 8 euro / ridotto 2 euro / gratuito. L’ingresso è gratuito per i possessori di Appia Card previa prenotazione da app o portale Musei Italiani. Il biglietto può essere acquistato: online sul sito Musei Italiani, da telefono con la app Musei Italiani disponibile su Google Play e su App Store, il giorno stesso dai totem posizionati all’ingresso del sito, esclusivamente con carta di pagamento elettronico. Il biglietto per le visite guidate consente l’accesso, nell’arco della stessa giornata e senza prenotazione, ai siti di Antiquarium di Lucrezia Romana, Mausoleo di Cecilia Metella, Capo di Bove, Villa dei Quintili-Santa Maria Nova.

Appia Antica (Roma). A Villa dei Quintili week end con rievocazione storica della Legio Secunda Parthica Severiana. Ecco il programma

Sabato 6 e domenica 7 settembre 2025 la Legio Secunda Parthica Severiana – APS propone nel sito di Villa dei Quintili una affascinante rievocazione storica. Il gruppo di rievocatori, composto da centurioni, vessilliferi, legionari, arcieri e artigiani, sarà presente con un allestimento che riproduce un vero e proprio accampamento romano. Oltre a tante attività didattiche per i più piccoli, i legionari daranno dimostrazioni pratiche delle tecniche di combattimento romano in assetto da battaglia e forniranno spiegazioni teoriche delle figure legionarie e della storia della Legio Secunda Parthica Severiana. Ingresso con biglietto ordinario 4 siti acquistabile: online sul sito Musei Italiani, da telefono con la app Musei Italiani disponibile su Google Play e su App Store, il giorno stesso dai totem posizionati all’ingresso del sito, esclusivamente con carta di pagamento elettronico. Il biglietto ordinario 4 siti consente l’accesso, nell’arco della stessa giornata e senza prenotazione, ai siti di Antiquarium di Lucrezia Romana, Mausoleo di Cecilia Metella, Capo di Bove, Villa dei Quintili-Santa Maria Nova. L’ingresso è gratuito per i possessori di Appia Card previa prenotazione da app o portale Musei Italiani. L’evento è organizzato dalla Legio Secunda Parthica Severiana – APS in collaborazione con la rete associativa per la valorizzazione della Via Appia Antica dei Castelli Romani.

PROGRAMMA SABATO 6 SETTEMBRE: 10 – 13, Castra aperti al pubblico – Spiegazioni didattiche; 11 – 11.15, Riti legionari; 12 – 13, Scuola legionaria per bambini e per adulti; 13 – 15, Pranzo e riposo; 15 – 18.45, Castra aperti al pubblico con spiegazioni didattiche; manovre militari, spiegazioni storiche e dimostrazioni pratiche; scuola legionaria per bambini e per adulti.

PROGRAMMA DOMENICA 7 SETTEMBRE: 9: – 13, Castra aperti al pubblico – Spiegazioni didattiche; 10 – 10.15, Riti legionari; 11 – 12, In assetto da battaglia: manovre militari con legione, dimostrazione pratica del tiro degli arcieri contro “testudo”, spiegazione storica della legione, delle armature e delle funzioni delle varie figure legionarie, spiegazione e dimostrazione pratica delle tecniche di combattimento romane; 12 – 13, scuola legionaria per bambini e per adulti; 13 – 14, Pranzo e riposo; 14 – 17, Castra aperti al pubblico – Spiegazioni didattiche.

#domenicalmuseo: il 1° dicembre, ultima domenica a ingresso gratuito dell’anno, Pompei esce dal podio: il sito più frequentato è il Colosseo, seguito da Pantheon e Reggia di Caserta

ministero_domenicalmuseo_dicembre-2024_locandina#domenicalmuseo: per domenica 1° dicembre 2024, l’ultima dell’anno a ingresso gratuito, l’iniziativa del ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali, Pompei esce dal podio dei primi tre posti della classifica assoluta dei siti visitati: sul primo gradino torna il Colosseo con 13.691 ingressi, seguito dal Pantheon (12.564) e dalla Reggia di Caserta (11.675).

caserta_reggia_visitatori_foto-reggia-caserta

Grande affluenza di visitatori alla Reggia di Caserta (foto reggia caserta)

Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici. Colosseo – Anfiteatro Flavio 13.691; Pantheon – Basilica di Santa Maria ad Martyres 12.564; Foro Romano e Palatino 11.459; Area archeologica di Pompei 11.207; Terme di Caracalla 3.641; museo Archeologico nazionale di Napoli 3.600; Area archeologica di Ostia antica 2.109; museo nazionale Romano – Terme di Diocleziano 1.903; Area archeologica e museo di Paestum 1.635; museo nazionale romano – Palazzo Massimo 1.538; Villa Adriana 1.522; parco archeologico di Ercolano 1.467; museo nazionale Romano – Palazzo Altemps 1.403; Anfiteatro Campano – Santa Maria Capua a Vetere 1.300; museo Archeologico di Venezia 1.194; museo nazionale Etrusco di Villa Giulia 965; museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 925; museo Archeologico nazionale di Taranto 880; museo di Palazzo Grimani 859; Grotte di Catullo e museo Archeologico di Sirmione 720; Mausoleo di Cecilia Metella e chiesa di San Nicola 491; Ostia antica – Castello Giulio II 472; museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia 461; Villa dei Quintili e Santa Maria Nova 411; Basilica di Sant’Apollinare in Classe 354; necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 348; necropoli della Banditaccia e museo nazionale Archeologico Cerite a Cerveteri 339; museo Archeologico nazionale di Ravenna 336; parco archeologico di Cuma 317.

Appia antica (Rm). Visita guidata alla Villa dei Quintili, il più grande complesso residenziale del suburbio di Roma

appia-antica_villa-dei-quintili_visite-guidate-agosto-2024_locandinaUn’occasione da non perdere per andare alla scoperta del più grande complesso residenziale del suburbio di Roma: la visita guidata nell’area archeologica centrale della Villa dei Quintili promosso dal parco archeologico dell’Appia antica. Appuntamento sabato 31 agosto 2024, alle 9.30, con ingresso in via Appia Nuova 1092 a Roma. Per partecipare alle visite basterà selezionare la visita guidata prescelta e la tariffa: intero 8 euro / ridotto 2 euro / gratuito. L’ingresso è gratuito per i possessori di Appia Card previa prenotazione da app o portale Musei Italiani. Il biglietto può essere acquistato: online sul sito Musei Italiani, da telefono con la app Musei Italiani disponibile su Google Play e su App Store, il giorno stesso dai totem posizionati all’ingresso del sito, esclusivamente con carta di pagamento elettronico. Il biglietto per le visite guidate consente l’accesso, nell’arco della stessa giornata e senza prenotazione, ai siti di Antiquarium di Lucrezia Romana, Mausoleo di Cecilia Metella, Capo di Bove, Villa dei Quintili-Santa Maria Nova.

Parco archeologico dell’Appia antica. Due domeniche di luglio con visite guidate nell’area archeologica della Villa dei Quintili. Biglietto on line. Non serve prenotazione

appia-antica_villa-dei-quintili_visite-guidate-luglio-2024_locandinaNel mese di luglio 2024 tornano le visite guidate nell’area archeologica della Villa dei Quintili promosse dal parco archeologico dell’Appia antica. Due appuntamenti da non perdere per andare alla scoperta del più grande complesso residenziale del suburbio di Roma. Questi gli appuntamenti con le visite guidate: domenica 14 luglio 2024, alle 9.30; domenica 28 luglio 2024, alle 9.30. Ingresso in via Appia Nuova 1092. Non c’è bisogno di prenotazione. Durata 1 ora e mezzo. Per partecipare alle visite basterà selezionare la visita guidata prescelta e la tariffa: intero 8 euro / ridotto 2 euro / gratuito. L’ingresso è gratuito per i possessori di Appia Card previa prenotazione da app o portale Musei Italiani. Il biglietto può essere acquistato: online sul sito Musei Italiani; da telefono con la app Musei Italiani disponibile su Google Play e su App Store; il giorno stesso dai totem posizionati all’ingresso del sito, esclusivamente con carta di pagamento elettronico. Il biglietto per le visite guidate consente l’accesso, nell’arco della stessa giornata e senza prenotazione, ai siti di Antiquarium di Lucrezia Romana, Mausoleo di Cecilia Metella, Capo di Bove, Villa dei Quintili-Santa Maria Nova.

Appia antica (Roma). Al parco archeologico al via la seconda edizione dei “Racconti di Dioniso” per portare i siti archeologici al centro della scena. I primi due spettacoli, “Aedem” e “Le Troiane”, in scena all’InfoPoint Appia Antica X-XI Miglio

appia-antica_parco_i-racconti-di-dioniso_2024_locandinaIl parco archeologico dell’Appia Antica presenta la seconda edizione dei “Racconti di Dioniso”, un’offerta per la stagione estiva e autunnale con spettacoli serali, pomeridiani e mattinèe con rivisitazioni di opere classiche che si svolgeranno all’InfoPoint Appia Antica X-XI Miglio (in viale della Repubblica, Marino) e due date speciali nel sito di Villa dei Quintili. Due gli spettacoli in programma a giugno e luglio 2024: il 30 giugno 2024: AedeM; il 7 Luglio 2024: Le Troiane. Gli altri spettacoli in cartellone saranno ad ottobre. L’evento è organizzato dal Cantiere teatrale Opificio 03, in collaborazione con Legambiente Appia Sud “Il Riccio” e il parco archeologico dell’Appia Antica, con il patrocinio del parco regionale dell’Appia antica e del parco dei Castelli romani.

opificio-03_logoIl festival “I Racconti di Dioniso” nasce e vede la sua prima edizione nell’estate del 2022 dall’incontro fra le due case di produzione teatrale Opificio 03 e Il Demiurgo e fin dall’inizio, in accordo con le finalità del bando della Regione Lazio che promuove e sostiene l’iniziativa, si propone lo scopo di valorizzare alcune tra le più suggestive aree archeologiche di Roma, luoghi magici e ricchissimi di storia. L’intento è innanzitutto quello di portare i siti archeologici al centro della scena, che non diventano così solo mero scenario ma estensione del progetto artistico, veri e propri personaggi di pietra che occupano, invadono e impreziosiscono la rappresentazione. Il Teatro diventa così mezzo per gli spettatori-visitatori per riappropriarsi di quegli spazi culturali ricchi di storia che ci appartengono; le storie degli spettacoli rappresentati diventano pretesto per raccontare le storie dei luoghi che le ospitano, i racconti si fondono insieme a creare un’unica grande storia, quella di tutti gli esseri umani che, oggi forse ancora più di prima, sentono il bisogno di conoscere, di incontrarsi e vivere insieme l’arte e il teatro. E proprio da questo intento nasce il nome, evocativo, della rassegna: I Racconti di Dioniso. Racconti, perché il teatro è per noi innanzitutto questo: il mezzo, più antico che gli esseri umani hanno inventato per riunirsi e raccontarsi delle storie: storie che divertono, che stupiscono, che insegnano, che ci parlano di noi e della nostra natura più profonda. Tutto sotto il segno di Dioniso, dio del vino e dell’ebrezza ma soprattutto del teatro che ci ricorda le nostre radici romane quanto greche e ci riporta a quell’epoca lontana quando le rovine che oggi ci ospitano erano il cuore pulsante della vita artistica e politica della nostra terra.

appia-antica_opificio-03_i-racconti-di-dioniso_logoL’intento è innanzitutto quello di portare i siti archeologici al centro della scena, che non diventano così solo mero scenario ma estensione del progetto artistico, veri e propri personaggi di pietra che occupano, invadono e impreziosiscono la rappresentazione. Il Teatro diventa così mezzo per gli spettatori-visitatori per riappropriarsi di quegli spazi culturali ricchi di storia che ci appartengono; le storie degli spettacoli rappresentati diventano pretesto per raccontare le storie dei luoghi che le ospitano, i racconti si fondono insieme a creare un’unica grande storia, quella di tutti gli esseri umani che, oggi forse ancora più di prima, sentono il bisogno di conoscere, di incontrarsi e vivere insieme l’arte e il teatro. E proprio da questo intento nasce il nome, evocativo, della rassegna: I Racconti di Dioniso. Racconti, perché il teatro è per noi innanzitutto questo: il mezzo, più antico che gli esseri umani hanno inventato per riunirsi e raccontarsi delle storie: storie che divertono, che stupiscono, che insegnano, che ci parlano di noi e della nostra natura più profonda. Tutto sotto il segno di Dioniso, dio del vino e dell’ebrezza ma soprattutto del teatro che ci ricorda le nostre radici romane quanto greche e ci riporta a quell’epoca lontana quando le rovine che oggi ci ospitano erano il cuore pulsante della vita artistica e politica della nostra terra.

appia-antica_parco_i-racconti-di-dioniso_2024_aedem_locandina30 giugno 2024: “Aedem” di e con Silvia Ponzo, regia Nino Sileci. InfoPoint Appia Antica X-XI Miglio (viale Della Repubblica, Marino), alle 19.30. Biglietto intero 12 euro, biglietto ridotto (under 12) 8 euro. Prenotazioni sul www.opificio03.it/dioniso2. Cos’è, o meglio, chi è Medea dopo 2500 anni dalla sua prima scrittura? Se la principessa di Colchide, figlia del discendente del dio sole, si trovasse a Termini nel 2023, chi sarebbe oggi Medea? La sua storia sarebbe la stessa?

appia-antica_parco_i-racconti-di-dioniso_2024_le-troiane_locandina7 luglio 2024: “Le Troiane” per la regia di Maria Sara Amenta e Matteo Pantani con Maria Sara Amenta, Davide Cherstich, Matteo Pantani, Silvia Ponzo, Genny Santin Nalin, Nino Sileci, Francesca Vecchiato. InfoPoint Appia Antica X-XI Miglio (viale Della Repubblica, Marino), alle 19.30. Biglietto intero 12 euro, biglietto ridotto (under 12) 8 euro. È la città di Troia, o una qualunque città del mondo a oriente di qui: florida, ricca, potente. La sua corte è sulla spiaggia. Poi è Elena di Sparta, che viene dal mare, che capita sulla città come una piaga: un futile pretesto per una condanna a morte. E poi, non è più nulla di ciò che era. Alle parole di Euripide, che per primo ha raccontato la guerra delle donne, si fondono ispirazioni, citazioni, contaminazioni che vengono dal passato e dal presente, in un’operazione teatrale e drammaturgica che coniuga narrazione e poesia, realismo e astrazione.

#domenicaalmuseo. L’area archeologica di Pompei è il sito più visitato nella domenica a ingresso gratuito di maggio, seguita dal Colosseo. Il ministro Sangiuliano: “Anche questa prima domenica di maggio conferma che i visitatori apprezzano sempre di più l’opportunità di godere gratuitamente della bellezza e della ricchezza dei nostri tesori artistici e archeologici”

napoli_mann_visitatori_maggio-2024_foto-mann

Visitatori in coda per entrare al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Nella prima domenica di maggio 2024 con l’ingresso gratuito nei musei e nei parchi archeologici statali a fare il botto è stato Pompei (31241 visitatori) che ha quasi doppiato il Colosseo (18254), al secondo posto dei siti più visitati in assoluto in Italia, seguito dal Pantheon (13593) che però nella classifica generale stavolta è quarto preceduto dalla Reggia di Caserta (14953). “Anche questa prima domenica di maggio, dopo l’apertura del 25 aprile”, commenta il ministro Gennaro Sangiuliano, “conferma che i visitatori apprezzano sempre di più l’opportunità di godere gratuitamente della bellezza e della ricchezza dei nostri tesori artistici e archeologici. Il successo di questa iniziativa dimostra ancora una volta che la cultura è una risorsa fondamentale per l’Italia e i numeri di inizio maggio confermano l’importanza di promuovere e valorizzare i luoghi distintivi della nostra geografia identitaria. I musei e tutti i nostri luoghi di cultura ci ricordano da dove veniamo e chi siamo e sono una straordinaria occasione di rappresentazione e di sviluppo della Nazione”.

ercolano_parco_turisti-giorno-gratuito_foto-paerco

Turisti al parco archeologico di Ercolano (foto paerco)

Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici: area archeologica di Pompei 31.241; Colosseo anfiteatro Flavio 18.254; Pantheon 13.593; Foro Romano e Palatino 12.466; Terme di Caracalla 9.593; museo Archeologico nazionale di Napoli 5.812; museo e area archeologica di Paestum 5.451; Villa Adriana 5.116; parco archeologico di Ercolano 4.690; MArRC – museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 1.787; museo nazionale romano – Palazzo Massimo 1.495; museo nazionale romano – Terme di Diocleziano 1.440; museo nazionale romano – Palazzo Altemps 1309; Appia antica  – Mausoleo di Cecilia Metella e Chiesa di San Nicola 1.209; museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia 1.203; parco archeologico di Cuma 1.097; scavi archeologici di Stabiae – Villa Arianna e Villa San Marco 1.065; museo Archeologico nazionale di Taranto – MarTA 1.056; Villa di Poppea-Oplontis 836; Appia antica – Villa dei Quintili e Santa Maria Nova 815; parco archeologico delle Terme di Baia 800; necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 647; anfiteatro Flavio di Pozzuoli 646; necropoli della Banditaccia e museo nazionale Archeologico Cerite a Cerveteri 580; area archeologica di Velia 403; antiquarium di Boscoreale 396; Appia antica – Villa di Capo di Bove 342.

Festa della Liberazione. Il Colosseo è stato il sito più visitato il 25 aprile a ingresso gratuito seguito dall’area archeologica di Pompei e dal Pantheon. Il ministro Sangiuliano: “L’ingresso gratuito in una data simbolica per la nostra storia vuole legare il nostro patrimonio culturale a giornate importanti per la Nazione”

ministero_25-aprile_ingresso-gratuito_2024_locandinaColosseo (23.830), scavi di Pompei (22.048) e Pantheon (15.803) sono stati i tre siti più visitati il 25 aprile 2024, giorno straordinario di ingresso gratuito. “L’ingresso gratuito nei musei, nei parchi archeologici e nei luoghi della cultura statali, anche quest’anno, in tre date altamente simboliche per la nostra storia come il 25 aprile, il 2 giugno e il 4 novembre”, dichiara il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, commentando i primi dati disponibili degli ingressi nei musei, “non è una scelta formale ma sostanziale perché intende legare il nostro patrimonio culturale a giornate importanti per la Nazione. Oggi celebriamo la Festa della Liberazione dal nazifascismo. In occasione di queste tre ricorrenze, ho voluto fortemente l’apertura gratuita dei nostri siti museali affinché i visitatori potessero godere delle nostre bellezze artistiche e facendo diventare anche la cultura protagonista di anniversari così significativi. Prima non era così”.

pompei_parco_visitatori_foto-parco-archeologico-pompei

Oltre 22mila visitatori all’area archeologica di Pompei il 25 aprile 2024, a ingresso gratuito (foto parco archeologico pompei)

Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici. Colosseo 23.830; area archeologica di Pompei 22.048; Pantheon 15.803; Foro Romano e Palatino 7.062; museo Archeologico nazionale di Napoli 6.501; Grotte di Catullo a Sirmione 5.393; Terme di Caracalla 4.410;  Villa Adriana 4.016; area archeologica e museo di Paestum 3.501; parco archeologico di Ercolano 3.296; museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 1.968; Palazzo Massimo alle Terme 1.014; museo Archeologico nazionale di Taranto 1.203; Terme di Diocleziano 990; museo nazionale Etrusco di Villa Giulia 870; scavi archeologici di Stabiae – Villa Arianna e Villa San Marco 835; Palazzo Altemps 778; museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia 705; necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 649; Anfiteatro campano – museo Archeologico dell’antica Capua e Mitreo di Santa Maria Capua Vetere 599; Villa di Poppea-Oplontis 558; Mausoleo di Cecilia Metella 509; museo Archeologico nazionale di Firenze 462; necropoli della Banditaccia e museo nazionale Archeologico Cerite a Cerveteri 433; parco archeologico di Cuma 408; Villa dei Quintili 408;  Anfiteatro Flavio di Pozzuoli 344; parco archeologico delle Terme di Baia 332.

Appia antica (Roma). Week end di aprile con visite guidate nell’area archeologica della Villa dei Quintili comprese nel biglietto d’ingresso

appia-antica_villa-dei-quintili_visite-guidate-aprile-2024_locandinaGli ultimi due week end di aprile 2024 offrono la possibilità di visite guidate, incluse nel biglietto, nell’area archeologica della Villa di Quintili, compresa nel parco archeologico dell’Appia antica. Occasioni da non perdere in cui il personale del Parco accompagnerà i partecipanti alla scoperta del più grande complesso residenziale del suburbio di Roma. Questi gli orari: sabato 20 aprile 2024, alle 15; domenica 21 aprile 2024, alle 11; sabato 27 aprile 2024, alle 15; domenica 28 aprile 2024, alle 11. L’appuntamento è sempre in via Appia Nuova 1092. Non c’è bisogno di prenotazione (max 20 persone in ordine di arrivo). Attività gratuita salvo il pagamento del biglietto di ingresso al sito, ingresso gratuito per i possessori di Appia Card. Biglietti acquistabili alle biglietterie attive tutti i giorni al Mausoleo di Cecilia Metella e alla Villa dei Quintili dall’ingresso di via Appia Nuova 1092, oppure online: https://bit.ly/BigliettiParcoAppia.

Roma, Percorsi fuori dal PArCo. Nel quarto appuntamento, il viaggio parte ancora una volta dal Palatino per arrivare al parco archeologico dell’Appia Antica alla scoperta delle proprietà dei monaci benedettini: da Santa Maria Nova al Foro (nota come basilica di S. Francesca Romana) alla tenuta lungo la via Appia

La chiesa di Santa Maria Nova al Foro Romano: campanile romanico, abside e chiostro del XII-XIII sec., facciata di inizio Seicento (foto PArCo)

Quarto appuntamento col progetto “Percorsi fuori dal PArCo – Distanti ma uniti dalla storia” che vuole portare i cittadini romani e tutti i visitatori a scoprire i legami profondi e ricchi di interesse, ma non sempre valorizzati, tra i monumenti del Parco e quelli del territorio circostante, raccontando, con testi e immagini, il nesso antico che unisce la storia di un monumento o di un reperto del parco archeologico del Colosseo con un suo “gemello”, situato nel Lazio. Dopo aver raggiunto il Comune di Cori (tempio dei Dioscuri), il parco archeologico di Ostia Antica (tempio della Magna Mater), Prima Porta (villa di Livia Drusilla), il viaggio virtuale – ma ricco di spunti per organizzare visite reali – promosso dal parco archeologico del Colosseo riparte ancora dal Palatino, precisamente dal monastero di Santa Maria Nova al Foro romano, conosciuto anche come Basilica di Santa Francesca Romana, per giungere alla tenuta di Santa Maria Nova lungo la via Appia.

Santa Maria Nova al Foro romano e, a destra, l’arco di Tito (foto PArCo)

Siamo a ridosso della Via Sacra, sul Palatino e più precisamente nel monastero di Santa Maria Nova costruito a partire dall’847 nel luogo dell’antico oratorio dei Santi Pietro e Paolo. “L’appellativo fu preso dalla chiesa – già esistente – di Santa Maria nel Foro che, da questo momento, diventerà Santa Maria Antiqua perché distrutta a causa di un terremoto”, spiegano gli archeologi del PArCo.

roma_santa-francesca-romana_facciata-da-via-sacra_foto-PArCo

Basilica di Santa Francesca Romana, particolare della facciata vista dalla via Sacra (foto PArCo)

“Oggi il complesso, stratificato e ricco di storie, è conosciuto anche come Basilica di Santa Francesca Romana, poiché dal 1440 ospita la tomba della santa che proprio in questa chiesa si era offerta come oblata. Santa Francesca, da sempre ben voluta dai romani, assunse presto l’appellativo di Romana ed è particolarmente importante in questo periodo storico che stiamo attraversando perché considerata protettrice delle pestilenze. Non a caso, il restauro condotto sul soffitto ligneo seicentesco disegnato da C. Lambardi (vedi 9 marzo 2021: a un anno dall’inizio del lockdown e nel giorno di Santa Francesca Romana, protettrice dalle pestilenze, riaperta al culto la basilica di Santa Francesca Romana al Foro romano, dopo un delicato intervento di restauro al soffitto ligneo seicentesco promosso dal parco archeologico del Colosseo e dal Fondo Edifici per il Culto. Presentato il volume “Il restauro della Speranza” | archeologiavocidalpassato) si è concluso il 9 marzo 2021, giorno in cui si festeggia la Santa, come segno di buon auspicio”.

La collina della Velia col Tempio di Venere e Roma, e, dietro, la chiesa di Santa Maria Nova col campanile medioevale (foto PArCo)

“La chiesa oggi presenta l’aspetto conferitole dai lavori seicenteschi”, continuano gli esperti del PArCo: “l’intervento di maggior pregio è la struttura sepolcrale che accoglie le spoglie della Santa, affidata a Gian Lorenzo Bernini tra il 1638 e 1649. Il pavimento invece risale al 1952 ma, in alcuni punti, conserva frammenti cosmateschi. Il complesso sorge sulle scale del tempio di Venere e Roma, tempio romano fatto costruire per volontà di Adriano a partire dal 121 d.C. e completato nel 140 d.C., sotto Antonino Pio”.

Il Casale di Santa Maria Nova sull’Appia antica visto dall’alto. In primo piano sono visibili gli edifici riportati alla luce durante gli scavi archeologici effettuati negli ultimi anni, che occupavano l’area in età imperiale, nel II secolo d.C. Sono stati identificati: ambienti residenziali, di servizio e un settore termale finemente decorato, che conserva anche mosaici con scene di spettacoli gladiatori e circensi (foto parco appia antica)

Ma cosa lega un monastero costruito sul Palatino ed un casale della campagna romana, sulla via Appia? I proprietari: i monaci olivetani benedettini di Santa Maria Nova. “Già officianti della chiesa collocata sul Palatino, che gestiscono ancora oggi, possedevano infatti, già dal XIV secolo, un vasto terreno sulla Via Appia”, ricordano gli archeologi del PArCo, “che da questo momento prenderà il nome di Santa Maria Nova. Il terreno, che era adibito a seminativo e pascolo, si trovava nell’area dell’antica Villa romana appartenuta ai fratelli Sesto Quintilio Condiano e Sesto Quintilio Valerio Massimo, membri di una famiglia senatoria e consoli nel 151 d.C. Nel 182-183 d.C. l’imperatore Commodo li aveva accusati di aver ordito una congiura contro di lui, facendoli uccidere ed impadronendosi della loro residenza”.

Via Appia Antica, nucleo del Casale di Santa Maria Nova: ben visibile la torre difensiva costruita su un edificio più antico, probabilmente una cisterna a due piani (foto parco appia antica)

“Il nucleo del Casale, fulcro della tenuta, venne costruito tra la fine del medioevo e l’età moderna, riutilizzando i resti di un edificio romano del II secolo d.C., forse una cisterna a due piani, su cui era stata realizzata, in età tardoantica, una torre difensiva. Tra il XV secolo e il XVI secolo l’edificio prende le forme attuali: a questa fase risale l’elegante abside aggettante al primo piano, forse una garitta difensiva, oppure una piccola cappella edificata dai monaci della Congregazione Benedettina di Santa Maria del Monte Oliveto”.

Via Appia Antica, Casale di Santa Maria Nova; particolare dei mosaici venuti alla luce nel settore termale grazie agli scavi archeologici condotti negli ultimi anni (foto parco appia antica)

“I monaci olivetani – continuano – manterranno la proprietà fino al 1873 quando fu messa all’asta e poi aggiudicata a Isidoro Marfori. Su due gradini della scala di accesso al primo piano, realizzati con elementi di recupero, si vede ancora il loro stemma. Nel 1876 fu realizzato un piccolo casaletto a uso stalla, su resti di strutture romane. In seguito la tenuta appartenne ai conti Marcello e al produttore cinematografico Evan Ewan Kimble, fu trasformata in dimora di lusso e usata come set cinematografico. Acquisita nel 2006 dallo Stato Italiano è stata oggetto di interventi di restauro e recupero funzionale che hanno consentito di aprirla al pubblico dal giugno del 2018”.

Villa dei Quinitli, una delle più belle ville edificate lungo la via Appia (foto parco appia antica)

“L’area di Santa Maria Nova”, informano gli archeologi del PArCo, “fa parte del percorso di visita della Villa dei Quintili all’interno del parco archeologico dell’Appia Antica con accesso da via Appia Antica 251 oppure da via Appia Nuova. Il Casale attualmente ospita la mostra fotografica, documentaria e multimediale “L’Appia ritrovata. In cammino da Roma a Brindisi” di Paolo Rumiz e compagni. Aperto dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19 con ultimo ingresso un’ora prima della chiusura”.