Per le Giornate europee del Patrimonio, nei siti del parco archeologico di Pompei visite gratuite per bambini, visite per persone con disabilità, iniziative digitali, aperture serali. Ecco tutto il ricco programma

Visite gratuite per bambini, visite per persone con disabilità, iniziative digitali, aperture serali: i siti del parco archeologico di Pompei aderiscono sabato 25 e domenica 26 settembre 2021 alle GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), manifestazione che, a livello europeo, vedrà iniziative a aperture straordinarie nei luoghi statali della cultura. Quest’anno ispirate al tema “Patrimonio culturale: TUTTI inclusi!”. Per l’occasione nei siti del Parco sono state previste visite gratuite. È necessario acquistare il consueto biglietto di ingresso ai siti. I visitatori potranno accedere al parco archeologico di Pompei solo previa esibizione della certificazione verde covid / green pass (vaccino o certificato di tampone antigenico con esito negativo – https://www.dgc.gov.it/web/checose.html) in ottemperanza al decreto legge n. 105 del 23 luglio 2021.

Visite gratuite per bambini. POMPEI. Visite gratuite per famiglie e bambini a cura di Coopculture. Un percorso tematico “Ludus in fabula”, per grandi e piccini, che ricostruisce l’infanzia nel mondo romano ed incentra la narrazione sulla vita di due amici pompeiani, Lucio e Vinicio, l’uno schiavo, l’altro aristocratico che si trovano a condividere la vita di tutti i giorni, con destini differenti, accomunati solo dai giochi. L’operatore archeologo avrà con sé una borsa con riproduzioni di giocattoli antichi per mostrare ai bambini la dinamica di gioco e gli oggetti, unitamente alla descrizione del sito. Sono previsti due turni di visita sabato 25 e domenica 26 settembre 2021, per massimo 20 persone alle 12 e alle 15. Lo stesso tema sarà riproposto on line, per chi è a distanza, utilizzando la piattaforma Live culture: alle 12 sia il 25 e che il 26. Prenotazione obbligatoria sul sito www.coopculture.it e info edu@coopculture.it.

STABIA: Villa San Marco e Villa Arianna, museo Archeologico Libero D’Orsi. Visite gratuite per famiglie e bambini a cura del Comitato per gli scavi di Stabia. Le visite dedicate a tutto il territorio di Stabia, con le sue ville nobiliari e i tanti reperti ritrovati e conservati al museo Archeologico di Stabia Libero D’Orsi, saranno raccontate in chiave ludica e con un linguaggio accessibile e capace di incuriosire il pubblico dei più piccoli dai 6 ai 12 anni, ma anche gli adulti. Si svolgeranno al museo Archeologico di Stabia Libero D’Orsi sabato 25 alle 11 per gruppi di massimo 10 bambini. Prenotazione obbligatoria (solo whastapp) al seguente numero: 3478304358. E a Villa San Marco (ingresso gratuito), domenica 26 alle 11 per gruppi di massimo 20 persone. Prenotazione obbligatoria (solo whastapp) al seguente numero: 3337375689.

OPLONTIS: Villa di Poppea. Al sito di Oplontis saranno proposte in collaborazione con il Gruppo Storico Oplontino visite gratuite per famiglie e bambini dedicate ai Giochi e giocattoli dei piccoli oplontini. Domenica 26 settembre 2021, alle 10 e alle 11. Gruppi di max 20 persone. Prenotazione obbligatoria al seguente numero: 3914737154. Visita straordinaria alla Villa B di Oplontis: dopo il successo delle visite straordinarie alla cosiddetta Villa B, nota anche come Villa di Lucius Crassius Tertius, e prima di quest’anno mai aperta al pubblico, saranno riproposte ulteriori visite in occasione delle Giornate europee del Patrimonio, secondo i seguenti turni: sabato 25, dalle 15,30 alle 18 e domenica dalle 10 alle 12,30. Prenotazione consigliata ai seguenti numeri: +39 333 307 8635 e +39 081.8612704 o via mail: mirella.azzurro@gmail.com.
BOSCOREALE: Villa Regina. Visite gratuite per famiglie e bambini a cura della Pro Loco Villa Regina di Boscoreale, sabato 25 ore 10 e ore 11. Non è necessaria la prenotazione.
LONGOLA. Nel sito protostorico in località Longola Poggiomarino, insediamento perifluviale frequentato dalla media Età del Bronzo fino al VI sec. a.C., sono previste visite per famiglie e bambini, domenica 26 settembre alle 10 e alle 18. Non è necessaria la prenotazione.

Visite per persone con disabilità. POMPEI. Il sito archeologico di Pompei è stato tra le prime aree archeologiche a disporre di un percorso per la visita senza barriere che consente di attraversare tutta l’area archeologica dall’ingresso di Piazza Anfiteatro al Foro, seguendo il percorso di oltre 3 km “Pompei per tutti”. Oltre al percorso “Pompei per tutti” sempre percorribile, il Parco metterà a disposizione per la giornata di sabato 25 e domenica 26 settembre 2021 alle 11, visite “silenziose” in linguaggio LIS. Le visite saranno a cura delll’ENS (Ente Nazionale Sordi) su prenotazione obbligatoria alla seguente mail: napoli@ens.it. Ingresso da Piazza Anfiteatro.

STABIA: Villa San Marco e Villa Arianna, museo Archeologico Libero D’Orsi. Visite per non udenti con servizio di interpretariato LIS anche a Villa San Marco e Villa Arianna, sabato 25 settembre alle 15 e alle 17 (gruppi di massimo 15 persone) e al museo Archeologico di Stabia Libero D’orsi, domenica 26 settembre in due turni di visita alle 10 e alle 12 (gruppi di massimo 10 persone), a cura dell’Associazione Disabili di Gragnano e dell’Associazione Sordi Campani. Prenotazione obbligatoria al 3337300908 o 3383718016.
Iniziative digitali. Nell’ambito del Protocollo Campania tra le mani, itinerari inclusivi nei luoghi d’arte, coordinato dal Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità dell’università Suor Orsola Benincasa, a cui aderiscono numerose istituzioni dei beni culturali campane e le maggiori associazioni delle persone con disabilità, sono stati realizzati alcuni supporti esplicativi di alcuni luoghi significativi di Pompei con strumenti e linguaggi adeguati al superamento delle limitazioni sensoriali. Per l’occasione sarà proposto un video racconto introduttivo al sito, con un focus sull’edificio dell’anfiteatro. Il video si aggiunge agli altri video già realizzati nelle stesse modalità e presenti sul sito del Parco nella sezione accessibilità http://pompeiisites.org/info-per-la-visita/pompei-per-tutti/accessibilita-pompei/. Il testo della narrazione è stato realizzato con la supervisione dell’associazione FIADDA Campania, mentre la registrazione audio è stata curata del Centro Nazionale del Libro Parlato intitolato a Francesco Fratta, su iniziativa del Presidente dell’Unione nazionale ciechi, Mario Barbato. La voce narrante conduce l’utente alla scoperta dei luoghi , attraverso un audio e un linguaggio visivo che è in grado di raggiungere con la massima immediatezza chiunque, superando le varie limitazioni sensoriali. E ancora per Stabia è stato realizzato un video racconto in linguaggio LIS della Villa San Marco, a cura del Parco archeologico di Pompei, disponibile sul sito web istituzionale.

Aperture serali. La sera del 25 settembre 2021 sono previste aperture notturne straordinarie dalle 20 alle 23 (ultimo ingresso 22) nei siti di Pompei, Villa di Poppea, Villa Regina, museo Archeologico di Stabia Libero D’Orsi- Reggia di Quisisana e sempre al costo simbolico di 1 euro. Prenotazioni consigliate sul sito www.ticketone.it (costo prenotazione on-line 1,50 euro). In aggiunta, in tutti i siti è possibile richiedere visita accompagnata dedicato al tema della donna, a cura di Scabec al costo di 5 euro. Le visite sono per massimo 20 persone (10 per il museo Archeologico di Stabia Libero D’Orsi – 15 per Villa Regina). L’acquisto dei biglietti per i siti esterni è possibile esclusivamente on-line sul sito www.ticketone.it o presso la biglietteria di Pompei e Oplontis. Possibilità di acquisto del biglietto per Villa Regina e il museo Archeologico di Stabia Libero D’Orsi- Reggia di Quisisana anche presso la biglietteria di Pompei. A Pompei si potrà accedere dall’ingresso di porta Marina all’area del Foro e oltre alla visita accompagnata a cura di Scabec, sarà anche possibile in alternativa scegliere una visita straordinaria gratuita ai depositi/granai del Foro. Gruppi di massimo 10 persone. Prenotazione consigliata sul sito www.ticketone.it (+ 1,50 euro di prevendita on-line). L’accesso per i disabili è da piazza Esedra con utilizzo dell’ascensore dell’Antiquarium, da segnalare al personale all’ingresso. Per il 25 sera a Boscoreale sono, inoltre, previsti due momenti musicali blues con chitarra e basso alle 20,30 e 21,30 a cura della Pro Loco Villa Regina. Inoltre, il 24 settembre sarà prevista una ulteriore apertura straordinaria serale di Pompei, dalle 20 alle 23 (ultimo ingresso 22) che prevede solo accesso all’area del Foro. Costo di ingresso al sito 5 euro.
Oplontis, i venerdì di luglio e agosto apre, per la prima volta al pubblico, la Villa B (o Villa di Lucius Crassius Tertius) grazie a un accordo tra il parco archeologico di Pompei e il Comune di Torre Annunziata. Visite guidate e tematiche con l’Archeoclub

Da venerdì 16 luglio 2021 apre la cosiddetta Villa B di Oplontis, nota anche come Villa di Lucius Crassius Tertius, finora mai stata aperta al pubblico. Il complesso, grazie a un’operazione in sinergia tra il parco archeologico di Pompei, diretto da Gabriel Zuchtriegel, e il Comune di Torre Annunziata, sindaco Vincenzo Ascione, è stato reso accessibile al piano terra, da cui è possibile ammirare l’antico complesso architettonico, al fine di rendere fruibile una parte della struttura con visite contingentate, in attesa dell’avvio di un più ampio progetto di restauro e valorizzazione. Ogni venerdì di luglio e agosto 2021, dalle 16 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.30) sarà possibile accedere all’edificio accompagnati dall’Archeoclub di Torre Annunziata, nell’ambito di una convenzione tra l’associazione e il parco archeologico di Pompei. L’ingresso è compreso nel biglietto della Villa A “di Poppea” (5 euro) per un massimo di 10 persone ogni 30 minuti. La prenotazione non è obbligatoria, ma consigliata ai seguente numeri +39 333 307 8635 e +39 081.8612704 o mail: mirella.azzurro@gmail.com. Da tenere presente che dal 16 luglio 2021 l’ultimo ingresso alla Villa di Poppea sarà spostato alle 18.30 (chiusura alle 19) al fine di estendere gli orari di visita al sito. Inoltre, tutti i venerdì e sabato fino al 31 luglio 2021, sono in corso alla Villa di Poppea le aperture serali dalle 20 alle 23 (ultimo ingresso 22). Prenotazioni consigliate sul sito http://www.ticketone.it (costo prenotazione on-line 1,50 euro). In alcune giornate sono previsti anche i seguenti itinerari tematici a cura dell’Archeoclub di Torre Annunziata: 17 luglio, Giochi e giocattoli dei piccoli oplontini; 24 luglio, Musica e strumenti musicali degli antichi Romani; 31 luglio, Miti e cibi nelle pitture oplontine. Gruppi di max 10 persone. Prenotazione consigliata ai seguenti numeri: +39 333 307 8635 e +39 081.8612704 o via mail: mirella.azzurro@gmail.com.


Il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione e il direttore del parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel negli scavi di Oplontis (foto parco archeologico di Pompei)
“Il parco archeologico di Pompei sta mettendo in atto una serie di azioni al fine di ampliare il più possibile l’offerta di visita in tutti i siti, con aperture straordinarie e visite serali, compatibilmente con le attività in ripresa post pandemia”, dichiara il direttore Gabriel Zuchtriegel. “Ci stiamo impegnando a migliorare gli itinerari e a promuovere anche percorsi inediti nell’ottica della massima fruizione e partecipazione alle attività del Parco. Il sito di Oplontis, come gli altri siti periferici, merita una grande attenzione e investiremo in tal senso con progetti di valorizzazione della vicina struttura dello Spolettificio e con interventi di ampliamento e scavo della Villa di Poppea. I progetti futuri prevedranno il miglioramento dell’accessibilità e l’ampliamento della fruizione dei due complessi di Oplontis con l’apertura permanente anche della cosiddetta Villa B. Iniziamo con piccoli passi. In tale direzione abbiamo tutto il supporto dell’amministrazione di Torre Annunziata con la quale stiamo proficuamente lavorando a iniziative comuni di rilancio del sito”.

Più che una villa, in base ai materiali rinvenuti e alla funzione degli ambienti, è probabile che si trattasse di un’azienda dedita alla lavorazione di prodotti agricoli e all’imbottigliamento e del commercio del vino, dotata di un quartiere residenziale al piano superiore. All’interno del complesso, che risale alla fine del II sec. a.C., è stato rinvenuto un anello sigillo di Lucius Crassius Tertius, probabilmente il proprietario dell’edificio. Il nucleo centrale della struttura è costituito da un porticato a due ordini di colonne doriche in tufo grigio di Nocera, intorno al quale si dispongono diversi ambienti di servizio e ad uso produttivo. Sul lato nord si estende una serie di abitazioni su due livelli, separate da una strada in terra battuta.

Nel periodo tra il 1984 e il 1991, gli scavi della cosiddetta Villa B di Oplontis si concentrarono nell’area orientata verso Sud, dove si trovavano otto ambienti voltati affacciati su un portico colonnato, all’epoca rivolto verso il mare, di cui rimane visibile soltanto un breve tratto. I materiali scoperti al loro interno – contenitori di vario tipo e dimensione, suppellettili contenenti resti organici, pesi in marmo e terracotta, attrezzi ed oggetti in metallo, oltre a una grande quantità di melograni inframezzati da strati di fieno – documentano che questi ambienti erano rimasti in uso come magazzini e luoghi di deposito fino al momento dell’eruzione del 79 d.C. Uno di essi, l’ambiente 10, diventò la tomba di un gruppo di persone le quali, nel tentativo di sfuggire all’eruzione, cercarono riparo al suo interno. Alcuni degli individui avevano con sé oggetti preziosi quali gioielli, ornamenti in osso ed avorio, monete d’oro e d’argento, suppellettili in bronzo. La maggior parte degli oggetti preziosi fu trovata accanto ai corpi, evidentemente avvolti nelle vesti o racchiusi in appositi contenitori di cuoio, stoffa o corda, ma in altri casi si rinvennero direttamente indosso al proprietario.
San Francisco. Al Legion of Honor Museum aperta la mostra “Last Supper in Pompeii: From the Table to the Grave” con molti reperti provenienti dal museo Archeologico di Napoli


La grande statua di Bacco che accoglie i visitatori della mostra “Last supper in Pompeii” al museo di San Francisco (foto mann)
“Che grande emozione nel vedere gli scatti della mostra “The last supper in Pompeii” al museo Legion of Honor di San Francisco”, postano sui social del museo Archeologico nazionale di Napoli. “Tantissimi capolavori del Mann rappresentano il cuore di un allestimento straordinario, che travalica i confini per catturarci con le sue suggestioni!”. “Last Supper in Pompeii: From the Table to the Grave” è il titolo dell’eccezionale mostra aperta al Legion of Honor Museum di San Francisco, dove sarà allestita sino al 29 agosto 2021, con il supporto del Consolato Generale d’Italia e dell’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco. La mostra riporta al mondo di Pompei fissato come un’istantanea dall’eruzione del 79 d.C., concentrandosi sulla vita di tutti i giorni e soprattutto sul cibo e sulle bevande consumati dagli abitanti di Pompei. Insieme a pentole, padelle e altri accessori per la distribuzione, la preparazione e il servizio del cibo, la mostra include preziose opere d’arte che rivelano lo splendore e il lusso amati dai ricchi romani di Pompei.

La mostra, originariamente organizzata da Paul Roberts dell’Ashmolean Museum of Art and Archaeology, University of Oxford, porta a San Francisco magnifiche sculture romane, mosaici e affreschi, nonché tazze, utensili e servizi di ristorazione in argento per banchetti per rivelare come gli antichi amassero mangiare e bere. L’esposizione offre anche uno spaccato di come il cibo e il vino venissero prodotti e distribuiti prima di essere portati nelle cucine e infine sui tavoli da pranzo. La mostra guarda alle diverse aree della casa in cui cibo e bevande ebbero un ruolo importante, a partire dall’ingresso di casa, con l’atrio ed il suo santuario nel giardino al centro dell’abitazione, ricco di alberi da frutto e piante officinali. Un’intera parete affrescata, proveniente da una sala da pranzo estiva, parzialmente all’aperto, è giunta da Pompei a San Francisco per questa mostra.

Gli scavi condotti nel 1984 alla Villa B a Oplontis (Torre Annunziata), vicino a Pompei, hanno portato alla luce un magazzino a volta dove più di 60 persone rimasero uccise nell’eruzione. Gli archeologi hanno realizzato i calchi di alcune delle vittime versando del gesso negli spazi lasciati vuoti dai gas sotto la cenere. Uno di questi è stato fuso in cera e poi in resina e mostra incredibilmente le ossa, il cranio e persino i denti di una donna, così come i beni che portava, dai gioielli d’oro a un filo di perline di poco valore. La “Signora di Oplontis“, come è stata chiamata, è più resistente degli altri calchi in gesso e quindi si è potuto trasportarla a San Francisco come testimone dei terribili eventi di quel 79 d.C.


Una brocca in bronzo da Pompei (foto mann)
“Last Supper in Pompeii” mette in luce anche le bevande e i cibi consumati dai romani, sulla base di un attento esame di minuscoli resti ritrovati su piatti e vasi. Sebbene alcuni alimenti fossero importati dall’estero, la maggior parte delle provviste veniva prodotta localmente. Pompei ha avuto la fortuna di godere di un clima mite ed era circondata dalle pendici del Vesuvio ricoperte di vigneti. I cereali, la verdura e la frutta, comprese le olive e l’uva, usata soprattutto per il vino, venivano prodotti e lavorati localmente e greggi e mandrie venivano ingrassati nelle vicinanze; il pesce veniva pescato sulla costa. Uno degli oggetti più interessanti della mostra che potrebbe sorprendere i visitatori è un contenitore che serviva per contenere e ingrassare i ghiri, una delle prelibatezze della tavola romana.


Affresco con Iside Fortuna, Arpocrate e Amorino da Pompei in mostra a San Francisco (foto mann)
Gli dei e la superstizione erano presenti in ogni ambito della vita pompeiana e la mostra include immagini di molte di queste divinità. Bacco, il dio della vite, è ben rappresentato. I suoi seguaci, inclusi satiri e menadi con i loro lussuriosi rituali, costituiscono una parte speciale della mostra. Provenienti principalmente dal “Gabinetto Segreto” del museo Archeologico nazionale di Napoli, alcune di queste scene vivaci e lascive raccontano l’importanza della fertilità nel culto di questo dio. La maggior parte delle opere di questa affascinante mostra non ha mai lasciato l’Italia.
Torre Annunziata. Il direttore del parco archeologico di Pompei riapre l’area archeologica di Oplontis e annuncia al sindaco nuovi scavi, nuovi percorsi e la connessione tra gli Scavi e lo Spolettificio dell’Esercito


Il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione e il direttore del parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel negli scavi di Oplontis (foto parco archeologico di Pompei)
Riaperti il 3 maggio 2021, come annunciato, gli Scavi di Oplontis a Torre Annunziata (Na) alla presenza del direttore generale del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, e del sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione- “Stiamo riponendo molta attenzione per i siti del territorio. Ci sarà molto da fare”, è stato il commento del direttore Zuchtriegel. “Sono grato al sindaco. Abbiamo già avuto un primo incontro per lavorare insieme sui nuovi scavi, i nuovi percorsi e la connessione tra gli Scavi e lo Spolettificio dell’Esercito di Torre Annunziata”.
“Siamo in contatto sia con il Demanio sia con l’Esercito per ampliare l’area degli scavi, ma anche per creare spazi per depositi, spazi museali, laboratori per scuole, bambini ragazzi che vogliano creare qua”, ha spiegato Zuchtriegel. “Dunque c’è molta attenzione per questo territorio, per il patrimonio assolutamente importante. Quindi nei prossimi anni ci sarà molto da fare. Sono grato al sindaco, col quale ho già avuto un primo incontro, perché lavoriamo insieme: è essenziale la collaborazione con gli enti locali, visto che sono previsti anche nuovi scavi, nuovi percorsi, una connessione tra questa l’area archeologica e lo Spolettificio dell’Esercito”. E il sindaco Ascione: “Siamo chiaramente contenti della riapertura degli Scavi. Abbiamo puntato buona parte del nostro sviluppo proprio sulla valorizzazione della risorsa archeologica. Ritengo pure che il ragionamento sia da fare come comprensorio, perché non è solo la città di Torre Annunziata ma siamo tante città che hanno puntato su questo tipo di sviluppo. Noi abbiamo parlato di turismi perché abbiamo il Vesuvio, abbiamo il mare, abbiamo l’archeologia, abbiamo veramente una serie di potenzialità che vanno tutte sviluppate. Quindi grazie al direttore Zuchtriegel per essere qui a riaprire questo nostro sito e ringrazio soprattutto tutta l’organizzazione che spero in maniera incisiva ed efficace possa realizzare i progetti che sono già previsti per questo sito. Non solo del collegamento con lo Spolettificio dell’Esercito ma anche con la villa B che purtroppo è ancora chiusa al pubblico”. Zuchtriegel ha tranquillizzato il sindaco: “Anche per questo collegamento c’è già una progettualità, perché la Villa B è molto interessante perché dà un’altra visione dell’aspetto dell’insediamento antico di Torre Annunziata-Oplontis e quindi va assolutamente valorizzata insieme alla villa A, ma vorremmo raccontare appunto ai visitatori il territorio come era organizzato, che non c’era solo il sito di Pompei, ma intorno tutto un paesaggio rurale di ville di ozio, di ville rustiche e di piccoli insediamenti, piccoli e meno piccoli, che facevano parte di un paesaggio mediterraneo connesso con molte altre parti dell’impero. E quindi credo che in questa prospettiva Oplontis può dire molto anche in termini di valorizzazione, di racconto della storia di questo periodo”.
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