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Firenze. Al museo Archeologico nazionale per la rassegna “Incontri al museo” conferenza di Benedetta Adembri su “Ritratto di signora: la Vibia Sabina di Villa Adriana”

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Statua di Vibia Sabina dalla Villa Adriana di Tivoli (foto villae)

Per la decima edizione della rassegna “Incontri al museo”, giovedì 30 marzo 2023, alle 17, al museo Archeologico nazionale di Firenze, Benedetta Adembri, già funzionaria archeologa MiC e responsabile di Villa Adriana a Tivoli, presenta “Ritratto di signora: la Vibia Sabina di Villa Adriana”. Ingresso libero fino a esaurimento posti. La statua di Vibia Sabina, moglie dell’imperatore Adriano, è stata restituita all’Italia insieme ad altri reperti archeologici nel 2007 grazie all’accordo tra il museum of Fine Arts di Boston e il Governo italiano e grazie alle fondamentali  indagini svolte negli anni precedenti dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. La preziosa statua in marmo bianco, alta più di due metri, ben conservata e risalente al 136 d.C. è stata poi collocata definitivamente nell’area archeologica di Villa Adriana a Tivoli.

Parco archeologico del Colosseo: ai “Giovedì del ParCo” si presenta il libro di Carandini e Papi “Adriano. Roma e Atene”, l’imperatore che proprio tra le due città ha lasciato il segno del suo instancabile moto progettuale e costruttivo

La locandina dei “Giovedì del ParCo” per la presentazione del libro “Adriano. Roma e Atene” di Carandini e Papi

“Roma e Atene sono le città simbolo delle culture che questo principe ha per sempre ricongiunto, come dimostra la nostra stessa idea di classicità. È nell’impero di Adriano che la civiltà europea ha riconosciuto lo strato più nutriente per le sue più profonde radici”. Così scrivono Andrea Carandini e Emanuele Papi autori del libro “Adriano. Roma e Atene” (edizioni Utet) che sarà protagonista giovedì 16 maggio 2019 al parco archeologico del Colosseo a Roma, ottavo incontro della rassegna “I giovedì del PArCo”: il ciclo di conferenze previste i giovedì pomeriggio nella splendida sede della Curia Iulia nel Foro Romano. Andrea Augenti presenterà alle 16.30 il volume “Adriano. Roma e Atene” (ed. Utet) scritto da Andrea Carandini ed Emanuele Papi. Ripercorrendo le pagine del libro, verrà illustrata la figura dell’imperatore Adriano – appassionato di musica e poesia, filosofo, mecenate e perfino astrologo – che tra Roma e Atene ha lasciato il segno del suo instancabile moto progettuale e costruttivo destinato a imprimere segni profondissimi sulla fisionomia del mondo romano. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Electa.

Il Sepulcrum di Adriano a Roma, trasformato nei secoli in Castel Sant’Angelo

L’Arco di Adriano ad Atene

Nel pantheon degli imperatori romani che la storiografia antica ci ha tramandato – si legge nella descrizione del libro -, Adriano è una figura eccezionale, così esuberante e poliedrica da ispirare i romanzieri e sfidare gli studiosi, anche a distanza di quasi due millenni. Di origine ispanica, pupillo di Traiano, secondo Andrea Carandini ed Emanuele Papi Adriano fu soprattutto un imperatore “architetto”: un princeps illuminato e smisuratamente ambizioso. Se la vita di Adriano fu un viaggio continuo da un confine all’altro dell’impero, due città ne costituiscono però i sicuri capisaldi: in nessun altro luogo la sua opera trasformatrice è riconoscibile come a Roma e ad Atene. In questo libro Carandini e Papi, tra i massimi conoscitori della storia antica di queste due città, mettono finalmente a disposizione del lettore un’inedita, duplice mappa della monumentale eredità che questo imperatore ci ha lasciato. Dal Pantheon all’Hadrianeum, dal Sepulcrum – trasformato nei secoli in Castel Sant’Angelo – al sarcofago imperiale riadattato in fonte battesimale barocco, passando per templi e biblioteche, archi trionfali e basiliche, terme e anfiteatri: ciascun sito archeologico è indagato alla luce delle scoperte più innovative e ricostruito nel dettaglio con l’aiuto di minuziose tavole grafiche. Nel racconto, storia e architettura si fondono per rievocare anche la vita e i personaggi che hanno abitato quei luoghi: la poco amata moglie di Adriano, Vibia Sabina, e l’amato Antinoo, e alcune figure finora rimaste in ombra come Plotina – la moglie di Traiano che fece adottare il futuro principe dal marito già morto, garantendogli così una discussa successione – o la suocera Augusta Salonina Matidia.