Natale al parco archeologico di Pompei: nuove scoperte nella Regio IX (affreschi di cacciagione, frutti di mare e pesce), aperture straordinarie (dal Thermopolium della Regio V alle terme femminili del foro), appuntamenti per i bambini, Fattoria sociale, e Grande Pompei aperta (da Stabia a Boscoreale a Oplontis)

Pesce dipinto sulle pareti dell’oecus nell’insula 10 della Regio IX a Pompei (foto parco archeologico pompei)

Veduta d’insieme delle pareti affrescate dell’oecus nell’insula 10 della Regio IX a Pompei (foto parco archeologico pompei)
Natale 2024 al parco archeologico di Pompei tra nuove scoperte e aperture straordinarie. Polli, anatre, pernici, un cinghiale accompagnano ceste di giunco ricolme di pesce azzurro, calamari e molluschi in conchiglia: l’invito a un ricco banchetto di oltre duemila anni fa, dipinto su una parete a sfondo rosso che rimanda ai momenti conviviali del mondo antico. Dalla Regio IX, insula 10, di Pompei gli ultimi rinvenimenti di nature morte in uno degli ambienti in corso di scavo, che mira alla messa in sicurezza della zona di margine tra l’area scavata e quella interrata. L’intervento si colloca tra le attività per il miglioramento dell’assetto idrogeologico del sito, finalizzato a rendere la tutela del vasto patrimonio pompeiano (più di 13mila ambienti in 1070 unità abitative, oltre agli spazi pubblici e sacri) più efficace e sostenibile.

Frutti di mare dipinti sulle pareti dell’oecus nell’insula 10 della Regio IX a Pompei (foto parco archeologico pompei)
“Queste sono pitture del cosiddetto secondo stile”, spiega Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei. “Siamo dunque nel I sec. a.C., più di un secolo prima della distruzione di Pompei nel 79 d.C. E questo tipo di pittura che all’inizio della grande pittura parietale romana viene dal teatro. E dunque ha la funzione di creare una messa in scena, un’illusione. Vediamo qui una colonna reale, sulla parete una colonna dipinta. E tra le colonne un magnifico fregio di cacciagione, di frutti di mare, di pesca, che doveva per così dire adornare lo spazio dove si celebravano dei banchetti veri perché questa è una grande casa di Pompei, sicuramente di una famiglia molto benestante, molto ricca, che poi conserva questo ambiente con le pitture fino al momento della distruzione nel 79 d.C.”.

Per Natale 2024 apertura di alcuni vicoli della città antica a Pompei (foto parco archeologico pompei)
Dal 23 dicembre 2024 si amplia la fruizione del sito con la riapertura di assi viari e vicoli della città antica, grazie a un attività di manutenzione e accessibilità programmata insieme alla società in-House Ales, impegnata a Pompei con una squadra articolata di restauratori, architetti, archeologi e operai specializzati: il vicolo del Panettiere, il vicolo degli Scheletri, il vicolo del Balcone pensile, il vicolo di Eumachia nella regio VII, e il vicolo del Fauno (parte sud), il vicolo di Modesto e il vicolo della Fullonica nella regio IV, il vicolo di Championnet nella regio VIII che, attraverso una passerella provvisoria consente l’affaccio sulle aree di scavo nell’ambito del cantiere della messa in sicurezza dell’insula Meridionalis. Un’occasione per esplorare nuove aree degli scavi e cogliere la dimensione articolata dell’assetto urbano, oltre che a consentire una maggiore distribuzione dei flussi di visitatori.

Pareti affrescati della Casa del Porcellino a Pompei (foto parco archeologico pompei)
Al termine dei restauri aprono la casa del Porcellino come “casa del giorno” il lunedì e la casa del Centauro.

Un lato del bancone del termopolio scoperto nella Regio V di Pompei con decorazione di anatre, un gallo e un cane da guardia al guinzaglio (foto Luigi Spina)
Riapre anche il Thermopolium Regio V a seguito dei recenti interventi di messa in sicurezza e scavo. L’antica tavola calda dell’epoca, che si distingue dalle numerosissime presenti a Pompei, per l’eccezionale decorazione del bancone dipinto, con le immagini della Nereide a cavallo di un ippocampo e di animali probabilmente preparati e venduti proprio nel locale. Il termopolio è stato interessato anche dal completamento dello scavo dell’ambiente di servizio retrostante, utilizzato in gran parte per lo stoccaggio di anfore e altri contenitori per la cottura e conservazione dei cibi, emersi nel corso del cantiere.

Terme femminili del Foro di Pompei: calidarium, base del labrum (foto parco archeologico pompei)
Per il periodo natalizio, inoltre, sarà possibile visitare le la sezione femminile delle terme del Foro gratuitamente (9 – 16.20. Ultimo ingresso alle 16). Aperte al pubblico la scorsa primavera dopo una delicata attività di restauro, le terme da sempre utilizzate come deposito di materiale archeologico, hanno a seguito degli interventi rivelato superfici dipinte straordinarie, con decorazioni di IV stile e richiami di elementi vegetali e uccelli.

Antica Stabiae (Castellammare), Villa San Marco: frammenti della decorazione del peristilio (portico colonnato) superiore (foto parco archeologico pompei)
Aperti il 31 dicembre 2024 e il 1° gennaio 2025 tutti i siti della Grande Pompei. Il 1° gennaio il sito di Pompei, le ville San Marco e Arianna e il museo Archeologico di Stabia Libero D’Orsi a Castellammare di Stabia, Villa Regina a Boscoreale saranno aperti dalle 9 alle 14 (ultimo ingresso alle 13). La Villa di Poppea a Oplontis resterà invece aperta dalle 9 fino alle 17 (ultimo ingresso alle 16). Ingresso a tariffa ordinaria.

Attività del Pompeii Childen’s Museum a Pompei (foto parco archeologico pompei)
Anche appuntamenti per i bambini al Pompeii Children’s Museum, da vivere da soli o con i propri genitori. Il 26 dicembre una speciale Caccia al Tesoro archeologica e infine il 5 gennaio per la vigilia della Befana uno speciale tour al Museo Libero D’Orsi nella Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia, con “dolci sorprese”. Il costo è di 10 euro a partecipante. Partecipazione fino ad esaurimento posti. Si consiglia la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni info@pompeiichildrensmuseum.it. È possibile prenotare e acquistare i biglietti online sul sito: www.pompeiichildrensmuseum.it.
Invece alla Fattoria Sociale e Culturale “Parvula Domus” è in programma l’appuntamento del 4 gennaio 2025 “Sulla scia della Cometa … passeggiata tra Verde Bellezza e Benessere Per Tutti e Con Tutti” presso la Fattoria culturale e sociale “Parvula Domus”: attività con supporti visivi e CAA Info e prenotazioni: info@iltulipanocoop.org.

Busto-ritratto di una principessa giulio-claudia, attribuito a Claudia Ottavia, figlia di Claudio e prima moglie di Nerone, proveniente dal Mann ed esposto al museo Archeologico di Stabia (foto parco archeologico pompei)
E ancora fino al 25 febbraio 2025 sarà possibile visitare presso il museo Archeologico di Stabia Libero D’Orsi presso la Reggia di Quisisana alcune opere, date in prestito dal Mann, che si distinguono per la loro unicità e bellezza, tra cui una delle tre coppe in ossidiana, decorate con pietre preziose e motivi egittizzanti, rinvenute a Villa San Marco. Inoltre, il noto busto-ritratto di una principessa giulio-claudia, raffigurante probabilmente Claudia Ottavia, figlia di Claudio e prima moglie di Nerone, rinvenuto presso la cd. villa di Anteros a Stabiae.
Pompei. In occasione della giornata internazionale della donna riaprono le Terme femminili del Foro (gratuito per le donne). Poi aperte tutti i giorni al mattino per piccoli gruppi accompagnati: si possono ammirare affreschi mai visti nel complesso scavato nell’800, grazie a restauro tecnologico con il laser

Dettaglio dell’affresco della vasca del frigidarium delle Terme femminili del Foro di Pompei (foto parco archeologico pompei)

Terme femminili del Foro di Pompei: ambiente del frigidarium con sedute (foto parco archeologico pompei)
In occasione della giornata internazionale della donna l’ingresso agli scavi di Pompei per le donne è gratuito. Ma l’8 marzo 2024 c’è una sorpresa per tutti i visitatori. Perché proprio a partire dall’8 marzo 2024 apre al pubblico la sezione femminile del complesso delle Terme del Foro, al termine dei lavori di manutenzione e restauro. Le Terme poi saranno aperte al pubblico tutti i giorni dalle 10.30 alle 14 (ultimo ingresso alle 13.30) con ingresso ogni 30 minuti, per gruppi di massimo 15 persone alla volta (alle 11 e alle 13 in inglese). Il costo di accesso, che include un accompagnamento con presentazione degli ambienti, è di 5 euro (in aggiunta al costo di ingresso al sito di Pompei). Gratuito per i bambini al di sotto dei 6 anni e per i possessori dell’abbonamento MyPompeii Card. È consigliata la prenotazione sul sito www.ticketone.it (non è prevista commissione on-line).

Terme femminili del Foro di Pompei: tepidarium (foto parco archeologico pompei)

Terme femminili del Foro di Pompei: pulitura delle pareti col laser (foto parco archeologico pompei)
Da sempre, utilizzate come deposito di materiale archeologico, e quindi occupate da ingombranti scaffalature, le Terme – per la prima volta fruibili dal pubblico – hanno rivelato superfici dipinte, rimaste finora sconosciute a causa di spesse concrezioni che ne obliteravano la policromia già dal momento dello scavo dell’edificio nel 1823-‘24. Grazie al lavoro meticoloso dei restauratori e con l’aiuto di uno strumento laser di ultima generazione, è stato possibile rimuovere le concrezioni e scoprire la bellezza della decorazione del primo ambiente, quasi come se fosse una nuova scoperta.

Terme femminili del Foro di Pompei: graffito con gallinella (foto parco archeologico pompei)
Al di sotto di uno spesso strato di calcare era celata buona parte della decorazione di IV stile, caratterizzata dall’alternanza di pannelli colorati, e al di sopra della piccola vasca, dipinta di color verde acqua, si nascondeva una splendida decorazione con elementi vegetali e uccelli su fondo giallo, una vera “scoperta” ottenuta tramite l’impiego della tecnologia laser (vedi Pompei Terme femminili – Restauro con il laser (youtube.com)). La decorazione vegetale ricorre anche nella struttura di sostegno del bacile, mentre numerosissimi graffiti diffusi sulle pareti – navi ricche di dettagli, scritte di vario genere e finanche un disegno fallico – ci raccontano la vita di chi fruiva delle terme.

Terme femminili del Foro di Pompei: una fase dei delicati restauri (foto parco archeologico pompei)
L’intervento di restauro ha comportato l’esecuzione di diffuse opere di protezione dai fattori di degrado, il rifacimento dei manti di copertura – dimensionati in modo da resistere anche a eventi meteorologici di notevole intensità, e la sarcitura delle lesioni, che compongono un complesso quadro fessurativo, in buona parte testimonianza degli accadimenti subiti dal monumento nelle diverse fasi antiche – il sisma del 62 d.C., l’eruzione del 79 d.C.

Terme femminili del Foro di Pompei: calidarium. base del labrum (foto parco archeologico pompei)
Le Terme del Foro si trovano alle spalle del Tempio di Giove e risalgono agli anni immediatamente successivi la deduzione della colonia di veterani da parte del generale Silla (80 a.C.). Un’iscrizione trovata vicino all’ingresso, oggi conservata al museo Archeologico nazionale di Napoli (CIL X 819), ricorda che la costruzione avvenne su deliberazione dei decurioni e con fondi pubblici. Parte femminile e parte maschile disponevano di ingressi separati. La parte femminile, più piccola di quella maschile, era in ristrutturazione al momento dell’eruzione. Il settore termale, sviluppato per circa 410 mq, occupa l’angolo nord-occidentale dell’isolato nel quale si inscrive con una pianta necessariamente irregolare determinata dall’andamento divergente della via delle Terme, a Nord, e del vicolo delle Terme, a Ovest.
Pompei. Con “Raccontare i cantieri” ogni giovedì di maggio e giugno ai possessori della My Pompeii Card il parco archeologico apre i suoi più importanti cantieri di valorizzazione e restauro

Il restauro in corso nella Casa dei Vettii a Pompei (foto parco archeologico di pompei)
“Raccontare i cantieri” è la nuova iniziativa lanciata dal parco archeologico di Pompei per gli abbonati alla My Pompeii Card. Ogni giovedì, dal 5 maggio fino al 23 giugno 2022, il parco archeologico di Pompei apre al pubblico i suoi più importanti cantieri di valorizzazione e restauro: la casa delle Nozze d’argento, la casa dei Dioscuri, la Villa suburbana di Civita Giuliana, la casa dei Vettii, le fontane pubbliche, la torre di Mercurio, la casa di Castricio e la casa della Biblioteca presso l’Insula Occidentalis, la Villa di Diomede, le Terme Femminili del Foro, il cantiere per la manutenzione del verde, il parco del Polverificio Borbonico, la Villa San Marco. Si tratta di strutture di grande prestigio, presso le quali sono in corso interventi di messa in sicurezza e restauro, che saranno raccontati direttamente dagli addetti ai lavori. Un’occasione per conoscere la delicata e al tempo stesso complessa attività di restauro, attraverso il racconto e la visione in diretta degli esperti sul campo – archeologi, architetti, restauratori e ingegneri – ma anche di poter fruire in anteprima assoluta di dimore di eccezionale pregio e raffinatezza o di straordinaria condizione di ritrovamento.

“Raccontare i cantieri”: la mappa dei cantieri aperti al pubblico a Pompei (foto parco archeologico di pompei)
“Raccontare i cantieri” è organizzata in due turni di visita per ciascun cantiere – alle 11 e alle 12 – per massimo 20 persone per turno: sarà possibile prenotarsi per accedere ad uno dei cantieri, secondo il seguente calendario: 5 maggio 2022, Villa di Diomede, Civita Giuliana; 12 maggio 2022, Casa dei Dioscuri, Casa dei Vettii (in italiano e in inglese); 19 maggio 2022, Vivaio e verde di Pompei, Torre di Mercurio; 26 maggio 2022, Fontane pubbliche (in italiano e in inglese), Casa della Biblioteca; 9 giugno 2022, Casa di Castricio, Villa San Marco (in italiano e in inglese); 16 giugno 2022, Casa delle Nozze D’Argento, Terme Femminili del Foro; 23 giugno 2022, Insula dei Casti Amanti (in italiano e in inglese), Parco Polverificio Borbonico. L’iniziativa è riservata agli abbonati alla My Pompeii card. La prenotazione potrà essere effettuata al seguente indirizzo mail: mypompeiicard@beniculturali.it.
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