Torino. Al museo Egizio, in presenza e on line, presentazione del libro “La scienza nascosta nei luoghi d’Italia”, a cura di Elisabetta Tola, Daniele Mont D’Arpizio ed edito da Il Bo Live: un percorso attraverso 33 luoghi – tra cui il museo Egizio – dove il sapere ha lasciato un’impronta indelebile, trasformando paesaggi e comunità
Ogni angolo d’Italia custodisce storie di ricerca, anche se spesso non ce ne rendiamo conto. Giovedì 4 settembre 2025, alle 18.30, appuntamento in Sala Conferenze del museo Egizio di Torino, con accesso da via Maria Vittoria 3M, per la presentazione del libro “La scienza nascosta nei luoghi d’Italia”, a cura di Elisabetta Tola, Daniele Mont D’Arpizio ed edito da Il Bo Live. Prefazione di Beatrice Mautino. Postfazione di Telmo Pievani. L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria al link https://www.eventbrite.it/…/la-scienza-nascosta-nei…. L’evento è disponibile anche in streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del museo Egizio. Interverranno Daniele Mont D’Arpizio, scrittore e redattore de il Bo Live, giornale on line dell’università di Padova; Stefania Pizzimenti, professoressa associata di Patologia generale, dipartimento di Scienze cliniche e biologiche dell’università di Torino; Beatrice Mautino, divulgatrice scientifica. In questo volume hanno scritto: Sofia Belardinelli, Francesca Boccaletto, Marco Boscolo, Francesca Buoninconti, Anna Cortelazzo, Federica D’Auria, Maria Esposito, Francesca Forzan, Andrea Gaiardoni, Elena Sophia Ilari, Antonio Massariolo, Chiara Mezzalira, Daniele Mont D’Arpizio, Monica Panetto, Mattia Sopelsa, Francesco Suman, Elisabetta Tola, Sara Urbani. La scienza nascosta nei luoghi d’Italia fa parte della serie I libri de Il Bo Live, la collana ideata da Pietro Greco e diretta da Elisabetta Tola per approfondire, in maniera agile ma autorevole, le grandi tematiche della scienza, della storia e della cultura. Tutti i libri sono curati dalla redazione de Il Bo Live.

Copertina del libro “La scienza nascosta nei luoghi d’Italia”, a cura di Elisabetta Tola, Daniele Mont D’Arpizio
Questo libro è un percorso attraverso 33 luoghi – tra cui il museo Egizio – dove il sapere ha lasciato un’impronta indelebile, trasformando paesaggi e comunità. Dalla Siracusa di Archimede, dove la scienza si intreccia alla filosofia, ai laboratori del Gran Sasso, in cui oggi si svelano i misteri dell’universo; dalla Padova di Vesalio, culla della medicina moderna, alla Milano di Leonardo, fino alla dorsale quantistica che percorre l’Italia da Sud a Nord, scopriremo come la scienza non sia confinata nei laboratori ma viva nelle strade, nei palazzi, nelle tradizioni e nelle innovazioni che plasmano il nostro Paese. Ogni capitolo è un viaggio: si parte da un luogo fisico per poi raccontare una storia fatta di protagonisti di esperimenti e ricerche, fallimenti, idee geniali, scoperte che hanno cambiato la storia del nostro Paese e che sono tutt’ora cruciali per le nuove frontiere della ricerca. “Conoscere queste storie e visitare questi luoghi, a volte defilati dai circuiti turistici tradizionali”, scrive nella prefazione di Beatrice Mautino, “offre una prospettiva inedita sul nostro Paese che consente di apprezzare la continuità tra passato e presente e di guardare al nostro patrimonio con occhi più consapevoli e curiosi, comprendendo come la scienza sia stata e continui a essere una componente vitale della nostra identità”.
La scienza nascosta nei luoghi d’Italia è suddivisa in quattro sezioni corrispondenti a Sud, Centro, Nord Est e Nord Ovest della Penisola, ciascuna composta di otto siti. Ogni capitolo si apre con un’introduzione e una mappa, i testi sono arricchiti da schede e box di approfondimento e da immagini a colori. Alcuni luoghi presenti nel libro: Favignana e la rivoluzione siciliana del cibo; Castel del Monte, Federico II e la rinascita della scienza; Isernia, dove la scienza è un ponte verso il passato; Gola del Bottaccione: Gubbio e i dinosauri; Pisa, patria della misurazione matematica del mondo; A Trieste la scienza al servizio della pace; Padova, culla della medicina moderna; Risorgere dalle macerie: il Palazzo delle Esposizioni di Nervi; Pavia e la rivoluzione del parto cesareo; Cascina Cuccagna: un ponte tra passato e futuro. “Che vi sia qualcosa di unico nella diversità bioculturale italiana e che lo si possa valorizzare anche in termini turistici è ben noto”, scrive nella postfazione di Telmo Pievani. “Meno intuitivo è che un simile esercizio si possa applicare anche alla scienza italiana. Del resto, la scienza alimenta il mondo delle idee, ma nasce e fiorisce sempre in un luogo fisico situato, in un contesto sociale, demografico ed economico, in uno spazio apposito e accogliente”.
Ercolano. Seconda stagione de “Gli Ozi di Ercole” dedicata a “Il materiale della vita / La vita materiale” promossa dal parco archeologico: Telmo Pievani e Sonia Bergamasco propongono una ‘partitura’ inedita dal titolo “Materia”

La locandina dell’edizione 2022 de “Gli Ozi di Ercole” al parco archeologico di Ercolano
Secondo appuntamento, venerdì 17 giugno 2022, alle 20, al parco archeologico di Ercolano con “Gli ozi di Ercole, l materiale della vita // La vita materiale”, il ciclo di incontri ideato dal direttore Francesco Sirano, e con la direzione scientifica di Gennaro Carillo. La rassegna, giunta alla sua seconda edizione, propone incontri con protagonisti scrittori, studiosi, filosofi, naturalisti, botanici, giornalisti accompagnati da attori che fanno da guida per un piccolo viaggio di esplorazione del mondo che ci circonda e rende ciascuno di noi insieme ascoltatore, protagonista e disseminatore degli infiniti valori culturali della materia. Per info e prenotazione: www.gliozidiercole.it – tel 3929851289 – e-mail:gliozidiercole@gmail.com. Possibilità di parcheggio presso la Scuola Rodinò (Via IV Novembre) e la Scuola Iovino Scotellaro (Traversa Via IV Novembre) fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Il 17 giugno 2022 il parco archeologico di Ercolano ospiterà Telmo Pievani e Sonia Bergamasco, che proporranno una ‘partitura’ inedita dal titolo “Materia”: un filosofo della biologia e grande divulgatore scientifico e una delle attrici più sensibili e colte della scena italiana ‘dialogheranno’ su temi di confine fra letteratura e scienza, dalla materia oscura a una biomassa composta in ampia misura di piante, fino alla matrice comune (alla mater materia) alla quale tutto il vivente è riconducibile e che vanifica qualsiasi pretesa di superiorità gerarchica dell’uomo sulle altre specie. Il secondo appuntamento della rassegna reso possibile anche grazie al contributo della Regione Campania nell’ambito del Piano Strategico per la Cultura e i Beni Culturali, si terrà nelle Terme Maschili del Parco e rientra nella partecipazione delle Giornate Europee dell’Archeologia 2022.

Telmo Pievani e Sonia Bergamasco protagonisti del secondo appuntamento de “Gli ozi di Ercole, l materiale della vita // La vita materiale”, al parco archeologico di Ercolano (foto paerco)
“Materia”. Di cosa è fatta la materia? È una domanda alla quale il pensiero prova a rispondere almeno dai primordi della sapienza greca. Chiunque voglia occuparsi di materia o concepire la realtà in termini materialistici dovrà fare i conti con i primi filosofi, naturalisti o atomisti che siano. Marx, per esempio, si laureò con una tesi sulla Differenza tra le filosofie della natura di Democrito e di Epicuro. Ed è importante notare come la letteratura, che è un atto di conoscenza, possa essere una chiave di comprensione della materia, della realtà materiale, ponendosi non come antagonista ma come complice della scienza. La quale, a sua volta, può raggiungere la perfezione della poesia. Denominatore comune a entrambe: saper vedere le cose e prendersene cura. Se la radice di materia è mater, quella di curiosità è cura. Della vita, qualunque ne sia la forma.

Francesco Sirano, direttore del parco archeologico di Ercolano, presenta la seconda edizione de “Gli Ozi di Ercole. Il materiale della vita / La vita materiale” (foto paerco)
“Forse è un caso, forse è una necessità voluta dalla memoria dei luoghi: ospitiamo nella cornice delle Terme Maschili, a meno di duecento metri dallo scriptorium della famosa Villa dei Papiri, il secondo appuntamento de Gli Ozi di Ercole – dichiara il direttore Sirano – e affrontiamo con due ospiti di eccezionale levatura un tema di incredibile suggestione oggi come duemila anni fa quando argomenti di questo genere erano studiati e commentati proprio qui ad Ercolano sotto la guida del filosofo epicureo Filodemo di Gadara. Ecco cosa vogliamo dire quando pensiamo al Parco di Ercolano come al mito con il futuro intorno“. Il prossimo appuntamento è previsto per il 16 settembre 2022 con Stefano Mancuso e Teresa Saponangelo.

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