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Parco archeologico di Ercolano: partita l’offerta culturale di Natale con il raddoppio delle giornate di apertura del Teatro Antico e la proroga della mostra “SplendOri”

La locandina della mostra “SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano”

Natale speciale a Ercolano. Con il week end dell’Immacolata è partita l’offerta natalizia del Parco. Il parco archeologico di Ercolano, con il weekend dell’Immacolata, ha lanciato l’idea per un regalo culturale a Natale con la proroga della mostra “SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano”, in esposizione nell’Antiquarium del Parco e la riproposizione del raddoppio delle giornate di apertura del Teatro Antico. La mostra “SplendOri” è una preziosa collezione di circa 200 reperti, messaggeri di storia di antico artigianato e manifattura, oltre che dell’ulteriore valore acquisito per essere appartenuti agli abitanti dell’antica città sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Mentre il percorso sotterraneo del Teatro Antico trasforma i visitatori in veri e propri esploratori con caschi, mantelline e torce fornite dal Parco, attraversano un viaggio alla scoperta dell’antico. Occasione unica in Italia per visitare un monumento romano in eccezionale stato di conservazione e secondo un itinerario che ripete quello utilizzato sin dai primi viaggiatori dal 1739 in poi. L’AtI coinvolta è composta da Ideazione allestimento e progetto: Emanuela Todini, Roma; Progetto grafico e multimediale: Studio 21 snc di Lisa Tavarnesi e Alessandro Dei, Siena; Allestimento: ArticolArte srl – Monte Compatri (Rm); Contributi scientifici sezione didattica: Pamela Cerino, Roma. “Il Parco di Ercolano, con queste opportunità di fruizione, presenta la propria offerta natalizia”, interviene il direttore Francesco Sirano. “La mostra completa la visita tradizionale al Parco introducendo i visitatori nel mondo dei monili e della manifattura antica, immergendoli nello spirito e il sentire degli abitanti che hanno vissuto la città attraverso gli oggetti che sono stati posseduti e il Teatro antico, che con le aperture raddoppiate permette a un maggior numero di persone di accedere ad un monumento esemplare dell’archeologia del mondo romano, lungo un sentiero sotterraneo che trasporta indietro nei secoli”.

Un gruppo di visitatori venti metri sotto la lava alla scoperta del Teatro Antico di Ercolano (foto parco archeologico Ercolano)

A partire dal 7 dicembre 2019, per tutti i fine settimana del mese, il teatro è visitabile il sabato e la domenica con tre turni di visita che permettono un accesso esclusivo a gruppi formati da non più di 15 persone per volta, accompagnati dal personale del Parco adeguatamente preparato per rendere questa esperienza davvero unica e quasi personale. I visitatori potranno inoltre approfittare sia del biglietto singolo che di quello integrato, che ad un prezzo molto conveniente comprende la visita al Teatro e al Parco. I giorni di apertura del Teatro Antico nel mese di dicembre 2019: sabato 7 e domenica 8, sabato 14 e domenica 15, sabato 21 e domenica 22, sabato 28 e domenica 29. I turni di visita sono tre: alle 10, alle 11 e alle 12; anche con un turno in lingua inglese. Il monumento è ancora oggi accessibile attraverso le scale realizzate in età borbonica., scendendo a più di 20 metri sotto il materiale eruttivo e gli ospiti sono accolti negli ambienti che nel 1700 e nel 1800 rappresentavano il vero e unico ingresso agli Scavi di Ercolano. Il plastico ricostruttivo del teatro risalente al 1804 aiuta a comprendere sin da subito a quale grande avventura archeologica si sta per prendere parte. Un’imperdibile avventura in un luogo di rara suggestione alla scoperta di questo edificio da spettacolo risalente all’età dell’imperatore Augusto sulle tracce dei visitatori che nei secoli hanno attraversato alla luce delle fiaccole i pozzi e le gallerie creati dagli ingegneri dell’esercito borbonico. Queste gallerie ancora oggi stupiscono per l’accuratezza e la maestosità.

Ercolano. A ottobre e novembre le visite guidate al teatro antico anche il sabato. Esperienza unica, 20 metri sotto la lava, attraverso le gallerie borboniche percorse dai viaggiatori del Grand Tour del Sette-Ottocento

Il teatro antico di Ercolano fu il primo monumento scoperto dagli scavi borbonici: era il 1738 (foto Paerco)

Ottobre e novembre 2019: raddoppiano nel fine settimana le visite al percorso sotterraneo del teatro antico di Ercolano. Nell’ambito del Piano di Valorizzazione 2019 del MiBACT il Parco Archeologico di Ercolano fa sapere che dal primo fine settimana di ottobre (5-6 ottobre 2019) e fino al 16-17 novembre 2019, il teatro antico sarà visitabile il sabato e la domenica con tre turni di visita che permettono un accesso esclusivo a gruppi formati da non più di 15 persone per volta, accompagnati dal personale del Parco adeguatamente preparato per rendere questa esperienza davvero unica e quasi personale. Il Teatro Antico di Ercolano ha ospitato in questi mesi centinaia di visitatori che hanno potuto approfittare di una vera e propria esperienza di esplorazione. “Grazie al Piano di Valorizzazione promosso dal nostro Ministero”, interviene il direttore del Parco, Francesco Sirano, “ampliamo l’offerta di fruizione del Parco e consentiamo a un maggior numero di persone di accedere ad un monumento che è una pietra miliare dell’archeologia del mondo romano, per troppi anni negato al pubblico, lungo un sentiero sotterraneo che ci trasporta indietro nei secoli e ci rende protagonisti di una scoperta che si rinnova ogni volta sotto i nostri occhi stupefatti. Davvero da non perdere!”.

Visite guidate al teatro antico di Ercolano (foto Paerco)

Dopo l’apertura in via sperimentale a giugno del 2018 e poi stabilmente da marzo 2019, il percorso sotterraneo alla scoperta del teatro dell’antica Ercolano rappresenta un’occasione unica in Italia per visitare un monumento romano in eccezionale stato di conservazione e secondo un itinerario che ripete quello utilizzato sin dai primi viaggiatori dal 1739 in poi. Il monumento è ancora oggi accessibile attraverso le scale realizzate in età borbonica, scendendo a più di 20 metri sotto il materiale eruttivo. Un percorso già apprezzato sinora da centinaia di visitatori entusiasti che si sono letteralmente trasformati in esploratori con caschi, mantelline e torce fornite dal Parco.

Ritratto di Marco Nonio Balbo, proconsole, benefattore di Ercolano (foto Paerco)

Gli ospiti sono accolti negli ambienti che nel 1700 e nel 1800 rappresentavano il vero e unico ingresso agli Scavi di Ercolano. Il plastico ricostruttivo del teatro risalente al 1804 aiuta a comprendere sin da subito a quale grande avventura archeologica si sta per prendere parte. Un’imperdibile avventura in un luogo di rara suggestione alla scoperta di questo edificio da spettacolo risalente all’età dell’imperatore Augusto sulle tracce dei visitatori che nei secoli hanno attraversato alla luce delle fiaccole i pozzi e le gallerie creati dagli ingegneri dell’esercito borbonico. Queste gallerie ancora oggi stupiscono per l’accuratezza e la maestosità. Sepolto dall’eruzione del 79 d.C. e restituito ai visitatori dopo circa 20 anni dalla sua chiusura, il teatro fu il primo monumento ad essere scoperto (1738) nei siti vesuviani colpiti da quel famoso cataclisma. Fin dalla sua scoperta, suscitò grande interesse, nel corso del Settecento e dell’Ottocento, da parte dei colti viaggiatori che giungevano a Napoli da ogni parte d’Europa e diventò una tappa del Grand Tour. Il teatro è legato a filo doppio alla storia della moderna Resina, oggi Ercolano. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu utilizzato come rifugio ed entrò nelle storia e nei racconti dei cittadini.

L’Antico Teatro di Ercolano scoperto dai Borboni sotto 20 metri di lava (foto parco archeologico Ercolano)

L’apertura del Teatro è prevista quindi: il sabato (a partire dal 5 ottobre e fino al 16 novembre 2019) e la domenica con tre turni di visita, alle 10, alle 11 e alle 12; anche con un turno in lingua inglese. I biglietti, al costo di 10 euro (ridotto di 2 euro per i ragazzi tra 18 e 25 anni) sono acquistabili on line, sul sito https://www.ticketone.it, con commissione di 1,5 euro, oppure alla biglietteria del Parco senza alcun costo aggiuntivo. Accesso riservato ai maggiorenni e soggetto a limitazioni per utenti con difficoltà motorie e non deambulanti, ovvero con patologie influenzabili dal contesto di visita; non adatto a claustrofobici. Prima dell’acquisto dei biglietti consultare il numero 081.7777008.

Al parco archeologico di Ercolano per le Giornate europee del Patrimonio visite serali al sabato con luci, videomapping e Tableaux Vivants, e alla domenica si scende nelle viscere laviche per scoprire l’Antico teatro

Le aperture serali del venerdì al parco archeologico di Ercolano sono dalle 20 alle 23: sono riproposte anche per le Giornate europee del Patrimonio

Il manifesto delle Giornate europee del Patrimonio 2019

Il Parco Archeologico di Ercolano si prepara all’evento internazionale delle Giornate Europee del Patrimonio, in programma sabato 21 e domenica 22 settembre 2019, con l’apertura diurna con i costi di accesso ordinari e la straordinaria apertura serale a 1 euro: “I Venerdì di Ercolano – Speciale #gep2019”. Il Parco dunque non si limita ad offrire il semplice ingresso a biglietto ridotto ma propone al suo pubblico lo spettacolo serale che ha incantato centinaia di visitatori durante l’estate con continui sold out. Sarà così possibile ammirare le rovine della cittadina vesuviana al chiaro di luna con percorsi notturni di visite guidate e performance. Il programma di visite del Parco, che si è svolto per l’intera estate, realizzate in cofinanziamento dal Parco con la Scabec Regione Campania, e in collaborazione con il Comune di Ercolano e numerose associazioni di volontariato, ha offerto percorsi accompagnati al sito, arricchiti da proiezioni di luci e riproposizioni in videomapping degli affreschi e delle statue attualmente conservate al museo Archeologico nazionale di Napoli provenienti dagli scavi borbonici. Suggestivi “Tableaux Vivants”, a cura di Teatri 35, completano questo percorso tra gli incanti della città antica. È all’interno della più ampia cornice delle Giornate Europee del Patrimonio che il parco archeologico di Ercolano ha voluto offrire ai suoi visitatori non solo l’ingresso serale a 1 euro, ma anche riproporre la suggestione dei percorsi serali, che terminano venerdì 20 settembre, anche nell’ultima serata del 21 settembre, con le solite comode modalità di acquisto on line su http://www.ticketone.it e presso la biglietteria del Parco. L’apertura di sabato 21 settembre 2019 partirà dalle 20 e fino alle 24, con ultimo ingresso alle 23.

L’Antico Teatro di Ercolano scoperto dai Borboni sotto 20 metri di lava (foto parco archeologico Ercolano)

Francesco Sirano, direttore del parco archeologico di Ercolano

Il weekend al Parco continua con l’offerta di visita della domenica mattina all’Antico teatro con il regolare pagamento del biglietto al costo speciale di 10 euro (acquisto dei biglietti in prevendita al sito http://www.ticketone.it e presso la biglietteria del Parco). Si tratta di un percorso sotterraneo concepito come una vera e propria esplorazione, i visitatori scendono sotto il materiale eruttivo a più di 20 metri attraverso scale realizzate in età borbonica. Un viaggio nel tempo concepito come una vera “avventura” speleologica, un immergersi anche fisicamente in un’atmosfera che permette di ripercorrere idealmente, appunto immergendosi fisicamente nell’antico monumento, gli spettacoli che un tempo vi si svolgevano all’interno. I visitatori oltre ai resti dell’antico edificio possono osservare reperti e graffiti lasciati nei secoli dai visitatori, che alla luce delle fiaccole attraversarono nel XVIII e XIX secolo le gallerie e i pozzi creati per penetrare nelle viscere dell’antica Ercolano, e si potranno ammirare persino piccole stalattiti. “Se è vero che il tema scelto quest’anno per le Giornate Europee del Patrimonio rappresenta un invito a riflettere sul benessere che deriva dall’esperienza culturale e sui benefici che la fruizione del patrimonio culturale può determinare in termini di divertimento, condivisione, sperimentazione ed evasione”, dichiara il direttore Francesco Sirano, “per noi è ancor più vero che la condivisione del bene culturale è il nostro primo comandamento che portiamo avanti strenuamente e con grande convinzione, sentendo questa la strada maestra per la valorizzazione del Parco”.

Porte aperte al cantiere di restauro della sede degli Augustali, laboratori di oreficeria ed esplorazione del teatro antico sotto la lava: così Ercolano partecipa alle Giornate europee dell’archeologia

Marmi e rilievi in stucco dell’arco quadrifornte orientale dell’Augusteum di Ercolano (foto Graziano Tavan)

Il manifesto delle Giornate europee dell’Archeologia 2019

Il Parco Archeologico di Ercolano partecipa alle Giornate europee dell’Archeologia (14-16 giugno 2019) con un arricchimento della sua offerta di visita. Si parte venerdì 14 giugno 2019 con “Close-up. Restauri a porte aperte”, iniziativa in cui i visitatori del Parco possono accedere ai cantieri di restauro in corso nell’area archeologica nell’ambito delle campagne di manutenzione sia programmata che straordinaria, e parlare con i conservatori per scoprire il loro lavoro. Venerdì 14 giugno, dalle 11 alle 12, l’appuntamento è presso la Sede degli Augustali, interessato da interventi di consolidamento delle superfici decorate. Sabato 15 giugno 2019 l’iniziativa prosegue con i Laboratori di oreficeria all’Antiquarium del Parco, dalle 16 alle 19, si potrà assistere al laboratorio di oreficeria “Bellezza senza tempo al Parco archeologico di Ercolano” a cura di Nunzia Laura Saldalamacchia , archeologa specializzata nello studio dell’oreficeria antica che illustrerà il processo di lavorazione dei gioielli moderni ispirati a quelli della mostra “SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano”.

Visitatori accompagnati ad esplorare il Teatro antico di Ercolano sepolto sotto venti metri di lava (foto parco archeologico di Ercolano)

Francesco Sirano, direttore del parco archeologico di Ercolano

La Giornate dell’Archeologia terminano domenica 16 giugno 2019 con la possibilità di visitare il Teatro Antico di Ercolano, l’affascinante percorso sotterraneo, scendendo a più di 20 metri sotto la lava che lo ricopre, si vive l’eccezionale esperienza che consente di partecipare ad una vera e propria esplorazione vedendo i resti dell’antico edificio ma anche reperti e graffiti lasciati nei secoli dai visitatori nel Gran Tour. “L’archeologia occidentale moderna nacque ad Ercolano con l’inizio degli scavi borbonici”, dichiara il direttore Francesco Sirano. “Da quel momento si innescò un processo che ha portato l’archeologia da semplice ricerca di oggetti, possibilmente belli, ad essere una delle discipline storiche di punta. L’archeologia è oggi matura, è diventato un campo di indagine aperto e multidisciplinare e si moltiplicano esperienze per allargare la sfera di divulgazione. Ercolano è oggi un sito perfettamente inserito in questa temperie. La copertina della rivista specializzata “Archeo” di questo mese è, non a caso, dedicata ad Ercolano. Il nostro team, arricchito dalla presenza internazionale assicurata dall’Herculaneum Conservation Project, è composto da archeologi, restauratori, comunicatori, architetti, ingegneri, esperti di studi sociali, mediatori. Università e liberi studiosi collaborano per l’avanzamento delle conoscenze in tutti i campi. Il Parco sta diventando giorno per giorno ciò che secondo me deve essere: un laboratorio all’aperto di archeologia inclusivo e capace di comunicare. Solo in questo modo noi assicureremo di compiere il nostro dovere di fare della visita una concreta esperienza di conoscenza”.