Archivio tag | soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le Provincie di Bergamo e Brescia

Cividate Camuno (Bs). Al museo Archeologico nazionale della Valle Camonica, nell’apertura serale, presentazione del libro e del progetto “Intorno a Minerva. Il contatto culturale fra mondo antico e contemporaneità” (Sap libri)

cividate-camuno_archeologico_libro-e-progetto_intorno-a-minerva_locandinaVenerdì 1° settembre 2023, il museo Archeologico nazionale della Valle Camonica di Cividate Camuno (Bs) sarà aperto dalle 19 alle 23. In occasione di questa apertura straordinaria del Museo alle 20.30 si terrà l’evento “Intorno a Minerva. Il contatto culturale fra mondo antico e contemporaneità” (Sap libri). La presentazione del libro e del progetto saranno a cura di Carlo Cominelli (Coop. Soc. K. Pax Breno) e di Serena Solano (soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia).

libro-e-progetto_intorno-a-minerva_copertina

Copertina del libro (e progetto) “Intorno a Minerva” (Sap libri)

Il libro “Intorno a Minerva”, disponibile in open access sul sito www.saplibri.it, raccoglie i contributi del convegno “Intorno a Minerva. Il contatto culturale fra mondo antico e contemporaneità” tenutosi a Breno (BS) il 16 ottobre 2021 per celebrare la ricorrenza dei 35 anni della scoperta del santuario di Minerva svoltosi in coincidenza con i 10 anni della firma ufficiale del progetto pubblico e locale di micro accoglienza diffusa per i profughi dell’Emergenza Nord Africa in Valle Camonica. Al di là della contingenza cronologica delle due ricorrenze, diversi sono i fattori che hanno ispirato una particolare esperienza di collaborazione fra enti apparentemente molto distanti: da una parte la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia che si occupa della tutela del patrimonio culturale e archeologico nel territorio, dall’altra la Cooperativa Sociale K-Pax con il suo ruolo di gestore del Sistema di Accoglienza e Integrazione per il Comune di Breno in collaborazione con altre municipalità della Valle Camonica. Sul territorio di Breno è dal 2007 aperto al pubblico il parco archeologico del Santuario di Minerva in località Spinera. Un bene di straordinaria rilevanza archeologica, collocato in un suggestivo e unico contesto paesaggistico. Non solo una propaggine della Civitas Camunnorum più a Valle, ma anche un luogo dove si coglie in maniera esemplare il contatto tra la cultura camuna e quella romana durante le fasi di romanizzazione delle terre alpine. Sotto il segno della splendida statua di Minerva, fortuitamente scoperta 35 anni fa, si sviluppa una narrazione di grande importanza sull’incontro tra culture in antico. Culture diverse che si incontrano, dialogano, forse confliggono ed infine proseguono nel tempo la loro storia avvicinandosi sempre di più. Un moto dal respiro storico e dalle tempistiche doverosamente distribuite negli anni e nei secoli. Un percorso che a questo punto entra nel vivo nei temi della contemporaneità: nel Comune di Breno la Cooperativa Sociale K-Pax che cerca strumenti nel mondo di oggi per promuovere l’incontro tra culture diverse, capirne i tempi, i ruoli degli attori impegnati, i rischi e le opportunità. Incontro di culture, che in questa sede viene focalizzato in un suo particolare aspetto: il contatto.

Brescia. Convegno “Il futuro del teatro romano di Brescia”: grandi esperti si confrontano sul tema dell’utilizzo di questi edifici antichi e degli interventi necessari a migliorarne la fruizione. Tra i partecipanti il direttore generale dei musei Massimo Osanna, l’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis, e il soprintendente di Brescia Luca Rinaldi

Veduta aerea del teatro romano di Brescia (foto fondazione brescia musei)

Perché avviare un percorso di rinnovata fruizione del teatro romano di Brescia e con quale modalità? Quali premesse culturali e progettuali? Quale il ruolo di questo edificio nei luoghi della cultura della città? Sulla scorta di questi interrogativi, il Comune di Brescia e la Fondazione Brescia Musei propongono un confronto aperto alla cittadinanza, affidando le considerazioni di partenza, per attivare il dibattito, a rappresentati di istituzioni, tra i quali Massimo Osanna, direttore generale dei Musei al Mic, Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte e il soprintendente di Brescia, Luca Rinaldi, che a diverso titolo hanno già avuto modo di confrontarsi sul tema dell’utilizzo di questi edifici antichi e degli approntamenti allestitivi necessari alla fruizione. Appuntamento lunedì 4 aprile 2022 dalle 10 all’auditorium di Santa Giulia a Brescia con il convegno “Il futuro del teatro romano di Brescia”. Il convegno è in presenza, consigliata l’iscrizione all’indirizzo segreteria@bresciamusei.com. Per accedere all’iniziativa verrà richiesto di esibire la Certificazione verde Covid-19 green pass come previsto dalla normativa vigente. Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Accrediti dalle 9.30. Tutti coloro che hanno scritto a segreteria@bresciamusei.com si considerano accreditati.

Il teatro romano di Brescia è inserito nei percorsi di visita del Parco Archeologico di Brescia Romana, parte integrante della componente di Brescia del sito UNESCO I Longobardi in Italia (foto parco archeologico brescia romana)

Il teatro romano di Brescia nel corso degli anni è stato oggetto di dibattito in merito alle possibili modalità di valorizzazione, in relazione al contesto archeologico e storico al quale appartiene. Attualmente l’edificio è inserito nei percorsi di visita del parco archeologico di Brescia Romana, parte integrante della componente di Brescia del sito UNESCO I Longobardi in Italia. I luoghi del potere e, tra tutti i monumenti del sito, presenta ancora uno stato incompiuto in quanto le indagini archeologiche non sono completate, così come ogni intervento di restauro. A 10 anni dall’iscrizione nella World Heritage List e alle soglie del ruolo di Brescia Capitale italiana della Cultura nel 2023 con Bergamo, il Comune di Brescia, il ministero della Cultura e la Fondazione Brescia Musei ritengono doveroso riflettere sul futuro di questo antico edificio in relazione ai programmi di recupero delle architetture monumentali storiche e ai progetti culturali della città.

Assonometria del teatro romano di Brescia (foto comune di brescia)

Il programma. L’introduzione al convegno, alle 10, è affidata a Francesca Bazoli, presidente Fondazione Brescia Musei; Laura Castelletti, vice sindaco e assessore alla Cultura, Creatività e Innovazione del Comune di Brescia; Pierre-Alain Croset, chair del convegno, professore ordinario di Composizione architettonica urbana al Politecnico di Milano. Aprono i lavori Francesca Morandini, conservatore delle Collezioni e delle aree archeologiche della Fondazione Brescia Musei; Serena Solano, funzionario archeologo della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le Provincie di Bergamo e Brescia. Seguono gli interventi di Luca Rinaldi, soprintendente Archeologia Belle arti e Paesaggio per le Provincie di Bergamo e Brescia; Vincenzo Tinè, soprintendente Archeologia Belle arti e Paesaggio per le Provincie di Verona Rovigo e Vicenza; Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, professore emerito Scuola Normale Superiore di Pisa. Dopo il coffee break, dibattito conclusivo con Massimo Osanna, direttore generale Musei al ministero della Cultura; Alberto Ferlenga, professore ordinario di Progettazione architettonica all’università IUAV di Venezia; Stefano Molgora, presidente Ordine degli Architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della Provincia di Brescia; Francesca Bazoli, presidente Fondazione Brescia Musei. Chiude i lavori il sindaco di Brescia Emilio Del Bono.