“Le Terme di Bologna ti portano al museo”: sabato 26 e domenica 27 settembre Open day nei musei di Bologna. Collezioni, mostre e oltre 50 attività, tra eventi e visite guidate, a ingresso gratuito per tutti, con prenotazione obbligatoria

“Le Terme di Bologna ti portano al museo”: la locandina degli eventi in programma a Bologna il 26 e 27 settembre 2020
“Le Terme di Bologna ti portano al museo”. Nell’ambito di una sponsorship triennale siglata con l’Istituzione Bologna Musei per promuovere la conoscenza del ricco patrimonio storico-artistico della città, sabato 26 e domenica 27 settembre 2020 c’è la prima iniziativa: due giorni di Open Day con percorsi nel tempo e nello spazio. Collezioni, mostre e oltre 50 attività, tra eventi e visite guidate, a ingresso gratuito per tutti, con prenotazione obbligatoria. “La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che lo vogliamo o no” disse correttamente il sociologo e filosofo polacco Zygmunt Bauman. E non c’è niente di più vero, confermano gli esperti, in quanto fare esperienza dell’arte significa fare esperienza di vita. Non solo, ma l’arte ci offre anche la possibilità di armonizzazione interiore: attraverso l’esperienza estetica, infatti, l’arte mette in azione i nostri sensi e tocca alcune corde interiori, permettendo così di comprendere meglio noi stessi e la realtà che ci circonda. È proprio partendo da queste importanti riflessioni che il Gruppo Monti Salute Più, in occasione del suo 50esimo anniversario di attività, ha deciso di siglare un importante accordo con l’Istituzione Bologna Musei, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio museale pubblico cittadino. Un sodalizio molto importante quello siglato il 22 luglio scorso, specie in questo difficile momento storico segnato dall’emergenza pandemica del Covid-19, volto a garantire la promozione del settore dei beni culturali e la valorizzazione del patrimonio museale civico; il tutto con l’obiettivo di assicurare la più ampia diffusione della conoscenza dello stesso a livello regionale, nazionale ed internazionale.
“Credendo fortemente che l’arte e la cultura”, sottolinea Antonio Monti, direttore scientifico Gruppo Monti Salute Più, “abbiano il potere di renderci più completi, equilibrati e sani, e premesso che il Gruppo Monti rappresenta una realtà profondamente legata alla città di Bologna, in occasione dei 50 anni di attività del nostro Gruppo, abbiamo voluto rafforzare ancora di più questo legame, creando una collaborazione e un sostegno all’attività di un’importante e rappresentativa istituzione pubblica e alla promozione della cultura cittadina. Il Gruppo Monti si è impegnato infatti a collaborare con l’Istituzione Bologna Musei per la valorizzazione della rete delle strutture museali attraverso una serie di azioni ed eventi ideati per promuovere la fruizione dei musei e della cultura a Bologna. Il rapporto del nostro Gruppo con i musei civici di Bologna ha, d’altra parte, un antecedente nella sponsorizzazione da parte nostra dell’importante iniziativa Archeopolis promossa dal museo civico Archeologico qualche anno fa”.
La prima azione concreta derivante dall’accordo sottoscritto – come detto – è l’iniziativa “Le Terme di Bologna ti portano al museo”, grazie alla quale nel weekend di sabato 26 e domenica 27 settembre 2020 il Gruppo Monti Salute Più offrirà a tutti i visitatori l’ingresso gratuito a collezioni permanenti, mostre temporanee nelle sedi dell’Istituzione Bologna Musei. È richiesta la prenotazione obbligatoria online tramite il sito Mida Ticket al link https://www.midaticket.it/eventi/musei-civici-di-bologna. A ingresso gratuito anche le oltre 50 attività, tra visite guidate ed eventi, che, oltre ai musei civici, coinvolgeranno anche Casa Carducci, afferente all’Istituzione Biblioteche Bologna e situata nello stesso edificio del Museo civico del Risorgimento. In questo caso, è richiesta la prenotazione obbligatoria contattando le singole sedi. Tutti i musei resteranno aperti dalle ore 10 alle 18.30, fino alle 20 nel caso del museo civico Archeologico. E Graziano Prantoni, general manager Gruppo Monti Salute Più, aggiunge: “In occasione degli Open Day dei musei cittadini, sabato 26 settembre si svolgerà anche la Notte Bianca del Mare Termale Bolognese, che prevede l’apertura dalle 20 a mezzanotte delle terme cittadine (Terme San Petronio, Terme San Luca, Terme Felsinee), alle quali si potrà accedere a fronte di una piccola offerta, il cui ricavato verrà interamente devoluto in beneficenza, e con fasce orarie da prenotare sul sito web: www.maretermalebolognese.it”. Se da una parte, quindi, il Gruppo Monti Salute Più si impegnerà in azioni di valorizzazione dei tesori delle collezioni permanenti dei musei civici, reciprocamente l’Istituzione assicurerà al Gruppo una visibilità trasversale nelle sue sedi attraverso eventi e promozioni. Tra le forme di collaborazione sottoscritte, di particolare rilievo è il riconoscimento di una scontistica reciproca, valida a partire dal 1° ottobre 2020 e fino al 31 maggio 2021, che prevede accessi a tariffa ridotta ai propri servizi riservati ai rispettivi utenti e visitatori. Più in dettaglio, per quanto riguarda le sedi museali, ai possessori di coupon rilasciato dal Gruppo Monti Salute Più entro i 15 giorni precedenti viene riservato l’ingresso con tariffa ridotta per visitare le collezioni permanenti e le mostre temporanee organizzate dall’Istituzione Bologna Musei. Viceversa il Gruppo Monti Salute Più riconosce uno sconto di 5 euro per un accesso, giornaliero o per fascia oraria, ai propri centri termali e strutture ai possessori di qualsiasi titolo di ingresso ad una delle sedi dell’Istituzione Bologna Musei emesso entro i 15 giorni precedenti. Lo sconto non è cumulabile con altre convenzioni o promozioni e non è rimborsabile. Per l’accesso sia nei musei civici sia nei centri termali e nelle strutture di Gruppo Monti Salute Più la prenotazione è obbligatoria. La promozione non è valida nei giorni festivi e nei ponti lavorativi.
Parole di soddisfazione anche quelle espresse da Roberto Grandi, presidente Istituzione Bologna Musei, alla quale fanno capo 13 sedi espositive – Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo del Patrimonio Industriale, Museo civico del Risorgimento – oltre al complesso monumentale della Certosa di Bologna. “I musei dell’Istituzione Bologna Musei – spiega Grandi – hanno aperto le porte già a metà maggio. La scarsa presenza di turisti stranieri, che costituivano la maggioranza dei visitatori estivi, ha ridotto le presenze pur mostrando una costante ripresa. Questi due giorni di Open Day, offerti con grande generosità dal Gruppo Monti Salute Più nel cinquantenario della propria costituzione, rappresentano, di fatto, l’inaugurazione della nuova stagione post-lockdown. Nel rispetto delle misure di sicurezza i musei civici invitano, in primo luogo le cittadine e i cittadini dell’area metropolitana, a tornare nelle sale dei nostri musei le cui collezioni permanenti, uniche e distintive, costituiscono uno dei più importanti elementi di identità del nostro territorio. Non solo. In questa occasione proponiamo percorsi originali e innovativi nel tempo e nello spazio attraverso narrazioni che partono dagli oggetti contenuti nei diversi musei. Un racconto polifonico che ci porta dalla antichità fino al contemporaneo. Progetti così importanti sono oggi resi possibili quando la proposta pubblica si incontra con la lungimiranza e generosità di strutture private, come nel caso del Gruppo Monti Salute Più”.

Una sala del museo civico Medievale di Bologna (foto di Roberto Serra / Iguana – Istituzione Bologna Musei)
Percorsi nel tempo e nello spazio nei musei di bologna per “Le Terme di Bologna ti portano al museo”. Ecco qualche proposta del ricco programma. Sabato 26 settembre 2020: alle 10, museo civico Medievale “Ridon le carte”: libri miniati per il convento e per lo Studio, max 8 partecipanti; alle 10, museo civico Archeologico “Le terme nella giornata di un antico romano”, max 9 partecipanti; alle 11.30, museo civico Archeologico “Cura del corpo e atletismo in Grecia e in Etruria”, max 9 partecipanti; alle 16, museo civico Medievale “Amato da pochi, odiato da moltissimi, temuto da tutti”: Papa Bonifacio VIII e la sua immagine, max 8 partecipanti. Domenica 27 settembre 2020: alle 10, museo civico Medievale “Amato da pochi, odiato da moltissimi, temuto da tutti”: Papa Bonifacio VIII e la sua immagine, max 8 partecipanti; alle 10, museo civico Archeologico “Cura del corpo e atletismo in Grecia e in Etruria”, max 9 partecipanti; alle 11.30, museo civico Archeologico “Le terme nella giornata di un antico romano”, max 9 partecipanti; alle 16, museo civico Medievale “Ridon le carte”: libri miniati per il convento e per lo Studio, max 8 partecipanti; alle 17.30, museo civico Archeologico “Cura del corpo e atletismo in Grecia e in Etruria”, max 9 partecipanti. Modalità di prenotazione. Per tutte le attività la prenotazione è obbligatoria, secondo le seguenti modalità: museo civico Archeologico, prenotazione on line, sul sito del museo alla pagina eventi (www.museibologna.it/archeologico/eventi), selezionando l’evento desiderato e cliccando su ISCRIVITI QUI; museo civico Medievale, telefonare allo 051 2193916 o allo 051 2193930 (martedì e giovedì, h 10-18) oppure allo 051 2193998 (mercoledì e venerdì, h 10-18).
Bologna. Al museo civico Archeologico riapre la grande mostra “Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna”, grazie a Istituzione Bologna Musei ed Electa, e alla solidarietà dei gran musei europei prestatori: biglietti solo on line e ingressi contingentati. In 75 minuti si possono ammirare 1400 oggetti che dialogano con la collezione bolognese

Guerriero proveniente da un acroterio di Cerveteri, conservato al Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen (foto Ole Haupt)
Il viaggio alla scoperta degli Etruschi può riprendere. Proprio da Bologna, dove l’8 marzo 2020 era stato interrotto bruscamente per decreto governativo. Ma ora il coronavirus fa meno paura. Così, come annunciato e in qualche modo promesso alla riapertura del museo civico Archeologico di Bologna, sabato 6 giugno 2020 riprende la grande mostra “Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna”, allestita proprio al museo civico Archeologico di Bologna. L’ambizioso progetto dedicato alla civiltà etrusca – circa 1400 oggetti esposti su oltre 1000 metri quadrati di superficie espositiva – sarà visitabile fino al 29 novembre 2020, grazie all’impegno congiunto di Istituzione Bologna Musei ed Electa e alla disponibilità di tutti i prestatori coinvolti che, con generoso spirito di solidarietà, hanno acconsentito a rendere possibile l’apertura, tra cui il British Museum di Londra, il Musée du Louvre di Parigi, il Musée Royal d’Art d’Histoire di Bruxelles, il Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen e i Musei Vaticani. L’esposizione è progettata e promossa da Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Archeologico, in collaborazione con la Cattedra di Etruscologia e Archeologia italica di Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, realizzata da Electa e posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. Il progetto scientifico è a cura di Laura Bentini, Anna Dore, Paola Giovetti, Federica Guidi, Marinella Marchesi, Laura Minarini (Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Archeologico) e Elisabetta Govi, Giuseppe Sassatelli (Cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche Alma Mater Studiorum Università di Bologna). Il progetto di allestimento è a cura di Paolo Capponcelli, PANSTUDIO architetti associati.

Una sala della mostra “Etruschi. Viaggio nelle Terre dei Rasna” allestita da Paolo Capponcelli (foto Roberto Serra / Iguana / Electa)
“Abbiamo riaperto i musei, al termine del lockdown, per ridare ai bolognesi, e ora ai turisti, la possibilità di visitarli, e fare apprezzare loro il nostro patrimonio artistico e scientifico”, dichiara Matteo Lepore, assessore alla Cultura e Promozione della città del Comune di Bologna. “La notizia dell’apertura della mostra ‘Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna’ è per noi molto importante perché aggiunge ai nostri percorsi culturali un itinerario di qualità, dando la possibilità di vivere la storia degli Etruschi attraverso opere provenienti da tutto il mondo. Ringrazio l’Istituzione Musei, i dipendenti del museo Archeologico ed Electa per questo importante accordo raggiunto”. E Roberto Grandi, presidente Istituzione Bologna Musei, commenta: “Siamo felici di offrire ai turisti e ai bolognesi l’esperienza unica di un viaggio nel tempo e nello spazio abitato dalle popolazioni etrusche. Aprire la mostra per questi 6 mesi è stato possibile, in primo luogo, perché i 60 musei ed enti prestatori hanno ritenuto che la grande qualità dell’esposizione giustificasse la concessione per un tempo così lungo di opere spesso tra le più significative delle loro collezioni. Siamo certi che questo sforzo congiunto di tante importanti istituzioni italiane e internazionali verrà ripagato da una presenza di pubblico numerosa che testimonia la curiosità e l’interesse per una civiltà che si è sviluppata dall’Italia meridionale fino al nostro territorio”. Sottolinea a sua volta Maurizio Ferretti, direttore Istituzione Bologna Musei: “Le condizioni di sostenibilità per riaprire in sicurezza la mostra sono state create grazie a uno sforzo straordinario sia del Comune di Bologna che di Electa. Si tratta di una disponibilità non scontata cui va riconosciuto un valore particolare, in ragione della sofferenza che il settore degli eventi espositivi sta attraversando in questo momento. Se si è riusciti a condividere questo percorso, lo si deve alla consapevolezza condivisa da tutte le parti del valore eccezionale di questa mostra. Si tratta davvero di una opportunità unica per scoprire un periodo di storia del territorio italiano poco conosciuta, attraverso un percorso ricco di informazioni e di cose sorprendenti da vedere”.

La sezione etrusca del museo civico Archeologico di Bologna (foto Matteo Monti / Istituzione Bologna Musei)
Informazioni per la visita. La mostra è visitabile con orari di apertura rimodulati: lunedì, mercoledì, giovedì dalle 10 alle 19; venerdì dalle 14 alle 22; sabato e domenica, dalle 10 alle 20; chiuso martedì non festivo; ultimo ingresso un’ora prima della chiusura. Al fine di garantire la visita in sicurezza, vengono attuate le seguenti disposizioni: acquisto del biglietto solo online tramite il circuito VivaTicket https://www.vivaticket.com/it/ticket/etruschi-viaggio-nelle-terre-dei-rasna/138252; modalità di recupero biglietti prenotati: per i possessori di biglietto open richiesta prenotazione senza costi aggiuntivi (tramite call center 051 7168807) o eventuale accesso diretto previa disponibilità posti per i possessori di biglietto non open richiesta prenotazione a pagamento (tramite call center 051.7168807); obbligo di indossare la mascherina durante la visita; contingentamento in slot per l’ingresso frazionato dei visitatori; predisposizione di percorsi distinti in entrata e in uscita; dotazione di gel igienizzanti a disposizione dei visitatori. Il tempo della visita è predefinito con un limite di 75 minuti. É disponibile il servizio di audioguide, con sanificazione dei dispositivi dopo ogni utilizzo. Il servizio di guardaroba non è disponibile (i visitatori sono pregati di presentarsi con il minimo di accessori personali, evitando bagagli, nonché borse e zaini voluminosi). Il servizio di bookshop è attivo.

Attizzatoio a forma di mano dalla tomba delle Hydriae di Meidias, conservato al museo Archeologico nazionale di Populonia (foto Polo museale della Toscana)
La mostra. L’esposizione conduce i visitatori in un itinerario attraverso le terre degli Etruschi e mostra come non esista una sola Etruria, ma molteplici territori che hanno dato esiti di insediamento, urbanizzazione, gestione e modello economico differenti nello spazio e nel tempo, tutti però sotto l’egida di una sola cultura, quella etrusca. Non c’è migliore metafora che quella del viaggio, per spaziare in un vasto territorio compreso tra le nebbiose pianure del Po fino all’aspro Vesuvio, attraverso paesaggi appenninici e marini, lungo strade e corsi fluviali. La prima parte del percorso offre un momento di preparazione al viaggio, facendo conoscere ai visitatore i lineamenti principali della cultura e della storia del popolo etrusco, attraverso oggetti e contesti archeologici fortemente identificativi. Così preparato, il visitatore può affrontare la seconda sezione, dove si compie il viaggio vero e proprio nelle terre dei Rasna, come gli Etruschi chiamavano se stessi. La mostra dialoga naturalmente con la ricchissima sezione etrusca del museo civico Archeologico, che testimonia il ruolo di primo piano di Bologna etrusca, costituendo, quindi, l’ideale appendice al percorso di visita dell’esposizione temporanea. Accompagna la mostra il catalogo Electa con saggi introduttivi di Giuseppe Sassatelli, Vincenzo Bellelli, Roberto Macellari, Marco Rendeli, Alain Schnapp e Giuseppe Maria Della Fina; saggi dedicati alle singole sezioni di mostre; un approfondimento sui musei etruschi italiani e un importante apparato di schede dedicate alle opere in mostra.
Durante il periodo della sospensione di apertura, l’esplorazione dei temi della mostra è proseguita online con iniziative digitali. Sulla pagina Facebook del museo civico Archeologico sono state presentate notizie e curiosità relative al mondo affascinante degli Etruschi e ai reperti esposti, mentre per il canale YouTube del museo Giuseppe Sassatelli, docente universitario e membro del comitato scientifico, ha curato un’introduzione al percorso espositivo.
Nell’ambito del festival multimediale #laculturanonsiferma promosso dall’assessorato alla cultura e paesaggio della Regione Emilia-Romagna e coordinato dall’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, Lepida TV ha inoltre prodotto un documentario video alla scoperta della mostra con le archeologiche del museo Laura Minarini e Marinella Marchesi, trasmesso in diretta streaming sulla piattaforma digitale http://www.lepida.tv e sul canale 118 del digitale terrestre. Clicca qui per vedere il video.
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