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Cinquecento milioni in 6 anni per musei e parchi archeologici del Sud: musei di Napoli e Reggio Calabria. E poi fondi per Aquileia e il Colosseo. In dettaglio tutti gli interventi previsti e finanziati dal ministero

Per il Colosseo di Roma tra i finanziamenti più consistenti da parte del ministero

Per il Colosseo di Roma tra i finanziamenti più consistenti da parte del ministero

Il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini

Il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini

C’è tanta archeologia – soprattutto, se non esclusivamente del Sud d’Italia – nei “Grandi progetti dei Beni culturali” finanziati dal ministero: sono 570 milioni di euro, di cui 490 per il periodo 2014-2020 destinati a cinque regioni del Mezzogiorno, e 80, per il biennio 2015-2016, per il centro-Nord, anche se in realtà di “nord” c’è ben poco, poiché il Colosseo fa la parte del leone. Ma vediamo meglio nei dettagli. Il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha presentato al Consiglio superiore dei Beni culturali il piano strategico “Grandi Progetti Beni culturalì” previsto dalla legge Art Bonus. “80 milioni di euro di investimenti nel biennio 2015-2016”, ha spiegato Franceschini illustrando il Piano, “per progetti di completamento dei grandi musei nazionali di rilevante interesse culturale, così da evitare di avviare nuovi cantieri prima di aver concluso quelli in corso”. Il Piano ha ottenuto il parere favorevole all’unanimità da parte del massimo organo consultivo del ministero ed è stato adesso trasmesso per il parere alla Conferenza unificata. Si tratta di “progetti di portata nazionale e internazionale concentrati nelle regioni del centro-Nord”, ha aggiunto il ministro, “che si sommano ai 490 milioni di euro di investimenti a favore delle cinque regioni del mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) previsti dal Programma Operativo Nazionale Cultura e Sviluppo in cui sono presenti, tra gli altri, gli interventi per il museo archeologico di Napoli, il museo archeologico di Reggio Calabria, la Reggia di Caserta, il Real sito di Carditello, il museo e parco archeologico di Sibari, i Castelli Svevi di Bari e Trani.

Tra le istituzioni di valenza internazionale finanziate dal ministero c'è il museo archeologico nazionale di Napoli

Tra le istituzioni di valenza internazionale finanziate dal ministero c’è il museo archeologico nazionale di Napoli

Finanziamenti anche per l'area archeologica di Metaponto

Finanziamenti anche per l’area archeologica di Metaponto

I grandi musei e parchi archeologici del Meridione. Il Programma Operativo Nazionale (PON) “Cultura e Sviluppo” 2014 – 2020 è destinato, come si diceva, a 5 regioni del Sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e ha come principale obiettivo la valorizzazione del territorio attraverso interventi di conservazione del patrimonio culturale, di potenziamento del sistema dei servizi turistici e di sostegno alla filiera imprenditoriale collegata al settore. Nel dettaglio, 360 milioni sono per la tutela e la valorizzazione dei 60 “poli” presenti nelle cinque regioni, così divisi: 55 milioni a interventi con progettazione avanzata (Campania: museo Archeologico nazionale di Napoli, Certosa di Padula, aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Stabia; Puglia: area archeologica di Manduria, complesso di S. Maria della Giustizia di Taranto; Calabria: museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, museo e parco archeologico di Sibari); 54 milioni invece saranno destinati a interventi con progettazione preliminare (Calabria: parchi archeologici di Kaulon e Scolacium; Puglia: i Castelli Svevi di Bari e Trani, l’area archeologica di Egnazia; Basilicata: museo Archeologico nazionale di Melfi, il Polo Museale del Materano, le aree archeologiche di Grumento e Metaponto; Campania: Reggia e Real Bosco di Capodimonte, parco archeologico di Velia, Reggia di Caserta e Real Sito di Carditello); 77 milioni saranno infine destinati a interventi già definiti, selezionati e finanziati nel PON ma non ancora conclusi (Campania: Palazzo Reale e Reggia di Caserta; Puglia: Castello di Carlo V a Lecce, museo nazionale Archeologico di Manfredonia, il museo Archeologico di S. Scolastica a Bari, l’ex convento di S. Antonio a Taranto, il Castello Svevo e il Complesso di S. Chiara a Bari; Calabria: castello di Carlo V a Crotone, il museo Archeologico di Locri; Sicilia: convento di S. Maria del Gesù a Ragusa). “Tra Pon e nuovi finanziamenti del piano strategico Grandi progetti”, conclude Franceschini, “si tratta di un intervento complessivo di oltre mezzo miliardo di euro da cui emerge una strategia unitaria di rafforzamento degli interventi di tutela del patrimonio e di promozione dello sviluppo della cultura in attuazione dell’articolo 9 della Costituzione. Finalmente si torna ad investire sui beni culturali”.

Cinque milioni per il completamento del museo delle navi di Pisa

Cinque milioni per il completamento del museo delle navi di Pisa

Investimenti al centro-Nord: Colosseo e Grandi Uffizi. Fra i 12 progetti coperti dagli 80 milioni quelli che beneficiano del maggiore stanziamento sono gli Uffizi di Firenze, con 18 milioni di euro per completare il progetto dei “Grandi Uffizi” che incrementa gli spazi espositivi del museo più visitato d’Italia, e il Colosseo, con 18,5 milioni di euro. “Grandi Uffizi” rientra nel completamento dei musei di rilevante interesse nazionale, voce sotto la quale rientrano anche i 7 milioni di euro per il Polo Reale di Torino, per la valorizzazione del circuito museale e il miglioramento della fruizione del sistema Museale del Polo Reale di Torino intervenendo sulla Cappella della Sindone, sul percorso dei Giardini reali, sul collegamento piano interrato percorso museale. Altri 7 milioni di euro vanno al museo nazionale dell’Ebraismo e della Shoah di Ferrara istituito dalla legge 17 aprile 2003 n. 91, per il suo completamento, in quanto “di eccezionale significato culturale e storico, la cui realizzazione deve essere accelerata per rispondere ad una domanda in costante crescita”; 5 milioni euro vanno al completamento del museo delle Navi di Pisa dove saranno esposte le famosissime “navi romane” finora sottratte alla pubblica fruizione per la complessità dell’intervento di restauro e allestimento. “Il completamento del Museo -specifica il Mibact- contribuisce a rafforzare il polo di attrazione di Pisa, “alleggerendo” la pressione sulla piazza dei Miracoli ed incrementando notevolmente l’attrattività della città”.

Per la valorizzazione dell'area archeologica di Aquileia stanziati 1,5 milioni di euro

Per la valorizzazione dell’area archeologica di Aquileia stanziati 1,5 milioni di euro

Al Nord attenzione solo per Aquileia. Il Museo di arte contemporanea di palazzo Ardinghelli all’Aquila è destinatario di 2 milioni di euro per la realizzazione di un polo per l’arte contemporanea; 1,5 milioni di euro vanno al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, per il suo restauro e valorizzazione, “a completamento di un percorso culturale di grande potenzialità e straordinaria capacità attrattiva”; 1 milione di euro è stato destinato alla villa romana di Spello, per il completamento dello scavo e l’allestimento dell’area archeologica, “rafforzando l’attrattività a livello nazionale di un’area ricca di patrimonio culturale diffuso”. I restanti fondi sono stati destinati ai Poli di attrazione a partire dal Colosseo che grazie ai 18,5 milioni euro dedicati vedrà un intervento di tutela e valorizzazione volto al ripristino dell’Arena del Colosseo “al fine di consentirne un uso sostenibile per manifestazioni di altissimo livello culturale, permettendo nel contempo ad una ‘domanda’ mondiale di fruire di una nuova esperienza di visita di straordinario valore”. 7 milioni di euro vanno poi alla Certosa di Pavia, per il suo restauro e valorizzazione, finalizzate “all’incremento della attrattività di un territorio di grandi potenzialità turistico-culturali”. Altri 7 milioni di euro sono destinati all’Arsenale Pontificio di Roma, per “realizzare un polo per l’arte contemporanea e le performance di giovani artisti italiani da destinare anche alle attività espositive della Quadriennale di Roma e creare residenze per giovani artisti italiani”. Per il Ponte degli Alpini di Bassano del Grappa, nell’anno in cui si celebrano i 100 anni dall’inizio della prima guerra mondiale, sono stati stanziati 3 milioni di euro, destinati al restauro di “un monumento di grandissimo valore culturale e storico, con rilevanti potenzialità attrattive in un territorio caratterizzato da una presenza di patrimonio diffuso”. Infine 3 milioni di euro vanno al museo archeologico dei Giganti di Mont’e Prama a Cabras, per “realizzare un polo di attrazione di rilevanza nazionale ed internazionale», prevedendo «un modello di gestione condiviso tra Mibact e enti locali”. Una scelta di obiettivi apprezzata da Giuliano Volpe «A nome del consiglio superiore per i Beni culturali e paesaggisti che presiedo, esprimo grande apprezzamento e soddisfazione per la destinazione di nuove risorse che consentono alcuni interventi strategici di alto profilo, sia con il completamento di lavori in corso che finalmente vedranno la conclusione in tempi brevi sia per la realizzazione di operazioni fortemente innovative come la ricostruzione dell’arena del Colosseo o il recupero dell’arsenale pontificio o il museo dei giganti di Mont’e Prama”. E conclude: “Il consiglio superiore ringrazia il ministro Franceschini per l’impegno messo in atto tanto per questi interventi quanto per l’acquisizione di maggiori risorse anche per gli interventi “ordinari” su tutela e valorizzazione del patrimonio culturale”.