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Vicenza. A Palazzo Leoni Montanari secondo incontro nell’ambito del ciclo “L’archeologia si racconta”: focus di Luca Zamparo su “Collezioni e collezionisti in Veneto” a corollario della mostra “Argilla. Storie di viaggi”

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L’ingresso della mostra “Argilla. Storie di viaggi” alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari a Vicenza (foto Marco Zorzanello)

Venerdì 17 febbraio 2023, alle 17.30, a Palazzo Leoni Montanari, secondo incontro nell’ambito del ciclo “L’archeologia si racconta”, incontri ad ingresso libero alla scoperta delle storie raccontate dagli antichi vasi in occasione dell’itinerario espositivo “Argilla. Storie di viaggi”. Alle Gallerie d’Italia di Vicenza, museo di Intesa Sanpaolo, le antiche ceramiche greche continuano dunque a parlarci di un tema dal grande fascino: il loro viaggio nei secoli, attraverso il Mediterraneo, fino a luoghi apparentemente lontani come i musei del Veneto. In questo secondo appuntamento, Luca Zamparo approfondirà il tema “Collezioni e collezionisti in Veneto: buone pratiche”. Attraverso un percorso storico e sociale, la conferenza porterà i partecipanti ad indagare le modalità di creazione di una collezione, le motivazioni che portano a collezionare, così come le buone prassi da adottare per non cadere in errore o commettere degli illeciti contro il patrimonio culturale. Il collezionismo, infatti, non è solo una storia di oggetti bensì una storia di uomini e donne intrisa di passioni, ambizioni, desideri e di qualche sconfitta. L’incontro parlerà di passato e, al tempo stesso, si prenderanno in considerazione il presente e il futuro del rapporto umano con l’arte e con la cultura. Luca Zamparo è specializzato in archeologia e museologia e svolge la sua attività di ricerca, didattica e progettazione culturale presso il Dipartimento dei Beni culturali dell’università di Padova.  È curatore dell’esposizione insieme a Monica Salvadori e Monica Baggio.

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Una sala della mostra “Argilla. Storie di viaggi” alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari a Vicenza (foto Marco Zorzanello)

Il percorso espositivo. A cura di Monica Salvadori, Monica Baggio e Luca Zamparo, la mostra “Argilla. Storie di viaggi”, aperta al pubblico fino al 18 giugno 2023, intende riflettere sul ruolo aggregatore della ceramica greca nell’ambito mediterraneo – fonte di ispirazione, contaminazione, sviluppo -, ovvero sulla capacità degli esemplari figurati ateniesi di interloquire con i pubblici attuali per agevolare la comprensione del ruolo dell’antico come origine del nostro sistema di valori. Il percorso triennale, giunto al secondo appuntamento dopo “Argilla. Storie di vasi”, nasce nell’ambito della collaborazione fra la direzione Arte, Cultura e Beni storici di Intesa Sanpaolo e il Dipartimento dei Beni culturali dell’università di Padova, in seno alle ricerche sviluppate dal progetto “MemO. La memoria degli oggetti”. Un approccio multidisciplinare per lo studio, la digitalizzazione e la valorizzazione della ceramica greca e magnogreca in Veneto, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. L’esposizione consente di ammirare manufatti provenienti dalla collezione Intesa Sanpaolo e da importanti musei archeologici del Veneto: il museo Archeologico nazionale di Adria e il museo Archeologico nazionale di Venezia, il museo civico di Bassano del Grappa, il museo dei Grandi Fiumi di Rovigo e il museo di Scienze archeologiche e d’arte e del Centro d’Ateneo per i Musei dell’università di Padova.

Vicenza. Alle Gallerie d’Italia si parla di archeologia: ciclo di tre incontri in occasione dell’itinerario espositivo “Argilla. Storie di vasi”. Apre Monica Baggio con “Storie di vasi: dalla funzione all’immagine”

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Locandina degli Incontri di archeologia alle Gallerie d’Italia di Vicenza in occasione del percorso espositivo “Argilla. Storie di vasi”

Alle Gallerie d’Italia a Vicenza, museo di Intesa Sanpaolo, si parla di archeologia: in occasione dell’itinerario espositivo “Argilla. Storie di vasi”, viene proposto un ciclo di incontri organizzato in collaborazione con il dipartimento dei Beni culturali dell’università di Padova, per approfondire le capacità produttive, artigianali e artistiche del mondo antico, ancora oggi di vivo interesse per la società contemporanea. Gli appuntamenti, che si terranno il venerdì alle 17 il 22 aprile, il 13 maggio e il 27 maggio 2022, sono ad ingresso libero con prenotazione consigliata al numero verde 800.578875 e alla mail info@palazzomontanari.com. Il primo incontro a cura di Monica Baggio, il 22 aprile, tratterà il tema “Storie di vasi: dalla funzione all’immagine”; il 13 maggio saranno protagoniste, a cura di Monica Salvadori, le “Scene artigianali fra ceramica attica e pittura romana”; chiuderà il ciclo Luca Zamparo il 27 maggio sul tema di grande attualità “Furti saccheggi e falsi d’arte”.

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Vasi delle collezioni di Intesa Sanpaolo nella mostra “Argilla. Storie di vasi” alle Gallerie d’Italia di Vicenza (foto intesa sanpaolo)

L’appuntamento inaugurale del 22 aprile 2022, “Storie di vasi: dalla funzione all’immagine”, spiegherà come attraverso le forme dei vasi e le immagini dipinte sulle loro superfici, frutto del sapiente lavoro di abili artigiani greci tra il VI e il IV secolo a.C., sia possibile rendere più vicini, e dunque più accessibili a noi persone del XXI secolo, alcuni aspetti dell’immaginario antico in cui la comunità greca proietta sé stessa e rivela il proprio modo di pensare. La forma plastica del vaso definisce delle zone, dove il pittore colloca liberamente giovani, donne, guerrieri, animali e divinità, protagonisti assoluti di un mondo dove si intrecciano vita, morte, bellezza e dolore. A presentare il tema Monica Baggio, professore a contratto di Storia dell’arte classica nel dipartimento dei Beni culturali dell’università di Padova, dove svolge la sua attività di ricerca. L’impegno della studiosa è rivolto principalmente a comprendere i meccanismi che regolano la cultura artistica greca e romana, con particolare riguardo alla ceramica greca, magnogreca e al mosaico romano.

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L’ingresso al percorso espositivo “Argilla. Storie di vasi” alle Gallerie d’Italia di Vicenza (foto intesa sanpaolo)

Il progetto espositivo scientifico e didattico “Argilla. Storie di vasi”, a cura di Monica Salvadori, Monica Baggio e Luca Zamparo, con il contributo di Federica Giacobello, nasce nell’ambito della collaborazione fra la direzione Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo e il dipartimento dei Beni culturali dell’università di Padova, in seno alle ricerche sviluppate dal progetto “MemO. La memoria degli oggetti”. Un approccio multidisciplinare per lo studio, la digitalizzazione e la valorizzazione della ceramica greca e magnogreca in Veneto, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. L’iniziativa rientra nelle celebrazioni per gli 800 anni dell’ateneo patavino, uno dei più antichi al mondo, in corso nell’anno accademico 2021-22. Il programma espositivo, con articolazione triennale, si inserisce nell’ambito delle attività dedicate alla valorizzazione della preziosa collezione di ceramiche greche e magnogreche di Intesa Sanpaolo, costituita da oltre cinquecento reperti, prodotti tra il VI e il III sec. a.C., provenienti da Ruvo di Puglia.

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Il percorso narrativo di “Argilla. Storie di vasi” alle Gallerie d’Italia di Vicenza è caratterizzato da una decisa finalità didattica (foto intesa sanpaolo)

Il percorso narrativo, caratterizzato da una decisa finalità didattica e una particolare attenzione ai diversi pubblici, si contraddistingue per un linguaggio semplice – comprensibile a tutti – ma allo stesso tempo specifico, che intende fornire le basi di un lessico per la conoscenza della produzione ceramica greca e magnogreca, attraverso un’esperienza educativa che dal mondo antico giunge sino al contemporaneo. L’esposizione è dotata di supporti audio, video e tattili per essere ampiamente inclusiva e accessibile, con l’obiettivo di ridurre, se non abbattere, le barriere culturali, motorie e sensoriali al fine di creare uno spazio condiviso e confortevole. Nelle sale espositive è presente una riproduzione tattile di un vaso esposto, così come il libro tattile Storia di una terra cotta, realizzato da Elisa Lodolo in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi. Il racconto del progetto nella Lingua Italiana dei Segni è fruibile lungo il percorso e nel sito www.gallerieditalia.com, mentre la narrazione audio è accessibile tramite QRCode presenti nelle sale.