Aquileia (Ud). Tre monete d’oro degli imperatori Valente, Magno Massimo e Arcadio tra le scoperte più significative della campagna di scavo 2025 nell’ex Fondo Pasqualis (area del mercato tardo-antico) diretta da Patrizia Basso dell’università di Verona, in accordo con Sabap-Fvg, e la collaborazione scientifica e finanziaria della Fondazione Aquileia. Nuovi dati sull’antica banchina fluviale

Il gruppo di lavoro 2025 dell’università di Verona, diretto da Patrizia Basso con Diana Dobreva, con la funzionaria della Sabap Fvg Serena Di Tonto, il presidente Roberto Corciulo e il direttore della Fondazione Aquileia Cristiano Tiussi (foto univr / sabap fvg)
Tre monete d’oro degli imperatori Valente, Magno Massimo e Arcadio, custodite per secoli sotto il pavimento di un portico del mercato: forse doni imperiali, forse un piccolo tesoro nascosto nel tempo della paura. Sono una delle scoperte più significative della nuova campagna di scavo nell’area del Fondo ex Pasqualis, posta all’estremità sud-orientale di Aquileia, conclusa da pochi giorni, condotta da un’équipe dell’università di Verona – dipartimento di Culture e Civiltà, sotto la direzione di Patrizia Basso in collaborazione con Diana Dobreva, su concessione ministeriale, in accordo con la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per il Friuli Venezia Giulia e sulla base dell’accordo di collaborazione scientifica e finanziaria con la Fondazione Aquileia, che fin dal 2018 sostiene generosamente i lavori. Le indagini si sono protratte per tre mesi e hanno coinvolto una ventina di studenti, dottorandi e giovani dottori di ricerca dell’ateneo veronese e di altre università italiane e straniere, permettendo così di investigare più di 800 mq di terreno mai scavato in precedenza e di ottenere nuovi importanti dati per la storia del sito e dell’intera città.
Durante i mesi di lavoro, lo scavo è sempre rimasto aperto al pubblico, che ogni giorno è stato coinvolto in visite guidate da parte degli studenti veronesi. Di particolare interesse fra le attività di comunicazione e racconto dei dati raccolti, vanno menzionati i due open day organizzati il 14 giugno e il 27 settembre 2025 dalla Fondazione Aquileia, in collaborazione con la soprintendenza Archeologia Belle arti E Paesaggio del Friuli Venezia-Giulia, il museo Archeologico nazionale di Aquileia e altri enti che lavorano per la valorizzazione della città.

Una delle tre monete d’oro portate alla luce con gli scavi del 2025 nell’ex Fondo Pasqualis ad Aquileia: solido di Valente (367-375 d.C.), coniato nella zecca di Costantinopoli (foto univr / sabap fvg)
Il rinvenimento più importante di questa campagna di scavo è stato quello di tre monete d’oro, rispettivamente coniate dagli imperatori Valente, Magno Massimo e Arcadio, e quindi databili alla fine del IV sec. d.C.: si tratta di tre nominali diversi, molto rari, che probabilmente non erano monete in circolazione, ma forse doni dell’imperatore a qualche personaggio della corte, per celebrare ricorrenze particolari. Rinvenute sotto il piano pavimentale del portico di uno degli edifici del mercato, su cui continueranno in futuro le indagini, le monete potrebbero essere state tesaurizzate in un momento di grave pericolo e poi mai più recuperate.

Particolare da drone della fila di anfore pertinenti a una fase di frequentazione precedente al complesso commerciale del mercato tardo-antico di Aquileia (foto univr / sabap fvg)
Di particolare interesse e novità per la storia degli studi dell’areale è anche la complessa stratificazione emersa nel terreno con la campagna 2025. Quest’anno, innanzitutto, si è meglio chiarita la frequentazione dell’areale precedente alla costruzione del complesso commerciale, databile sulla base dei materiali raccolti alla fine del I sec. d.C.: si sono in effetti portate alla luce altre 19 anfore oltre alle 23 già evidenziate nel 2024, probabilmente funzionali a realizzare un sistema di drenaggio-rinforzo per migliorare la staticità del terreno in relazione a un vano lungo e stretto che, correlato ai pilastri analizzati nel 2024, sembra pertinente a uno o più magazzini. Con ogni probabilità si tratta di strutture di stoccaggio correlate alla prima banchina fluviale rinvenuta in area, relativa a un fiume molto più ampio dell’attuale. Questi rinvenimenti dimostrano che anche quest’area meridionale della città, di cui prima dei nostri scavi non era nota la funzione, ospitava una serie di approdi e scali per le merci che arrivavano dal mare tramite il fiume. Si può, dunque, desumere che il porto fluviale della città fosse più esteso rispetto al settore occidentale già ampiamente noto, seguendo a sud il corso del Natissa e anche qui andando a comprendere strutture per il ricovero delle merci.

La strada acciottolata individuata fra due degli edifici del complesso commerciale del mercato tardo-antico di Aquileia (foto univr / sabap fvg)
Per quanto concerne il grande complesso mercantile già noto dagli scavi degli anni precedenti, costituito da sei grandi edifici per lo stoccaggio e la vendita in particolare di prodotti alimentari (cereali, carni, verdure e frutta ecc.), nel corso della campagna 2025 si è portata alla luce nella sua interezza la strada acciottolata già in parte individuata nel 2023 e 2024 fra due degli edifici del mercato. Questo tracciato, staccandosi dal decumano posto a nord del complesso, permetteva il passaggio dei numerosi avventori che quotidianamente popolavano tali spazi e dei carri per il trasporto delle merci, come confermano anche i solchi lasciati dalle ruote sul suo piano di calpestio. Gli scavi 2025 hanno, inoltre, evidenziato un settore del crollo del portico occidentale di uno degli edifici del mercato, consentendo il recupero di altre numerose cariossidi di cereali combuste, oltre a quelle già raccolte negli scorsi anni di indagine: si tratta di dati di grande interesse anche per studiare l’alimentazione del tempo.

Uno degli inumati portati alla luce sopra i livelli di crollo del complesso commerciale del mercato tardo-antico di Aquileia (foto univr / sabap fvg)
Infine, nell’area del complesso commerciale, ma anche fra le due cinte murarie già indagate negli anni scorsi, si sono messe in luce evidenze che ci parlano della frequentazione dell’area dopo l’abbandono del mercato. Si tratta di resti di strutture abitative dotate di focolari, di vani produttivi e di una strada più tarda che continuò a correre sul tracciato della precedente, confermando che la vita qui è continuata anche dopo la distruzione del grande complesso commerciale. Inoltre, il rinvenimento di alcune sepolture di inumati, prive di corredo, su cui sono in corso analisi al C14 per le datazioni, testimonia ancora una volta la lunga frequentazione dell’area.
Aquileia (Ud). Due convegni per celebrare i 26 anni di Aquileia sito UNESCO e i 90 anni dall’apertura dell’area archeologica del porto fluviale e della “via Sacra”: il secondo appuntamento è “Porti, approdi e rotte antiche. Vie di comunicazione e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale nel Mediterraneo” che porta all’attenzione i risultati delle ultime indagini in corso e le prospettive di valorizzazione
Il 5 e 6 dicembre 2024 Aquileia celebra i 26 anni dal riconoscimento Unesco e i 90 anni dall’apertura dell’area archeologica del porto fluviale e della “via Sacra” con due convegni che si terranno negli spazi della cantina Ca’ Tullio (via Beligna 41, Aquileia) aperti al pubblico e agli operatori. E dopo il convegno “Aquileia meta sostenibile” di giovedì 5 dicembre 2024 (vedi Aquileia (Ud). Due convegni per celebrare i 26 anni di Aquileia sito UNESCO e i 90 anni dall’apertura dell’area archeologica del porto fluviale e della “via Sacra”: si comincia con “Aquileia meta sostenibile”, ospite Luca Mercalli | archeologiavocidalpassato), Si prosegue poi venerdì 6 dicembre 2024 con il convegno “Porti approdi e rotte antiche. Vie di comunicazione e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale nel Mediterraneo”, a cura di La Rotta dei Fenici – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, in collaborazione con la Fondazione Aquileia e la Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura. L’evento è organizzato in occasione del 90° Anniversario dell’apertura dell’area archeologica del porto fluviale di Aquileia e del 20° Anniversario della costituzione dell’Associazione Internazionale Rotta dei Fenici.

Veduta panoramica dell’antico porto fluviale di Aquileia (foto nicola oleotto)
La prima parte di questo convegno approfondirà il tema del sistema portuale di Aquileia nell’antichità e quello della navigazione antica nell’Adriatico, portando all’attenzione i risultati delle ultime indagini in corso e le prospettive di valorizzazione. “Sarà questa l’occasione”, dice il direttore della Fondazione Aquileia Cristiano Tiussi, “per celebrare i 90 anni dall’apertura, avvenuta il 4 giungo 1934, dell’area archeologica del porto fluviale e della suggestiva passeggiata della via Sacra, una delle più note e frequentate di Aquileia. I grandiosi lavori di sterro eseguiti tra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta sotto la guida di Giovanni Brusin consentirono di mettere in luce uno dei complessi portuali meglio conservati della romanità. Qui tuttavia continuano le indagini archeologiche condotte dalla Fondazione, dalla Soprintendenza e dalle Università, grazie alle quali emergono preziose testimonianze dell’assetto complessivo del sistema portuale e del suo funzionamento. Parallelamente la Fondazione sta elaborando un grande progetto di restauro e valorizzazione dell’area archeologica, che punta anche a risolvere la questione delle acque stagnanti sui resti antichi, garantendone nuovamente il deflusso”. Chiuderà la mattinata una riflessione sul tema dei “saper fare” del mare, delle antiche tecniche di carpenteria navale, nate proprio in epoca fenicia e ancora oggi utilizzate in molte località del Mediterraneo, possano rappresentare non solo uno strumento di dialogo interculturale tra le comunità coinvolte, ma anche un volano per la valorizzazione di queste tradizioni quali patrimonio culturale materiale e immateriale. Nella seconda parte del convegno si analizzerà il tema della navigazione antica, delle interazioni culturali e degli scambi commerciali nel resto del bacino del Mediterraneo, a partire dall’epoca fenicio-punica, passando per l’epoca greca fino ad arrivare a quella romana. Verranno anche raccontati alcuni casi di eccellenza nel campo dell’esposizione del patrimonio archeologico subacqueo, in Italia, in Spagna e a Cipro.
Programma 6 dicembre 2024. Alle 9, registrazione partecipanti e saluti istituzionali. Sessione 1: 1934-2024. Novant’anni fa l’apertura dell’area archeologica del Porto Fluviale e della “Via Sacra”. La scoperta, le ricerche recenti, le prospettive di valorizzazione. Moderatore: Luigi Fozzati, già soprintendente Archeologia del Friuli Venezia Giulia: alle 9.30, Luca Villa, Associazione Nazionale per Aquileia, “Noi s’era qui di fronte a un impianto portuale romano di tempi ottimi…”. La scoperta e la sistemazione del Porto Fluviale e della via Sacra (1926-1934); 9.50, Marie-Brigitte Carre, École française de Rome; Claudio Zaccaria, università di Trieste, “Gli scavi del Porto fluviale (1991-2003)”; 10.10, Cristiano Tiussi, Fondazione Aquileia; Paola Maggi, università di Trieste; Luca Villa, Associazione Nazionale per Aquileia, “Lo scavo archeologico nel porto fluviale (2017-2018). Risultati e prospettive di ricerca”; 10.30, Serena Di Tonto, Paola Ventura, Soprintendenza ABAP per il FVG, “Recenti ricerche archeologiche della Soprintendenza nell’area del porto e nelle sue adiacenze”; 10.50, Daniela Cottica e Andrea Cipolato, università Ca’ Foscari Venezia, “Nuove indagini lungo la sponda orientale, progetti di didattica ed inclusione”; 11.10, coffee break; 11.30, Maria Bosco e Nicola Delbarba, università di Verona, “Primi dati sugli apprestamenti fluviali nel settore meridionale di Aquileia: gli scavi nell’ex fondo Pasqualis”; 11.50, Cristiano Tiussi, Fondazione Aquileia, “L’area archeologica del porto fluviale. I progetti di restauro, sistemazione e valorizzazione”; 12.10, Alessio Re, Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura, “Scenari di dialogo e cooperazione sul boat-making”; 12.30, light lunch. Sessione 2: Vie d’acqua mediterranee. Storia dei traffici, musealizzazione e valorizzazione degli antichi saperi. Moderatore: Marie-Brigitte Carre, École française de Rome. Alle 14, Massimo Capulli, università di Udine, “Aquileia Waterscape. Navi, rotte e portualità della metropoli nord-adriatica”; 14.20, Rita Auriemma, università del Salento Lecce, “L’Adriatico dei paesaggi invisibili: i relitti raccontano le vie del mare”; 14.40, Tatiana Pedrazzi, CNR, “Interazioni culturali e scambi commerciali in epoca fenicio-punica nel Mediterraneo”; 15, Marta Novello, museo Archeologico nazionale di Aquileia, “Aquileia. Porta del Mediterraneo. Percorsi museali tra ricerca e comunicazione”; 15.20, Kostantinos Tziampasis, archeologo, “Le rotte nel Mediterraneo Orientale, tra protostoria e storia”; 15.40, Jusèp Boya, Museu d’Arqueologia de Catalunya, “Naufragi. Storia sommersa”, un percorso espositivo per raccontare la ricchezza e la diversità del patrimonio archeologico subacqueo della Catalogna e del resto del Mediterraneo; 16, Iosif Hadjikyriakos, CMMI – Cyprus Marine and Maritime Institute, “Valorizzazione e comunicazione dell’antico porto di Kition”; 16.30, discussione.
Aquileia (Ud). Due convegni per celebrare i 26 anni di Aquileia sito UNESCO e i 90 anni dall’apertura dell’area archeologica del porto fluviale e della “via Sacra”: si comincia con “Aquileia meta sostenibile”, ospite Luca Mercalli
Il 5 e 6 dicembre 2024 Aquileia celebra i 26 anni dal riconoscimento Unesco e i 90 anni dall’apertura dell’area archeologica del porto fluviale e della “via Sacra” con due convegni che si terranno negli spazi della cantina Ca’ Tullio (via Beligna 41, Aquileia) aperti al pubblico e agli operatori. In particolare giovedì 5 dicembre a partire dalle 9.30 istituzioni, professionisti e operatori del settore turistico-culturale, ma anche giornalisti, editori e camminatori dialogheranno e si confronteranno nell’ambito del convegno “Aquileia meta sostenibile”, su tematiche di grande rilevanza non solo per Aquileia, dove vie di mare e di terra si incrociano sin dall’antichità, ma anche per il più ampio territorio regionale. “Aquileia vuole essere una destinazione che guarda con impegno al futuro”, sottolinea Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia, “promuovendo la consapevolezza nella comunità locale e nei visitatori sul tema della sostenibilità. Tutti dobbiamo essere custodi consapevoli del sito e del suo valore universale per garantire che la valorizzazione di questi luoghi prosegua in maniera responsabile, proponendo pratiche turistiche sostenibili, e che il grande patrimonio di Aquileia sia trasmesso intatto alle future generazioni. Preservare questo patrimonio significa impegnarci a proteggere il sito, favorendo allo stesso tempo la fruizione da parte del pubblico e garantire a chi verrà dopo di noi la possibilità di apprezzare e comprendere la nostra storia. Da qui l’impegno in numerosi interventi di restauro e valorizzazione, le collaborazioni con le Università e la Soprintendenza per gli scavi e la ricerca, la scelta di costituire il dipartimento didattico “Educa” per il sito Unesco, le iniziative sul tema dell’inclusività. Alla base di tutto l’importanza del lavoro costante in stretta sinergia con gli enti e le associazioni del territorio in nome di quei valori per i quali l’UNESCO ha riconosciuto Aquileia Patrimonio dell’Umanità”.
Giovedì 5 dicembre 2024. In quest’ottica la giornata propone una riflessione sui cammini come motore di sviluppo consapevole e lancia un nuovo Festival dedicato agli itinerari e ai percorsi che si intrecciano proprio ad Aquileia che si terrà nella primavera 2025; altri temi sono le progettualità transfrontaliere per GO! 2025; gli esempi concreti di creatività imprenditoriale applicata alla valorizzazione culturale e l’impatto del cambiamento climatico sul patrimonio archeologico e culturale. Grande ospite della giornata Luca Mercalli, presidente dell’associazione Società Meteorologica Italiana, climatologo e giornalista che dialogherà con Paolo Mosanghini, direttore del Messaggero Veneto sul tema patrimonio culturale e cambiamento climatico. A seguire il focus si sposterà su Aquileia entrando nel vivo dei risultati delle recenti analisi scientifiche per discutere di linee strategiche e misure di salvaguardia. La giornata si chiuderà con la presentazione del libro “Adriatico. Mare d’inverno” edito da Artem, curato da Cristiana Colli che racconta l’Adriatico dal mare, dalla terra e dal cielo, a pelo d’acqua, lungo le rive, nelle comunità-simbolo, nelle città invisibili dei mondi sottomarini, dalle distanze immense dei satelliti geostazionari attraverso le parole di 38 autori. Nell’occasione saranno presenti la curatrice Cristiana Colli, il direttore della Fondazione Aquileia Cristiano Tiussi ed Elena Commessatti, scrittrice e giornalista che hanno raccontato rispettivamente Aquileia e Grado. L’evento è organizzato dalla Fondazione Aquileia, in collaborazione con il Comune di Aquileia, soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per il FVG, la Direzione Regionale Musei FVG – Museo archeologico di Aquileia, la Basilica di Aquileia e PromoTurismoFVG. L’evento si inserisce inoltre nelle progettualità verso GO! 2025. La prenotazione è consigliata sulla piattaforma Eventbrite (ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili).
PROGRAMMA DEL CONVEGNO “AQUILEIA META SOSTENIBILE”: 5 DICEMBRE – mattina [Prenotazione consigliata: per le sessioni della mattina utilizzare questo link
https://www.eventbrite.it/e/1095119535009?aff=oddtdtcreator]. Alle 9.15, welcome coffee; 9.30, saluti istituzionali di: Emanuele Zorino, sindaco del Comune di Aquileia; Roberto Corciulo, presidente di Fondazione Aquileia; Diego Bernardis, presidente della V Commissione Permanente della Regione Friuli Venezia Giulia; Sergio Emidio Bini, assessore regionale alle attività produttive e turismo.
Alle 10, Sessione 1 Viaggiare a impatto zero: i cammini come motore di sviluppo consapevole. In un mondo sempre più attento alla sostenibilità, il crescente numero di viaggiatori che sceglie di percorrere a piedi (o in bicicletta) i cammini del bel Paese può effettivamente diventare la chiave per la valorizzazione e lo sviluppo dei territori? Operatori di settore e progettisti di itinerari turistico-culturali dialogheranno per rispondere a questa e molte altre domande, presentare i trend più significativi e raccontare esempi di partnership efficaci attivate tra il settore pubblico e quello privato. Moderatore: Sara Zanni, archeologa e consigliere del Ministro del Turismo per i cammini e i percorsi turistici. Intervengono: Isabella Pavan, responsabile della collana Percorsi di Terre di mezzo Editore; Roberta de Bonis Patrignani, ricercatore senior di Fondazione Links; Roberto Corciulo, presidente di Fondazione Aquileia; Davide Nanna, CEO e Fondatore di Cammini d’Italia; Vincenzo Caruso, content creator e video maker di Cammini d’Italia; Alessia del Bianco, Area Cultura di PromoTurismoFVG, Referente per turismo accessibile, religioso, scolastico e sostenibile; Marta Novello, Elena Braidotti, Annalisa de Franzoni, museo Archeologico nazionale di Aquileia (EducA. Itinerari di scoperta lungo strade di Aquileia); Alberto Fiorin, collaboratore e autore di Ediciclo Editore (A piedi o in bicicletta? Riflessioni sulle due diverse esperienze);
Alle 11.15, Sessione 2 Aquileia terra di cammini: le esperienze e le progettualità per il 2025. Vie di mare e vie di terra si incrociano da sempre ad Aquileia, città destinata a diventare un nodo cruciale in un più ampio sistema di itinerari culturali e spirituali, che uniscono storia, natura e archeologia. Questa tavola rotonda sarà incentrata sulle iniziative concrete che i gestori dei numerosi cammini stanno sviluppando in vista degli importanti eventi che vedranno la luce con il nuovo anno, incluso il Giubileo. Moderatore: Andrea Bellavite, giornalista e Direttore della Basilica di Aquileia. Intervengono: Aurelio Pantanali, socio fondatore dell’associazione Iter Aquileiense-Cammino Celeste; Mattia Vecchi, Project Manager di Iter Goritiense (progetto Interreg ITA-SLO SFP GO! 2025 “Walk2Spirit”) e Responsabile della comunicazione della Basilica di Aquileia; Viola Gaudiano, strategist e project developer di Romea Strata; Antonio Barone, direttore dell’itinerario culturale europeo La Rotta dei Fenici; Renato Cavaliere, ideatore del cammino Via Flavia; Cristiano Tiussi, presidente dell’associazione Roman Roads Heritage – Iter Romanum e Direttore di Fondazione Aquileia; Polona Abram, responsabile della realizzazione del progetto Interreg ITA-SLO SPF GO! 2025 “L’itinerario transfrontaliero di San Martino”; Martin Peterka, membro del Segretariato Permanente dell’Itinerario culturale europeo dei SS Cirillo e Metodio [in videomessaggio].
Alle 12.15, Sessione 3 La sfida di GO! 2025 attraverso le collaborazioni transfrontaliere. Un approfondimento dedicato al fondo per piccoli progetti GO! 2025 – Small Projects Fund come veicolo di innovazione e cambiamento, che ha agevolato la realizzazione di iniziative culturali transnazionali. I progetti finanziati, pur avendo un impatto locale, contribuiscono infatti a rafforzare il legame tra Italia e Slovenia e, soprattutto, la collaborazione tra le persone. Moderatore: Martina Delpiccolo, giornalista. Intervengono: Roberto Corciulo, presidente di Fondazione Aquileia; Stojan Pelko, responsabile di programma GO! 2025; Romina Kocina, direttrice GECT GO!; Rodolfo Ziberna, sindaco del Comune di Gorizia; Patrizia Artico, Assessore del Comune di Gorizia – Assessorato Capitale europea della cultura; Anton Harej, vicesindaco del Comune di Nova Gorica (Občina Nova Gorica); Barbara Zilli, assessore regionale alle finanze.
5 DICEMBRE – pomeriggio [Prenotazione consigliata: per le sessioni del pomeriggio utilizzare questo link
https://www.eventbrite.it/e/1095135161749?aff=oddtdtcreator]. Alle 15, Sessione 4 Patrimonio culturale e cambiamento climatico: dialogo con Luca Mercalli. Salvaguardare l’ambiente, garantire la corretta preservazione del patrimonio culturale e generare tra le comunità locali una maggior consapevolezza sul tema del cambiamento climatico saranno le principali priorità degli anni a venire. Il noto climatologo Luca Mercalli ci spiegherà quali sono gli indicatori dello stato ambientale, quali gli scenari futuri e i cambiamenti in atto su cui riflettere. Moderatore: Paolo Mosanghini, giornalista e vicedirettore del Messaggero Veneto per il gruppo NEM. Interviene: Luca Mercalli, presidente dell’associazione Società Meteorologica Italiana, climatologo e giornalista
Alle 16, Sessione 5 Patrimonio culturale e cambiamento climatico: una sfida aperta per il sito UNESCO di Aquileia e per il territorio regionale. Partendo dai risultati delle recenti analisi scientifiche, si discuterà delle linee strategiche e misure di salvaguardia promosse dalle istituzioni e dagli enti preposti così come delle progettualità già attivate per proteggere e valorizzare l’ampio patrimonio archeologico, culturale e non solo. Moderatore: Paolo Mosanghini, giornalista e vicedirettore del Messaggero Veneto per il gruppo NEM. Intervengono: Cristiano Tiussi, direttore di Fondazione Aquileia; Federica Flapp, referente della struttura “Funzione clima, dati e monitoraggio” di ARPA FVG; Rosanna Clocchiatti, presidente del Consorzio di Bonifica Friulana; Laura Acampora, dipartimento per l’amministrazione generale – Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura / da confermare; Emanuele Zorino, sindaco del Comune di Aquileia.
Alle 17.15, Sessione 6 CREAttivo: Arte, impresa e siti UNESCO. Ritornano i Cammini di CREAttivo! Il progetto culturale che premia le sinergie tra Pubblico e Privato intrecciando Arte, Impresa, Design e Didattica di alta formazione. Per crescere ed espandersi sul territorio in nome della formazione e della valorizzazione dei saperi artistici, artigianali e industriali. Moderatore: Sabrina Zannier, Direttrice artistica di Maravee Projects. Intervengono: Roberto Corciulo, presidente di Fondazione Aquileia; Emanuele Zorino, sindaco del Comune di Aquileia; Nadia Vacchiano, capo area di Legnolandia; Pierpaolo Zanchetta, rappresentante regionale al Comitato tecnico della Fondazione Dolomiti UNESCO; Gabriella Del Frate, responsabile Ufficio Cultura del Comune di Palmanova e direttrice del Museo Civico; Angela Zappulla, assessore alla Cultura del Comune di Cividale e direttrice del Museo Civico.
Alle 18.15, Sessione 7 Presentazione del libro “Adriatico. Mare d’inverno”. Adriatico. Mare d’inverno è un progetto editoriale, culturale e territoriale che racconta la lunga dorsale adriatica in una narrazione estesa, fatta di storie e destinazioni puntuali, con letture e punti di vista multidisciplinari, per cogliere nell’ordinario mare d’inverno l’esperienza di una conoscenza straordinaria. Moderatore: Alessandra Zigaina, giornalista. Intervengono: Elena Commessatti, scrittrice e giornalista; Cristiana Colli, ideatrice e curatrice del volume “Adriatico. Mare d’inverno” edito da artem; Cristiano Tiussi, Direttore di Fondazione Aquileia.
19.30, momento conviviale
Aquileia. La Fondazione Aquileia promuove all’alba al porto fluviale il Concerto del Solstizio in occasione del solstizio d’estate e della Festa della Musica con il flautista Tommaso Dionis e la violoncellista Francesca Favit. Ingresso gratuito

In occasione del solstizio d’estate e della Festa della Musica Fondazione Aquileia organizza, per il terzo anno consecutivo, un suggestivo concerto all’alba – mercoledì 21 giugno 2023 alle 5 – nell’area dell’antico porto fluviale di Aquileia. Protagonisti un duo d’eccellenza formato dal flautista Tommaso Dionis e dalla violoncellista Francesca Favit che ci allieteranno con un percorso musicale che spazia dal barocco, al tardo romanticismo fino al novecento. Ingresso libero senza prenotazione. L’accesso all’area del porto fluviale sarà solo da via Gemina. Il programma musicale: G. P. Telemann: Duet TWV 40:107, Affettuoso, Allegro, Andante, Presto; J. S. Bach: Sonata in Mi maggiore, BWV 1035 per flauto e basso continuo, Adagio ma non tanto, Allegro, Siciliano, Allegro assai; G. Fauré: Pavane; F. Danzi: Duo op. 64 n.2, Lento, Larghetto, Adagio; P. Mascagni: dalla “Cavalleria Rusticana” Intermezzo; R. Gliere: Prelude, Gavotte, Berceuse, Canzonetta, Intermezzo, Impromptu, Etude, Scherzo. L’evento è organizzato in collaborazione con Associazione Imprenditori di Aquileia, Comune di Aquileia e soprintendenza Archeologia Belle arti Paesaggio del FVG.

La violoncellista Francesca Favit (foto fondazione aquileia)
Francesca Favit si è diplomata brillantemente al Conservatorio di Musica A. Steffani di Castelfranco Veneto nella classe di Violoncello della Prof.ssa Teodora Campagnaro. Ha proseguito gli studi di perfezionamento rispettivamente nel repertorio solistico con i Maestri M. Meir, D. Lupu, E. Bronzi, M. Flaksman, M. Rousi, C. Richter, F.M. Ormezowski, M. Polidori e Y. Savary ed in quello cameristico con i Maestri F. Rossi (presso la Scuola Internazionale del Trio di Trieste), il Trio Altenberg (presso la Musikhochschule di Vienna), L. Simoncini, S. Balshem, V. Mendelssohn e con il Quartetto Borodin, B. Giuranna, A. Specchi, B. Baraz (presso i Corsi Internazionali di Perfezionamento musicale a Portogruaro). Nel 2010 ha conseguito il Diploma Solistico all’Accademia di Alto Perfezionamento di Santa Cecilia a Roma nella classe di Violoncello del M° Francesco Strano. Dal 1998 al 2002 ha fatto parte del Quartetto d’Archi “Pezzè” con il quale ha ottenuto diversi riconoscimenti in concorsi nazionali ed internazionali: II premio alla rassegna di Trio e Quartetto di Vittorio Veneto (1998), I premio al Concorso internazionale Caffa Righetti di Cortemilia (1998), II premio all’audizione di Musica da Camera Estate Musicale a Portogruaro (1999). Con tale formazione si è esibita in diversi Teatri e Sale concertistiche in Italia e all’estero. Ha suonato in diverse formazioni cameristiche con G.B. Rigon, S. Chiesa, D. Rossi, S. Braconi, V. Mendelssohn, A. Specchi, A. Vinnitski, J. Raclin. In Duo con Pianoforte ha suonato per l’inaugurazione del Giardino Botanico Hortus presso la Chiesa Santa Maria Maggiore di Spello ed ha aperto la Stagione Concertistica 2004 – 2005 dell’Auditorium San Domenico di Foligno. Nella formazione di Duo e Trio con Pianoforte ha ottenuto il II premio al Concorso nazionale Santa Cecilia di Napoli, il I premio al Concorso nazionale I Poggioli di Torre Annunziata e il I premio all’Audizione di musica da camera Estate Musicale a Portogruaro. Si è esibita in diverse stagioni concertistiche. Ha collaborato con l’Orchestra Filarmonica A. Toscanini e l’Orchestra del Teatro Regio di Parma, l’ Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, esibendosi in importanti teatri italiani ed esteri sotto la direzione di illustri Maestri quali R. Muti, L. Maazel, Z. Mehta, V. e M. Jurowski, R. Abbado, Lu Jia, Y. Levi, B. Bartoletti, M.W. Chung, K. Ono, M. Plasson, J. Webb, Y. Temirkanov, J. Valchua D. Kitajenko A. Fisch, P.Inkinen e S.Denève. Suona con l’Anahit Ensemble proponendo un percorso singolare alla scoperta della cultura armena attraverso i testi di Sonya Orfalian e musiche del compositore Komitas. In occasione della giornata in ricordo del Genocidio del popolo armeno, l’ensemble ha eseguito musiche dal vivo all’interno del melologo “L’eclisse” nella serata trasmessa in diretta su Radio3. È fondatrice, insieme al bandoneonista Massimiliano Pitocco, degli Strings&bottons che si sono esibiti al Teatro Massimo di Pescara per la stagione concertistica della Società del Teatro e della Musica. Ha inciso La Serva Padrona di G.B. Pergolesi (a parti reali) e Arie d’Opera con l’Ensemble Le Pleiadi (flauto, soprano, arpa e violoncello), per la casa discografica Tactus; per la casa discografica Decca invece ha inciso l’Omaggio a B. Gigli con l’Orchestra del Teatro Regio di Parma e il tenore F. Armiliato. È docente di violoncello e musica da camera al Liceo XXV Aprile di Portogruaro.

Il flautista Tommaso Dionis (foto fondazione aquileia)
Tommaso Dionis ha studiato flauto al Conservatorio di musica G. Tartini di Trieste con i prof. Giorgio Blasco e Giuseppina Mascheretti, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode nel 2013. Si è specializzato in seguito con flautisti di fama internazionale come Giampaolo Pretto, Marco Zoni e Janos Balint. Ha intrapreso una florida attività concertistica ricoprendo il ruolo di flautista presso orchestre di grande rilievo come l’Orchestra Filarmonica della Scala di Milano, Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini di Parma, Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta e selezionata dal Maestro Ricardo Muti, FVG Mitteleuropa Orchestra e l’Orchestra Virtuosi Brunensis, esibendosi in importanti teatri italiani ed esteri. Parallelamente all’attività flautistica si è dedicato allo studio della direzione d’orchestra diplomandosi nel conservatorio di Trieste con il M. Antonino Fogliani. Si è specializzato nella prestigiosa Accademia Chigiana di Siena con i maestri Daniele Gatti e Gianluigi Gelmetti. È stato assistente di direttori come Antonino Fogliani, Donato Renzetti e Daniele Gatti ed il suo percorso musicale l’ha visto impegnato come direttore con l’orchestra e il coro della Fondazione lirica del Teatro Verdi di Trieste, l’Orchestra della Fondazione I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Giovanile Italiana, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’orchestra Virtuosi Brunensis e l’orchestra della Fondazione Bulgaria Classic. Più volte ha collaborato con l’autorevole festival rossiniano Rossini in Wildbad Belcanto Opera Festival come assistente musicale collaborando all’incisione per NAXSOS di importanti pagine musicali. Già docete di flauto al Liceo musicale di Portogruaro, attualmente ricopre il ruolo di docente al Conservatorio G.P da Palestrina di Cagliari.
Aquileia. Concerto all’alba nell’antico porto fluviale in occasione del solstizio d’estate e della Festa della Musica

La violinista ucraina Anastasiya Petryshak protagonista del concerto all’alba del solstizio nell’antico porto fluviale di Aquileia (foto fondazione aquileia)
Evento speciale ad Aquileia. Martedì 21 giugno 2022, alle 5 del mattino, in occasione del solstizio d’estate e della Festa della Musica suggestivo concerto all’alba nell’antico porto fluviale di Aquileia. Protagonista la violinista Anastasiya Petryshak, in programma musiche di Bach, Paganini, Piazzolla. Per le prenotazioni (max 100 posti) su https://www.eventbrite.it/…/biglietti-concerto-del… Anastasiya Petryshak è considerata una tra i violinisti più acclamati della sua generazione. Anastasiya nasce in Ucraina nel 1994. All’età di otto anni inizia ad esibirsi in pubblico vincendo numerosi concorsi di caratura nazionale ed internazionale. Nel 2005 si trasferisce in Italia per proseguire gli studi di violino diventando la più giovane allieva del Maestro Salvatore Accardo con il quale studia nell’Accademia “Walter Stauffer” a Cremona per otto anni. Durante quel periodo Anastasiya afferma la sua carriera ed il suo nome diventa di riferimento nell’ambiente musicale già da giovanissima. Nel 2016 si trasferisce in Svizzera, conclude il “Master Soloist” nella prestigiosa “ZHdK” di Zurigo sotto la guida del Maestro Rudolf Koelman ed afferma ulteriormente la sua arte. La sua carriera internazionale permette ad Anastasiya di suonare in tutto il mondo: Europa ed oltre come Stati Uniti, Corea del Sud, Arabia Saudita, Libano e Sud Africa. Si esibisce nelle più prestigiose sale concertistiche (Teatro Politeama, Palermo; Metropolitan Pavilion, New York; Quirinale e Senato, Rome; etc), con rinomate orchestre e direttori come Michael Tabachnik e Gianluigi Gelmetti. Da dieci anni collabora con il tenore Andrea Bocelli. Incide il suo primo CD “Amato Bene” con Sony Classical, registrato con “Gli Archi dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia” suonando sullo Stradivari “Il Toscano”. Anastasiya acquisisce una grande esperienza suonando i migliori strumenti d’epoca (Stradivari, Amati, Guarneri) della collezione del “Museo del Violino” in Cremona. Suona e registra con più di 60 strumenti per le ricerche scientifiche. Si esibisce suonando il celebre violino “Il Cannone” appartenuto a Nicolò Paganini per eseguire il suo Concerto n.1 presso il Teatro Carlo Felice di Genova. All’attività concertistica affianca anche quella didattica, insegna nella celebre “Yamaha Music School” di Zurigo e si dedica regolarmente alle Masterclass. Anastasiya collabora con “Pirastro” e suona regolarmente il violino di Roberto Regazzi costruito appositamente per lei nel 2012.
#iorestoacasa. “Il porto fluviale di Aquileia e i commerci” con Cristiano Tiussi è il tema della terza “pillola video” proposta dalla Fondazione Aquileia
“Il porto fluviale di Aquileia e i commerci” con protagonista Cristiano Tiussi, archeologo e direttore della Fondazione Aquileia è il tema della terza “pillola” video proposta dalla Fondazione Aquileia che apre virtualmente le porte della città antica al pubblico, in questo momento di chiusura forzata, aderendo alla campagna del MiBACT #iorestoacasa. Oggi chi visita le rovine, ancora ben conservate, della sponda e delle banchine di carico e scarico, dei piani inclinati e delle rampe di raccordo con le vie urbane fatica a immaginare che sotto la passeggiata della cosiddetta “via Sacra” si aprisse un bacino fluviale largo quasi cinquanta metri, nel quale approdavano imbarcazioni di diversa stazza, provenienti da tutto il Mediterraneo; oppure, che alle spalle della banchina si sviluppasse un lunghissimo edificio, con tre soli accessi collegati ai piani inclinati.

Il porto fluviale di Aquileia è uno degli esempi meglio conservati di struttura portuale del mondo romano (foto Gianluca Baronchelli)
Il porto fluviale è uno degli esempi meglio conservati di struttura portuale del mondo romano e sorgeva sull’antico corso del Natisone e Torre, che costeggiava a est l’antica città e che in questo punto aveva una larghezza di quasi cinquanta metri. Le strutture, scavate negli anni Trenta del secolo scorso, si sviluppavano per più di trecento metri lungo la sponda destra del fiume, a ridosso delle mura di età repubblicana. Sovrappostosi ad un più antico impianto, il porto fluviale fu completamente ristrutturato all’inizio del I secolo d.C., con un nuovo complesso di banchine e un lungo edificio retrostante, che si apriva verso il fiume. Tre rampe, oblique rispetto al prospetto delle banchine, consentivano il collegamento con la viabilità urbana. Ulteriori trasformazioni risalgono all’età di Costantino il Grande (306- 337 d.C.) pochi anni prima che, proprio sopra le banchine, venissero erette le nuove mura di cinta, che decretarono, assieme al restringimento dell’alveo, il progressivo abbandono del porto.
Se volete contattarmi o inviare news:
Categorie
Archivi
Articoli recenti
- Ercolano. Prorogata a maggio 2026 la mostra “Dall’uovo alle mele” allestita a Villa Campolieto dal parco archeologico: conosciamola meglio con la presentazione che il direttore Francesco Sirano ha fatto per “archeologiavocidalpassato.com” dicembre 22, 2025
- Licodia Eubea (Ct). Con i video-diari di Terra Hyblea produzioni video e le riflessioni di Alessandra Cilio ecco il bilancio del XV festival della Comunicazione e del Cinema archeologico, cresciuto in qualità di film e approfondimenti, in quantità di eventi collaterali, in partecipazione del pubblico, in sedi e premi dicembre 22, 2025
- Un libro al giorno. “I Rosoni medievali. Significato, simboli, esoterismo e numerologia” di Armando Rossi dicembre 22, 2025
- Pompei. Arriva la Fiamma Olimpica: lungo il percorso su via dell’Abbondanza, si potranno ammirare gli ambienti e la facciata dell’Insula dei Casti Amanti dopo i restauri. Braciere in piazza Bartolo Longo dicembre 22, 2025
- San Casciano dei Bagni (Si). Al teatro dei Georgofili Accalorati presentazione delle nuove scoperte nella campagna 2025 al santuario etrusco-romano del Bagno Grande dicembre 21, 2025
CHI SIAMO
Graziano Tavan, giornalista professionista, per quasi trent’anni caposervizio de Il Gazzettino di Venezia, per il quale ho curato centinaia di reportage, servizi e approfondimenti per le Pagine della Cultura su archeologia, storia e arte antica, ricerche di università e soprintendenze, mostre. Ho collaborato e/o collaboro con riviste specializzate come Archeologia Viva, Archeo, Pharaos, Veneto Archeologico. Curo l’archeoblog “archeologiavocidalpassato. News, curiosità, ricerche, luoghi, persone e personaggi” (con testi in italiano)
Commenti recenti