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Roma. Il Polo Museale Sapienza alla Notte Europea dei Musei 2025: visite guidate, mostre, eventi, laboratori ludico didattici, musica

Il Polo Museale Sapienza (PMS) riapre anche quest’anno le porte dei suoi musei tornando a partecipare al prestigioso appuntamento di rilevanza internazionale Notte Europea dei Musei 2025, in programma sabato 17 maggio 2025. Con l’evento Maggio Museale, i Musei di Sapienza accolgono i visitatori già a partire dalle 15, offrendo a famiglie, bambini e al grande pubblico, la possibilità di scoprire e ammirare le loro collezioni in maniera completamente gratuita e di prendere parte a divertenti e coinvolgenti laboratori ludico-didattici e una guida alla visita. Questa anticipazione delle attività dei Musei di Sapienza confluisce poi nel programma della Notte dei Musei 2025, partendo alle 20 con il concerto della Salt Street Band sulla terrazza del Rettorato e proseguirà fino alle 24 con una vasta offerta di mostre, eventi, visite guidate tematiche e numerosi laboratori insieme ad altre iniziative di promozione culturale. Questo straordinario evento segna l’ottava edizione del Maggio Museale del PMS e rappresenta un’occasione unica per vivere in modo alternativo lo spazio universitario, dando la possibilità ad un pubblico ampio e variegato di prendere parte a un momento di scoperta, divertimento e incontro dalle prime ore del pomeriggio sino a sera tarda. Valore aggiunto di questo imperdibile appuntamento artistico e culturale è la facilità di accesso agli spazi del Polo, grazie alla messa a disposizione del tutto gratuita del parcheggio interno del campus universitario e all’ apertura di due ingressi, il primo situazione in P.le Aldo Moro 5 e il secondo in Viale dell’Università 38. Inoltre, la vicinanza dei numerosi musei permette di raggiungere rapidamente e visitare senza sforzi una vasta gamma di strutture e collezioni.

Il Polo Museale Sapienza, sotto la presidenza di Fabio Attorre e diretto da Claudia Carlucci, rappresenta una delle istituzioni culturali e scientifiche più rilevanti all’interno della Capitale e dell’Università di Roma. Comprende ben 19 musei universitari, di cui 7 fuori dalla Sapienza suddivisi tra Roma e Latina, ciascuno portatore di una propria specificità e identità culturale. Si tratta di musei di interesse storico, dedicati alla conservazione, alla tutela e valorizzazione alla di un ingente patrimonio, ma anche alla ricerca attiva, alla didattica e alla divulgazione. Le numerose collezioni rappresentano un autentico tesoro senza eguali e dal valore inestimabile, offrendo un’ampia gamma di scienze, tecnologie, reperti archeologici e opere d’arte che riflettono la complessità e la ricchezza della storia romana e non solo. La diversità e l’importanza delle collezioni presenti all’interno delle POM lo collocano tra le istituzioni culturali di maggior prestigio di Roma, contribuendo in modo significativo alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio storico e scientifico.

Roma. Al dipartimento di Scienze dell’Antichità di Sapienza università presentazione del libro “Museo dell’Arte Classica: Gipsoteca. Volume II” di Raffaella Bucolo (casa editrice Aguaplano)

roma_sapienza_libro-museo-d-arte-classica_gipsoteca_raffaella-bucolo_locandinaMercoledì 30 ottobre 2024, alle 17.30, nell’aula di Archeologia del museo dell’Arte classica del dipartimento di Scienze dell’Antichità – Polo Museale – Sapienza Università di Roma, presentazione del libro “Museo dell’Arte Classica: Gipsoteca. Volume II” di Raffaella Bucolo (Casa Editrice Aguaplano). Dopo i saluti di Giorgio Piras, direttore del dipartimento di Scienze delle Antichità di Sapienza università Roma; e Claudia Carlucci, direttrice del polo museale Sapienza, presentano Anna Anguissola, università di Pisa; Claudia Cecamore, museo della Civiltà Romana; Simone Rambaldi, università di Palermo.

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Copertina del primo volume sul “Museo dell’Arte classica. Gipsoteca” curato da Marcello Barbanera

Il catalogo “Museo dell’Arte classica. Gipsoteca II” di Raffaella Bucolo segue dopo quasi trent’anni il primo volume del Catalogo delle sculture a firma di Marcello Barbanera, allora conservatore del museo, che concepì la sua opera presentando i calchi non solo allo scopo di valorizzare il senso della loro storicizzazione e la funzione quali strumenti della ricerca sulla ricostruzione della scultura antica, ma anche impiegando le fonti dell’archivio storico del Museo per ripercorrerne la storia insieme a quella della sua importante collezione. Il primo catalogo comprende i calchi esposti dalla sala I alla sala XIX del museo, mentre il secondo volume prosegue con le schede dei singoli calchi fino alla sala XLI. L’impostazione del Catalogo segue quella del precedente, nel presentare i calchi secondo il percorso allestitivo tradizionale del Museo – dal 1935 trasferito nell’edificio di Lettere e Filosofia della nuova Città universitaria -, basato sullo sviluppo cronologico degli originali greci e della loro distribuzione nelle sale, mantenuto anche dopo il rinnovato allestimento curato da Andrea Carandini e Marcello Barbanera del 1997. Il percorso cronologico, impostato ab origine da E. Löwy, continua ad essere il filo rosso che connota l’esposizione dei calchi per dare una continuità nel tempo al Museo anche nei futuri assetti museografici.