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Il jazz nell’arena dei gladiatori, grazie alla collaborazione con il parco archeologico dei Campi Flegrei. Al via il XII Pozzuoli jazz festival: quattro concerti nell’anfiteatro flavio in concomitanza con la mostra “Proiezioni. Il mondo dei gladiatori”. Chiusura a settembre sull’acropoli di Cuma

Il jazz nell’arena dei gladiatori. Il Pozzuoli jazz festival XII edizione, Festival dei campi Flegrei, porta la sua musica in un luogo simbolo della storia, della cultura e dell’archeologia flegrea: l’Anfiteatro Flavio, cuore della rassegna di quest’anno, a cui seguirà l’ultimo appuntamento presso l’Acropoli di Cuma. Grazie all’ospitalità in entrambi i siti e alla collaborazione del Parco archeologico dei Campi Flegrei. Nel centro della città di Pozzuoli dal 18 luglio 2021 quattro concerti jazz con Danilo Blaiotta Trio, Carmine Ioanna Quartet, Francesco Cafiso Mauro Schiavone Duo, The Swingers Orchestra risuoneranno dalla arena flegrea. Cultura e musica al fianco con una ricca offerta; nelle giornate dei concerti sarà anche possibile visitare la mostra “Proiezioni. Il mondo dei gladiatori”. Chiude la rassegna nei siti archeologici, sull’acropoli di Cuma, Pietro Condorelli ed il suo trio. Il festival è organizzato dall’associazione Jazz & Conversation che da anni contribuisce a portare la  musica di qualità nei luoghi di cultura territorio flegreo e che quest’anno ha lanciato il progetto A.M.A.  Archeo Music and Arts, grazie al quale sono stati prodotti concerti e esibizioni, diffusi attraverso i canali social e la rete, per sostenere e tener vive le manifestazioni culturali e lo spettacolo gravemente colpiti dalla crisi pandemica.

Accessibilità. Partecipazione con biglietto di ingresso al sito 4 euro. Ingresso anche con la card “MYFLEG” Ingresso con prenotazione obbligatoria attraverso il sito www.pafleg.it. L’accesso al sito anfiteatro sarà consentito a partire dalle 20.15. La biglietteria si trova all’ingresso dove sarà rilevata la temperatura evitando assembramenti e tenendo la distanza di almeno un metro. È fatto obbligo di avere la mascherina. Per lo svolgimento dei concerti saranno rispettate tutte le norme previste in ambito nazionale e regionale. Info: segreteria@pozzuolijazzfestival.it Tel.: 327 8203166 – 3356684161

L’Anfiteatro Flavio ospita la XII edizione del Pozzuoli Jazz Festival (foto pafleg)

“Quest’ultimo anno di attività, limitato ancora dalle restrizioni contro il Covid-19 per le manifestazioni culturali e lo spettacolo dal vivo e solo da poco modificate”, spiegano i promotori di Pozzuoli Jazz Festival, “ha visto superati questi limiti grazie alla nostra elaborazione e realizzazione di un format nuovo A.M.A. Archeo, Music and Arts, produzione di concerti e esibizioni dal vivo, diffusi attraverso i canali social e la rete. Una risposta adeguata e coerente con le direttive del ministero della Cultura circa il sostegno al settore dello spettacolo, particolarmente colpito dalla pandemia e dalle restrizioni conseguenti. L’apprezzamento per quanto realizzato, sia da parte del Ministero che degli artisti coinvolti, è la ricompensa più soddisfacente per la nostra Associazione”. E continuano: “La spinta a testimoniare sempre il proprio impegno culturale e sociale nei Campi Flegrei, insieme alle attività di valorizzazione del patrimonio dei beni culturali, anche in rete con altri soggetti e Enti territoriali, è l’energia che ci mette in condizione di continuare, nonostante le difficoltà, e a ricercare sempre nuovi traguardi per lo sviluppo sostenibile del territorio flegreo. Il Festival offre al pubblico un ventaglio di proposte sempre nuove e in grado di suscitare analisi, apprezzamenti e approfondimenti. La rassegna di quest’anno vede “nell’arena” interpreti di livello internazionale e Jazz apprezzato in tutti gli ambienti competenti, sempre lungo un percorso e un progetto che pone il musicista e la sua dialettica in un confronto aperto con il territorio, in una reciproca contaminazione artistica, diventando essa stessa opera di valorizzazione degli interpreti e dei beni culturali che li ospitano, in una nuova forma di promozione culturale e sociale”.

Danilo Blaiotta Trio con Danilo Blaiotta, Jacopo Ferrazza e Valerio Vantaggio (foto Federica Di Benedetto)

Il  primo appuntamento, il  18 luglio 2021, è con Danilo Blaiotta Trio. Un giovane pianista, con il suo gruppo consolidato, tra i più interessanti talenti del jazz italiano, le cui note originali trova radici robuste negli schemi compositivi della bella musica del Novecento.

Carmine Ioanna Music Company (foto pjf)

Il  19 luglio 2021 si prosegue con Carmine Ioanna Quartet. Fisarmonicista tra i più quotati della scena italiana ed internazionale. Con Music Company nasce l’idea di formare una compagnia, come quelle di teatro di una volta, con  musicisti e tecnici di grande profilo ed affinità, a condividere musica e momenti di vita.

Il Duo Francesco Cafiso e Mauro Schiavone con Pino Ninfa (foto pjf)

Francesco Cafiso, Mauro Schiavone Duo con la partecipazione di Pino Ninfa e le sue immagini, si esibiranno il 23 luglio 2021. Un duo di spessore internazionale, due grandi interpreti della musica jazz. Cafiso disarticola la melodia dei brani costruendo assoli straordinari per originalità e creatività. Schiavone assicura un vero e proprio tappeto sonoro, creando sul suo pianoforte linee melodiche moderne e di gran classe. Sottolineano il concerto le immagini del grande fotografo Pino Ninfa.

The Swingers Orchestra diretta dal chitarrista Delio Barone (foto pjf)

The Swingers Orchestra conclude i concerti all’Anfiteatro di Pozzuoli il 27 luglio 2021. Una vera e propria Jazz Band, che suona con entusiasmo questa fantastica musica per il piacere di farla riscoprire anche ai non appassionati. Artisti di grande levatura e bravura diretti dal chitarrista da Delio Barone.

Pietro Condorelli in concerto sull’Acropoli di Cuma (foto pjf)

Ed infine appuntamento da non perdere il 9 settembre 2021, all’Acropoli di Cuma. Le note deliziose del maestro Pietro Condorelli ed il suo trio ci accompagneranno nello splendido scenario naturale del luogo simbolo del territorio flegreo, mentre il sole si bagna all’orizzonte. Il festival continua nei locali e music club del territorio flegreo con numerosi appuntamenti: con artisti di levatura nazionale e internazionale : Valentina Ranalli, Virginia Sorrentino, Eleonora Strino, Alessandra Vitagliano, Marco De Tilla, Ciro Manna, Andrea Rea, Antonio Muto, Alessandro Castiglione, Francesco Marziani, Antonio Napolitano e Massimo Del Pezzo che si esibiranno al Cala Moresca- Miseno e  Walter Ricci, al Livistingon Sea Garden a Marina di Varcaturo.

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La “Bomba di Colore, Passione, Pace e Amore“ del maestro Raffaele Ariante

Una Bomba d’amore per gli artisti, nel segno della musica che unisce. Il Pozzuoli Jazz Festival è portavoce del messaggio di pace e d’amore che arriva dalla Città di Assisi, attraverso la consegna agli artisti partecipanti della “Bomba di Colore, Passione, Pace e Amore“ del maestro Raffaele Ariante. L’associazione “Jazz and Conversation” aderisce al “Manifesto per la Cultura“ pubblicato da “Il Sole 24 Ore”. Questo evento è contro il sistema della camorra e contro tutte le mafie presenti, passate e future. “Spes in fundo est”- SOStienici Per le donazioni a supporto delle attività dell’Associazione di Promozione Sociale “Jazz and Conversation”. IBAN: IT 32V033 59016 001 000 000 13809 (Banca Prossima).

Al via A.M.A. Archeo, Music & Art, sei concerti realizzati nei di luoghi storici e paesaggistici del territorio flegreo durante il lockdown in collaborazione con il parco archeologico dei Campi Flegrei: visibili on line a cadenza quindicinale sui canali social dell’associazione Jazz and Conversation

Gli interni dell’anfiteatro flavio di Pozzuoli set di una performance di Archeo Music and Art (foto Jazz and Conversation)

AMA_archeo-music-and-arts_logoArtisti d’eccezione, del mondo jazz contemporaneo e non solo, si sono esibiti nel parco archeologico dei Campi Flegrei in alcuni suggestivi siti per regalare momenti unici di musica con la visione di bellezze straordinarie, di luoghi storici e paesaggistici del territorio flegreo. Un’occasione importante per poter continuare a godere delle emozioni delle arti, in questo momento di sospensione delle attività dal vivo e di chiusura dei luoghi di cultura, a causa dell’emergenza sanitaria in corso. È nato così A.M.A. Archeo, Music & Art, tre parole che racchiudono il senso del nuovo format musicale e artistico nei siti archeologici e monumentali dei Campi Flegrei. Un incontro tra arte, musica e archeologia da fruire on-line. E dal 22 marzo 2021 sui canali social (Fb e YouTube) dell’associazione Jazz and Conversation, saranno on-line ogni quindici giorni, le sei registrazioni delle performance realizzate in questo periodo di lockdown.

Carmine Ioanna, straordinario fisarmonicista, all’Anfiteatro Flavio, Pozzuoli; Eleonora Strino, talento assoluto chitarra jazz, al cosiddetto Tempio di Serapide, Pozzuoli; Marco De Tilla, Virginia Sorrentino, speciale coppia di artisti (contrabbasso e voce), al Rione Terra, Pozzuoli; Pietro Condorelli, grande maestro e docente di chitarra jazz al Conservatorio di Napoli, al Museo archeologico dei Campi Flegrei, Castello di Baia; Daniele Sepe, straordinario sassofonista, alla Piscina Mirabilis, Bacoli; Flo, singolare e accattivante talento vocale, alle Antiche Terme romane di Baia, Bacoli.

L’antro della sibilla a Cuma, set di una performance di Archeo Music and Art (foto Jazz and Conversation)
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Concerto di De Tilla e Sorrentino nell’anfiteatro flavio di Pozzuoli (foto Jazz and Conversation)

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Pietro Condorelli nel museo Archeologico dei Campi Flegrei al Castello di Baia (foto Jazz and Conversation)

Il progetto e la produzione sono a cura dall’associazione di promozione sociale Jazz and Conversation, impegnata da anni a manifestare la cultura nei Campi Flegrei, attraverso un percorso in cui la musica incontra il territorio ed è capace di fare del monumento, della sua storia e del suo paesaggio, un vero e proprio tempio della musica. Il format proposto si è concretizzato grazie alla collaborazione del parco archeologico dei Campi Flegrei, che ha consentito la realizzazione dei numerosi eventi nei siti archeologici flegrei. L’obiettivo, oltre a quello di contribuire alla diffusione delle manifestazioni culturali che non è stato possibile svolgere in presenza a causa della pandemia, è anche quello di dare un piccolo, ma concreto e immediato, sostegno al settore dello spettacolo dal vivo che, da oltre un anno, ha visto interrotte le proprie attività. Si ringraziano, inoltre, per il patrocinio morale e per la disponibilità logistica il Comune di Pozzuoli, il Comune di Monte di Procida e il Comune di Bacoli.

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Il fisarmonicista Carmine Ioanna (foto Jazz and Conversation)

Gli artisti. Carmine Ioanna, 33 anni, è un musicista irpino con uno spiccato talento per la fisarmonica. Oggi ha una fama internazionale ed è impegnato in tour fuori confine. Conosciamolo meglio. “Sono originario di Ponteromito”, dice, una piccola frazione tra i comuni di Nusco e Montemarano. Le sue sono melodie che ama definire sincere, pure, come estratte da una radice creativa viva e autentica, come questa terra, che lo ha influenzato e arricchito di tradizioni: “Mi basterebbe che arrivasse questo a chi si ferma per ascoltarmi. L’Irpinia segna le mie origini e le origini te le porti addosso in modo indelebile, per sempre. Ho cominciato proprio così, dai canti e dalle musiche popolari e credo sia stata una buona palestra, fondamentale”.

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Eleonora Strino, chitarrista jazz (foto Jazz and Conversation)

Eleonora Strino. Ha iniziato a suonare la chitarra da adolescente e dalla prima volta che ha sentito Jim Hall suonare con Bill Evans ha capito che voleva diventare una chitarrista jazz. Ha studiato al conservatorio di Napoli, poi al Conservatorium Van Amsterdam con Martin Van Itterson, Jesse Van Ruller e Maarten Van de Gritten. Eleonora ha iniziato la sua carriera professionale come prima chitarra nell’orchestra del compositore italiano Roberto De Simone, oggi è un talento assoluto nel panorama della chitarra jazz. 

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Marco De Tilla e Virginia Sorrentino, contrabbasso e voce (foto Jazz and Conversation)

Marco De Tilla e Virginia Sorrentino, due importanti figure della musica jazz italiana, rispettivamente contrabbasso e voce, hanno deciso di unire le loro straordinarie doti artistiche in questa originale esperienza musicale (dopo la scelta di vivere insieme come coppia anche nella vita), regalando al pubblico sempre nuove emozioni, senza tralasciare le esperienze professionali con le loro formazioni di origine.

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Pietro Condorelli, maestro jazzista (foto Jazz and Conversation)

Pietro Condorelli, maestro riconosciuto del jazz italiano, dal 1980 svolge attività concertistica e professionale sia in Italia che all’estero. Ha collaborato con importanti esponenti del jazz internazionale come Lee Konitz, Paolo Fresu, Franco Cerri, Giulio Capiozzo, Gary Bartz, George Cables, Jimmy Wood, Fabrizio Bosso, Charles Tolliver, Bob Mover, segnalandosi come uno dei migliori chitarristi jazz italiani. È inoltre titolare della cattedra di jazz presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli.

Daniele-Sepe_Foto-Natalino-RussoDaniele Sepe. Originale e poliedrico musicista campano, apprezzato a livello nazionale e internazionale. La sua musica, sempre in bilico tra reggae, folk, world music, jazz, rock, fusion, blues, musica classica. Una sua caratteristica costante è il modo quasi “zappiano” di affrontare la scrittura e l’arrangiamento. Daniele Sepe così definisce il proprio stile: “La musica è fatta di tante cose molto diverse fra di loro, così come fa un bravo regista affrontando diversi generi, pensa a Kubrick, dall’horror alla fantascienza ad un film storico, tutti fatti bene, io spero di fare cose molto diverse fra di loro e tutte fatte bene”.

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Flo, cantautrice e attrice (foto Jazz and Conversation)

Flo. Cantautrice, attrice di teatro e imprevedibile entertainer, Flo è un’artista che seduce grazie ad una vocalità viscerale e una scrittura originale e suadente. Instancabile avventuriera, nella musica e nella vita, viaggia alla continua ricerca di confini da oltrepassare, storie da ascoltare ed emozioni da sfidare. Le sue performance sono ritmo che coinvolge, racconto che affascina, rito, danza, impulsi di vitalità e passione. Un affascinante equilibrio tra l’estasi, la malinconia e la teatralità tipiche del Sud Italia.